Gennaio in Patagonia

Le giornate sono lunghissime, ideali per il trekking!
Scritto da: marcosilvana
gennaio in patagonia
Partenza il: 01/01/2010
Ritorno il: 27/01/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
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Il nostro viaggio ha avuto inizio il 1 gennaio 2010 a Firenze – Aereoporto di Peretola destinazione Florianopolis – Stato di Santa Catarina – Brasile, dove abbiamo fatto una prima sosta di pochi giorni a casa di una dei quattro partecipanti al viaggio. Tra l’altro la sosta ci serviva per riorganizzare i nostri bagagli. Il volo Firenze – Florianopolis (scali intermedi Parigi e Rio de Janeiro) prevedeva n. 2 bagagli da kg. 23 ciascuno per ogni viaggiatore, mentre i voli interni in Argentina consentivano solo un bagaglio di kg. 15 per ogni viaggiatore. Il pomeriggio del 5 gennaio 2010 abbiamo preso un bus da Florianopolis per Fos Iguazu, (115 BRL) dove siamo arrivati la mattina del 6 gennaio. Alla stazione dei bus c’era ad aspettarci una macchina (160 BRL x 4 pax intera giornata) che avevamo già prenotato e che ci ha condotto a lasciare i bagagli all’Hotel S.Remo, (80 BRL camera doppia x notte) molto modesto ma accettabile per un breve soggiorno, e subito dopo al lato brasiliano delle cascate di Iguazu. (37 BRL) Al termine della visita alle cascate l’autista ci ha accompagnato alla diga di Itaipu,(10 BRL ultrasessantenni) che essendo aperta ha offerto uno spettacolo maestoso. Dopo di nuovo in albergo. La mattina del 7/1 alle ore 9 l’autista è tornato nuovamente a prenderci per condurci al lato argentino delle cascate di Iguazu. Durante la notte uno dei partecipanti aveva avuto una grave colica di prostata tale da far decidere il rientro in Italia di una coppia, pertanto il resto del viaggio è stato fatto solo da due persone. Il lato argentino delle cascate di Iguazu è certamente il più suggestivo e culmina con la Garganta del Diablo. Per il biglietto d’ingresso al lato argentino (45 Ar$) bisogna procurarsi la valuta argentina, unica accettata. Il nostro autista si è preoccupato di espletare tutte le operazioni necessarie alla frontiera e per il cambio valuta. A nostro avviso il costo del servizio macchina+autista è ampiamente ripagato dal risparmio di tempo per gli spostamenti per le visite e per le operazioni burocratiche. Nel pomeriggio l’autista ci ha accompagnato alla stazione dei bus di Puerto de Iguazu (80 BRL intera giornata), dove avevamo prenotato il bus notturno per Buenos Aires (250 Ar$ compreso cena e colazione). Il trasferimento, lungo quasi diciotto ore, è stato comodo grazie a questi confortevolissimi bus. Arrivati la mattina dell’8/1 a Buenos Aires abbiamo preso un taxi ( 30 Ar$, abbiamo pagato più del dovuto) per l’ostello V&S (120 Ar$ a pax, eravamo in 2 in una camera per 4 con bagno) già prenotato. L’ostello è in centro, vicino all’avenida 9 de Julio, pulito e tranquillo, unico neo l’ascensore frequentemente fuori servizio. Presso l’ostello si possono prenotare alcune visite alla città. A piedi siamo andati a Piazza de Majo e Teatro Colon, chiuso per restauri. La mattina del 9/1 abbiamo visitato la Casa Rosada (gratis) e fatto il biglietto (60 Ar$) per due giorni per il bus turistico. Siamo partiti per un giro di ricognizione della città. Nel pomeriggio visita a “El Caminito”, che di giorno non presenta alcuna pericolosità da un punto di vista di sicurezza. Il giorno 10/1 abbiamo passeggiato fino al cimitero della Ricoleta per vedere la tomba di Evita. Dopo con il bus turistico siamo andati a visitare