Gemma dell’Est: Zanzibar
Il personale locale dell’hotel è gentilissimo e molto piacevole: tra risate e cocktail siamo riusciti anche a chiacchierare (in inglese maccheronico ma efficace). E meno male, perché, nonostante il personale di intrattenimento italiano, in 7 giorni abbiamo collezionato un solo “buon giorno” e forse due “buona sera”. Il programma di animazione non è stato rispettato: attese a bordo piscina per un acqua gym pomeridiano che non veniva fatto (l’animatrice preferiva massaggiare sulla spiaggia, davanti a me!, un’ospite “vip”); serate passate al bar in attesa dei balli latino-americani annunciati il pomeriggio e mai eseguiti (un’animatrice provava a distrarci, mentre la ballerina incaricata dell’intrattenimento, intratteneva qualcun altro); serate discoteca che iniziavano dopo la mezzanotte su sollecito dei cosiddetti “vip” (ma la cena termina alle 22.00 e dopo due ore di fare niente e con la musica di intrattenimento che salta, si incanta, subisce alti e bassi, io me ne vado a dormire!). Ma la cosa che mi ha più dato fastidio è che quando ho espresso le mie perplessità al capo animazione, questi ha accampato una serie di balle talmente palesi che anche il più stupido della terra se ne sarebbe accorto! D’altronde questo personaggio è lo stesso che accoglie i clienti al loro arrivo e che in 3 minuti di orologio spiega tutto ciò che c’è da fare e che bisogna fare a 4 persone che hanno fatto 24 ore di viaggio (siamo stati un po’ sfortunati con gli aerei) e poi sparisce per 7 giorni e la sera quando lo incroci non ti saluta nemmeno! Abbiamo fatto solo due gite, anche perché l’hotel è molto distante dai punti turistici e le strade praticamente non esistono. La prima di un pomeriggio a Stone Town (circa un’ora e mezza di bus per raggiungere la città). E’ stata un’esperienza forte ed indescrivibile: avevamo visto tanti documentari su questa gente, le sue abitudini, la sua storia, ma sentirsi raccontare il tutto da una guida locale (che parla italiano) è un’altra cosa. Non voglio rovinarvi la sorpresa, ma vi dico solo che siamo arrivati in città alle 15.30 e, all’ingresso nel mercato del pesce abbiamo perso la parola (per fortuna non i sensi) e l’abbiamo ritrovata solo la sera a cena! A fine vacanza abbiamo fatto anche il Blu safari (volevamo abbronzarci per bene prima di affrontare una giornata di barca, ma ci siamo bruciacchiati lo stesso!). Anche questa è una gita da fare (circa due ore di bus per raggiungere la barca): assolutamente meraviglioso il mare, la barriera corallina, i pesci, il pranzo a base di pesce e di frutta, i delfini e il rientro a vela.
Un bilancio: -se cerchi un posto per rilassarti al sole, servito e riverito dai ristoratori e in piena tranquillità, Gemma dell’est è perfetto, ma nel periodo natalizio perché a capodanno l’hotel è pieno.
– se prendere il sole e mangiare non ti basta, evita il Gemma dell’est.