Fuga dalla città: Dozza, Brisighella e Bologna

Borghi e città dell'Emilia Romagna
Scritto da: supermary58
fuga dalla città: dozza, brisighella e bologna
Partenza il: 31/01/2015
Ritorno il: 01/02/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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31 gennaio 2015

La stagione non è particolarmente indicata, ma le previsioni per il week end di qualche settimana fa erano buone e nel giro di mezza giornata decido di organizzare un fine settimana nella bella Emilia Romagna.

Partiamo da Milano e arriviamo a Dozza in circa 3 ore, nonostante il freddo c’è un bel sole e questo ci conforta. Annoverato tra i più belli d’Italia, Dozza è adagiato sulle colline che dominano la via Emilia tra Bologna e Imola. All’ingresso del paese notiamo subito la grande e imponente Rocca Sforzesca, punto d’incontro delle due strade che lo attraversano. La particolarità di questo borgo è quella di avere decine di murales dipinti sulle facciate delle case, ognuno diverso dall’altro per dimensione e tipologia. Dagli anni ‘60 ad oggi Dozza è diventata una sorta di museo all’aperto dove ogni anno gli artisti provenienti da tutto il mondo danno libero sfogo alla loro fantasia realizzando delle vere opere d’arte. Mentre passeggiamo nelle vie acciottolate del borgo sentiamo il profumo di soffritto e incontriamo qualche anziano signore con in mano il sacchetto del pane appena sfornato. Mi ricordo che qualche anno fa i Luna Pop cantavano: “Ma quant’è bello andare in giro per i Colli Bolognesi…” e anche noi in questa fredda mattina d’inverno ci ritroviamo ad ammirare la campagna bolognese apprezzandone la sua tranquillità.

Visto la bella giornata, dopo avere visitato Dozza, decidiamo di fare una puntatina a Cervia per vedere il mare e magari fermarci in qualche ristorantino per un pranzo a base di pesce. Purtroppo l’idea non è stata delle migliori in quanto scopriamo che quel tratto di costa è una sorta di “litorale fantasma”: tutto chiuso e strade deserte. Facciamo due passi lungo il bagnasciuga dell’immensa e solitaria spiaggia pensando a quanto è apprezzata e animata in estate da chi dalla vacanza chiede relax e divertimento. Rinunciamo al nostro pranzo a base di pesce e riprendiamo la Via Emilia in direzione di Faenza. Ormai sono passate le 13.00 e la fame si fa sentire. Ci fermiamo al Ristorante Chicchirichì (Via Emilia Levante 134 Faenza Tel. 0546 638014 www.chicchirichi.it) e gustiamo un tagliere di ottimi affettati con bruschette e piadina, tagliatelle al ragù di castrato e uno spiedone di carne con verdure grigliate il tutto accompagnato da un buon vino sfuso della casa, piatti classici dell’ottima cucina romagnola cucinati con semplicità com’è nella loro tradizione.

L’ultima tappa della giornata è Brisighella, qui ci fermeremo a dormire nel B&B “La casa della Nonna” in Via Faentina 120 (www.bb-lacasadellanonna.com mail: romina.gentilini@hotmail.it tel. 0546 84852 cell. 348 3607152). L’accoglienza della Sig.a Romina è calorosa e famigliare, le camere sono ben tenute e la pulizia è impeccabile. Buona la colazione che si può consumare nel soggiorno centrale della casa. Pur essendo sulla strada il posto è tranquillissimo e il sonno assicurato. Il Borgo di Brisighella, anch’esso annoverato tra i più belli d’Italia, ha tante viuzze medioevali che noi percorriamo fino a raggiungere la Via degli Asini, una suggestiva stradina sopraelevata, così chiamata perché passavano di qui le carovane di animali con il loro carico di merci. Decidiamo anche di visitare la Rocca Manfrediana che si trova appena sopra il borgo. Mancano pochi minuti alla chiusura ma la sig.a addetta alla vendita dei biglietti molto gentilmente ci consente di visitarla anche se siamo quasi fuori orario. Il biglietto costa 3,00 euro e dà diritto anche all’ingresso al museo Giuseppe Ugonia, che si trova in paese. D’origine trecentesca e restaurata negli anni sessanta, passeggiamo come unici visitatori in un silenzio magico, tra le antiche mura di pietra della Rocca e dall’alto della torre, e ammiriamo una spettacolare vista di Brisighella e di tutta la vallata. Decidiamo anche di recarci alla Torre dell’Orologio. E’ ormai sera e la vista del borgo dall’alto quando si accendono le luci diventa ancora più suggestiva. Rientriamo in paese e visitiamo il Museo dell’incisore Giuseppe Ugonia nel quale sono esposte le sue litografie ed alcuni suoi acquerelli. E’ stato anche ricostruito il suo studio, che conserva il torchio, alcune pietre litografiche, il banco ed i suoi colori e strumenti.

