Gaeta – una settimana da dei di + gita a bomarzo

GAETA UNA SETTIMANA DA DEI 2 - 9 AGOSTO 2008 DIARIO DI BORDO Del Capitano LUKE SKYWALKER 2METRES TuristiPerCaso AGO08 LUCA PICCHIOTTI Altro giro, altra corsa… Eccomi anche quest’anno a raccontare la mia vacanza estiva da TPC. Destinazione Gaeta. Passa il tempo, cambiano gli amici, ma io no, sono sempre qui a vivere nuovi stimolanti...
Scritto da: pikkio
gaeta - una settimana da dei di + gita a bomarzo
Partenza il: 02/08/2008
Ritorno il: 09/08/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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GAETA UNA SETTIMANA DA DEI 2 – 9 AGOSTO 2008 DIARIO DI BORDO Del Capitano LUKE SKYWALKER 2METRES TuristiPerCaso AGO08 LUCA PICCHIOTTI Altro giro, altra corsa… Eccomi anche quest’anno a raccontare la mia vacanza estiva da TPC. Destinazione Gaeta. Passa il tempo, cambiano gli amici, ma io no, sono sempre qui a vivere nuovi stimolanti viaggi.

IL GRUPPO. Me medesimo Luca Luke Skywalker 2Metres, la Prof Serena, Ciottolina Giusy, Patrick de Gayardon Il Tato Andrea, Hiroshi Franco e BamBam Lorenzo, più il sempre presente (della serie ‘Perché no?’) Giuseppe IronBep, cheese maker di qualità, restato con noi solo i primi due giorni. Pochi ma buoni, come il Tomino di sua produzione, immancabile alle nostre cene… CAPITOLO 1. Prologo.

Dove andiamo questa estate in vacanza? Ormai la musica latino americana si è impadronita definitivamente di me e, coltivando il ballo, anche il giro di amici si è evoluto in tal senso… L’idea del viaggetto di gruppo è nata circa tre mesi fa… Correva il mese di aprile quando nacque la proposta Costiera Amalfitana. Stupenda, ma ad agosto (unico periodo buono per riunire quasi tutti…) è economica-mente improponibile per le nostre tasche… Cerchiamo un appartamento per una vacanza tutta risparmio e qualità. La puntigliosissima Prof Serena si in-carica della ricerca e dei dettagli via internet, così ricorre al piano di scorta: Gaeta e zone limitrofe… Per tutti può andare bene… Per me che ho viaggiato più all’estero che in Italia va anche meglio. Devo comin-ciare a visitare più a fondo la nostra stupenda penisola… Allora si va! CAPITOLO 2. La Vigilia.

DATA ASTRALE. Venerdì 1 Agosto 2008. Dall’SMS del Capitano alla Fantastica Truppa. SKYNEWS pausa pranzo. L’estate08 entra nel vivo. Dopo l’antipasto maremmano arriva il concentrato Gaetano.. Una settimana di sole mare relax cultura divertimento risate giochi musica. Tutto vero tutto in-sieme… Io parto voi che fate? Luke Le emozioni vere sono il sapore della vita…

RISPOSTA UNIVOCA. Vengono tutti! Be’ era assolutissimamente proprio scontato… Peccato che per lavoro non siano dei nostri anche Silvia e Arabella, fidanzata del sopra cita-to principe Laurence… Sarà per la prossima! Un salutone!

CAPITOLO 3 DATA ASTRALE. Sabato 2 Agosto 2008. Partenza.

Ritrovo ore 5 a casa di Lori (Rione Carducci – Chiusi). E’ giornata da bollino nero per il traffico quindi prima partiamo meglio è. Andrea ha lasciato a casa i vestiti (‘Ma come si fa?’ è la legittima domanda…). Partenza ri-tardata ore 5.40. Abbandonata l’ipotesi noleggio auto, Serena e Andrea mettono a disposizione i loro mezzi. In più all’andata ci accompagna il prode Beppe con la sua Golf. Schema 2-2-2, due per vettura insomma. Giusy ci raggiungerà via treno in serata. Autostrada A1 da Fabro fi-no a Cassino e poi SS213 fino a Formia e Gaeta. Traffico intenso, ma anticipiamo di poco l’uscita dei romani dalla città e senza fretta siamo a destinazione un po’ prima della 10, sosta colazione compresa.

