Georgia e Armenia in minibus
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IL VIAGGIO
Il nostro gruppetto di cinque amici pensionati (età 63, 63, 67, 68, 72 anni) ha effettuato questo comodo viaggio con pulmino e autista in Georgia e Armenia. L’itinerario l’avevamo deciso noi e fatto approvare da un contatto che abbiamo trovato in Georgia. Questo contatto (levan shermadini”) non è un’agenzia turistica ma si occupa di trasporti camionistici, e siamo stati ”girati” a lui da un noleggiatore di auto perchè parlano italiano sia lui che l’autista che ci ha procurato (suo fratello), il chè ci è stato molto utile in tantissime occasioni.
Abbiamo volato su Tbilisi anzichè su Yerevan perchè costava di meno e la compagnia più conveniente era la Azerbaijan Airlines con volo Malpensa-Baku-Tbilisi e ritorno.
Dal 26/9/2016 è però operativa la Wizz Air con volo diretto Malpensa-Kutaisi (Georgia) con costi dimezzati rispetto a quelli degli altri vettori. Kutaisi è la seconda città della Georgia e non ha attrattive turistiche (tranne la fontana nella piazza principale) e si trova a 3 ore di bus da Tbilisi: un giro della Georgia potrebbe comunque iniziare e finire a Kutaisi.
Con la Azerbaijan Airlines ci siamo trovati bene e l’aeroporto di Baku è bellissimo.
Essendo in 5 abbiamo deciso di semplificarci la vita facendoci venire a prendere già all’arrivo all’aeroporto di Tbilisi dall’autista con il pulmino che ci ha poi portati in giro per tutto il viaggio anche in Armenia, riportandoci poi all’aeroporto la sera della partenza.
La vita costa poco e mangiare costa pochissimo.
Le strade variano da buone a pessime in terra battuta e piene di buche: noi siamo andati dovunque con un pulmino non 4×4 anche dove era raccomandato l’uso di mezzi 4×4, ma bisogna dire che abbiamo sempre incontrato un clima secco e non so cosa sarebbe accaduto su alcune strade orribili e ripide in caso di pioggia, quindi con fango scivoloso.
Tbilisi e Yerevan sono città molto belle e moderne, ben diverse dalla maggior parte delle cittadine e paesi che abbiamo attraversato, dove spesso abbiamo avuto difficoltà a trovare ristoranti per la cena, mentre per i nostri frugali pranzi in viaggio non abbiamo avuto problemi. Anche i bar sono rarissimi fuori dalle grandi città.
Abbiamo percorso circa 3.000 chilometri.
Clima generalmente buono, spesso molto caldo.
GUIDE E MAPPA
Come guide abbiamo utilizzato la Lonely Planet in italiano edizione 2012 e l’edizione 2016 in inglese (entrambe poco affidabili) e molti diari di viaggio, oltre ad informazioni trovate qua e là in internet. La mappa era la Caucaso 1:650000 della Reise. Inoltre è stata utile la app gratis per Android MAPS.ME da usare come navigatore con il GPS anche per i percorsi a piedi.
GLI ALBERGHI
Gli alberghi li avevamo tutti prenotati prima della partenza con Booking.com: in tutti gli alberghi la colazione è compresa nel prezzo, gli ascensori sono una rarità ed è facile trovare scomode scale a chiocciola, gli alberghi che mi sento di consigliare sono quelli a Tbilisi, Yerevan e Goris.
I prezzi indicati nella tabella sotto sono per la camera doppia con bagno privato.
La carta di credito è accettata molto raramente anche se Booking.com scrive che viene accettata e quindi è sempre meglio disporre di sufficienti contanti anche per pagare gli alberghi.
La colazione inizia sempre tardi, almeno per le nostre abitudini di viaggiatori dinamici: orario normale alle 9 ma a volte siamo riusciti ad anticiparla alle 8/8:30.
Molto diffuso il wi-fi.
I COSTI
Il viaggio è costato in tutto 1.500 euro a testa così suddivisi nei costi principali: volo 286 a testa, alberghi 701 euro la camera matrimoniale, assicurazione sanitaria 63 euro a coppia, quota auto 480 euro a testa, benzina 63 euro a testa, cibo 162 euro a testa, visite varie 42 euro a testa, eccetera.
Cambiare EUR e USD è facilissimo perchè sono molto diffusi i cambiavalute, come pure ci sono molti ATM. Il cambio all’aeroporto di Tbilisi era di 1 EUR = 2,54 GEL, in linea con i cambi che abbiamo poi trovato in città. Alla partenza all’aeroporto è possibile cambiare i GEL rimasti in EUR e USD senza formalità (non serve conservare le ricevute dei cambi).