il Museo di Belle Arti e nel pomeriggio il mercato domenicale di S.Telmo, dove c’è proprio di tutto, ballerini di tango compresi. Per il giorno 11/1 avevamo prenotato dall’ostello il tour con navigazione a “El Tigre” (80 Ar$), interessante. Nel pomeriggio visita al Museo Malba (15 Ar$) e dopo cena (in ostello) passeggiata a giardini e palazzo del Congresso. Il 12/1 mattina con un taxi (26 Ar$) siamo andati all’areoporto da dove siamo partiti per Trelew. Il volo era un po’ in ritardo. All’areoporto di Trelew c’era ad aspettarci il “combi” (35 Ar$) che ci ha condotto a Puerto Madryn, dove avevamo prenotato un appartamento. Il servizio di transfert dall’areoporto di Trelew a Puerto Madryn l’avevamo prenotato tramite il proprietario dell’appartamento. L’appartamento (105 Ar$ a Pax (dovevamo essere 4, avremmo pagato la metà) era veramente delizioso, pulitissimo, centrale, dotato di collegamento internet, aria condizionata ecc. Nello stesso pomeriggio del 12/1 abbiamo prenotato presso una delle tante agenzie due escursioni: una alla Penisola di Valdes (160 Ar$) e l’altra a Rawson e Punta Tombo (180 Ar$). Il 13/1 abbiamo fatto l’escursione alla Penisola di Valdes e abbiamo visto i pinguini magellano, leoni ed elefanti marini. Molto graziosa Caletta Valdes. Abbiamo fatto una sosta a Puerto Piramide, piccolo centro noto soprattutto per l’avvistamento delle balene, ma non in questo periodo dell’anno. Le strade erano accidentate e piene di polvere. Al ritorno il nostro pulmino ha forato una ruota e non avendo la ruota di scorta abbiamo dovuto aspettare un altro pulmino per il recupero ed il rientro a Puerto Madryn. Il giorno 14/1 siamo partiti con un pulmino per il Porto di Rawson per imbarcarci e vedere forse le “tonine”, grazioso delfino bianco e nero. Al porto ci hanno informato che le prime due barche uscite non avevano avuto fortuna, pertanto potevamo scegliere se imbarcarci o rinunciare, ma tutto il gruppo ha scelto di tentare l’avvistamento. La nostra fiducia è stata premiata da più avvistamenti di tonine con salti ed evoluzioni intorno all’imbarcazione. Abbiamo proseguito il nostro viaggio per Punta Tombo, dove abbiamo visto pinguini a perdita d’occhio, ma ormai di pinguini ne avevamo già visti tanti. . Per il 15/1 non avevamo fatto un programma, giornata di riposo. Abbiamo passeggiato sul lungomare fino alla statua di “El Indio”. Riposino dopo pranzo e passeggiata sul lungomare lato opposto nel pomeriggio. Il 16/1 abbiamo fatto una passeggiata per il centro ed il lungomare in cerca di qualche regalino da portare a casa e abbiamo preparato i bagagli per la partenza. A Puerto Madryn siamo stati un giorno in più del necessario, ma la sistemazione è stata così confortevole che non rimpiangiamo un po’ di riposo. Nel pomeriggio è arrivato il “combi” (35 Ar$) che ci ha condotto all’areoporto di Trelew dove abbiamo preso il volo per Ushuaia (18 Ar$ tassa d’imbarco). All’areoporto di Ushuaia abbiamo preso un taxi (18 Ar$) per l’ostello “Cruz del Sur”(60 Ar$). L’ostello, a noi non più giovani, è sembrato un po’ alternativo, ma l’avevamo scelto perché nel corso delle nostre ricerche via internet avevamo contattato il proprietario che è italiano e da questa corrispondenza era nata la voglia di conoscerci. Non ci siamo trovati male, il proprietario è gentile e disponibile, ma avremmo preferito una sistemazione con maggiori confort (bagno in camera ecc.), però eravamo stati avvisati di come sarebbe stata la nostra sistemazione. Presso l’ostello abbiamo prenotato la navigazione sul Canale di