In attesa che alcuni ragazzi canadesi liberino l’appartamento (chissà dove hanno piantato le tende…) e gli ad-detti provvedano alla pulizia, facciamo un giro di ricognizione e perlustrazione della zona, lungomare in mac-china e poi a piedi. Spiccano il muro di persone e ombrelloni sulla (poca) spiaggia libera che impedisce la vista del mare e tutti, ma proprio tutti i parcheggi con strisce blu, a pagamento, 8 euro al giorno! Of course. Per pranzo addentiamo due MegaPizze come Napoli insegna (spesse e morbide), una margherita e una diavola ad appena 6 euro ciascuna! Allo Uè Uè del multisala dalle nostre parti ne servono come minimo il doppio… Verso le 13 prendiamo finalmente possesso dell’appartamento al quarto piano, l’ultimo, di un palazzo di Via Garibaldi, con tanto di cancello automatico, parco (mah, al limite un mezzo giardino con quattro sassi…) e posti auto a caso, situato nell’interno di Gaeta e circondato da altre palazzine dalle stesse fattezze. Le strade non hanno un disegno preciso, segno che qui si è costruito come veniva… L’ascensore sul quale ci ‘imbarchiamo’ è come minimo degli anni ’80, con le doppie porte. L’appartamento è a dir poco enorme (sicuramente oltre i 100 metri quadrati, anche 120) e preposto per 7 persone, quindi per 6 diventa ottimo. In pratica ingresso, 3 camere, 2 bagni, ma solo uno con doccia, cucina abitabile e due terrazze, una delle quali grande abbastanza da contenere il tavolo del salotto, trasformato in camera. 7 giorni, 8 notti, 1250 euro di spesa complessiva + 50 euro per le pulizie, 400 metri dal mare e 400 dal ‘centro’ (ovvero la zona del porto, perché un vero centro non c’è…). Le notizie che avevamo non erano bufale, come l’ottima mozza-rella di qui. La levataccia (e chi ha dormito stanotte !?) e il viaggio ci hanno stancati quindi la siesta è assolutamente neces-saria. Anche Sieptima, dice Beppe… Dopo il megariposo meritato è quasi sera, quindi parte l’organizzazione Johnny (remember Benigni in Johnny Stecchino?). Io e Sere di spesa, Franco e Beppe alla stazione di Formia dove alle 20.33 sbarca Giusy, Andrea e Lori alla logistica della casa (un imprenditore edile e un geometra dovrebbero sapere il fatto loro…). La ter-razza è pronta, il tavolo e le sedie pure, la cena anche. L’umidità intensa si è impadronita di ogni cosa mobile ed immobile, la calura non ci impedisce però di pensare che sarà una Settimana da Dèì. E così sia… Giornata di relax pressoché totale. Usciamo a mezzanotte direzione Sperlonga. Parcheggi a pagamento ‘da furto’, 50 centesimi all’ora fino alle 3 di notte, rischio furto compreso… Gelatone con NutelCrem da ‘sturbo’ al bar della Piazza principale. Giretto per le caratteristiche viuzze interne dove predomina il bianco degli into-naci, con bar, negozi e ritrovi aperti fino tardi. Sperlonga appare subito molto più carina e turistica di Gaeta anche se il sabato notte il clou sono i localini – disco (come Il Fortino o La Valle dei Corsari) nel lungomare tra le due cittadine, distanti tra loro appena 12 Km. Lo si nota anche dal caos del traffico e delle strade data l’assenza di parcheggi a ridosso del mare. Due chiacchiere sul terrazzo prima di dormire servono per scacciare un po’ l’incubo calura notturna… DATA ASTRALE. Domenica 3 Agosto 2008. 2° Giorno.

Primo giorno vero di vacanza in loco. Decidiamo di restare in zona scegliendo la vicina spiaggia di Sèrapo (con l’accento sulla ‘e’ e non sulla ‘a’ come ho detto per una settimana…), dalla parte opposta del Golfo, più moderna, se così si può dire. All’alba Andrea è già fuori a correre, Beppe lo raggiunge alle otto per una nuota-ta rigenerante. E’ incredibile, ma dalle 6.30 c’è gente in auto a conquistarsi il posto in prima fila nei parcheggi e sul bagna-sciuga. Be’ forse siamo noi a non essere abituati a queste cose… Io, Franco, Sere e Giusy scendiamo alle 9, dopo aver consumato la prima strepitosa colazione sul terrazzo. Sensazione unica. E’ domenica e la stretta spiaggia libera è già piena. Che ressa tra gli ombrelloni e in acqua !! Abbastanza invivibile… Lori ci fa compagnia per un po’ poi torna verso casa a cercare una bella cartolina per la sua amata Principessa, costretta al lavoro. Pranzo a casa con cucina nostrana made in Pianporcino. Due risate come solo noi sappiamo fare, riposino più che salutare e di nuovo spiaggia, ma solo dopo le 17. Lo scenario è cambiato. I vacanzieri della domenica ripartono e anche chi ha fatto giornata ha chiuso baracca e burattini o riconsegnato ombrelloni e lettini presi in affitto da noleggiatori (abusivi?) del posto, che però almeno tengono pulita la spiaggia, lasciata in condizio-ni orrende dalla maleducazione della gente… Nota positiva. Abbiamo trovato il verso alla vacanza. Mare al mattino molto presto e sera molto tardi. Ottimo per sole e bagni. Direte voi: ‘soluzione semplice’, ma intanto andava pensata… Torniamo in appartamento quasi al tramonto, dove ci aspettano il ‘bimbo’ Lori dedito al completo recupero fisico e psichico (letto, bagno, letto, tv e settimana enigmistica), Beppe dedito al recupero della Golf che deve riportarlo a casa tra poche ore ed il neo vigile del fuoco a tutti gli effetti Andrea Grisù alle prese con la sua specialità, il barbecue. Ma, invece di alimentarlo, non dovrebbe spegnerlo, il fuoco? Quindi spettacolare grigliata sul terrazzo con l’invenzione ‘macgiveriana’ di Franco della ‘forgia-phon’, per alimentare la fiamma. Per stasera il Tato ha messo la carne, la griglia e il vino, gli altri la fame e la simpatia… Conta star bene, no? Dopo cena classico, con uscita poco prima di mezzanotte (ritmi decisamente rallentati), passeggiata con gelato (al bar Triestina non troppo buono e gelataio svogliato da ‘rimuovere’ al più presto…) e giro tra le bancarelle antistanti il porto. Rientro e chiacchierata fino alle 3 sopra i lettini forniti da Andrea, sul terrazzo che tanto ci piace… Ci stiamo viziando… data astrale. Lunedì 4 Agosto 2008. 3° Giorno.

