Gerusalemme la religiosa e Tel Aviv la festaiola, un mix pefetto
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Il volo da Malpensa è arrivato alla mattina alle 4,30 a Tel Aviv e da lì abbiamo preso all’uscita n.23 dell’aeroporto un bus navetta che per 5-6 Shekel ti porta alla zona chiamata Airport City sulla strada per Gerusalemme lasciandovi ad una fermata del bus dove passeranno il n.423 o 945 o 947 che portano diritto alla stazione centrale dei Bus a Gerusalemme.
Alle 7 della mattina siamo alla stazione di Gerusalemme da dove potrete prendere uno dei vari bus 5 shekel il biglietto) per la zona centrale della città oppure una delle due linee della Metrò leggera di superficie. Noi in breve siamo arrivati al nostro Alon Hotel in via Shamai, praticamente in pieno centro nella parte nuova di Gerusalemme fuori dalla porta di Jaffa, a 20 metri da Ben Yehuda e Jaffa Street che sono le vie pedonali e più animate, ricche di negozi, pubs, ristoranti di ogni genere. L’hotel è carino, senza particolari pretese ma ottimo per rapporto qualità prezzo e soprattutto vicino alla città vecchia e alla “movida” di Gerusalemme.
Senza dilungarmi troppo vi racconterò che il primo giorno lo abbiamo dedicato completamente ad assaporare, immagazzinare, elaborare, ascoltare tutti i suoni, sapori, odori, colori della magnifica città vecchia di Gerusalemme dove si concentrano in poche centinaia di metri le 3 religioni monoteiste: il quartiere cristiano con tutte le sue chiese di ogni ordine cristiano (Luterani, ortodossi greci e russi, etiopi e egiziani copti, protestanti, cattolici etc. etc.) e che ha come fulcro la Basilica del Sacro Sepolcro, quello tranquillo e silenzioso armeno, quello arabo musulmano molto caotico e rumoroso, ricco di odori, sapori, colori con fulcro la moschea al Aqsa e la Cupola della Roccia e, infine, quello pulito, ordinato degli ebrei con punto nevralgico il muro occidentale o muro del pianto, quello che rimane del tempio di Gerusalemme, costruito nel 10° sec. a.C.
Abbiamo camminato lentamente per ore in ogni vicolo, stradina, negozio, bottega, siamo pure saliti su una scala (St. Mark street) che conduce sui tetti di Gerusalemme dove a 360° si può ammirare tutto il panorama della città vecchia, le cupole delle chiese e della moschea… al tramonto è stupendo! Ci siamo goduti il via vai dentro il sacro sepolcro di tutti i fedeli di ogni ordine religioso, abbiamo ascoltato in silenzio le preghiere degli ebrei davanti a muro del pianto, come pure i richiami del muezzin della Mosche Al Aqsa richiamare i fedeli alla preghiera. Una giornata fantastica che abbiamo concluso degnamente la sera con una bella cena nel centro della nuova Gerusalemme dove per 100 shekel a testa (20 euro) si mangia bene, considerata che va sempre lasciata una mancia del 10-15%.
secondo giorno
Il secondo giorno abbiamo avuto la fortuna di godere dello spettacolo della Maratona di Gerusalemme, la città era praticamente ferma dalle 7 della mattina, le strade deserte da auto e piene invece di atleti e tifosi, il sole splendeva caldo e allora abbiamo deciso di vedere il passaggio dei maratoneti e poi di camminare nella Gerusalemme fuori le mura visitando prima la zona a nord con la chiesa Etiope a quella russa nei pressi della city hall di Gerusalemme, poi abbiamo visto la bellissima porta di Damasco brulicante di gente araba intenta in qualsiasi attività e traffico, proseguendo siamo saliti sul monte degli ulivi visitando dapprima la bellissima chiesa dei Getsemani e quella russa di Maria Maddalena con le cupole dorate ed infine sulla cima del monte il santuario del Dominus Flevis, accanto al quale si può vedere l’antico cimitero ebraico che si stende su tutta la collina a fianco. Proseguendo sulla strada che costeggia le mura si vede la tomba del profeta Zaccaria e gli scavi della casa di David.
