Genova “la Superba”
Torino è la città dove sono nata, cresciuta, dove lavoro e vivo tutt’oggi…..
Genova è la città di mio Padre, degli zii e dei nonni. Nutro per questa città un profondo affetto, non esattamente da “turista per caso”… forse, è l’effetto che fa a chi ha avuto la fortuna di visitarla in lungo e in largo (…più in lungo).
Anche ciò che leggerete non sarà proprio “un racconto per caso”, piuttosto un invito a scoprire le bellezze e gli incanti che Genova ha da offrire.
E’ una bella città, la si può raggiungere in macchina, in treno, in aereo e per nave, non importa, perché da qualsiasi angolazione la si guardi, come dicono i genovesi, è “Superba”.
Nulla le manca per piacere: ha il mare, le colline, il clima, la natura e i paesi dell’entroterra che sembrano “presepi viventi “.
E’ ricca di storia, passando per le Repubbliche Marinare al Risorgimento, per giungere sino ai giorni nostri, molti sono i personaggi storici, politici, e di spettacolo che le devono i natali.
La cucina è un vero trionfo di profumi , colori e sapori, un connubio ideale tra terra e mare!
Le cose da vedere, vivere e raccontare sono davvero tante, perciò in questo breve itinerario mi auguro di invogliarvi ad andare di persona, come “Turisti per caso”, con qualche informazione, in più….
Ho accennato poco prima, ai tanti personaggi che hanno legato Genova alla storia, uno di questi è senz’altro Giuseppe Mazzini; per questa ragione una meta importante per una visita è la casa di G. Mazzini, sita in Via Lomellini, 11. La casa è sede del museo del Risorgimento, nel quale troverete documenti storici, armi, divise e dipinti, merita davvero; se avete voglia di recarvi al Cimitero di Staglieno (sito su un pendio in collina), famoso per i suoi monumenti funebri, potrete visitare anche la tomba, molto semplice di questo grande uomo.
Da ammirare, anche il monumento della venditrice di noccioline, (realizzata da Orengo un artista famoso dell’epoca) che risparmiò tutta la vita, e quando venne ad ammalarsi, la famiglia iniziò a disputarsi l’eredità….Ma, non era ancora arrivato il momento per l’arzilla vecchietta! Così ebbe modo di sanare la disputa decidendo che i suoi risparmi sarebbero serviti per farsi erigere un monumento sulla sua tomba.
Galoppando nella storia, approdiamo ai giorni della seconda guerra mondiale, anno 1941; protagonista la bellissima Cattedrale di S. Lorenzo, sita in via S. Lorenzo. La Cattedrale è uno dei monumenti più significativi dell’epoca Medioevale, la facciata venne costruita a fasce bianche e nere, con ai lati ben due torri campanarie, quella di sinistra risulta, a chi osserva attentamente, monca.
Durante uno dei bombardamenti, provenienti dal mare e subiti dalla città per opera degli inglesi, la Cattedrale fu “graziata” dalla mancata esplosione di una granata, che, inesplosa, attraversò la navata di destra ed è tutt’ora visibile.
Ora, passeggiando in direzione del porto, attraversiamo quelle vie strette, che per i genovesi sono i “carrugi”. Ci sono stata con mio zio, che, tenendomi letteralmente per mano, mi ha portato nella via più conosciuta sopra il porto: Via Prè. Nei “carrugi” le case sono così vicine che le persone, volendo, possono passarsi il caffè dalla finestra….e berlo in compagnia .
Transitando per Via Prè, dopo essere passati sotto l’antica “porta Vacca”, si incontra Piazza del Campo di cui un genovese “doc” come Fabrizio De Andrè ne ha raccontato le storie, con le sue belle canzoni. Sulla sinistra della piazza, si può vedere la “Colonna infame”, messa davanti alla casa dei Vacca, per gogna perché Giulio Cesare Vacca aveva tradito la Repubblica genovese e per tale ragione… venne decapitato.
Queste vie antiche meritano la vostra visita, ma vi consiglio un pò di attenzione, con particolare riguardo al portafoglio!
Giunti al porto, non può mancare una visita alla “Lanterna”, il faro di Genova: il suo simbolo.
Non si sa quando fu esattamente costruita, ma ha una triste leggenda a farne da contrappunto:
si narra che il costruttore, portato a termine il lavoro, sia ”precipitato” in mare, …. quest’opera doveva rimanere unica….!
Comunque, la Lanterna è lì da nove secoli!
La Lanterna è visitabile, il sabato e la domenica, nei giorni festivi e su appuntamento, con orario 10.00/12.00 ( vi consiglio di verificare): oltre allo splendido panorama sulla città, al suo interno potete vedere il museo dedicato alla cultura e ai personaggi del territorio.
