Giappone, da nord a sud

Un Paese in cui si è riusciti a creare un equilibrio perfetto tra vecchio e nuovo, tradizione e progresso, tra geishe e lolite, love hotel e templi buddhisti. Il Giappone ti accoglie proiettandoti nel futuro ma ti rimane dentro
Scritto da: debsfo
giappone, da nord a sud
Partenza il: 09/08/2009
Ritorno il: 23/08/2009
Viaggiatori: 4
Spesa: 3000 €
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09/10-08-09 SI PARTE

Ore 13 e 20, il nostro boing 777 dell’ Alitalia “spicca” il volo direzione Tokyo! Aereo tenuto maluccio, cibo scarso rispetto ad altre compagnie (e direi anche qualitativamente peggio), gli schermi per vedere i film 1 su 4 non funzionavano (al ritorno, noi eravamo in 4 ne funzionavano solo 2), molte delle cuffie date in dotazione dal personale non funzionava (la maggior parte utilizzava quelle dei lettori mp3). Una ragazza ha chiesto una coperta in più, le hanno risposto che non ne avevano, che le coperte (su un volo di 12 ore) sono contate! Ma tutto sommato la cosa non mi ha fatto arrabbiare più di tanto e solo perchè il prezzo del volo è stato più che accettabile, 660 €, che per essere agosto è un ottimo prezzo!

Arriviamo a Narita airport alle 10 di mattina circa e un’ora dopo esatta siamo sul treno che ci porterà, in 55 minuti, alla stazione di Ueno. Il treno arriva all’aeroporto, si svuota, viene velocemente pulito e dopo qualche minuto i sedili cambiano direzione automaticamente e noi 4 siamo talmente eccitati di fronte a “tanta tecnologia”, che la signora giapponese al nostro fianco ci guarda ridendo… sicuramente non avrà capito il motivo di tanto stupore per una cosa così normale! Il biglietto del treno costa 1900 Y, ma in aeroporto è possibile prendere treno + 2 gg di metro a 2400 Y, e noi abbiamo optato per questa soluzione che risulta essere molto conveniente visto che l’abbonamento alla metro giornaliero costa 710 Y e bisogna farlo assolutamente per poter visitare la città!

Arriviamo alla stazione di Ueno e con solo 1 fermata della Ginza Line raggiungiamo il nostro hotel prenotato qualche mese prima L’Oak Hotel, che è un ostello che offre anche mini-camere matrimoniali con bagno a 7500Y al giorno. E’ un hotel economico, le camere sono piccolissime e il bagno ancora di più, ma c’è tutto il necessario. Inoltre il personale parla inglese, cosa estremamente rara in Giappone. Unico difetto forse è stata la “lontananza” da quartieri più movimentati, quindi la sera ci siamo sempre mossi in metro, che chiude a mezzanotte e 20, ma in fondo trovare un hotel che ti permetta di evitare la metro credo sia un’impresa quasi impossibile! Ci fermeremo all’Oak Hotel per 5 notti. Una doccia è quello che ci vuole dopo 12 ore di volo!

Iniziamo subito la scoperta di Tokyo dal vicino quartiere di Asakusa, dove dopo aver mangiato benissimo spendendo molto poco (cosa costante per tutta la durata del viaggio) ci dirigiamo al famoso templio di Senso-ji. Prima di arrivare all’ingresso, si attraversa un colorato “mercatino” coperto, dove si vende un po’ di tutto, e ovviamente parecchi souvenir. L’ingresso al tempio è libero e sicuramente vale la pena una visita. Terminato il giro, decidiamo di spostarci e di immergerci subito nei quartieri, che forse, rappresentano la tokyo che noi immaginiamo, e scegliamo quello dell’elettronica, il quartiere di Akinabara. Ecco che si apre davanti a noi la Tokyo super tecnologica, fatta di neon, insegne che richiamano ovunque cartoni animati, incroci trafficati, negozi di elettronica, ragazze vestite in maniera davvero stravagante che cercano di sponsorizzare al meglio il negozio per il quale lavorano. E’ un quartiere da visitare tranquillamente a piedi, dove ci si può dedicare allo shopping tecnologico, anche se non tutti gli articoli sono davvero convenienti rispetto all’italia, diciamo che un risparmio certo c’è sicuramente su macchine fotografiche, videocamere o semplicemente memory card. Da Akinabara passiamo all’elegante e scintillante quartiere di Ginza, quando orma è buio, infatti appena uscita dalla metro i grattacieli e i negozi di griff famose (molte italiane) si accendo di mille luci creando sicuramente un atmosfera molto raffinata, ma i negozi sono ormai chiusi, visto l’orario, anche se le nostre finanze non ci avrebbero certo permesso di fare acquisti in questo quartiere! Così decidiamo che per essere il primo giorno e per avere alle spalle 20 ore di “luce” forse è ora di andare a riposare. Alle 4 e 30 del mattino io e Angelo siamo già svegli, sicuramente per il fuso orario, ma ignari che da li a breve ci saremmo svegliati comunque… infatti verso le 5 del mattino una scossa di terremoto 7.3 ci coglie sul letto e devo dire ci lascia alquanto impietriti! Non saprei dire quanto è durata, ma abbastanza per togliermi il sonno per tutte le altre 14 notti.Un benvenuto del genere non era certo la nostra aspirazione!

