Galizia, che sorpresa!

Una vacanza tutta da scoprire
Scritto da: SunshineMex
galizia, che sorpresa!
Partenza il: 08/08/2013
Ritorno il: 21/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
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Un invito a un matrimonio ci porta a trascorrere le nostre vacanze in Galizia. Atterriamo tra verdi colline alberate con tetti spioventi che si scoprono tra le fronde verdeggianti… siamo a La Coruna. Il paesaggio è tutt’altro che spagnolo, archetipi del nord Europa rendono questo posto non ben definito, i gabbiani volano e cantano nel cielo a tutte le ore.

Ci spostiamo verso Pontevedra dove alloggiamo nel hotel room, 10min a piedi dal piccolo centro tranquillo e caratteristico. Fa caldo, ma la sera dopo una cena a base di paella (x niente eccezionale) e polpo afeira fantastico, la temperatura si rinfresca. Il giorno dopo ci aspetta un matrimonio fantastico in un giardino d’inverno che sovrasta il paese di Beue. Location fantastica e cibo eccezionale. Rientriamo a notte fonda sfiniti dai balli e dal caldo eccezionale del giorno e ci addormentiamo con sottofondo musicale del centro in festa, è la settimana della festa della Madonna Peligrina.

11/08

Colazione spagnola e direzione mare. Nonostante i vari racconti di viaggio letti prima della partenza, troviamo spiagge e calette con un mare calmo e incredibilmente caldo. La temperatura è rigenerante rispetto al caldo della giornata, il mare è distante dalla spiaggia ma con il passare delle ore, onde lunghe si impossessano della riva, il mare si avvicina sempre di più… è il fenomeno della marea.

Rientriamo in paese…musica, processioni e luci inondano le vie, ceniamo da oliva…cibo discreto e prezzo italiano. Ci alziamo da tavola alle 1 am…ma siamo in Spagna e questi sono i ritmi.

12/08: direzione Vigo e isola Cies

Già nella hall dell’ albergo ci dicono che i passaggi in barca per l’isola sono completi ma noncuranti imbocchiamo l’autostrada. Trovare la stazione marittima è un pò complicato e dopo aver girato tutti i porti di Vigo chiediamo informazioni per l’imbarco. Nonostante il cielo sia nuvoloso troviamo spazio sul catamarano e ci imbarchiamo. E’ freddo 22° la temperatura alle 13, con il passare delle ore il cielo si apre, il mare si tinge d’azzurro, i gabbiani si avvicinano per avere un pò di pane, la temperatura si alza. Ci tuffiamo nella rigenerante acqua cristallina e calma. Dopo un piccolo riposo saliamo su al picco del principe dove è possibile osservare dall’alto la conformazione dell’isola. Un lato esposto ai venti e alle onde sembra rappresentare l’inferno, l’altro protetto dalla vegetazione calmo e piatto somiglia al paradiso. Si avvicinano le 20, è ora di rientrare. Un catamarano ci riporta a Vigo, e dopo un veloce giro a piedi della città ci rifocilliamo con un’ ottima paella all escalon o porton per un tot d 35€ todo incluido.

13/08

È iL mio compleanno. Oggi si va a O Grove, ma arrivati a l’isola di Toja rimaniamo delusi. Un piccolo centro per turisti, solo hotel, ville e campi da golf. Unica particolarità una chiesina completamente ricoperta di conchiglie. Facciamo qualche foto e poi ci dirigiamo alla spiaggia di Lanzada… uno scenario spettacolare ci accoglie. Non si può far a meno di tuffarsi nell’acqua cristallina. E’ un’altro paradiso naturale protetto, dove si riproducono anche le tartarughe. Iniziamo a sentire i morsi della fame e ci rifocilliamo nel vicino paese di Cambados da el rincon tio paco. Decidiamo di assaggiare los precebes, una specie di molluschi dall’aspetto perniente invitante ma dal sapore di mare intenso, per loro è un piatto prelibato perchè la raccolta è molto pericolosa, si pratica sulle scogliere a picco sul mare ed essendo spesso agitato il raccoglitore è legato ad una fune, alla 5°onda viene tirato su per non esser scaraventato contro gli scogli. Nel periodo natalizio può raggiungere il costo di 300€/kg. Noi ce la siamo cavata con 20€ un piatto abbondante. Il paesino merita una visita così come il cimitero con i resti di una chiesa senza più copertura. Rimaniamo un paio d’ore nella spiaggia di Sanxexo ma sembra di essere a Rimini. E’ pieno di gente, ed anche il mare è fangoso. La sera festeggiamo in un ristorante a Pontevedra, la parillada, dove consumiamo un ottimo pasto, jamon, queso, lomo e vino ottimo chiamato demonio del bendito per un costo tot di 71€.

