Giamaica bellissima
Tanto era la voglia di andare e tante erano le aspettative che arrivate siamo rimaste sinceramente un po’ deluse. Il villaggio (Il Merril’s 1 ) esternamente è molto carino, in stile caraibico che a me tra l’altro piace tantissimo, ma le camere lasciano un po’ desiderare. Inoltre è un villaggio molto piccolo e intimo che per le coppie può andare molto bene ma per due ragazze come noi senza una compagnia può essere un po’ noioso. Diciamo che noi siamo state un po’ sfortunate perché solo la settimana prima del nostro arrivo c’era una compagnia di 40 ragazzi della nostra età.
Il cibo era molto scarso e non buono, tutto quello che offriva il nostro villaggio era pollo, patate, brodini e un po’ di frutta acerba a causa dell’uragano che ha colpito l’isola a settembre. Tra l’altro in alcune zone si vede ancora l’effetto devastante che ha avuto.
Invece per quanto riguarda spiaggia e mare sono splendidi, sabbia bianca e acqua cristallina, calda, sembrava di essere in piscina e mentre facevi il bagno arrivavano le correnti di acqua calda (una figata!). La barriera corallina non è male, abbiamo visto anche una tartaruga, ma in Mar Rosso è sicuramente più bella. Il tramonto è da favola, tutte le sere ci godevamo lo spettacolo, il più particolare è stato quando siamo andate a vederlo al ristorante Rick’s Cafè su una scogliera. Sotto di questo ci sono delle grotte meravigliose e degli scorci splendidi. Come in qualsiasi parte del mondo, anche in Giamaica c’è il buono e il cattivo. Molti abitanti giamaicani sono li solo per venderti qualsiasi tipo di droga e anche se stessi , pronti a tutti per un po’ di dollari. Poi però ci sono anche persone splendide che lavorano onestamente e che si guadagnano da vivere in modo più che dignitoso. Ad esempio E. , un ragazzo giamaicano che ha imparato l’italiano lavorando per anni sulla spiaggia, è una persona fantastica e onesta, con lui siamo andati a fare l’escursione alla tomba di Bob Marley, Jamens Bond Bech, e le cascate di Ocho Rios. Durante il viaggio ci ha parlato della sua vita, dei suoi 4 bambini e della madre dei suoi figli. Ci ha parlato delle sue aspettative e ambizioni e ha fatto di tutto per farci divertire e stare bene. Ci cantava le canzoni di Bob, faceva delle battute, insomma a parte la guida spericolata (tipico dei giamaicani) ci ha fatto passare una bellissima giornata.
La cosa che mi ha colpita di più è stata sicuramente la Tomba di Bob, appena si entra nella stanza ti coglie un senso di calma e di pace, è molto suggestiva. La bara è ricoperta di marmo di Carrara e appeso a questa c’è un lenzuolo con ricamata sopra una frase bellissima “Ho chiesto a Dio di mandarmi un amico e lui mi ha mandato te”. Le cascate di Ocho Rios sono carine, all’inizio mi è sembrato di entrare a Gardaland, è praticamente un parco, però è abbastanza carino. Risalire le cascate è abbastanza facile con le scarpette antiscivolo, non ha senso prendersi tutti per mano e formare un cordone (come fanno le comitive di americani), è più divertente arrampicarsi da soli, e poi si fa anche prima. Purtroppo non sono andata a vedere le altre cascate di Black River,ma mi hanno detto che sono più naturali, in mezzo alla giungla e quindi più suggestive, sono meno sfruttate dal turismo di massa.
Diciamo che quando sentivamo “Giamaica no problem” ci veniva un po’ da ridere, è vero che noi italiani siamo abituati bene, però il no problem mi sembrava un po’ eccessivo. Probabilmente in una sola settimana non sono riuscita a percepire bene il modo di vivere dei giamaicani e non posso giudicare in modo molto obbiettivo.
I mercatini di Negril sono molto carini, colorati e la gente è bella, simpatica con il loro “lucky-lucky”. Mi è rimasto molto impresso un uomo almeno sulla cinquantina, un rasta, che aveva l’alito che puzzava di ganja (sapete che i rasta non si lavano mai ne i denti ne i capelli).
A proposito di ganja l’odore è ovunque, in spiaggia, nei locali sulla spiaggia, nel villaggio… Abbiamo scoperto un ristorante italiano e ha anche delle camere, molto bello dove fanno anche l’espresso con il caffè delle Blue Montain, ragazzi è buonissimo. Oltre il caffè è molto buona la pizza, che all’estero è molto strano. Il proprietario è Luca che è molto disponibile, il ristorante si chiama Sunrise (www.Sunrise.Com). Sarebbe anche carino prendere delle stanze li che sono anche belle, l’unico problema è che non è sulla spiaggia e non ne hanno neanche una riservata e quindi si dovrebbe andare in una spiaggia libera.
Siamo state molto fortunate riguardo il tempo che è stato sempre bellissimo a parte un pomeriggio di nuvole. Direi che marzo è il mese ideale per andare ai carabi anche perché dicono che è il meno piovoso.
Nonostante il cibo e il villaggio che non sono stati di nostro gradimento il nostro giudizio è comunque positivo, alla fine della vacanza non volevamo più andare via.
Consiglio a tutti di visitare la Giamaica che è bellissima anche se è meglio stare all’occhio.