11-08-09 TOKYO

Alle 8 del mattino scendiamo giù nella hole e noi sembriamo gli unici sconvolti dall’accaduto! Dopo una bella colazione da Strabust (una fermata di metro fino ad Asakusa) iniziamo la giornata con la visita allo spettacolare Sony Building, sicuramente tappa obbligatoria per chi ama la tecnologia. Qui vengono esposti parecchi prodotti nuovi non ancora presenti sul mercato. Di fronte al palazzo della Sony c’è un negozio della Nikon fornitissimo…. chiunque abbia intenzione di comprare una fotocamera reflex, bene lo faccia qui! Ha un’ampia scelta e prezzi ottimi. Camminando arriviamo al negozio di elettronica più grande e rifornito mai visto in vita mia, Bic Camera. Continua così la nostra mattinata all’insegna della tecnologia! Qui si trova di tutto e di più, scaffali e scaffali solo di cellulari, piani solo di macchine fotografiche e videocamere, cavalletti, cornici digitali pazzesche,televisori enormi, ecc. Consiglio a tutti di fare un giro in questo negozio che riesce a catturare l’attenzione anche dei meno interessati al genere! Ci spostiamo al Tokyo International Forum, l’ingresso è libero e l’edificio è sicuramente interessante dal punti di vista architettonico.

Dopo pranzo ci spostiamo al quartiere più affollato e, secondo noi, uno dei più belli di Tokyo, Shibuya! Usciti dalla metro andiamo alla ricerca della statua di Hachiko, ma poco dopo, la nostra attenzione viene catturata da una folla di gente ferma al semaforo di un incrocio a quattro strade… ebbene sì, siamo di fronte all’incrocio più affollato del mondo, il famosissimo Shibuya Crossing! E’ enorme! durante il rosso dei semafori, i quattro lati si affollano di gente che al verde attraversano velocemente creando al centro un ammasso di persone… rimaniamo quasi ipnotizzati e cerchiamo di scattare più foto possibili per riuscire a rendere l’idea di quello che stiamo vedendo…… e credo che le foto facciano nascere spontaneamente la domanda:””ma quanti sono ‘sti giapponesi?” Il quartiere oltre l’incrocio è sicuramente il più vivace di Tokyo e quello dove si possono osservare da vicino le mode e le stravaganze dei ragazzi giapponesi, sono veramente unici! Torniamo in hotel solo per una doccia veloce e subito dopo siamo di nuovo in marcia, direzione Tokyo Metropolitan Government Offices. Sono degli edifici paralleli, che permettono di godere di una vista mozzafiato su una luccicante Tokyo notturna. Entrambe le torri, il cui ingresso è libero, hanno al 44° piano una terrazza panoramica, chiusa da lunghe vetrate che permettono di avere una vista a 360 gradi sulla città. Naturalmente è da non perdere, e ricordate che chiudono alle 23! Termina così anche questa lunga giornata, e ce ne torniamo in hotel, nel tentativo (per noi invano) di riposare un pochino.

