Giamaica per pigri e low budget in alta stagione

Obiettivo prefissato: un viaggio di nozze (in ritardo) al caldo con un budget, ahinoi, non proprio faraonico e da piazzare necessariamente non lontano dal periodo delle feste per motivi di lavoro. Aspirazione: totale ed assoluto relax in paradiso tropicale! Special thanks to: Stefania di Happytour, che preventivo dopo preventivo e suggerimento...
Scritto da: Emily77
giamaica per pigri e low budget in alta stagione
Partenza il: 01/01/2008
Ritorno il: 07/01/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
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Obiettivo prefissato: un viaggio di nozze (in ritardo) al caldo con un budget, ahinoi, non proprio faraonico e da piazzare necessariamente non lontano dal periodo delle feste per motivi di lavoro.

Aspirazione: totale ed assoluto relax in paradiso tropicale! Special thanks to: Stefania di Happytour, che preventivo dopo preventivo e suggerimento dopo suggerimento ci ha trovato quello che volevamo! Caraibi sì ma dove? E come visto il budget e il periodo? Su suggerimento dell’agenzia, ecco spuntare il nome di Karambola: famiglia Alpitour, strutture semplici, prezzi assai + bassi rispetto ai cataloghi tradizionali, bel sito internet sempre aggiornato anche con gli orari dei voli.

Una telefonata ad un’amica che era stata in entrambi i posti fuga l’ultimo dubbio: Samanà o Negril? L’amica risponde: “Giamaica tutta la vita!”. E allora Giamaica sia!!!! Destinazione Negril, Point Village Resort! Eterno il viaggio d’andata, che con scalo a La Romana ha raggiunto le 13 ore, però l’adrenalina tiene su e lo spettacolo del mare giamaicano quando stiamo per atterrare ci fa dimenticare le ore di volo! Durante il transfer dall’aeroporto l’autista fa anche da guida (cosa non si fa per la mancia!) e illustra ciò che incontriamo lungo la strada: noi siamo cotti ma l’adrenalina continua a funzionare e seguiamo attenti, notando l’accecante verde dell’isola (Santo Domingo dall’alto ci era sembrata la pianura padana: tutti campi coltivati, niente natura!) e lo stridente contrasto tra villone hollywoodiane e baracche di legno e lamiera. Arrivati a Negril iniziano le tappe per far scendere noi turisti ai vari hotel: prima del nostro ci sono i due Riu, di cui ricordavo di aver letto i prezzi paurosi sui cataloghi e devo dire che impressionano per le loro dimensioni e l’apparenza molto Las Vegas. Poi arriviamo al nostro villaggetto 3 stelle e ci piace subito: meno scenografico certo, ma tanto carino con tutti i suoi colori e l’aspetto curato dei giardini e delle costruzioni! Check in, camera (spaziosa, ben tenuta, pulitissima, con balconcino anche se è al piano terra), costume e via sulla spiaggia per il nostro primo (quasi)tramonto (l’abbiamo mancato di poco!) e mettere i piedi a bagno! Cena e poi bum sul letto. La mattina dopo è iniziata la nostra vacanza, secondo lo schema che sarebbe durato fino al’ultimo giorno: sveglia presto per godersi mare e sole il + possibile (tramonto alle 17.30), assaggi anche avventurosi di cucina tipica e internazionale (però, ebbene sì, ci siamo cascati anche stavolta e abbiamo preso gli spaghetti al ketchup! lasagne invece sosprendentemente buone!), bevande (rhum a fiumi ovviamente) e snack a volontà con l’all inclusive, passeggiate di cui riempirsi advvero gli occhi e i ricordi lungo la 7 miles beach, tramonti da sogno e nanna presto (sarà stato il fuso, sarà stata l’aria di relax, ma ci siamo fatti dormite storiche, crollando prestissimo!). Da mozzare il fiato le rock pools: piscine naturali negli scogli, riempite dall’acqua di mare! Molto diversi la Giamaica e i giamaicani dall’immagine che uno ha dei caraibi in generale: lì non si parla spagnolo, non si balla latino, le persone sono gentili ma non espansive come uno si potrebbe aspettare. A volte irritanti le pressanti richieste di mancia, ma vista la difficoltà della vita da quelle parti, hanno tutta la comprensione.

Grazie all’euro forte e al fatto che i prezzi vengono espressi in dollari USA abbiamo fatto veri affari con i souvenir e ricordini vari, dall’abbigliamento alle stupende sculture di legno, passando per l’ottimo caffè e naturalmente il rhum (la crema di rhum è piaciuta tantissimo persino a me che non bevo!): l’unico inconveniente è che anche pagando in US $ si riceve quasi ovunque resto in dollari giamaicani e questo aiuta non poco i commercianti a spennare i turisti, quindi tutto sommato meglio cambiare poco alla volta in dollari giamaicani e usare quelli.

Volo di ritorno in ritardo di quasi 2 ore e mezzo e la forzata permanenza in aeroporto ci ha fatto riflettere su come l’aeroporto di Montego Bay sia assai più attrezzato e godibile di Malpensa: bagni pulitissimi, tanti negozietti aperti fino a tardi, prezzi onestissimi, un bar molto scenografico come quelli che si vedono sulle spiagge, persino l’esposizione del bob della celeberrima squadra giamaicana di bob a 4! Il volo senza scalo dura 9 ore e 20: ecco quanto ci vuole per arrivare in paradiso o, al ritorno, tornare sulla terra! I colori della Giamaica ci sono rimasti nel cuore e questa esperienza ci ha dato coraggio: si può andare al calduccio anche senza avere a disposizione cifre folli e trovarsi benissimo anche senza le 5 stelle! Siamo andati fino in Giamaica per rilassarci, stare in spiaggia, fare il bagno e guardare i tramonti? Ebbene sì!!!!!!!!! Con più tempo a disposizione avremmo certamente anche fatto delle escursioni (che prezzi però porca miseria!), ma la nostra misera e scarsa settimana ci è piaciuto viverla così: a tutto relax e… No problem! Spero ci torneremo, perchè quei colori, quel sole, quei paesaggi, quell’atmosfera ci mancano già da morire.

MERAVIGLIOSA JAMAICA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



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