In Armenia i cambi erano stati: 1 GEL = 190/200 AMD e 1 EUR = 528/530 AMD.
SETT. PROGRAMMA NOTTE EUR
2 Italia – Tbilisi — J236 10:20-16:50 // J28225 19:30-20:40 Tbilisi Old Metekhi Hotel 191
3 Tbilisi Tbilisi Old Metekhi Hotel
4 Tbilisi – David Gareja – Tbilisi Tbilisi Old Metekhi Hotel
5 Tbilisi – Mtskheta – Ananuri – Gudauri Gudauri Tsar Bani Spa Resort 57
6 Gudauri – Kazbegi – Gudauri Gudauri Tsar Bani Spa Resort
7 Gudauri – Gori – Uplistsikhe – Kutaisi Kutaisi Hotel Imperator Palace 24
8 Kutaisi – Mestia Mestia Daeli Hotel 73
9 Mestia – Ushguli – Mestia Mestia Daeli Hotel
10 Mestia – Zugdidi – Tskaltubo, Ubisa – Surami Surami Hotel Kidobani 29
11 Surami – Vardzia – Akhaltsikhe Akhaltsikhe Old Rabati 22
12 Akhaltsikhe – Etchmiadzin – Zvartnots – Yerevan Yerevan Kantar Hotel 155
13 Yerevan Yerevan Kantar Hotel
14 Yerevan, Geghard, Garni, Vernisage, Yerevan Yerevan Kantar Hotel
15 Yerevan, Khor Virap, Noravank, Goris Goris Christy Hotel 41
16 Goris – Monastero di Tatev – Khndzoresk Jermuk Jermuk Hotel Central 34
17 Jermuk – Yeghegis – Selim – Noratus – Hayravank-Sevanavank- Sevan Sevan Noy Land Resort 34
18 Sevan, Dilijan, Haghartsin, Sanahin, Alaverdi Alaverdi Sanahin Bridge Hotel 41
19 Alaverdi, Haghpat, Akhtala, Sadakhlo Border Crossing, Tbilisi Tbilisi aerop.
20 Tbilisi – Italia — J28226 1:00-2:10 // J235 6:30-9:20 casa 701
LE TAPPE DEL VIAGGIO
Tbilisi – GEORGIA
La parte antica, quella per intenderci attorno al Ponte della Pace, è molto bella, più alla sera che di giorno perchè i monumenti sono illuminati in modo suggestivo. La città è molto vivace e piena di locali e di giovani in giro, specialmente nelle vicinanze del fiume. La funivia dal centro al castello funziona anche alla sera e costa pochissimo. Il castello è diroccato e non c’è niente da vedere tranne una bella chiesa e la vista sulla città. Il bus turistico è inutile perchè tutte le cose da vedere si raggiungono a piedi. Il Museo della Georgia è bellissimo. A cena ci siamo trovati bene nel ristorante che ci aveva suggerito il nostro corrispondente locale, nella piazza in fondo al ponte Metechi, dalla parte del castello e dietro alla scritta I (cuoricino) TBILISI. Sempre alla sera sono molto belli i giochi di musica e acqua nella fontana nel parco davanti al Ponte della Pace. Il nostro albergo era in ottima posizione per girare a piedi nella parte storica. Decisamente Tbilisi è un’ottima meta anche per viaggi brevi.
David Gareja
Il monastero è suggestivo, ma la cosa migliore sono le grotte dall’altra parte della collina rispetto al monastero, quindi bisogna salire per un brutto ripido sentiero fino alla cima della collina, scollinare un po’ e poi camminare per un sentiero stretto e poco piacevole per chi soffre di vertigini (come me) sull’altro lato della collina costeggiando interessanti grotte, alcune con bei affreschi. La zona delle grotte è abbandonata a sè stessa e si notano alcuni militari che scrutano l’orizzonte essendo una zona di confine. Al monastero e nelle sue vicinanze non ci sono bar o simili, mentre c’è un negozietto di souvenir.
Mtskheta – Ananuri – Gudauri
Bellissima vista dalla chiesetta sopra Mtskheta e molto turistica la zona attorno alla cattedrale della città. Bellissima la posizione sul lago del monastero di Ananuri con la possibilità di salire sulla torre anche se con qualche pericolo, dato che l’ingresso principale è stato chiuso e si può entrare da uno scomodo ingresso laterale, trovando però poi un pavimento parzialmente crollato: in ogni caso dalla cima della torre non si vede quasi nulla perchè era difensiva e quindi con strettissime feritoie. Gudauri non è un paese vero e proprio ma una manciata di case e alberghi lungo una strada. Non è possibile passeggiare e c’è un unico ristorante da raggiungere in macchina. Il paesaggio è bellissimo.