12-08-09 TOKYO

Anche questa mattina ci dirigiamo ad Asakusa, per fare colazione da Sturbust e ci imbattiamo nel palazzo asahi, la più famosa birra locale. Nel programma della mattinata abbiamo messo il palazzo e giardino imperiale di Tokyo. Arriviamo alla fermata della metro consigliata dalla planet per raggiungere l’unico punto da dove si possa intravedere il palazzo imperiale e dopo una breve camminata raggiungiamo questo posto, chiamato Niju-Bashi. Ma il palazzo si intravede appena e da qui la camminata verso l’ingresso dei giardini, è lunga e faticosa causa del caldo torrido che toglie il respiro! Arriviamo, sudati, all’ingresso dei giardini e pagato l’ingresso iniziamo a vagare. Sarà stato forse il caldo o magari sarà il periodo non adatto, ma a noi non sono piaciuti per niente, nel senso che non hanno nulla per cui valga la pena dedicargli del tempo, sicuramente il discorso cambia se vengono visti durante il mese della fioritura, ma ad agosto questi giardini non hanno niente di affascinante! Dopo pranzo torniamo in hotel per una doccia che ci rigenera un pochino e andiamo alla stazione di Ueno per cambiare i JRP , dopo un po di file inutili ai vari sportelli capiamo che dobbiamo andare direttamente al’ufficio della JR e poi andare alla biglietteria per fare la prenotazione sia per Nikko sia per Takayama. Terminata la trafila decidiamo di andare a visitare la zona della baia di Tokyo. Ci dirigiamo alla fermata della metro Shimbashi. Da qui parte una monoreil senza conducente, che viaggia in mezzo ai grattacieli di Tokyo… è un’esperienza assolutamente da non perdere! Noi siamo stati fortunati, era mezza vuota e siamo riusciti ad essere i primi davanti al finestrino, abbiamo quindi goduto di una vista spettacolare! Decidiamo di scendere prima di arrivare alla baia, esattamente prima del Rainbow Bridge che percorriamo interamente a piedi! Lungo il tragitto si cammina lateralmente rispetto la carreggiata dove passano le macchine. C’è un forte vento, il rumore delle macchine che sfrecciano sul ponte è fastidioso, la camminata è notevole ma vi assicuro che vale assolutamente la pena! Lo spettacolo della baia vista da li è senza paragoni, senza contare che si possono fare bellissime foto! E’ stata la parte di Tokyo che c’è piaciuta di più e secondo me è da includere assolutamente.

13-08-09 NIKKO

Mattina presto si prende il treno per Nikko, che prevede un cambio dopo circa 50 minuti, si passa infatti su un trenino molto più lento che arriva fino alla stazione. Da qui, per pochi yen, prendiamo il bus che ci porta in 15 minuti, circa, alla fermata di fronte al famoso ponte rosso (Shin-Kyo). L’unica cosa che rende questo ponte incantevole è la leggera nebbiolina che lo avvolge la mattina presto, per il resto, è molto più piccolo e meno scenografico di come appare in fotografia! Trovo anche assurdo che per attraversarlo (era chiuso quando siamo andati noi) bisogna pagare. Di fronte al ponte c’è una piccola stradina che attraverso una scalinata porta alla zona dei templi. Il Rinno-ji è il primo tempio buddista che si incontra. Qui è possibile fare il biglietto cumulativo che con 1000Yen permette di accedere alla maggior parte dei templi presenti a Nikko. Proseguendo lunga la strada, dopo poco si incontra un enorme Torii di pietra che introduce nel più grande tempio scintoista di Nikko, il Tosho-gu. All’ingresso sulla sinistra si trova la pagoda a 5 piani. Il tempio è famoso per la raffigurazione, sopra la stalla sacra, presente al piano superiore rispetto l’ingresso, delle 3 scimmiette sagge che rappresentano i tre principi del buddismo, ovvero non sentire il male, non vedere il male e non parlare il male. Le tre scimmie in realtà sono piccolissime, e potrebbero anche passare inosservate, se non fosse per la folla di turisti intenti a scattare foto. Tornando indietro a destra del Torii di pietra c’è un’incantevole via che porta fino al santuario futarasan jinja. Nel complesso Nikko ci è piaciuta parecchio, è sicuramente, secondo me, una meta da non perdere, nonostante molto turistica. Tornati a Tokyo, dopo una doccia rigeneratrice la sera ci dirigiamo nel quartiere di Rappongi.