Ormai ci siamo più che ambientati ma decidiamo di mettere ancora la fase di scarico psico-fisico al primo po-sto. E quindi dopo l’immancabile colazione a base di latte e gocciole in quantità, di nuovo spiaggia di Sèrapo la mattina presto (anche se alle 10 prestissimo non è…). E’ lunedì quindi anche il grande caos del week end è quasi sparito. Pranzetto di gruppo a base di carboidrati e frutta e solito relax pomeridiano.

Verso le 18 passiamo dall’agenzia GaetaVacanze, a cui ci siamo rivolti per la casa, per avere piantina della città e info escursionistiche. Vediamo di dare un po’ di pepe alla settimana… La cosa più bella della giornata è però la spiaggia quasi deserta della sera, con il bagnetto e gli scherzi sul ba-gnasciuga sul calare del sole. Curiosità: il tramonto avviene alle spalle della città la quale, pur essendo affaccia-ta sul Mar Tirreno, guarda a sud-est rivolta verso l’omonimo Golfo (di Gaeta).

Il relax mentale è così completato. Quelli dell’ultima spiaggia, come ci siamo ribattezzati, hanno ancora molto da dire e da dare a questa stupenda vacanza, grazie all’atmosfera meravigliosa che si è creata fra di noi.

Passeggiata con gelatino nel post cena e due chiacchiere sul terrazzo prima di addormentarci. Ottimo.

P.S. Il gelato artigianale al TUTTIGUSTI è veramente fenomenale. Caro Beppe, prima di tornartene in To-scana avevi visto giusto… Peccato. Ci sacrificheremo per te anche nelle prossime sere… P.P.S. Affacciandosi sui bar all’aperto lungo il porto scopriamo un po’ di musica latina. Il dj / animatore ab-bronzatissimo sembra cubano, ma quando mi dice che si chiama Roberto con accento misto laziale-campano qualche dubbio mi viene… Ammiriamo l’attempato babbo di Elvis esibirsi in una serie di scatenate anima-zioni poi però non possiamo proprio tirarci indietro quindi un paio di salse e bachate per non perdere il ritmo di questi mesi e via, saltiamo all’Odeon Bar subito accanto, dove cambiamo genere musicale e repertorio con il karaoke stile Fiorello anni ’90, ormai quasi estinto in Toscana ma che qui ha ancora molti seguaci… L’improvvisato duetto Luca-Franco sulle eccelse note dei Negramaro di Mentre tutto scorre lascia a bocca aperta perfino noi… Concorrenza stracciata su tutti i campi! Che serata! DATA ASTRALE. Martedì 5 Agosto 2008. 4° Giorno.

Sveglia consueta alle 8. Stessa terrazza, stesso tavolo, stessa immensa rilassante colazione al fresco del matti-no. Io, Franco, Giusy e le nostre tazze di latte, caffè e biscotti, l’Herbalife della Sere. Andrea e Lori invece hanno il loro classico appuntamento con le paste con nutella del bar lungomare di Sèrapo. Ognuno ha preso le sue belle abitudini mattutine… Prima giornata da turisti al seguito della guida, cioè io… Salita a piedi verso il Parco del Monte Orlando, splendide foto dall’alto dell’affollata spiaggia di Sèrapo da un lato e del porto di Gaeta dall’altro ed ingresso al Santuario della S.S.Trinità o della Montagna Spaccata, fonda-to nell’XI sec. Dai Benedettini e posto proprio in cima alla roccia della montagna a picco sul mare… Dalla destra della chiesa della Trinità, attraverso un corridoio, che non è altro che la spaccatura della monta-gna (conseguenza, secondo la leggenda, del terremoto verificatosi alla morte di Gesù Cristo), si scende alla Cappella del Crocifisso che sorge sul mare, sopra un masso. nota tpc. Lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, è possibile notare sulla parete di destra un distico latino con a fianco la cosiddetta “Mano del Turco”, la forma di una mano (le cinque dita nella roccia) che, secondo la leggenda, si sarebbe formata nel momento in cui un marinaio turco miscredente si era appoggiato alla roccia la quale, divenuta miracolosamente morbida sotto la sua pressione, aveva formato l’impronta della mano.