14/08

Lasciamo Pontevedra in direzione Noia passando per la costa. Prima sosta alle dune di Corrubedo. Sembra di essere nel deserto. Ci immergiamo nelle acque basse di una caletta limitrofa al paese. Le cozze esposte al sole per la bassa marea richiamano un bel pò di mosche. Dopo pranzo continuiamo lungo costa e visitiamo al tramonto il castro di Baiona a picco sul mare e battuto dai venti dell’ oceano. Ceniamo a Noia da O faro ristorante tipico, buono e prezzo medio. Fino ad ora il tempo è stato incredibilmente bello, sempre sole, caldo e mare calmo.

15/08: Ferragosto a Santiago de Compostela

Anche noi percorriamo il nostro cammino in macchina, parcheggiamo a 10min dal centro e ci dirigiamo verso la cattedrale. Incontriamo molti pellegrini, la chiesa è già chiusa perchè la messa è iniziata. Troviamo fila per entrare e sarà difficile che riusciremo a vedere la cerimonia del botafumerio. Infatti verso le 13.15 sotto un sole cocente intravediamo il rito da fuori la porta accalcati tra la gente. Assistiamo alla messa successiva che scorre veloce ma è davvero triste vedere i turisti girare per le navate senza rispetto, incuranti dei richiami continui del prete a non parlare e non scattare foto durante la funzione. Le vie della città sono molto caratteristiche e affollate, ma solo fino all’ ora di pranzo perchè tra le 14,30/17 si svuotano per il troppo caldo. E’ una città che dorme, è tutto chiuso ma così possiamo apprezzare meglio gli scorci caratteristici di Santiago. Una visita a pagamento al parador, (fu il primo hospedal per i pellegrini che arrivavano in città dal cammino e vi trovavano ristoro). Sinceramente la visita non ripaga il prezzo del biglietto di 3€ per vedere il cortile dell’edifico e leggere un pò di storia su dei cartelloni appesi al muro. Ci apprestiamo a fare un’ altra fila per visitare la cripta dell’apostolo Giacomo ed abbracciare le spalle del pellegrino posto dietro l’altare. E’ arrivato il tramonto e torniamo a Noia ormai deserta.

16/08

Oggi ci aspetta una lunga giornata lungo la costa della morte. Da Noia arriveremo fino a cabo Villan. Partiamo a metà mattina, saltiamo Muros perchè c’è il mercato del venerdì che ci fa perdere un’ ora in fila per attraversare il paese. Prima tappa a Ezaro dove una centrale elettrica produce energia con la forza naturale di una cascata, foto dal mirador sovrastante dove si avvista Cabo Finisterre. Pranziamo al porto di Finisterre con una parillada di pescado… non pensavo che un pesce alla griglia potesse essere così cattivo. Colpa de pesce o del cuoco? Disgustati ci consoliamo con la visita al faro di Cabo Finisterre, in passato considerato la fine del mondo. Il vento è forte. Cerchiamo di avvistare i delfini ma vediamo solo passare tanti pescherecci. Proseguendo incontriamo il castello di Vimianzo ma ha le caratteristche dei parchi divertimento. La ricostruzione è davvero orrenda. Finalmente giungiamo a cabo Villan, un luogo incantato con un faro tra i più belli avvistati fino ad ora. I gabbiani volteggiano numerosi e le pale eoliche ruotano al ritmo del vento. Ceniamo a Santiago al ristorante central consigliato dal nostro albergatore del hotel noia. Mangiamo dell’ottimo filetto ad un prezzo onestissimo.

17/08

Partenza da Noia ma non senza aver visitato il piccolo centro storico caratterizzato da portici medievali misti a ricostruzioni gotiche e chiese dai portali decorati in stile gotico gallego. Sosta rigenerante a Betanzos, carinissimo e particolarissimo paese. Dalla piazza principale si diramano piccole viuzzole dove ristorarsi in tipici bar e taperie. Scegliamo casa miranda e gustiamo dell’ ottimo revueltos di alga e mariscos e polpo afeira. Giro turistico sotto un sole cocente e senza anima viva in giro. E’ sabato ed è tutto chiuso. Proseguiamo per Ferrol ma decidiamo di fare un tuffo alla spiaggia di cabanas che poi in realtà non facciamo perchè l’acqua è sporca. Arriva un vento umido e le nuvole corrono veloci verso di noi, sembra stia arrivando improvvisamente l’inverno. Ferrol ci accoglie all’ora di cena. Siamo posizionati in pieno centro in una via pedonale al hotel suizo, un tempo potrebbe esser stato un albergo di lusso ma ora appare in stile antico e non ben curato anche se ti accolgono ed offrono servizi aggiuntivi in omaggio. Ceniamo alla canita, inizia una pioggia fine che ci fa rientrare in albergo.