14-08-09 TOKYO

Questa mattina ci dedichiamo al quartiere di Nakano alla ricerca di manga, anime e oggetti da collezione. Di fronte alla stazione della metro Nakano Broadway, c’è una via piena di negozi e ristoranti che introduce ad un piccolo centro commerciale, ai piani superiori c’è uno dei più famosi negozi, il Mandarake (presente anche a Shibuya) che si estende su 3 piani ed è il paradiso per gli amanti del genere. Passiamo una piacevole mattinata sbirciando i vari negozi e ricordando tutti i cartoni animati giapponesi che vedevamo da piccoli, da doraemon (che è sicuro il personaggio più diffuso in giappone) , Lupen, Galaxy ad Holly e Benji!!! Affamati ci fermiamo in uno dei tanti ristorantini presenti nelle vie laterali al centro commerciale, mangiando benissimo e spendendo veramente poco!! Pomeriggio torniamo verso la zona di Shibuya, e ci dirigiamo verso il quartiere dei Love Hotel…..facciamo un giro veloce, ma alla fine non c’è niente da vedere effettivamente bisognerebbe solo entrare! Quindi concludiamo il pomeriggio in giro nell’affollatissima Shibuya. La sera invece ci dirigiamo nel quartiere a luci rosse di Tokyo, Kabukicho. Il quartiere è un tripudio di luci al neon e gente che cammina senza meta, è davvero piacevolissimo e si incontrano un sacco di personaggi “strani””, nonché locali notturni e curiosissimi sexy shop! Sicuramente dopo la Baia di Tokyo, è il quartiere notturno che più c’è piaciuto.

15-08-09 TAKAYAMA

Oggi alzataccia… lasciamo Tokyo con un arrivederci e iniziamo lo spostamento in treno verso Takayama. Tokyo-Nagoya 1 ora e 30 con shinkansen Nagoya-Takayama 2 ore e 30 circa. Anche se le poltrone dei treni sono comodissime, consiglio di non cedere alla stanchezza ma rimanere svegli, specialmente nel secondo tratto, perchè si attraversano paesaggi di montagna da cartolina, che valgono la pena di essere visti. Colline verdissime, casette di legno e ruscelli con acqua cristallina, sembra di essere catapultati nelle montagne di Haidi, veramente uno spettacolo! Arrivati alla stazione di takayama, prenotiamo subito i biglietti per l’autobus per il giorno successivo, takayama – Shiracawa-go – Kanazawa e ci dirigiamo verso la nostra Ryokan a pochi passi dalla stazione. La ryokan, Minshuku kuwataniya, è molto carina, con stanze tipiche stile giapponese e bagno in comune con sauna. Devo dire che i bagni della ryokan hanno catturato la nostra attenzione. Praticamente c’è una sala comune dove ci si spoglia e si lasciano i vestiti nelle ceste,si passa così in un’altra sala, dove al centro c’è una vasca con acqua bollente (visto il caldo la evitiamo) , tutt’ intorno un lungo specchio e diverse “postazioni” con lavelli e seggiolini (quindi la “doccia” si fa sedute). Lasciati i bagagli e terminato il “tour” del bagno, ci dedichiamo alla visita di questo paesino che, pur essendo molto turistico, è sicuramente uno dei posti più autentici e affascinanti che abbiamo visto durante il nostro viaggio. E’ piacevole passeggiare per le sue stradine colme di negozi di souvenir (abbastanza cari), antiche locande, abitazioni in legno e piccoli santuari. E’ veramente piccola e bastano poche ore per avere una visuale completa del paese, anche se avendo qualche giorno in più a disposizione la zona che circonda Takayama offre moltissimo. Per avere un’idea c’è questo sito in italiano che si può consultare http://www.hida.jp/italiano/tourist_information.htm. La sera dopo cena Takayama non offre praticamente niente, quindi si va a nanna presto!