In questo Santuario vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardi-no da Siena, Ignazio di Loyola, San Paolo della Croce, e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all’interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi co-me “Il letto di San Filippo Neri”. Nel 1434 dall’alto dei due costoni di roccia che hanno dato origine al nome (Montagna Spaccata) si staccò un macigno che andò ad incastrarsi più in basso tra le pareti della fenditura. Su di esso venne realizzata una piccola cappella dedicata al Crocifisso (sec. XIV), dall’interno della quale si può ammirare lo strapiombo su cui è situata.

Da questa posizione oltre al Santuario si può ammirare uno stupendo paesaggio mediterraneo che evoca tutta l’affascinante ricchezza di questo antico mare. Ma ancora più bello è lo scenario che si presenta scendendo per l’altra fenditura della montagna, ovvero la ‘Grotta del Turco’ (serve 1 euro per scendere i 160 scali-ni…Scalino più scalino meno, anche se dovrebbero darci almeno una bottiglia d’acqua a testa perché lo sforzo lo facciamo noi…). Che splendore! E chiudere gli occhi ed ascoltare il mare che si infrange sugli scogli è una sensazione unica! E colpisce tutti… Ci tratteniamo un po’ per gustarci l’atmosfera silenziosa… Che calura all’uscita! Torniamo a casa non senza fatica, perché il sole picchia forte e l’umidità non scende mai ad un livello accettabile. Pranzo e solito indispensabile relax per ‘durare’ un po’ di più… Al brusco risveglio (il mio) la prima svolta della vacanza. Mentre Sere, Giusy e Franco tornano alla spiaggia libera (l’abbronzatura perfetta è necessaria per il ritorno in ‘patria’…), lasciando Lori nella sua posizione pre-ferita, cioè supino sul letto, io accompagno Andrea a fare shopping per saldi. Alla faccia dello shopping! Il Ta-to porta via mezzo negozio alla deliziosa tipa di bianco vestita, con la quale mi intrattengo a fare due chiac-chiere. Promettiamo di ripassare.

Rinnovato il guardaroba e riposto tutto a casa, puntiamo a fare due passi verso il porto prima di cena. La-sciamo ancora Lorenzo al suo riposo. ‘ Devo recuperare un anno di sonno ’ dice lui, che in tre giorni a quasi finito la sua settimana enigmistica… La zona del porto a tarda ora, quando usciamo noi, è quasi deserta, ma verso le 19 è strapiena di villeggianti di ritorno dalle spiagge, di banchi di frutta e pesce appena pescato, di semplici curiosi. Scopriamo in particolar modo la viuzza interna parallela al molo, il vecchio borgo dei pescatori del golfo, fatto di casette per lo più in affitto. Ormai i residenti vivono negli appartamenti sulla collina sovrastante. Borgo stretto, ricco di botteghe, negozi, bancarelle e poi, d’improvviso tra gli alti palazzi, una chiesa. Proprio un bel pomeriggio da TPC. Compriamo frutta e pizza per cena. La ragazza della pizzeria è molto gentile e premurosa, specialmente con me… Sembra proprio la mia giornata di gloria, una volta tanto. Torniamo al porto a serata inoltrata (praticamente prima delle 23.30 è impossibile uscire…). Alla solita gelate-ria Tuttigusti provo lo yogurt (rigorosamente con cioccolato sopra), ottimo e abbondante come il gelato. Franco, dopo tante insistenze, si esibisce al solito Karaoke con il brano Raccontami di Francesco Renga. ‘Molto bene’, direbbe Lorenzo, che a sua volta si scatena alle canzoni dei Pooh, compresa la sigla finale delle serate del karaoke, ovvero Dimmi di sì (e dire che i Pooh ne hanno fatte di migliori… al presentatore, emule di Fiorello, manca solo il codino poi la trasmissione è riuscita… chissà che sigla iniziale propongono ? Non glielo abbiamo chiesto…).

Prima di dormire, sono le 3 passate, la lavatrice, non propriamente nuova, ci tiene svegli tentando di allagare l’appartamento, ma il pronto allarme di BamBam Lori ci salva. Una buona mezz’ora di lavoro con secchi e stracci, mentre Giusy dorme profondamente immersa nella forte stanchezza… Un’altra avventura da racconta-re… DATA ASTRALE. Mercoledì 6 Agosto 2008. 5° Giorno.

Colazione ensemble. Rito mattutino. Serena e Giusy (più Lori) vanno a stimolare ulteriormente la melanina sui materassini al mare, mentre parte l’escursione della montagna e della città per Andrea, Franco e il timonie-re di turno, sempre io. Sarà strano, ma tra Tom Tom e navigatori vari, GPS e tecnologie ultramoderne, ancora adoro girare con le cartine in mano, mi danno stimoli antichi, da cercatori di avventure e di tesori… Itinerario: passando per il Santuario della Montagna Spaccata entriamo nel Parco del Monte Orlando (che fa parte del Parco della Riviera di Ulisse), tra sentieri già presenti e altri che ci creiamo noi stessi, riusciamo a rag-giungere i punti estremi della montagna, ammirando panorami mozzafiato e visioni meravigliose di rocce, verde, mare. Ci ritroviamo più volte a guardare in basso senza parole, proprio sopra la Cappella del Crocifisso e la Grotta del Turco, ma riesce soprattutto al nostro temerario Manolo, Patrick de Gayardon Andrea spin-gersi fin nei punti più impervi e scoscesi, da vertigine pura… Pensate che qui ci sono percorsi di arrampicata di varia difficoltà dai quali si accede via mare. Per gli appassionati una vera sfida, veramente dura ed eccitante.

