Fuga autunnale tra le Dolomiti austriache

Cinque giorni nella città natale di Mozart con una piccola tappa nella deliziosa Innsbruck
Scritto da: Redeyes5
fuga autunnale tra le dolomiti austriache
Partenza il: 08/10/2014
Ritorno il: 12/10/2014
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Avendo inaspettatamente a disposizione 5 giorni di ferie dal lavoro, ci mettiamo subito a pensare ad un piccolo break autunnale, che ci consenta di vedere un posto nuovo, senza prendere altri aerei (nel 2014 abbiamo già fatto Madrid e Londra e non abbiamo più voglia di “volare”) ma che non sia eccessivamente lontano da raggiungere in auto.

Fra le varie idee che ci sono venute in mente, decidiamo di esplorare l’Austria; non siamo mai stati in montagna, e poi a me hanno sempre ispirato Innsbruck e Salisburgo!

8 OTTOBRE 2014: MODENA – INNSBRUCK

La mattina dell’8 ottobre, quindi partiamo da Modena, direzione Innsbruck, dove passeremo anche la prima notte del nostro viaggio.

La pioggia e la nebbia ci accompagnano per tutto il viaggio, e un po’ mi intristisco perché non riesco a vedere assolutamente nulla del paesaggio che mi circonda, che immagino imponente e maestoso. Fino a quando valichiamo il confine e dopo una trentina di minuti, arrivati a Innsbruck, splende il sole! Parcheggiamo l’auto in uno dei tanti parcheggi del centro e iniziamo ad esplorarlo. Non abbiamo molta voglia di chiuderci dentro a palazzi e musei, avendone già visti abbastanza per questo anno, quindi decidiamo di fare una piacevolissima passeggiata per i negozi, tra l’altro bellissimi. Innsbruck ci è piaciuta moltissimo, in quanto rispecchia proprio il tipico paesino del Tirolo. I palazzi sono tutti colorati e tipicamente decorati, è abbastanza usuale incontrare gli abitanti vestiti nei tipici abiti tirolesi, nei negozi si possono trovare tantissimi souvenir, ma quelli che più ci colpiscono sono appunto i vestiti tradizionali, che costano veramente tantissimo e che sono fatti con tessuti molto pregiati, e gli orologi a cucù, veramente graziosi, ma altrettanto cari!

Arriviamo davanti al famoso “Tettuccio d’oro”, un palazzo con un piccolo tetto interamente coperto di lamine dorate, veramente carino, e poi entriamo dentro al negozio Swarovski più grande del mondo, molto appariscente, ha gioielli per tutte le tasche! Perdendoci poi tra le varie viuzze del centro arriviamo al duomo della città, in stile barocco, un tripudio di marmi e di ori, in vero stile austriaco, e poi, un po’ provati dallo shopping, decidiamo di “tirarci su” con un’ottima degustazione di strudel (il classico mela/cannella, cioccolato/lamponi e ricotta/amarene) accompagnati da gelato alla vaniglia e panna montata. Da leccarsi i baffi…

Verso le 18, decidiamo di dirigerci verso l’hotel; abbiamo prenotato una doppia a Scharnitz, a circa 25 minuti da Innsbruck, in una pensione completamente immersa nelle Dolomiti, uno spettacolo, che apprezziamo per la prima volta nella nostra vita! Ciò che mi colpisce maggiormente sono i colori.. l’erba è verde brillante, tagliata in modo perfetto; i prati sono letteralmente invasi da pacifiche mucche al pascolo, i fiumi sono di un colore verde/azzurro che non ho mai visto prima, e i boschi che coprono le pendici delle montagne vengono già leggermente spruzzati dai colori autunnali, che tanto mi piacciono.

Arrivati a Frankenhof Pension, rimaniamo piacevolmente stupiti! Si tratta di una bellissima casa in pieno stile tirolese (legno, balconi fioriti, mucche ovunque), e addirittura ci informano, che a causa di una ridistribuzione delle stanze, ci hanno assegnato un appartamento intero, al posto della doppia, allo stesso prezzo (62€ a notte con colazione)! L’appartamento è da togliere il fiato, tutto in legno con soggiorno, cucina completa di tutto, bagno e camera da letto matrimoniale (le coperte e i cuscini ci fanno troppo ridere!!), balcone e una vista completa sulle Dolomiti! Decisamente un bel modo di cominciare, ci piange il cuore al pensiero di restarci una notte soltanto! Purtroppo, non essendo proprio altissima stagione, troviamo quasi tutti i ristoranti chiusi, e quindi ci fermiamo nell’unico aperto, che però non si rivela affatto male, nonostante all’apparenza un po’ “datato”, e con prezzi economici. Decisi ad assaggiare la cucina locale, ordiniamo una zuppa di gulash (buonissima!) e le classiche Bratkartoffeln! Poi.. a nanna!