16-08-09 SHIRACAWA-GO – KANAZAWA

Pensavo di alzarmi con reumatismi vari, e invece dormire sul tatami è stata una bellissima esperienza, e sicuramente una della più belle dormite in giappone! Prima di recarci alla stazione degli autobus facciamo un giro per il mercatino della mattina che si svolge lungo il margine del fiume che attraversa Takayama e verso le 9.30 il nostro autobus parte direzione Shiracawa-go. Il tragitto è breve, meno di 1 ora e arriviamo in questo piccolo gioiello nascosto tra le montagne!Ci dirigiamo all’ufficio informazione dove, con 500Yen, possiamo lasciare le nostre valigie. Cartina in mano, superiamo il ponte che introduce nel paese che giriamo in lungo e largo… E’ veramente un incanto!!!Patrimonio dell’ Unesco è famoso per le case con tetto di paglia spiovente. Ci sono poche parole per descrivere la sua bellezza, va assolutamente visto! Nel primo pomeriggio continuiamo il nostro cammino verso Kanazawa, impegando circa 1.30 di autobus. Il nostro hotel, Dormy Inn, è praticamente di fianco alla stazione di Kanazawa. E’ un hotel nuovo, molto bello, con all’interno anche una spa. Prendiamo subito un bus e concludiamo la giornata con la visita del quartiere delle geishe di Kanazawa. Il quartiere all’imbrunire diventa molto suggestivo, anche se non certo paragonabile a quello di Kyoto. La sera la passiamo in un ristorante vicino alla stazione, anche perchè in questa zona la città non offre praticamente niente.

17-08-09 KANAZAWA – KYOTO

Oggi abbiamo in programma la visita a uno dei tre giardini più belli del giappone, il Kenroku-en. Sicuramente agosto non è il periodo migliore per godere appieno dei famosi giardini giapponesi, ma vi assicuro che vale comunque la pena. Rimaniamo infatti affascinati dall’armonia dei giardini e dalla cura che viene dedicata all’estetica, ogni pianta è potata alla perfezione e naturalmente tutto il giardino è tenuto pulitissimo, la sensazione che ho provato è quella di tranquillità. Posso solo immaginare la bellezza di questo posto con i colori del rosa e del bianco della primavera, deve essere semplicemente un incanto! Usciti dai giardini visitiamo il castello di Kanazawa, che potete tranquillamente saltare, specialmente se poi avete in programma quello di Himeji. In autobus ci spostiamo al quartiere dei samurai, facciamo un giro e finiamo nel visitare anche la Nomura Samurai House. Nonostante avessi letto non bene del museo, arrivati fin qui ci sembrava stupido non provare con i nostri occhi. Paghiamo così i 500Y per l’ingresso. Effettivamente il “museo” non è niente di più di una vecchia casa di samurai restaurata, con stanze completamente vuote ma con un bellissimo giardino interno. Nel pomeriggio ci aspetta lo shinkansen che con 2 ore arriva diretto a Kyoto. Arriviamo che ormai è sera. Il nostro hotel, Hearton Hotel, si raggiunge con poche fermati di metro dalla stazione principale. Posate le valigie ci dirigiamo a piedi (15 minuti di camminata) nel famoso quartiere delle geishe , speranzosi di poterne avvistare una. Entriamo nella via più bella di kyoto, Pontocho e quasi “magicamente” dopo pochi passi ci troviamo davanti la nostra prima geisha….. è stato molto emozionante trovarsela di fronte, di notte, in una vietta stretta, dove unica fonte di luce è data dalle lanterne e dalle insegne dei locali. E’ stata come un’apparizione. Talmente inaspettata che non sono neanche riuscita a fotografarla! Sono rimasta imbambolata da tanta classe e bellezza! E’ iniziata così la “caccia” alla geisha per il resto della sera, e per fortuna abbiamo insistito perchè, dopo qualche ora la rivediamo, sempre lei, sempre nella stessa via, uscire da un vicolo e scappare velocemente dentro un locale. Torniamo in hotel stanchi morti, ma soddisfatti della bellissima serata!