Infine, siamo rientrati dalla Porta dei Magrebini nella spianata del Muro del Pianto dove stava cominciando la festività dello Shabbat. Questa festa inizia al venerdì circa un’ora prima del tramonto e termina al sabato all’ora del tramonto, sappiate sin da subito che i mezzi pubblici praticamente “spariscono”, no bus, no treno, no metrò leggera, no posta, no banca, no cambio… potrete spostarvi solo coi taxi. I negozi, pubs e ristoranti chiudono praticamente tutti tranne quelli gestiti da arabi o non israeliani. Bellissimo è vedere dall’alto l’arrivo verso il muro del pianto di migliaia si ebrei ortodossi e non vestiti per l’occasione con gli abiti tipici della Germania del XV-XVI secolo e i loro canti di festa che si confondono con la chiamata del muezzin alla preghiera nella Moschea che sta proprio sopra al muro. Torniamo in hotel soddisfatti della giornata e ci godiamo un’altra serata nel centro di Gerusalemme Nuova con una bella cenetta!
terzo giorno
Il terzo giorno essendo Shabbat e non potendo usufruire dei mezzi pubblici sino alle 18,00 decidiamo di visitare il museo dell’olocausto lo Yad Vashem, ma purtroppo con grande rammarico scopriamo che anche questo è chiuso! Allora non demordiamo e passiamo a vedere la Knesset il parlamento israeliano e poi entriamo nell’aperto Museo d’Israele dove trascorriamo tutta la giornata a vedere opere di arte moderna e non, dove ci sono padiglioni dedicati alla storia ebraica/israeliana dalle origini ai giorni nostri ed anche altri dedicati a tutte le culture dei 5 continenti! Alle 17 usciamo e prendiamo un taxi che per 100 shekel (cambio 1 euro = 5 shekel) ci porta a ritirare le valige in Hotel e poi diritto alla stazione Centrale dei Bus dove per 19 Shekel prendiamo il bus che alle 18,30 ci porta in un’ora alla stazione dei Bus di Tel Aviv!
Alle 19,30 siamo già arrivati, usciamo dalla stazione e per 6,5 shekel prendiamo uno dei famosi Taxi condivisi (Sherut) che ci conduce in centro praticamente nella via Bialik dove abbiamo prenotato un appartamento all’ultimo piano di un palazzo dal cui terrazzo si ha una visuale a 360° di tutta la città… spettacolare! Ci facciamo una bella doccia e poi via a goderci una meritata cenetta in uno delle decine di pubs, ristoranti, chioschetti di Via Allenby dove troverete cioè che vorrete e per tutte i gusti e tasche, all nigh long!
ultimi giorni
Il penultimo e ultimo giorno li abbiamo dedicati a visitare l’antica città di Jaffa (Yafo) che oggi si può considerare la parte vecchia di Tel Aviv, a sud di essa, un reticolo di viuzze antiche, con moschee, chiese e fari, ricca di botteghe artistiche, ristorantini, dove vale certamente la pena andare, poi da li potrete fare un a bella camminata seguendo il lungomare di Tel Aviv che è lungo almeno di 2-3 km, costeggiando una spiaggia ampia e bella da un lato mentre dall’altro si fondono in un mix veramente particolare la città bianca e i grattacieli nuovi di Tel Aviv.
La città bianca è quella parte di città che venne costruita a partire dal 1909, con costruzioni basse di color bianco, o comunque chiaro, in stile anche bauhaus anni ‘20-’30 a cui in questi ultimi decenni si sono aggiunti i grattaceli in stile Miami, la notte è uno spettacolo di luci fantastico. Tel Aviv è una città frizzante, ricca di divertimenti, di occasioni per socializzare, che non si ferma mai, wi-fi dappertutto, una spiaggia bella e ampia con un lungomare ciclabile dove ragazzi e ragazzi corrono, e si dedicano allo sport di continuo. La zona del porto a nord di Tel Aviv è stata ristrutturata ed è ricca di ristoranti e bar popolati da giovani e meno giovani, all’interno della città le vie più belle oltre al lungomare sono via Allenby con variopinto mercato del Carmelo, via Dizengof coi centri commerciali, via Ben Yehuda, via King George dove potrete muovervi a piedi o prendendo per 6,5 shekel gli sherut che portano ovunque. Una visita va fatta anche in Piazza Rabin dove vicino si trova il memoriale nel punto in cui fu ucciso e al Museo d’Arte Moderma.
Buon viaggio a tutti!