‘La vertigine non è paura di cadere, ma voglia di volare’… canta Lorenzo Cherubini Jovanotti in ‘Mi fido di te’.

Ma non per noi, che immagazziniamo immagini e sensazioni e torniamo al nostro percorso. Saliamo ancora fino al Mausoleo e poi ancora fino al punto più alto dove si trova il grande Faro, passando per una serie di ruderi di torri di avvistamento e appostamento utilizzate nei secoli andati e ancora immagini mozzafiato del golfo e delle sue peculiarità, osservate da una visuale privilegiata. Tutto logicamente documentatissimo! Terminiamo il percorso nel parco, scendendo verso la città vecchia, imbattendoci pure in una base americana iper protetta che sinceramente va oltre le nostre idee al riguardo. Ancorata al molo e abbondantemente cir-condata e difesa, c’è anche una enorme nave che probabilmente contiene armi o altro, comunque qualcosa di militare. Evitiamo polemiche politiche, non ci interessano proprio… Siamo disidratati e affamati quindi appena scesi al molo scegliamo La Taverna del Marinaio, delizioso risto-rantino con terrazzina all’aperto in via Faustina, ai margini della piazzetta antistante. Cibo ottimo. Antipasto di mare abbondante, risotto alla pescatora che fa per due (ma il capitano Sky completa la missione ripulendo con molta calma tutto il suo piatto) e tanta acqua (4 bottiglie fatte fuori in men che non si dica). Rapido il ser-vizio, più che buono il prezzo. 50 euro in tre. Niente male.

Dopo una mattinata così intensa un riposino all’ombra è d’obbligo, come il successivo giro sotto il Castello Angioino-Aragonese. Eh già sotto, perché la parte del castello dalla quale passiamo è sede della Guardia di Finanza, quindi non visitabile… Comunque ammiriamo anche le strette viuzze che girano tutto intorno all’imponente Duomo e le classiche scalinate che ruotano tra gli originali palazzi del borgo vecchio. Foto ple-ase. Si torna a casa. Andrea se la fa di nuovo a piedi passando dal lungomare e dalla vecchia stazione per altri 2 Km circa, mentre io e Franco scegliamo l’autobus Cotral che passa ogni mezz’ora… per oggi abbiamo dato abbastanza. Stendiamo un velo pietoso sul tizio della tabaccheria dove acquistiamo i biglietti che non mi fa entrare senza maglietta. Il mare è a 20 metri… E qui siamo indietro di 20 anni… in tante cose, come que-sta… nota. Almeno 12 Km a buon passo (Andrea anche 15), arrampicate varie, foto a iosa, un ottimo allena-mento fisico e un ottimo pranzo di pesce. Una giornatona, direi… Purtroppo salterà la gita a Ponza per la scarsità delle comunicazioni con l’isola e anche per orari e costi… Il traghetto è il mezzo più economico (15 euro a tratta) ma impiega oltre 2 ore sia da Formia che da Terracina e ritorna sulla terraferma troppo presto (verso le 14.30). Per un solo giorno conviene prendere l’aliscafo ma qui i prezzi sono altissimi (27 euro solo andata, quindi 54 euro A/R solo per la velocità della traversata, circa 70 minuti…). Pazzesco! Mi dispiace, ma stressarci per un’escursione non è il caso, ci torneremo un’altra volta, magari facendo un bel week-end solo a Ponza… La giornata è finita, ma la serata ci regala ancora qualcosa da raccontare. Come la cena. La nostra Prof Serena ha un paio di contatti da queste parti, conoscenze del periodo universitario. Una in particolare, Emanuela, ha fatto da tramite e dato qualche dritta per la vacanza. Ci raggiunge insieme ad altri amici (Roberta, Roberto, Marco e Maurizio) direttamente da Fondi, cittadina distante una ventina di Km da Gaeta. Così finiamo tutti a cena fuori. Dato che organizziamo noi, andiamo sul sicuro e torniamo alla Taverna del Marinaio che anche stavolta non tradisce. Cena rigorosamente di mare, 18,50 euro a testa per antipasto e primo abbondanti, più dolce e vino. Ci possiamo proprio stare. Da buoni toscani ci facciamo valere come intrattenitori e la serata prosegue con chiacchiere, risate e un pizzico di karaoke (la mia versione di Ho messo via del Liga non è im-peccabile, come del resto l’impianto audio del ‘Fiorello’ locale…). Sarà l’acqua, sarà l’aria, insomma sarà il caldo umido, comunque non ho voglia di andare a letto. La terrazza ci invita a stare svegli ancora un po’, a parlare o a guardare il cielo o la luce del Faro che volteggia dalla monta-gna, anche quando rientriamo alle 2 e passa.