18/08

Tempo nuvoloso ma oggi vogliamo arrivare al confine tra Galizia ed Asturia. Ribadeo con la sua Praya as catedrais è la nostra meta. Passiamo lungo costa ma dopo due ore e mezza ci pentiamo amaramente della scelta. Un percorso troppo lungo che da Ortigueira in poi non ripaga in scenari costieri. Il cielo si apre e tinge d’azzurro il mar cantabrico ci accoglie abbracciando i faraglioni e la costa a picco. Ci ritempriamo nella vicina praia in attesa della bassa marea, il mare non è affatto freddo e ci divertiamo a giocare con le onde. Il sole inizia a scendere ed il mare lentamente si ritira siamo pronti per la stupenda passeggiata che ci aspetta sotto costa. E’ indescrivibile camminare dove prima solo la forza del mare poteva cullarsi. Emergono scogli, molluschi, percebes, grotte che si insinuamo all’interno della scogliera, ed infine l’arco rampante! Sono ormai le 21,30 e la fame inizia a farsi sentire. Ceniamo a Ribadeo da el galizia e non posso fare a meno di gustarmi delle gustose ostriche dell’oceano atlantico.

19/08

Ripercorriamo la costa, ma questa volta prendiamo l’autovia per arrivare a Cabo Ortigueira noto per essere il punto di incrocio tra l’oceano Atlantico e il mar Cantabrigo. Scendiamo fino a Cedeira per visitare la chiesa, secondo la legenda qui bisogna venirci almeno una volta a far visita, che sia in questa vita o nell’ altra. Mangiamo di nuovo percebes e il proprietario del ristorantino dove siamo seduti ci racconta di essere un ex raccoglitore di questi crostacei/molluchi deliziosi. Sono quasi le 17 e per rigenerarci approdiamo a playa doninos, famosa per essere luogo dei campionati da surf…ed infatti tira un gran vento ed è pieno di surfisti che ci dilettano con le loro acrobazie. La giornata viene conclusa in bellezza con la cena a la terrazza di Ferrol. Il paese e vuoto…ma dove è la famosa movida spagnola? Ci dicono che in paese vi soggiornano pellegrini e familiari di chi lavora al cantiere navale che sembrano provenire da Australia, India e Germania. Niente svago sino al weekend…ma tanto domani ci sposteremo alla Coruna e li di sicuro non dovrebbe mancare il movimento.

20/08

Il buongiorno si vede dal mattino… entrambi siamo alle prese con crampi alla pancia e sensazione di nausea. Passiamo metà mattina in camera in attesa che passi ma dobbiamo lasciare la camera. Visitiamo il castello di San Felipe completamente integro ed in parte restaurato…la visita è gratuita molto piacevole ma priva di informazioni storiche approfondite. Per di più il depliant che ci forniscono all’ingresso è solo in gallego o inglese, e lo spagnolo? Le gambe sono a pezzi per il presunto virus che si è impossessato di noi, ma sarà virus o cibo avariato? Non ce la facciamo più e ci riposiamo di nuovo alla spiaggia doninos. Sempre vento, surfisti, sabbia e malessere. E’ ora di dirigersi a la Coruna dove una camera abbastanza pietosa ci attende all’ hotel plaza.

21/08

Non in perfetta forma ci addentriamo per le vie della città. Passeggiamo lungo il mare approdo di navi da crociera. C’è un bel movimento e bei negozi costosi. Incontriamo le chiese di Santiago, St Domingo ma senza poter entrare. Riapriranno alle 17. Il cielo è sereno almeno così sembra perchè quando arriviamo alla torre di Ercole non possiamo credere ai nostri occhi, delle nuvole basse e veloci provenienti dall’ oceano ci avvolgono in una coltre bianca, non vediamo nulla oltre 3mt dal naso. Ci avviciniamo al faro ma è impossibile ammirare la sua bellezza… ma ecco emergere dal mare di nubi il più antico faro del mondo. Il cielo è di nuovo sereno e la macchina fotografica ricomincia a scattare. Proseguiamo lungo il paseo sino ad arrivare al museo dell’uomo progettato da Isozaki. E’ tutto interattivo molto divertente e veloce la visita interna al museo. Ingresso 2€. Ed ora un pò di shopping ma continuo a notare che la Galizia in generale non è molto pronta al turista se non nelle zone limitrofe all’attracco crociere. Sicuramente un bene per la salvaguardia dell’habitat naturale. Non trovo nulla di caratteristico da comprare come ricordo. Il più delle volte è tutto marchiato made in china. Solo la ceramica sembra essere di loro produzione. Compro qualche gufo loro simbolo di fortuna e lascio la bruca made in china (nostra befana) e loro simbolo perchè dicono la galizia sia terra di streghe. In qualche paese qualcuno ancora rappresenta il rito della queimada, ovvero la preparazione di una pozione magica con alcool ed altri ingredienti, praticamente una grappa molto forte.

Istantanea la vacanza giunge al termine, domani ci aspetta il rientro. Non dimenticheremo le mangiate di pesce sempre fresco e molto più gustoso di quello proveniente dal mar mediterraneo, i parchi naturali protetti dove l’acqua cristallina ci ha rigenerato con la sua freschezza, i fari arroccati sulle scogliere, la gentilezza, educazione e disponibilità della popolazione.



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