La giornata sta per terminare, optiamo per un aperitivo presso la Cantina del Buonsignore (www.cantinadelbuonsignore.com) e ritorniamo nel nostro B&B per la notte.

1° Febbraio 2015

Stanotte è piovuto, ma stamattina il cielo è abbastanza libero dalle nubi, facciamo colazione verso le 8, salutiamo la Sig.a Romina per la calorosa ospitalità e ci dirigiamo verso Bologna. Lasciamo la macchina al posteggio Tanari e prendiamo un minibus per il centro. Non siamo preparati sulle cose da vedere perché la decisione di fermarci in questa città l’abbiamo presa molto velocemente e allora ci limitiamo a “guardarla” girovagando nel suo antico centro storico e apprezzando quell’atmosfera che solo le belle città sono in grado di trasmettere. Eccoci in Piazza Maggiore con l’imponente Basilica di San Petronio mentre attorno alla piazza si affacciano alcuni palazzi medievali di cui non conosciamo il nome ma ci basta solo ammirarli per capire la loro importanza storica. C’è anche un monumento in ricordo delle vittime di uno degli attentati terroristici più gravi avvenuti nel dopoguerra: la strage di Bologna del 1980. Notiamo che le 85 persone morte in questo attentato sono per la maggior parte giovani e bambini. Non passano inosservate le Torri della Garisenda e degli Asinelli simbolo della città. E’ un’impresa non indifferente salire i 490 scalini, ma la vista che si ha dalla cima della torre ripaga dalla fatica. Bologna è famosa anche per i suoi canali e per poterne vedere uno arriviamo fino in Via Piella dove si vede il Canale delle Moline che scorre indisturbato tra i palazzi del centro storico, segno ancora presente dei numerosi condotti e vie d’acqua che attraversavano un tempo la città.

è ora di pranzo e ci fermiamo in un ristorantino in Via degli Usberti 5 di nome Bocca Buona (Tel. 051 221750 cell. 349 2279135). I prezzi sono nella norma e i piatti sono ottimi, il loro punto di forza è la “gran maialata” che comprende pancetta, salamella, costine e porchetta alla griglia con contorno di fagioli e patate, ma nel menù ci sono piatti anche più leggeri di questo e sicuramente altrettanto gustosi!

Bighelloniamo ancora un po’ per le strade alle spalle di Piazza Maggiore. Qui si possono ammirare le tante botteghe storiche ricchissime dei più pregiati prodotti bolognesi: dalla mortadella al parmigiano reggiano con i suoi diversi gradi di stagionatura, dalle tante varietà di pani e dolci ai famosi “tortlen”. Ma lasciamo un po’ la gola per ritornare in Piazza Maggiore e ricordare l’affollatissimo saluto di Bologna a uno dei nostri più amati cantautori, Lucio Dalla. E su indicazione di un bolognese doc arriviamo all’angolo tra Via D’Azeglio e Piazza dei Celestini proprio sotto la casa di Lucio, inconfondibile per il suo profilo tratteggiato vicino al balconcino.

Il nostro week end è finito, dobbiamo solo riprendere la macchina e rientrare a Milano, due giorni sono pochi ma abbastanza per staccare la spina e concederci qualche momento per noi lontani dal caos cittadino.



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