Beagle(135+12 tassa d’imbarco Ar$). Il 17/1 ci siamo recati al porto ed abbiamo fatto la navigazione del Canale di Beagle fino al faro, circa due ore e mezzo. Abbiamo visto cormorani e leoni marini, interessante. Nel pomeriggio abbiamo visitato il carcere ed il museo (50 Ar$) e prenotato sempre presso l’ostello la gita al Parco della Terra del Fuoco ed il Treno di Fin du Mondo. La mattina del 18/1 ci sono passati a prendere con il bus e siamo andati alla partenza del Tren du Fin du Mondo (135 Ar$ Bus treno + parco). Il trenino, che ripete il percorso che un tempo facevano i galeotti è da turisti, ma divertente. Alla fine del percorso c’era il bus per il Parco della Terra del Fuoco. Noi ci siamo fatti scendere alla partenza di un sentiero e siamo arrivati a piedi a Baia Lapataia, molto bella. Siamo andati alla castoriera, ma castori non ne abbiamo visti, Vicino al Lago Roca abbiamo visto molti conigli selvatici. Con il bus siamo rientrati a Ushuaia. Il 19/1 abbiamo preso un taxi (40 Ar$ andata e ritorno) e ci siamo fatti accompagnare alla partenza della seggiovia per il Cerro Martial (35 Ar$). La giornata era nuvolosa, ma il panorama sulla graziosa Ushuaia era comunque suggestivo. Abbiamo camminato fino a quota mt. 810, ma il vento, il freddo, il nevischio che batteva sul viso ci hanno fatto decidere a tornare indietro. Taxi per il rientro in ostello. Nel pomeriggio passeggiata per la cittadina e piccoli acquisti. La mattina del 20/1 preparazione bagagli, taxi (20Ar$) per areoporto di Ushuaia (tassa d’imbarco 25 Ar$). Da lì siamo partiti per El Calafate. All’areoporto di El Calafate ci sono comodi pulmini che portano in città, il biglietto ci si procura all’interno dell’areoporto (26 Ar$). Siamo arrivati all’hotel “Los Dos Pinos”, dove avevamo già prenotato una camera con bagno e l’uso di una cucina comune (200 Ar$ per 2 pax). “Los Dos Pinos” offre varie soluzioni di sistemazione: campeggio, ostello, camere, cabane. L’ambiente è pulito e accogliente e ci siamo trovati molto bene, unico neo la cucina comune un po’ sguarnita di stoviglie ed un frigo tenuto in disordine, certamente più per colpa degli ospiti che della direzione. Noi abbiamo chiesto una padella in buone condizioni alla direzione e ci è stata data senza difficoltà. Presso “Los Dos Pinos” si possono prenotare varie escursioni in zona, per quelle che loro non hanno ci si può rivolgere alle tantissime agenzie presenti. 21/1 Abbiamo prenotato presso l’hotel la gita al Perito Moreno (80 Ar$)+ (75 Ar$ ingresso parco) e navigazione sul Lago Argentino(45 Ar$) . La navigazione dura circa un’ora. La vista del ghiacciaio è stata entusiasmante, il sole che andava e veniva dava colorazioni diverse al ghiacciaio, dal bianco al blu intenso. Scesi dal battello abbiamo fatto il giro delle varie passerelle. Nel pomeriggio rientro a El Calafate. La mattina del 22/1 siamo rimasti a El Calafate e siamo andati alla Laguna Nimez, che si trova a breve distanza dall’hotel. Abbiamo visto molti animali ed una spettacolare fioritura. Nel pomeriggio avevamo prenotato una escursione con camion 4×4 al Cerro Calafate (160 Ar$). Splendidi panorami e curiose formazioni rocciose, molto interessante. Il 23/1 abbiamo preso il bus di linea che da El Calafate porta a El Chalten (130 Ar$). L’intenzione era di vedere il Fitz Roy ed il Cerro Torre. A El Chalten c’erano delle nuvole che hanno coperto il Cerro Torre per l’intera giornata e del Fitz Roy abbiamo intravisto la base a tratti. Abbiamo fatto una passeggiata lungo una splendida valle che porta al mirador