I due lettini portatili di Andrea sono fantastici per il relax, di giorno e di notte. La contesa è spesso serrata… ‘Si scherza’, come diciamo dalle nostre parti. Piuttosto c’è chi Andrea non lo ha ancora visto a letto. E’ quasi sempre l’ultimo a coricarsi e sempre il primo ad alzarsi. Il suo lettino in terrazza è il suo giaciglio notturno. I suoi ritmi vitali sono decisamente insostenibili per noi comuni mortali. E non ha intenzione di fermarsi… DATA ASTRALE. Giovedì 7 Agosto 2008. 6° Giorno.

NOTA. La mia bellissima nipotina Swami compie 4 mesi… Auguri! Giornata tipo. Dopo l’immancabile colazione tipo, spiaggia tipo per Giusy, Sere e Franco. Passeggiata tipo per Andrea che stavolta porta con sé anche me e Lori. Andiamo al porto a comprare il polpo per la grande cena di venerdì, offerta dallo stesso Tato. Il polpo va preparato un giorno prima, come la nostra cuoca regina insegna, vero Giusy? Alle 11 lasciamo Lori al bagnetto in spiaggia mentre io e Andry abbiamo un appuntamento meditativo con la Grotta del Turco che tanto ci ha colpito ieri. Poca gente. Bellissime sensazioni. A tratti restiamo da soli ab-barbicati su due scogli lontani, ognuno di noi immerso nei propri pensieri… E il Sommo (sempre io) scrive:

Davanti all’incommensurabile spettacolo della natura non posso far altro che perdermi di fronte allo sbat-tersi delle onde contro gli scogli. Non riesco che a sciogliermi. E chiudendo gli occhi verso l’infinito mi immergo in pensieri distanti che il mare si porterà via, tra le mie notti assonnate e queste giornate asso-late, tra l’ignoranza della gente e l’emozione che mi prende, quando qui mi manca qualcosa.

E questa pace non mi basta, questo orizzonte non mi basta, questo infinito movimento del mare non è quello di una mano che mi regala un po’ di affetto, che l’amore ha un solo difetto, è sempre troppo po-co… Grotta del Turco 7/8/08 LP

A bocca aperta… NOTA STONATA. Alle 12.40 ci fanno uscire dalla Grotta. Da queste parti fino alle 15 non si ricomincia a lavorare. E i turisti? Forse pensano che lasciandoci lì avremmo potuto portare via la grotta… Mah… Rieccoci tra noi. Pranzo, relax, bagnetto pomeridiano a Sèrapo, cenetta più veloce del solito perché dobbiamo ricambiare la visita a Fondi. Durante la cena un simpatico grillo parlante (nel senso che cantava anche trop-po… e tutto questo dopo un po’ rompe…) si installa nel bagno, ma viene annientato con la tecnica del ‘tap-po di detersivo’ da Franco e riportato nel suo habitat (ovvero fuori dall’appartamento…) da Lori. Una mezz’oretta tranquilla di auto e siamo dai nostri amici.

Fondi è una bella cittadina risalente alla Roma antica, di oltre 30.000 abitanti, pochi chilometri nell’entroterra dalla parte di Sperlonga e Terracina. Musica e balli di gruppo in piazza, breve ma piacevole passeggiata tra le vie del centro, gelatino e chiacchiere. A noi è piaciuta, come Emanuela ed i suoi amici, forse un po’ più chiusi caratterialmente rispetto a noi, che comunque accusiamo la stanchezza e stasera non diamo il meglio… Tutti tranne uno. Lorenzo. Il Principe è rimasto ‘sotto carica’ per quattro giorni quindi è l’unico in grado di tenere alto il livello. Un fiume in piena e tutti annientati. ‘Vinciamo’ noi anche stasera…

DATA ASTRALE. Venerdì 8 Agosto 2008. 7° Giorno.

8/8/08. A Pechino cominciano le Olimpiadi. In Cina credono che l’8 porti fortuna.

Per noi invece è il penultimo giorno di vacanza e affiora un pizzico di malinconia… Mattina di totale (e dico totale ! ) far niente. Niente Sperlonga e niente seconda o terza spiaggia come ci ave-vano consigliato… Mentalmente non ci siamo proprio… NOTA TPC. Per i TPC in ascolto le indagini dicono che Sperlonga è molto più giovane e viva di Gaeta per chi vuole fare mare e divertirsi. A noi alla fine è bastato stare insieme per stare bene… Ultima colazione in terrazza, ultima spiaggia, ultime foto, ultimo giorno di mare, ultimo bagnetto pomeridiano fra cavalloni e lanci di frisbee ( rosa…) di Hiroshi Franco, ultima passeggiata del dopo cena fra le bancarelle, ma soprattutto, per finire veramente in bellezza la settimana, ultima cena di pesce made in Giusy e Andrea. Massima fiducia nella cucina e massima soddisfazione reciproca… sentite un po’ qua cosa ci siamo gustati.

– INSALATA DI POLPO e PATATE LESSE – BAVETTE BARILLA ALLO SCOGLIO BY GUCCI – MAZZANCOLLE ALLA TATO E GAMBERONI ALLA GRISU’ – FRUTTA FRESCA – GELATO / YOGURT ALLA TUTTIGUSTI La passeggiatina finale al porto ci dà modo di gustarci le ultime sensazioni di libertà dai ritmi e dal logorio del-la moderna vita quotidiana… Prima di addormentarci solito sguardo alla volta celeste dalla terrazza del quarto piano.. Il cielo comincia a creare le prime nuvole minacciose di tutta l’intera settimana, che hanno oscurato prima il sole della sera e adesso offuscano le stelle…

DATA ASTRALE. Sabato 9 Agosto 2008. Ripartenza.