18-08-09 KYOTO

Oggi iniziamo la visita con il bellissimo santuario Fushimi-Inari-Taisha. Famoso per i suoi torii rossi che si estendono in un percorso lungo 4 km. La visita del santuario va sicuramente inserita, ma munitevi di Autan! Nel giro di pochi minuti sia io che giorgia siamo state massacrate da zanzare tigri! Ci siamo ritrovate una quarantina di bolle (enormi) sulle gambe, e il prurito ci ha accompagnato per diversi giorni! Proseguiamo la giornata con la visita di diversi templi. Lo spettacolare Sanjusangen-do, il tempio dalle 1001 statue di Kannon, la dea buddista della misericordia, dotata di 1000 braccia. All’interno non possono essere fatte ne riprese ne foto. Poi l’enorme Kiyomizu-dera. C’è da affrontare una ripida salita che conduce al tempio, anche se la passeggiata è comunque piacevole vista la grande quantità di negozi di souvenir e ristoranti. Il tempio ha una grande terrazza. Uscendo, immediatamente sotto al tempio, ci sono due stradine molto caratteristiche, la Ninen.zaka e Sannen-zaka che vanno assolutamente viste. Il giro continua, questa volta con la visita del famoso Chion-in all’interno ha una grandissima campana pesante 74 tonnellate e per finire il Shimogamo-jinja. Stanchi morti torniamo in hotel e dopo una bella doccia, ci dirigiamo nella zona di Gion, passando quindi la serata a girovagare tra le sue stradine.

19-08-09 KYOTO

Le cose da fare e vedere sono tante e i giorni che abbiamo a disposizione a Kyoto forse pochi, ma la cosa più pesante da sopportare non sono i km macinati durante il giorno ma la temperatura! Il caldo è veramente opprimente, a qualsiasi ora della giornata. Ma nonostante questo il tour de force alla scoperta di Kyoto continua. Di primo mattino ci spostiamo nella zona periferica di Arashiyama. Iniziamo la visita con il tempio Tenryu-ji che ha un bellissimo giardino misto e, uscendo la bellissima foresta di bambù. Rimango letteralmente affascinata dalla bellezza del posto. Torniamo in città e ci dedichiamo alla visita di Konchi-in, il Ginkaku-ji, o padiglione d’argento,molto bello e il Nanzen.ji.

20-08-09 HIMEJI

Questa mattina ci dedichiamo alla visita del celebre padiglione d’oro, il Kinkaku-ji , sicuramente il tempio più famoso e fotografato di Kyoto, che merita assolutamente tutta questa attenzione, mentre siamo rimasti delusi dal Ryoan-ji, giardino zen più famoso della città. Un’area rettangolare ricoperta di sabbia, contenente 15 massi, e circondata da mura d’argilla. Piccolo e insignificante, in aggiunta anche in fase di ristrutturazione. E’ stata l’unica cosa che ci ha lasciati indifferenti di tutta Kyoto. Ci spostiamo alla stazione di Kyoto per l’ora di pranzo e ci immergiamo in un intero piano dedicato alla gastronomia giapponese, semplicemente fantastico! Abbiamo prima assaggiato un po di cose e poi comprato il nostro pranzo da gustare comodamente sul treno per Himeji. Giusto il tempo di mangiare e siamo già arrivati in questa cittadina famosa per il suo Castello. Anche se la distanza non è molta , preferiamo prendere la navetta per arrivare fino all’entrata del parco che ospita il meraviglioso castello. L’entrata è sicuramente il posto migliore dove scattare le foto, e da dove il castello si riesce a prendere in tutta la sua bellezza. Vi consiglio di acquistare dell’acqua prima di entrare nel castello, perchè una volta dentro non c’è più possibilità e visto il caldo soffocante è davvero necessaria. Noi ovviamente non l’abbiamo fatto, convinti di trovare i famosi distributori di bevande presenti praticamente ovunque…. ma all’interno del castello hanno pensato bene di non metterli! Il castello di Himeji è una delle cose più belle viste durante il nostro viaggio e se avete la possibilità vi suggerisco proprio di non farvelo sfuggire! La visita richiede almeno 2/3 ore, il caldo ovviamente rallenta tutto, quindi calcolate una mezza giornata compreso il viaggio da/per Kyoto . Dopo un bel gelato rinfrescante torniamo sul treno direzione Kyoto per una bella doccia. Naturalmente la sera la passiamo nel nostro quartiere preferito e, credo i più animato, quello che circonda Ponto-cho.

21-08-09 HIROSHIMA

Sveglia, come al solito all’alba, questa mattina con 2 ore di treno diretto arriviamo ad Hiroshima. Abbiamo deciso di visitare Hiroshima e la vicina isola di Miyajima in giornata facendo base a Kyoto nonostante mi fosse stato sconsigliato da diverse persone. Tornassi indietro lo rifarei tranquillamente perchè, per chi ha poco tempo come noi, è assolutamente l’ideale ed è fattibilissimo!