Restando al porto, è tappa obbligata ( specie se si hanno bambini al seguito) la visita all’acquario, semplicemente fantastico! Lo trovate a Ponte Spinola, nel porto antico: se ci arrivate dall’autostrada dovete uscire a Genova Ovest (ci sono molti posteggi), in treno dovete scendere alla stazione di Genova Principe e poi a piedi…., se prendete la metropolitana dovete scendere a stazione San Giorgio.
Ogni anno l’acquario vanta milioni di turisti. Fu inaugurato nel 1992, durante le “ colombiadi” (le ricordate?), i festeggiamenti per i cinquecento anni della scoperta delle Americhe da parte di Cristoforo Colombo.
Gli orari di apertura dell’acquario variano nei mesi e nei giorni; per una visita senza sorprese conviene verificare sul sito dell’acquario.
Il costo dei biglietti per i grandi è di € 18,00, per i ragazzi è di € 12,00. La visita può durare circa tre ore per una superfice di oltre 9.700 mq., ci sono le vasche dei delfini, le tartarughe, gli squali, le foche e ancora ogni specie di pesci marini e di acqua dolce….E’ l’acquario più grande in Europa, secondo solo a quello di Valencia, in Spagna!
Sempre li vicino si può ammirare un antico “Galeone”, usato per parecchi film di pirati, e il nuovo museo del mare ricco di modelli navali.
Dopo esserci lustrati gli occhi, e imparato qualcosa sul nostro meraviglioso mondo acquatico, potete farvi un giro sull’ascensore panoramico per godere della vista sulla città e sul mare.
Direi a questo punto di tornare verso il centro e di passeggiare nell’antica Via Aurea, oggi Via Garibaldi, per poi ritrovarci stupiti ad ammirare i palazzi più belli di Genova! Il palazzo Reale, il palazzo Bianco, che trasformati in musei, sono oggi visitabili.
Se, non siete troppo stanchi, si può fare un po’ di shopping, non prima però, di aver visitato Palazzo Ducale sito in Piazza De Ferrari; il palazzo, un tempo sede del Doge di Genova e prigione, oggi, dopo essere stato restaurato, è diventato sede di mostre e manifestazioni culturali della città.
Nella vicina Piazza Dante si possono ammirare la casa di Cristoforo Colombo, la porta “Soprana” detta così perché era nel punto più alto delle mura della seconda cinta.
Anche Piazza San Matteo merita una visita per i suoi angoli suggestivi e per il suo carattere medioevale. Guardatevi attorno e scoprirete le case dei Doria costruite a fasce bianche e nere, ornate di bifore e loggette: se vi avanza del tempo visitate l’omonima abbazia di San Matteo: custodisce la tomba di Andrea Doria.
Continuando il nostro giro, possiamo partire da Piazza De Ferrari, proseguire per Via XX Settembre (una delle vie più trafficate), passeggiare in Via Roma e arrivare alla Galleria Mazzzini, ecco fatto, un percorso alla moda nel cuore della città (ci sono le migliori boutique).
Se volete uno shopping più morigerato “in stile genovese…”, ma molto suggestivo per i luoghi, vi consiglio le Vie San Luca, degli Orefici e Luccoli. Qui si respira l’antica aria delle botteghe, troverete molti negozi di antiquariato e la famose friggitorie (dove potrete rifocillarvi…).
Per coloro che avessero un periodo più lungo da dedicare alla scoperta di “un fuori porta”, vi suggerisco “il parco delle mura” sito alle spalle della città per poi poter visitare i forti Sperone , Diamante, Puin e Castellaccio. Io ne conservo ancora un bellissimo ricordo, nonostante siano passati tanti anni…
Genova è una delle città più fortificate del nostro Paese! Possiede ben sette cinte murarie…. tutte costruite tra il 900 e il 1600 per difesa dai vari attacchi, oggi ne rimangono soltanto alcuni tratti.
Il forte Castellaccio è raggiungibile piacevolmente con la funicolare, che parte da Largo Zecca, mentre il Forte Puin è quello meglio conservato. Il parco del Peralto è un vero polmone verde per l’intera città e offre, ai vostri occhi, varie specie di piante, uccelli e mammiferi, tutto ciò vale la vostra attenzione.
Comunque non potete lasciare Genova senza aver prima assaggiato : le troffie al pesto, il fritto misto di pesce, la famosissima torta Pasqualina ( se vi recate durante la Santa Pasqua rappresenta il piatto tipico), la focaccia, che va inzuppata nel caffè nero bollente, a colazione…e, ancora che dire del pandolce ricco di uvetta, canditi e pinoli?!
Se, avete l’acquolina in bocca, benissimo!
Non credo di dover aggiungere altro, se non rinnovarvi l’invito a trascorrere almeno un lungo week-end da turisti “per caso” nella “mia “ città Genova. Buon divertimento!!