E’ proprio vero che le cose belle, in fondo, non finiscono mai… Latte e gocciole, come per magia, appaiono ancora sul tavolo della mattina e la tristezza per l’ultima colazione passa in secondo piano, spazzata via dal gu-sto e dalla serenità delle facce stanche ma distese (noi diremmo ‘un po’ di fori’…) alla visione di tanta bon-tà… Insomma, abbiamo voluto trattarci bene fino all’ultima goccia di vacanza, anzi all’ultima ‘gocciola’… Alle 11 puntuali lasciamo l’appartamento, riconsegniamo le chiavi a Salvatore e salutiamo Gaeta e Formia. So-sta all’autogrill di Mascherano sull’A1 nei pressi di Roma Nord e poi pomeriggio nella tranquillità dei Giardini di Bomarzo (uscita Attigliano) in provincia di Viterbo… per riempire fino all’ultimo il bicchiere dei ricordi di questa settimana e godersi appieno anche il sabato… NOTA TPC. Il Parco dei Mostri di Bomarzo, nato nel 1552 come Villa delle Meraviglie per volere del prin-cipe Pier Francesco Orsini detto Vicino ospita, immerse nel verde, una lunga serie di sculture in pietra che spaziano dalla mitologia (Ercole e Caco, Pegaso, Ninfeo, Venere) al fantasy (la casa pendente, il drago). Fu re-alizzato dall’architetto Pirro Logorio, tra gli altri ideatore di Villa d’Este a Tivoli. La storia del Parco è però ca-ratterizzata da un lungo oblio, fino al 1954, quando venne acquistato da Giovanni Bettini il quale lo ha ripor-tato allo splendore attuale. Piccola nota negativa: non è che 9 euro di ingresso sono un po’ tante per adulti e bambini con più di otto an-ni? Bisognerebbe sentire cosa ne pensano le famiglie… con i tempi che corrono… Il nostro pomeriggio diventa una rilassante passeggiata tra sentieri, prati verdi, siepi, alberi, le simpatiche ed immancabili foto tra le sculture del Parco, un gelatino, due chiacchiere e tante risate. Ma quanto ci siamo di-vertiti questa settimana !! Avremo fatto 600 foto (viva il digitale) !! La giornata è passata velocemente, il viaggio di ritorno a casa è trascorso senza nemmeno accorgersene. La ‘pizzata’ finale a casa di Lori è stato l’ultimo atto di una SETTIMANA DA DEI !!! DATA ASTRALE. Domenica 10 Agosto 2008. Risveglio. SMS del Sommo Sky.

Stanotte la mia terrazza non era la stessa e non lo è stamattina… Non ho più quel cielo quei rumori quei sorrisi quella serenità ma ho dei ricordi indelebili di una compagnia fanta-stica a cui voglio un mondo di bene!! Stare bene non ha prezzo per tutto il resto c’è la vita… Le risposte.

CIOTTOLINA. Condivido pienamente… stamattina Ciottolina non trovava BamBam!! Uhmm… 🙁 LA PROF. Ciao… Stamani mi è mancato il risveglio al dolce suono dei vetri che si infrango-no nel cassonetto… Mi è mancata la nostra colazione à la terrace… L’odore dei bagnoschiu-ma che si mescola nel bagno.. La tua lacca.. La lavatrice nuova… La sabbia nel letto… I vo-stri canti… Il sorriso della Giusy… L’immagine di Lorenzo steso a letto… Tutto scorre… Ma gli amici veri restano!… Un bacio TATO. Settimana meravigliosa molte emozioni… Soprattutto in grotta e in escursione… Per cambiare sono al mare alle rocchette… Ciao ciao

.GAETA. una settimana da dei. RIASSUNTO E STATISTICHE.

Riassunto. La vacanza è stata molto positiva, anche perché il gruppo è serio (quando non ride…) ed era già affiatato. Piuttosto convivendo ci siamo conosciuti meglio, pregi e difetti. Gaeta come cittadina probabilmen-te non ci ha troppo entusiasmato, forse più per gli atteggiamenti delle persone (poco disponibili in genere) che per il resto. Bei panorami, bel mare caldo e pulito, buona cucina specie il pesce (per il poco che abbiamo assaggiato…).

Vent’anni fa. Un viaggio indietro nel tempo. E’ quello che forse non ci aspettavamo di fare. Premesso che personalmente ho visitato poco il centro-sud Italia (piccole sortite in Abruzzo, Sardegna e Sicilia neanche troppo recenti), ma ritrovare cose che da noi non esistono più è stato un bel salto nei ricordi. Il pallone aran-cione Super Santos (fratello del mitico Super Tele), il Karaoke, i ragazzi con lo skate-board sulle rampe al piazzale della vecchia stazione, tanto per citarne alcuni…

LA GIORNATA TIPO.

