Gavdos e Creta… bingo!

Isole paesaggisticamente molto interessanti ma culturalmente... l'Italia è l'Italia
Scritto da: Carcass
gavdos e creta... bingo!
Partenza il: 01/06/2014
Ritorno il: 12/06/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Abbiamo pianificato il viaggio pensando di dedicare 4 giorni alla piccola isola di Gavdos e i rimanenti 7 a Creta con base Chania, concentrandoci viste le distanze importanti come molti nella parte ovest.

Atterriamo nel piccolo e funzionale aeroporto di Chania provenendo da Treviso dove mi sono trovato bene con la procedura imbarco bagagli in stiva automatizzato nonostante gli schermi touch poco sensibili mentre il check-in online mi ha lasciato perplesso.C’è una discriminazione tra chi acquista i posti e chi non lo fa nell’apertura dei termini che nel nostro caso era 7 giorni alla partenza cosa che ci ha costretti all’interno della stessa prenotazione a ripetere la procedura per il ritorno da Creta. Per il parcheggio a Treviso il preventivo migliore era 6 euro al giorno e non ne ho trovati esterni collegati da navette. Poi però abbiamo optato per uno libero poco distante. A Chania troviamo ad attenderci i ragazzi di Europeocars che in un improvvisato ufficio ci illustrano il contratto dell’auto prenotata. Mi consegnano una Hyundai Accent non impeccabile ma che farà il proprio lavoro con kasko, doppio conducente, clima e senza franchiggia per 18 euro al giorno. Prendiamo quindi direzione sud destinazione Palaiochora che discretamente segnalata raggiungiamo dopo circa un’ora e trenta e da dove l’indomani ci imbarcheremo. A Gavdos non ci sono distributori e pochi generi alimentare quindi ci riforniamo e facciamo un giro nel carino centro ma prima di cena verifichiamo che il traghetto sia confermato e convertiamo la prenotazione nell’ufficio adiacente al porto. Per due persone e l’auto a/r abbiamo speso circa 140 euro, trovate tutti i dettagli sul sito dell’Anendyk. Non è poco e Gavdos per gli amanti e pazienti si può girare a piedi ma anche se siamo allenati non mi sono pentito della spesa. La maggior parte delle auto che ho visto sono alimentate a benzina che a Creta ha un costo al litro equiparabile all’Italia mentre il diesel è inferiore di circa 30 cent quindi se avete in previsione di fare molta strada valutate.

La national road che attraversa tutta la parte nord di Creta è un’ottima arteria mentre dovrete prestare attenzione a quelle che conducono a sud. La segnaletica come spesso in Grecia è carente, il manto stradale non sempre perfetto, a volte c’è la presenza di fauna in carreggiata e le discrete variazioni altimetriche comportano una guida impegnata. Da questo punto di vista le strade che da nord portano a Palaiochora ed Elafonissos sono più impegnative rispetto a quella per Plakias/Matala.

