Fuga verso le Marche
Si parte alle 9:30 da Padova con destinazione Numana, scelta perchè sul mare ai piedi del Conero. Con Google maps avevo già calcolato il percorso (essendo sprovvista di navigatore satellitare, facciamo fede ad un vecchio atlante stradale, io pilota e la mia amica navigatore). Per la permanenza tramite il sito dei b&b decido di contattare il Nubicuculia che dispone di una stanza ma anche di un appartamento a Numana. A noi capita in sorte che sia libero l’appartamento di Numana e non poteva andarci meglio, l’appartamento è completo di tutto e in posizione strategica, si raggiunge a piedi in poco tempo sia il centro di Numana che di Sirolo e poi cosa fondamentale vicino c’è un parcheggio grandissimo e gratuito. Arriviamo nel primo pomeriggio e purtroppo ci accoglie il mal tempo, piove a catinelle. Niente da fare è impossibile anche solo passeggiare per il centro. Va bene così ne approfittiamo per riposarci dal viaggio. Il giorno dopo il programma è più intenso, volendo vedere un po’ di tutto abbiamo deciso di visitare Fabriano e le grotte di Frasassi. Partiamo da Numana con il sole e ci dirigiamo all’interno delle Marche. A Fabriano decidiamo di visitare il museo della carta e della filigrana. Il museo mette a disposizione delle visite guidate, quando arriviamo la visita è già partita e su consiglio del personale del museo facciamo una piccola visita del centro di Fabriano e poi ci ripresentiamo al museo per seguire la visita guidata. Consiglio vivamente di seguire la visita guidata, il nostro cicerone è stato fantastico esaudiente e capace di ottenere la nostra attenzione per ben un’ora e mezza. La storia della carta è interessantissima e aiuta capire come l’economia possa influire sulla storia di una città. Un ringraziamento speciale quindi a Michele che ci ha aiutato ad addentrarci nel fantastico mondo della carta. Adesso anche un piccolo pezzetto di carta acquista un suo fascino. Nel pomeriggio prendiamo la direzione delle grotte di Frasassi. Per conoscere queste grotte mi è stato utilissimo il sito www.frasassi.com (che inoltre da indicazioni anche su vari percorsi di visita). Le grotte sono strabilianti, non smetterò mai di sottolineare come la natura sia la più grande artista mai esistita. La visita turistica alle grotte dura circa un’ora ed è accessibile a tutti. Nel biglietto delle grotte sono anche comprese le visite al museo di San Vittore e di Genga. Quindi si fa rotta verso San Vittore con la sua bellissima chiesa e poi verso Genga.Di ritorno a Numana, la sera passeggiamo per il centro alla ricerca di un posto per cenare. Scegliamo la pizzeria ristorante “Il Galeone” che è provvisto di una splendida terrazza sul mare. Il posto è davvero pazzesco le pareti sono tappezzate di quadri e foto, il jazz fa da sottofondo, il cibo è ottimo e i prezzi ragionevoli. Torneremo anche la sera dopo sempre a cena.
La mattina del terzo giorno decidiamo di passarla in spiaggia, dopo tutto abbiamo bisogno anche di riposo. A Numana dispone sia di spiagge a calette che di una lunga spiaggia, quella di Marcelli frazione di Numana. Le spiagge sono collegate con un bus navetta e sono formate di ghiaia fine. Abbiamo potuto tranquillamente sostare sulla spiaggia libera senza bisogno di far ricorso agli stabilimenti. Ricordo che l’acqua è subito profonda, per me che sono veneta è tutto al di fuori della mia esperienza.Vi consiglio di visitare il sito www.turismonumana.it e poi di recarvi all’ufficio del turismo in loco. Il pomeriggio lo dedichiamo alla visita veloce di Offagna, paesemedievale famoso per le feste medievali di luglio e di Osimo. Per raggiungere questi paesi ci addentriamo nelle colline marchigiane e questo ci permette di ammirare il panorama collina con vista mare. Alrientro ci incamminiamo verso Sirolo che raggiungiamo in poco tempo. Devo dire che Sirolo mi è molto piaciuto, sarà stato il buonissimo gelato preso nella piazzetta con vista panoramica sul mare e del Conero o i vicoletti silenziosi, di sicuro merita un po’ di tempo. E’ già arrivato il momento di lasciare Numana per rientrare a Padova e nel nostro programma abbiamo deciso di fare una deviazione per riuscire a dare una sbirciatina anche ad Urbino. Prendiamo quindi l’autostrada A13 e usciamo a Pesaro-Urbino. Ad Urbino presto sarà interdetto il traffico al centro storico, noi non sapendo bene dove parcheggiare abbiamo seguito le indicazioni per il parcheggio alla stazione. Praticamente lungo la strada che porta alla vecchia stazione dei treni hanno predisposto dei posti auto completamente gratuiti. Il parcheggio si snoda fuori Urbino e pare scomodo ma invece è servito da un bus navetta completamente gratuito che passa anche con una certa frequenza. Questo permette di avere più tempo per visitare la città senza l’ansia dei parcheggi a tempo. Urbino merita sicuramente di essere vista, già una breve visita permette di rendersi conto del grande ideale che albergava nella mente di chi l’ha creata. Le sue stradine ripide a lungo termine sono un ottimo allenamento. In questi giorni sta per cominciare un nuovo anno accademico e i giovani cominciano ad invadere la città con la loro forza vitale, credo che tutto sia molto concentrato in un centro così piccolo. Ci sono tante cose delle Marche che non abbiamo visto e che vorremmo vedere e di sicuro meritano un bis, magari un po’ più abbondante.