Kazbegi
Molto bello il tragitto montano tra Gudauri a Kazbegi e strada orribile dalla cittadina alla chiesa in cima alla collina. Attorno ci sono montagne sui 5000 metri ma le nuvole ce le hanno coperte.
Gori – Uplistsikhe – Kutaisi
A Gori c’è il bel museo di Stalin. Interessante la città abbandonata di Uplistsikhe con molte grotte e alcuni resti di costruzioni. Kutaisi ci è sembrata piuttosto brutta ma abbiamo molto apprezzato la fontana della piazza principale.
Mestia
Andando verso Mestia abbiamo visitato il monastero di Gelati, forse il più bello del viaggio. In zona c’è anche la Grotta di Prometeo, bellissima, lunga, varia, con giochi di luce e musiche. Mestia è una località turistica con numerosi alberghi/B&B e ristoranti. C’è un servizio di minibus tra Mestia e Ushguli con uffici e partenza dalla piazza principale. Il biglietto va comperato un giorno prima (salvo posti liberi dell’ultimo minuto). Le partenze sono alle 9 e alle 10 del mattino e il costo dell’andata e ritorno è di 30 GEL (che tutti chiamano Lari). A Mestia si iniziano a vedere le prime tipiche torri difensive.
Ushguli
La strada tra Mestia e Ushguli è bellissima come paesaggio ma difficoltosa da fare con una macchina non 4×4 come quella che avevamo noi. Molti km sono in sterrato con alcuni facili guadi da attraversare, o almeno erano facili quando ci siamo passati noi con bel tempo, ma non so come siano con la pioggia. Secondo me conviene usare il servizio di minibus/taxi del quale ho parlato prima. Comunque noi ci siamo arrivati anche senza 4×4. La zona di Ushguli è bellissima e ci sono belle passeggiate da fare con montagne attorno sopra i 5000 metri. La zona è piena di torri.
Zugdidi – Ubisi – Surami
Niente di particolare da segnalare: più che altro è stata una tappa di trasferimento
Vardzia – Akhaltsikhe
Vardzia è un’altra città costruita all’interno di grotte con interessanti cunicoli che partono accanto alla chiesa scavata nella roccia. Il sito si trova molto più in alto rispetto al parcheggio e quindi c’è una bella camminata in salita per arrivarci. La discesa avviene dalla parte opposta dall’ingresso lungo una ripida e pericolosa gradinata: sono essenziali buone scarpe. Akhaltsikhe è una cittadina che non dice molto ma ha un bellissimo castello aperto anche alla sera gratuitamente perchè ci sono alcuni ristoranti all’interno. Sia di giorno che di sera è possibile salire sulle torri ma alla sera serve una torcia elettrica.
Confine Georgia/Armenia – Etchmiadzin – Zvartnots – ARMENIA
Procedure piuttosto lunghe entrando in Armenia a causa del fatto che il nostro autista aveva il timbro dell’Azerbaijan sul passaporto. Nessuno di noi ha dovuto aprire i bagagli nè abbiamo pagato alcuna tassa. Ho cambiato un po’ di soldi al confine in uno degli uffici (chioschi) della parte armena che vendono l’assicurazione delle auto. Etchmiadzin è piuttosto deludente come ”città santa” ma la cattedrale è bella ed è interessantissimo il museo all’interno della cattedrale (i biglietti si comprano in un negozio/ufficio poco visibile davanti alla cattedrale, sulla sinistra) perchè loro dicono che contiene, tra le altre cose, la lancia che ha trafitto Gesù, un pezzo della sua croce e un pezzo dell’arca di Noè. Il museo è chiuso il lunedì. I resti della chiesa di Zvartnots sono molto mal ridotti e li ho trovati poco interessanti.