A Palaiochora ceniamo ottimamente al Veggera sul lungomare e l’indomani ci imbarchiamo sul traghetto che dopo 4 ore con mare leggermente mosso ci conduce a Gavdos. Per l’alloggio dopo aver vagliato Sarakiniko rooms, Gavdos princess, Gavdos rooms, Consolas studios, Panorama rooms e Sofia rooms ho optato per Metoxi rooms a 20 euro solo pernottamento. Sul traghetto abbiamo incontrato casualmente Stefanos che con la famiglia ne è il gestore il quale ci scorta a destinazione. L’appartamento è spazioso e pulito con clima e veranda senza cucinino e tv. Se non ricordo male il complesso è costituito da 6 alloggi con annesso punto noleggio scooter/auto e la taverna dove sotto il porticato abbiamo cenato bene più volte con semplice cucina casalinga e pagando poco tranne forse l’ultima sera. Metoxi si trova verso l’interno a 5 minuti dal porto e dalle spiagge di Korfos e Sarakiniko mentre per il faro e la parte nord come Ioannis beach qualcosa di più.La strada è in parte sterrata, nei pressi c’è una bellissima chiesetta e ci siamo trovati bene. Gavdos al nostro cospetto si presenta poco frequentata e purtroppo con cielo nuvoloso.Decidiamo quindi di perlustrarla e subito ne cogliamo la bellezza che il ritorno del sereno confermerà.In attesa che il meteo migliori decido per l’escursione a capo Tripiti che raggiungiamo in un’ora di cammino dopo aver lasciato l’auto a Vatsiana. Tripiti è affascinante ma oggi non molto ospitale e ci tratteniamo solo mezza giornata. Per raggiungerla però consiglio il panoramico sentiero che parte dalla spiaggia di Korfos superando quella di Lakoudi entrambe stupende. Un voto alto se lo meritano anche le più grandi, frequentate e servite Sarakiniko e Ioannis. Nelle vicinanze di quest’ultima si trova Sofia rooms/taverna dove una sera approfittando dei suoi locali abbiamo cenato al riparo dal vento. Purtroppo, sembra a causa dell’assenza della titolare, siamo rimasti delusi non tanto dal cibo quanto dal risicatissimo menù che non aveva alternative. A poca distanza in direzione spiaggia si trova un bar frequentato da alternativi dove alcuni stuzzichini oppure una specie di grappa offerta(con allucinogeni?) sono i principali sospettati di un leggero disturbo accusato ma subito rientrato. Alla vigilia del ritorno a Creta Stefanos con una smorfia ci lascia intendere che nonostante il mare sembri ok il traghetto è a rischio e così sarà.Tranne i locali che vedono calare le loro scorte sopratutto di birra non ci dispiace prolungare il soggiorno di 24 ore, bissiamo Korfos beach. Oltre al faro e a queste spiagge avrei voluto esplorare quelle tra Ioannis e Potamos ma il traghetto è confermato e lasciamo Gavdos con un’ora di ritardo questa volta direzione Sfakia con le solite brevi tappe a Roumeli e Loutro. Dato il clamoroso ritardo non possiamo fare altro che diregerci direttamente a Chania centro che sarà la nostra base per il resto della permanenza.

Raggiungiamo l’hotel Tina senza intoppi che il sole è tramontato da un pezzo e poco dopo stiamo già perlustrando la zona e mangiando qualcosa al volo. L’hotel ha una stella risicata ma il suo pezzo forte oltre ai 30 euro a notte è la sua ubicazione vicinissima a old town e la tranquilità, solo per un tempo limitato in serata si percepivano dall’aeroporto gli aerei che rullavano.Chania è molto carina, caratteristica e turistica allo stesso tempo e nel suo piccolo caotica.Incomprensibilmente certi giorni trovare parcheggio non era semplice visto che contrariamente a quello che pensavo l’hotel ne è sprovvisto. A Chania e a Creta in generale non manca nulla compresi distributori, negozi ed alimentari aperti tutti i giorni e naturalmente Wi-Fi dappertutto, Gavdos compresa. Il meteo era confortante ma indicava variabilità in arrivo, nonostante il mio scetticismo e l’arrivo del weekend ho deciso di non rischiare e dirigerci prima a Balos ed il giorno successivo a Elafonissos.