Nota positiva: credo di non aver mai dormito così bene in tutta la mia vita, un silenzio surreale, interrotto la mattina solo da qualche muggito.

9 ottobre 2014 INNSBRUCK – HALLEIN – SALISBURGO

Dopo una colazione abbastanza dignitosa, per essere all’estero, riprendiamo un po’ a malincuore l’auto per dirigerci ad Hallein, un paese piccolissimo, a circa 2 ore e mezza da Innsbruck e 15 minuti da Salisburgo, dove si trova una delle tante miniere di sale sparse nel territorio. Arriviamo in tempo in tempo per il prossimo tour. Ce n’è uno ogni ora e se avete intenzione di visitarle, potete anche comprare il biglietto on-line, oppure scaricare il coupon che vi fa usufruire di un piccolo sconto, o ancora acquistare la Salzburg Card, che vi fa risparmiare qualche euro. Incredibilmente, la guida che ci accompagna è non solo italiano, ma anche romano, come il mio compagno e quindi, dato che di italiani se ne vedono pochi in zona, a detta sua, ci fa un sacco di battute, si sa come sono i romani! La visita dura poco più di un’ora: il percorso è arricchito da alcuni filmati, che spiegano un po’ la storia di queste miniere, ma soprattutto ciò che hanno significato in termini di progresso, ricchezza e benessere per la città di Salisburgo. All’inizio si parte con una specie di trenino, poi si scende attraverso due scivoli (sarà bellissimo per i bambini, ma anche per i più grandi!) sempre più profondamente, si può assaggiare l’acqua che filtra dalle rocce e si naviga con un’imbarcazione su un lago salato quasi totalmente al buio.

L’esperienza è molto suggestiva, al contrario però della visita che abbiamo fatto alle grotte di Postumia l’anno scorso, qui sembra quasi di sentire la sofferenza di coloro che qui ci hanno passato un’intera vita a lavorare, nell’aria umida, senza mai vedere il sole, in un ambiente veramente poco sano… tutto veramente molto toccante.

Fuori c’è anche una ricostruzione di un piccolo villaggio celtico, nulla di che, vi occuperà circa 10 minuti. Per il pranzo non c’è molta scelta ad Hallein, però c’è un piccolo ristorante che cucina come specialità la selvaggina.. ci rendiamo conto che però i prezzi sono un po’ cari, quindi ci rifacciamo con un piatto di spatzle con alcune verdure e una wiener snitzel, non perfettamente cucinata purtroppo, accompagnata dalle immancabili patate e diverse altre verdure.

Dopo pranzo raggiungiamo Salisburgo, più precisamente la pensione Helmhof, a 10 minuti dal centro.

E’ servita da un autobus che ferma a 5 minuti di camminata da lì e che porta direttamente in centro storico, purtroppo però la struttura della Pensione ci delude un po’.. le camere sono spaziosissime e pulite, però è tutto un po’ vecchio, soprattutto i bagni, e la colazione è proprio inesistente.

Per fortuna a Salisburgo non mancano delle deliziose Bakerei, con ogni sorta di dolcetti perciò diciamo che non ci siamo lamentati!

Passiamo il pomeriggio a gironzolare per il centro, che tra l’altro è molto piccolo e quindi a piedi si gira benissimo!

Visitiamo il Duomo, molto meno “barocco” di come immaginavo, la MozartPlatz, la ResidenzPlatz, ammiriamo da sotto la fortezza HohenSalzburg mentre addentiamo un delizioso Brezel alle mele.. Diamo un’occhiata ai vari negozi, ce ne sono alcuni veramente molto curiosi.. come una specie di grande magazzino con abiti tirolesi di tutti i colori (a prezzi spaventosi!).. oppure un negozio pieno strapieno di uova dipinte tema natale, pasqua, halloween o qualsiasi altra cosa… un negozio di armi, armature, scacchiere storiche, modellini… Fino ad arrivare alla famosa Getreidegasse, la via dello shopping più famosa della città, non tanto per i negozi (mi aspettavo qualcosa di più caratteristico, invece ci sono tante marche tipo Zara, Benetton ecc), ma per il fatto che ogni negozio ha la sua insegna, in ferro battuto, che svetta dall’alto e rende tutta la strada molto particolare!