La visita di Hiroshima non può che iniziare dal simbolo della devastazione che ha colpito questa città, “A-bomb Dome”,la cupola della bomba atomica, l’unico edificio conservato in ricordo della tragedia. Da li passiamo al Paece Memorial Park, dove la cosa che ci ha colpito di più è il monumento commemorativo per la pace dei bambini, dedicato alla piccola Sadako. Questa bimba scoprì di essere malata all’età di 10 anni, e decise di fare 1000 gru di carta, simbolo in giappone di longevità e felicità, convinta che se fosse riuscita a terminare questa impresa, sarebbe guarita. Purtroppo morì prima, ma la sua impresa fu portata avanti e terminata dai suoi compagni di classe, ma ancora oggi vengono deposte intorno al monumento gru fatte da bambini di tutto il mondo. Questa storia ci ha veramente commossi! Con il magone passiamo al museo della bomba atomica, dove la situazione non migliora certamente! Infatti il museo è un’esperienza da fare, per capire bene quello che è successo durante l’esplosione e le terribili conseguenze. E’ un’esperienza che fa veramente riflettere. Verso l’ora di pranzo ci spostiamo, prima in treno (20 minuti circa) poi in traghetto (10 minuti), per raggiungere l’isola di Miyajima dove si può ammirare il famoso torii galleggiante. Siamo “sfortunati” perchè al nostro arrivo ci attende la bassa marea, quindi il torii è completamente fuori dall’acqua, quindi poco “galleggiante”, ma in compenso è possibile raggiungerlo a piedi, passeggiando sulla sabbia. Visitiamo anche il santuario e poi ci dedichiamo allo shopping nelle vie circostanti il molo ed io e il mio amico Cecco, non ci facciamo certo scappare la possibilità di assaggiare la specialità del posto…. le ostriche cotte sulla brace, una bontà! Prima del tramonto riprendiamo il traghetto e poi il treno fino a raggiungere la stazione principale di Hiroshima dove ci attendono 2 ore di “riposo” per raggiungere Kyoto.

22-08-09 NARA

Verso le 9 prendiamo il trenino per Nara, che raggiungiamo in poco più di 40 minuti. Appena usciti dalla stazione, sulla sinistra, si possono noleggiare, per pochi yen, le biciclette, e naturalmente noi lo facciamo! I templi di Nara sono tutti vicini e si trovano a poche pedalate dalla stazione. La visita fatta in questo modo è molto piacevole ed anche molto meno faticosa. Verso le 2 dl pomeriggio, terminata la visita dei principali templi, ci fermiamo per pranzo nella galleria commerciale prima della stazione, dove, passiamo un’ora abbondante a curiosare in un “hyaku-en shoppu, un negozio dove tutto costa 100 yen, da non perdere ed ottimo anche per acquistare qualche regalino da potare in italia! Dopo la solita doccia rigenerante, ci dirigiamo a Ponto-cho, per l’ultima volta, con la speranza di lasciare Kyoto con l’immagine che secondo me ha rappresentato questo viaggio, forse per il mistero che l’avvolge…e Kyoto ci saluta mostrandoci in tutto il suo splendore “la geisha di Ponto.cho” con un bellissimo kimono nero.

23-08-09 TOKYO

Torniamo nell’affollatissima Tokyo e dedichiamo il nostro ultimo giorno alla scoperta del quartiere Harajuku, dove , la domenica pomeriggio , giovani ragazze si riuniscono travestendosi in stile lolita, punk, cyberpunk, cosplay e si lasciano ammirare in tutta la loro pittoresca eccentricità. Finisce così il nostro viaggio in Giappone, paese in cui si è riusciti a creare un equilibrio perfetto tra vecchio e nuovo, tradizione e progresso, tra geishe e lolite, love hotel e templi buddhisti. Il Giappone ti accoglie proiettandoti nel futuro, ma ti rimane dentro per la sua millenaria tradizione.

Potete vedere tutte le nostre foto del viaggio qui:

Http://www.appuntidiviaggio.net/asia/item/59-giappone-0-di-appuntidiviaggio



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