Non ho molto da aggiungere su queste due stupende località, voglio solo ricordarvi che per raggiungere Balos dalla national road la direzione è Kissamos/Kasteli dove poco prima troverete l’indicazione per svoltare a destra ed il tratto di sterrato irregolare da seconda marcia fino al parcheggio seguito dal sentiero, da Chania abbiamo impiegato 2 ore in tutto. Nonostante fossimo come sempre attrezzati per i soliti 6/7 euro occupiamo un ombrellone esterno perché come a Elafonissos effettivamente sono ravvicinati. Da segnalare la taverna e l’arrivo del Graumvousa boat verso le 12 per chi aveva scelto questa opzione. La giornata è stata perfetta e nemmeno la famigerata risalita l’ha compromessa anzi, questa sgambata è servita a stimolare l’apetito. Per Elafonissos la strada scelta è stata quella interna che attraversa Topolia ed Elos ma un errore nell’uscita consigliata da Via Michelin ci ha fatto perdere mezz’ora.Quella corretta si trova poco prima di Kissamos ed è segnalata ma credevo si trattasse della costiera che invece è il proseguimento della national road.Arriviamo al parcheggio e prendiamo posto in una delle zone attrezzate, la penisola poco distante è libera, ci sono vari punti di ristoro e un isolotto raggiungibile a nuoto.

Al ritorno ,dopo il primo tratto comune, attenti alla biforcazione perché entrambe le strade indicano Kissamos con 1km di differenza. Il richiamo del mare come sempre era incontenibile quindi ci dirigiamo a Falasarna che ci è piaciuta molto trovandola poco ventosa, con mare calmo e non particolarmente freddo cosa che si dice sia rara. All’inizio si trova la spiaggia principale e proseguendo altre più piccole intervallate da piscine naturali con chioschetti e ombrelloni. Poi è toccato a Preveli beach e monastero che raggiungiamo dalla national road prendendo l’uscita Spili in prossimità di Rethymno e lasciando Matala sulla sinistra dirigendoci verso Plakias. A Preveli ci attendono i 400 gradini che quando risalirete dovrete affrontare gestendovi, comunque niente di insuperabile. La spiaggia è bella con il torrente che sfocia nella parte iniziale e come confermato da altri presenta degli innocui ma fastidiosi insetti, non è attrezzata ma c’è la vegetazione e il bar dove eventualmente trovare refrigerio. In serata immancabile visita al monastero dove dovrete presentarvi con un abbigliamento consono oppure indossare le gonne che vi verranno offerte all’ingresso se non rispettate certi requisiti. Un’altra spiaggia che consiglio poco distante da Chania è Stavròs. Si trova nella penisola di Akrotiri direzione aeroporto prima e Kouvoudiana poi, passerete alcune baie prima di arrivarci. Attrezzata, riparata, con alcuni ristoranti caratteristici ed il passaggio di alcuni aerei in serata.Mi è dispiaciuto rinunciare a Matala che volevo abbinare al sito di Faistos ed eventualmente Gortys mentre, schierandomi con i critici di Evans, non avevo in programma Knossos. Se si fosse presentata l’occasione mi ero segnato le cave di Melidoni poco distanti da Rethymno sponsorizzate da alcuni amici. Perdersi tra le vie del centro e di old town a Chania era uno spasso, zone ad alto tasso di movida e shopping ad altre più intime.Qui come in Grecia in generale si spende meno che in Italia ma se una volta si andava sempre sul sicuro ora meglio essere selettivi. Come ristoranti con un ottima qualità prezzo a Chania ci siamo trovati bene al Green Eys dove con 12 euro a persona abbiamo mangiato tutto ma proprio tutto compreso.Una mattina nell’unico break lontano dalle spiagge abbiamo visitato il museo marittimo situato all’estremità meridionale del porto e abbiamo potuto apprezzare aspetti di Chania che di notte non avevamo colto.Il museo è interessante, noi l’abbiamo abbinato alla riproduzione dell’imbarcazione per 4 euro. La colazione a Creta non sempre ci è piaciuta, del caffé, del suo costo e che non ci sono valide alternative lo sapevamo ma dei caratteristici dolci di tutti i tipi e metrature a prezzi stracciati nemmeno l’ombra…ne ha guadagnato la linea.Ora che ci penso non ho notato nemmeno stabilimenti balneari usufruibili a consumazione. Tranne la mezz’ora di ritardo del volo il ritorno a Treviso è filato liscio.

Ciao alla prossima

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Gavdos e Creta....Bingo!



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