ORE 8 SVEGLIA ORE 8.30 MERAVIGLIOSA COLAZIONE IN TERRAZZA ORE 9.45 SPIAGGIA O GITA ORE 13 PRANZO IN CUCINA FINO ALLE 17 CHIUSO PER SIESTA (anche SIEPTIMA) FINO ALLE 19 SPIAGGIA ORE 21 CENA ORE 23.40 SI ESCE (anche perché prima proprio non ci riesce) ORE 2 / 2.30 RIENTRO E CHIACCHIERE IN TERRAZZA ORE 3 / 3.30 LETTO ORE 4 PASSA IL CAMION PER LA RACCOLTA VETRO…

I PRODOTTI TIPICI.

– MOZZARELLA DI BUFALA – OLIVE DI GAETA – TIELLA. Impasto tipo pizza ma meno lievitato e con un po’ più di farina. Ottimo farcito con i polipetti, ma anche uova, cipolla, zucchine ecc.

NOTE NO. Al primo posto la maleducazione delle persone in spiaggia e per le strade e la quasi assente propensione alla comunicazione con i clienti in molti negozi ed attività. Fate un sorriso ogni tanto… Da quel che abbiamo vi-sto in giro anche nelle famiglie esistono modi di educazione dei bambini abbastanza arretrati… A pari merito l’incessante suono dei clacson e l’impazienza oltre che la guida spericolata degli automobilisti di queste parti. Secondo me la patente qui l’hanno regalata a tutti (sempre se non l’hanno comprata…) Purtroppo le note negative sono tante. La sporcizia per le strade, nonostante la raccolta differenziata presente (innovazione comunque recente). Scarsa gestione delle risorse turistiche. Perché chiudere tutto all’ora di pranzo? I parcheggi a pagamento ovunque. Gli unici parcheggi non a pagamento li abbiamo visti nel piazzale della vecchia stazione.

La ressa agostana in spiaggia ed il caldo umido (ma sul clima non può farci niente nessuno).

Qui siamo indietro di almeno 15 anni per tipologia di vita rispetto alla nostra Toscana e anche oltre se pen-siamo alle città del nord. Ecco forse perché l’Italia non può essere considerata un paese unito, in questo sen-so…

NOTE SI. Sono di parte, ma metto il turismo al primo posto. Quindi segnalo la Montagna Spaccata e la suggestiva Grotta del Turco. Bello il mare, specialmente la sera, forse perché siamo riusciti a godercelo di più. Poi il gelato artigianale di alcune gelaterie (segnaliamo il gusto NutelCrem a Sperlonga e la Tuttigusti a Gae-ta!). La Tiella.

La pizza. Il karaoke.

Inoltre si spende meno che in Toscana per molti prodotti anche alimentari ed in genere in molte altre cose che si trovano ai mercati o sulle bancarelle.

La pizza, rispetto ai nostri canoni, oltre che ottima è decisamente sotto costo.

Il pesce è ottimo e cenare al ristorante costa un 20% in meno.

La cosa più bella. Senza alcun dubbio la colazione in terrazza ! La colonna sonora della vacanza. Mentre tutto scorre dei Negramaro, versione Luke-Biga 2008.

La canzone che avevo iniziato a ri-scrivere prima di partire. Sotto questo sole dei Ladri di Biciclette. La faccio finita / e vado a Gaeta Non voglio più aspettare qui / ormai s’è detto che si va Preparo i bagagli / tenuta da viaggio E pure l’ombrellone sì / voglio un’estate libera La casa ci aspetta e quando ci ricapita / Di stare tutti insieme qui Partiamo alla grande / facciamola dai Sotto questo sole / voglio andare al mare sì Ma senza sudare Sotto questo sole / non si può sbagliare e ………… CANTATELA E FINITELA VOI… A PIACERE…

Il tormentone-one-one della nostra estate. Eh no, eh… perché non ho il giardino !! (Giusy 1) La (rompi) filastrocca. Una ristoria pizzorante, se non ci vieni sei ignorante… (Giusy 2)

…MAREMMA UMORISTA… La battuta più bella dell’estate 1. Luke si rivolge al brizzolato e scaltro barista del bagno Moreno di Marina di Grosseto.

<< Un magnum...>>. Inteso come gelato.

<< Si vede che un mangi...>>. Mega-sorriso comprensivo di ‘simpatica’ pacca sulla spalla… …Senza parole… La battuta più bella dell’estate 2. Una settimana più tardi si presenta Beppe a richiedere un altro gelato.

<< Un magnifico...>>. Ovviamente gelato.

<< Eccolo... Quant’è che ve lo dico...>>. Un fine umorista…

La considerazione. Saranno oltre 10 anni che non facevo tutto questo mare, tutto insieme… (Quattro week end in Maremma a luglio, vacanza ad agosto). Che estate è venuta fuori… Luglio e Agosto in questa maniera, senza vedere neanche una nuvola… più sere-no di così… (Luke)

P.S. Andrea non ha fatto in tempo a svegliarsi che la domenica mattina è partito per Grosseto, finendo anco-ra al mare alle Rocchette. Crediamo che sia andato a fare i canonici due passi… E ancora non si è fermato… BAU ! LP



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