del Fitz Roy. Il vento al mirador era così forte che ci faceva volare via lo zaino appoggiato in terra. Al ritorno ci siamo fermati alla Laguna Capri. Ha cominciato a piovere e siamo rientrati con il bus a El Calafate. Il 24/1 abbiamo fatto una levataccia perché alle 5,30 partiva il bus per andare al Parco delle Torri del Paine in Cile (360 Ar$). Escursione di un giorno prenotata presso un’agenzia. Le operazioni di frontiera lato argentino sono di una lunghezza deprimente, molto più rapide dal lato cileno. Arrivati a Cerro Castillo con un pulmino e la guida siamo partiti per il giro del parco (120 Ar$). La giornata era splendida e visibilità ottima. Ci siamo entusiasmati per i vari colori dei tanti laghi, per la bellezza delle Torri del Paine inondate dal sole, per la natura ed i suoi colori. La giornata è stata un po’ faticosa, siamo rientrati intorno alle 23, ma ne valeva la pena. 25/1 Giornata dedicata all’escursione al Ghiacciaio Upsala e Spegazzini (365 Ar$). Con il bus siamo andati all’imbarco di Punta Bandera. Il tempo era grigio. Ci siamo imbarcati su un catamarano che ci ha portato al Ghiacciaio Upsala, ritiratosi molto negli ultimi venti anni e pertanto poco visibile. Dopo abbiamo navigato nel canale dei tempanos. Ho visto la Patagonia che immaginavo, eravamo circondati da iceberg di ogni forma e colore, avevamo intorno un affascinante mondo di ghiaccio. Siamo andati al ghiacciaio Spegazzini e abbiamo navigato verso la parete nord del Perito Moreno per un altro colpo d’occhio al grande ghiacciaio. 26/1, giorno della partenza. Con un taxi (50 Ar$) siamo andati all’areoporto di El Calafate (38 Ar$ tassa imbarco). L’aereo ci ha portati a Buenos Aires. Arrivati a Buenos Aires, aereoparco voli interni, abbiamo preso un pulmino Tienda Leon per l’aereoporto di Ezeiza( 45 Ar$) dove abbiamo preso l’aereo che ci ha riportati all’isola di Florianopolis. Ci aspetta circa un mese di riposo su questa graziosa isola del sud del Brasile. Indirizzi alloggi

FOZ DE IGUAZU Hotel San Remo

Rua Xavir da Silva 563 Foz do Iguaçu sanremoiguassu@yahoo.com BUENOS AIRES V&S Hostel Club Viamonte 887 Buenos Aires hostelclub@hostelclub.com PUERTO MADRYN Santiago Vidal Departamentos Santa Mònica Belgrano 314 Puerto Madryn santiagovidalqm@gmail.com USHUAIA Cruz del Sur Indipendent Hostel Calle Deloqui 63 Ushuaia xdelsur@yahoo.com EL CALAFATE Los Dos Pinos info@losdospinos.com PREZZI Riepilogo in euro Firenze / Florianopolis via Parigi Rio A.R. € 994,00 Florianopolis / Foz de Iguaçu € 46,00 bus notturno Port de Iguazu / Buenos Aires € 53,00 bus notturno Buenos Aires / Trelew / Ushuaia / El Calafate / € 667,00 Buenos Aires / Florianopolis Ingressi / Escursioni / € 453,00 Alloggi € 275 Trasporti (bus taxi ecc) € 42,50 Spesa (cibo ecc. Per pasti in ostello) € 63,00 Pranzi ristoranti € 21,00 Tasse imbarco € 15,00 Totale 2628,50 a persona. Questa é stata la nostra gita, abbiamo fatto 21 giorni di Argentina, e diversi a Florianopolis. A noi viene bene così per via dell’appoggio in Brasile, altrimenti, si può volare direttamente dall’Italia a Buenos Aires, e fare Iguazu in bus notturno andata e ritorno. Biglietti aerei acquistati in Italia tramite agenzia, Hotel e bus Foz Iguazu prenotati con Internet. Partecipanti alla partenza: Piero e Marco anni 66, Fabrizia anni 64, Silvana anni 62. Proseguimento viaggio: Marco anni 66 e Silvana anni 62. i prezzi nel diario sono espressi in pesos Argentini alla nostra partenza 1€ = 5,4455 AR$ 1€ = 2,5005 BRL Brasiliani



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