Yerevan
Anche Yerevan ci ha stupiti come Tbilisi perchè è molto più bella di come ce l’aspettavamo. La zona centrale è piena di negozi di lusso e nella piazza principale c’è una grande fontana con bei giochi d’acqua e musica alla sera. Il giro con il bus turistico è stato solo una seccante perdita di tempo e va assolutamente evitato. Una sera siamo andati al Teatro dell’Opera a vedere un balletto folcloristico del corpo di ballo nazionale armeno. Emozionante l’ampia zona del Museo e Monumento del Genocidio Armeno. Segnalo il ristorante Old Yerivan alla fine della strada pedonale subito prima della piazza dell’Opera. Il ristorante è al primo piano (sopra un altro ristorante) e fanno anche uno spettacolo di musica e danze. I prezzi sono identici (quindi bassi) a quelli degli altri ristoranti, ambiente elegante e ottimo cibo. Comunque la zona attorno al Teatro dell’Opera è pieno di locali. Bellissimo e ricchissimo di antichità il Museo Statale di Storia Armena, dove purtroppo non si possono fare foto nè comperare un qualche catalogo fotografico. Da Yerevan si vede il monte Ararat, tempo permettendo.
Geghard, Garni
Bello il monastero di Geghard. In una sala scavata nella roccia si è esibito un coro a cappella. Il tempio di Garni è un classico piccolo tempio greco ben conservato.
Khor Virap, Noravank, Goris
Il monastero di Khor Virap è proprio sul confine con la Turchia e il Monte Ararat si vedrebbe benissimo se non fosse quasi sempre coperto da nubi e/o foschia. Bellissima la strada in una gola per arrivare al monastero di Noravank con la sua strana scala ripidissima e stretta. La cittadina di Goris ha un aspetto molto dimesso e triste, senza bar e ristoranti e si può cenare solo negli alberghi.
Monastero di Tatev – Zorats Karer – Jermuk
La Lonely Planet ha completamente sbagliato le informazioni sulla funivia per il monastero di Tatev: gli orari sono 10-19 e parte ogni mezz’ora. Inoltre volendo è possibile arrivare al monastero in macchina con una brutta strada tutta curve e sterrata nell’ultimo tratto ma comunque fattibile con una macchina normale. Molto bello il percorso in teleferica. Zorats Karer è un posto molto suggestivo con grandi massi bucati per guardare le stelle. Jermuk è una località termale con alcune zone eleganti e fonti di acqua termale gratuite.
Valle di Yeghegis – passo di Selim – Noratus – Hayravank – Sevanavank – Sevan
La valle di Yeghegis mi è sembrata insignificante. Bella la strada verso il passo di Selim con il caravanserraglio subito prima del passo. Siamo arrivati a Martuni verso l’ora di pranzo ma non abbiamo trovato ristoranti e abbiamo comperato focacce in una panetteria. Bello il cimitero di Noratus. Belli anche i monasteri di Hayravank e Sevanavank. Sevan è una vivace città turistica ma noi abbiamo alloggiato un po’ fuori città.
Dilijan, Haghartsin, Sanahin, Alaverdi
Abbiamo fatto un giro a Dilijan che si trova in una magnifica vallata piena di colline alberate. Dopo lunghe ricerche abbiamo trovato la via acciottolata con le case di legno citata nella LP: carina ma niente di eccezionale. Di eccezionale ci sono invece le strade che portano al monastero di Haghartsin e a Vanadzor, tra boschi e altopiani e colline alberate che ricordano davvero le più belle valli alpine. La strada dopo Vanadzor verso Alaverdi diventa subito molto sconnessa e piena di frane. Dopo 20 o 30 Km improvvisamente la strada si interrompe prima di una galleria per lavori in corso. Abbiamo telefonato all’albergo di Alaverdi per chiedere cosa fare e ci hanno suggerito di tornare un po’ indietro e prendere una strada a sinistra che aggira la galleria. La strada si rivelerà essere pessima, buona parte sterrata, stretta, pericolosa, con una infinità di tornanti, senza indicazioni stradali. Dopo 2 ore di difficilissima guida siamo tornati sulla strada principale proprio dall’altra parte dei lavori stradali. Abbiamo poi appurato che quella strada è interrotta da due anni per lavori di sistemazione. Alaverdi è una città strana su due livelli, in basso in una valle e molto in alto sulla collina. I monasteri di Haghpat e di Sanahin, entrambi molto belli, sono in alto.
Haghpat, Akhtala
Haghpat è un altro bel monastero in posizione magnifica. Akhtala è un monastero fortificato con bei affreschi.
CONCLUSIONI
Georgia e Armenia ci sono piaciute molto, sia da un punto di vista paesaggistico che storico. La popolazione è gentile e non ci siamo mai sentiti in pericolo, nemmeno nelle città di notte. Costi bassi specialmente per il cibo. Strade a volte orribili ma fortunatamente avevamo un ottimo autista. I monasteri sono un po’ ripetitivi ma sempre collocati in posti molto panoramici.