Ripercorriamo tutto il centro al contrario, per sederci su una panchina in Residenzplatz: sono quasi le 18.. orario in cui suona il Carillon di Salisburgo!

Infatti alle 7, alle 11 e alle 18, dalla torre in Mozartplatz, le campane cominciano ad intonare le musiche di Mozart, molto carino!

Dopo un po’ di riposo in albergo decidiamo, per la cena, di affidarci ai consigli della nostra guida romana di stamattina alle miniere: andiamo da Augustiner Brauerei, una birrificio (sono i frati a preparare la birra) dove ci sono tanti “stand” al coperto che vendono i piatti austriaci più tradizionali, li si può tutti mettere su un vassoio e consumarli seduti in una delle diverse sale dell’edificio, dove sono state sistemate enormi panche di legno con altrettanti lunghissimi tavoli, oppure in giardino all’aperto, dato che per gli standard austriaci non fa ancora molto freddo.

Il tutto, innaffiato da ottima birra, servita direttamente dalle botti, in diversi formati di bicchiere a scelta del cliente!

Molto caratteristico, ci è piaciuto molto!

Alessio ha preso un bell’hot-dog, io un carrè di maiale arrosto con crauti e un bicchierone di birra da un litro diviso due.. ovviamente i prezzi sono abbordabilissimi!

Siamo stanchi, facciamo una breve passeggiata poi a nanna!

10 OTTOBRE 2014 : SALISBURGO

Stamattina compriamo direttamente alla Pensione le due Salzburg card valide 48 ore per 70 euro totali. La prima cosa che visitiamo è la fortezza: simbolo della città, domina le sue piazze dall’alto. Prendiamo la funicolare che in nemmeno un minuto porta i visitatori all’entrata. Da qui, già senza entrare, il panorama sulla città è stupendo.. quindi se non siete particolarmente interessati agli interni, potete anche pensare di ammirare semplicemente da qui Salisburgo dall’alto. Noi però abbiamo compreso nella card l’entrata nelle sale della fortezza, quindi entriamo nel borgo dove poi si susseguono le varie sale. Non aspettatevi interni sfarzosamente decorati o arredamenti interamente originali… qui di interessante troviamo la Sala dei Principi, con pareti intagliate nel legno e una stufa di maiolica colorata originale, una Sala con una raccolta di armi, armature e uniformi militari, un’altra sala con gli strumenti musicali dell’epoca e infine un museo delle marionette. All’uscita uno dei negozi più grandi che vende ambra e altre pietre.

Sono circa le 10.30, molto presto! Proviamo ad andare al Domquartier, che è lì sotto in Residenzplatz, ma oggi eccezionalmente i Saloni della Residenza sono chiusi, e io non voglio rinunciarvi.. torneremo domani! Decidiamo invece di attraversare il fiume Salzach per raggiungere il castello Mirabell! All’entrata ci spiegano un po’ in tedesco un po’ in inglese, che gli interni del castello non sono visitabili in quanto adibiti a funzioni amministrative della città e in particolare la Sala dei Marmi viene aperta solo per matrimoni. In realtà quando ci avviciniamo vediamo che il portone è aperto e alcuni turisti vi si infilano… quindi ne approfittiamo pure noi! Effettivamente, all’interno vediamo che si aggirano ben due coppie di sposi, di cui una tutta vestita Tirolese style! Giusto un’occhiata alla Sala dei Marmi, e poi ci viene intimato di andarcene… neanche una foto, ma rimarrà spero il ricordo impresso nella mente! Fuori, invece, i giardini sono a ingresso libero e aperti tutto il giorno.

E’ una bellissima e caldissima giornata di sole, siamo proprio fortunati! I giardini sono assolutamente perfetti con aiuole fiorite e tenute ad arte, fontane, panchine.. molto romantici!

La visita non prende più di un’ora e si avvicina l’orario del pranzo.. perciò decidiamo di tornare alla base, prendere la macchina e approfittando nuovamente della nostra Salzburg Card ci dirigiamo al museo Stiegl-Breurei, un birrificio-museo dove, oltre ad essere spiegato il procedimento di produzione della famosa birra Stiegl, si può anche avere una degustazione compresa nel biglietto di 3 tipologie di birre e, volendo, accompagnare tutto con delle gustosissime pietanze!

Noi optiamo per dei taglieri di salumi, formaggi e salsine austriache e proviamo ben 6 (3 io, 3 Ale) bicchieri di birra.

Dopo… siamo decisamente provati… il museo lo facciamo un po’ in fretta infatti!

Comunque, anche se solo per il pranzo e un bicchiere di birra, consigliamo decisamente di approfittare di questo posto, noi siamo stati all’aperto perché faceva molto caldo, ed è stato stupendo.

Sono le 15, decidiamo, in base alle attrazioni comprese nella nostra card, di visitare lo zoo di Salisburgo.

Devo dire che è veramente molto carino, curato, particolare perché nasce alle pendici di alcune montagne, una cosa molto inusuale, ma che permette di avere agli animali che sono ospitati, alcuni tratti montuosi, caratteristici dei loro habitat! Tant’è che i lupi non si fanno minimamente vedere, tanto sono nascosti nella boscaglia.. invece vediamo i leopardi delle nevi, in fase giocherellona e poi relax, due giaguari, di cui uno nero, molto presi..a ronfare! Gli orsi che corrono e si tuffano nell’acqua.. ma la cosa che mi stupisce, a parte gli habitat veramente enormi, è che quasi tutti gli animali (ovviamente non i felini), sono liberi o quasi.. cioè non hanno barriere! Quindi possono volare nel parco, nel caso delle aquile, le are e gli avvoltoi.. o saltare fra gli alberi, nel caso dei lemuri.. insomma tutto sommato mi sembra che qui gli animali (chi mi conosce sa che sono un’animalista convinta) stiano molto bene, e che per alcuni di loro sia stata data una possibilità di vita che in natura non avevano trovato.

Poi vorrei evitare di aprire il dibattito sugli zoo.. però mi sembra che qui siano trattati quanto più possibile similarmente al loro stato naturale. Senza contare che alcune specie, sono proprio endemiche di queste zone.

Siamo stanchi, dopo una bella doccia e un po’ di relax decidiamo di andare in centro per vedere Salisburgo in notturna! La troviamo in verità poco di impatto, forse perché le luci non illuminano a dovere o forse perché è deserta, per la prima volta preferiamo una città di giorno! Sicuramente in estate, con il turismo, o in inverno con i mercatini avrà tutto un altro fascino…

11 ottobre 2014: SALISBURGO – HELBRUNN

Stamattina andiamo subito al Domquartier, in Residenzplatz.

Per raggiungerlo cambiamo percorso, e scopriamo alcune piazze che ancora non avevamo visto e alcuni deliziosi mercatini che vendono salumi, formaggi, le classiche palle di Mozart, fiori… e facciamo qualche acquisto!

Il biglietto del Domquartier, che è compreso nella Salzburg card, permette l’accesso ad un complesso museale molto vasto inaugurato nel 2014, che precedentemente era tutto frazionato.

In seguito a grossi lavori di restauro, questi piccoli musei, sono stati tutti collegati e ora fanno parte appunto del Domquartier.

Il percorso prevede una prima visita ai Saloni della Residenza, che sono la parte che più mi interessava e che infatti ha soddisfatto le mie aspettative.

Qui troviamo gli sfarzi, gli ori, il velluto, gli specchi e gli arredamenti originali dell’epoca; si prosegue poi con la Residenzgalerie, una galleria non molto lunga con una raccolta di quadri, che però come immaginavo non mi entusiasmano eccessivamente, proseguiamo poi con le terrazze del Duomo, che, come dice il nome, è un insieme di terrazzamenti da cui si ammira dall’alto la Mozartplatz a sinistra e la Residenzplatz a destra per poi entrare nel Duomo da questa prospettiva alta, posizionati sulla balconata dove è situato l’imponente organo.

Il resto dei musei, museo delle meraviglie, museo papale e altri, li facciamo passeggiando ma senza soffermarci, perché sono interessanti da guardare ma non vogliamo perdere troppo tempo.

Torniamo in hotel a recuperare l’auto per recarci al Castello di Helbrunn, un quarto d’ora fuori dalla città.

Il parcheggio in loco è a pagamento, però almeno siamo fortunati perchè la prossima visita guidata parte dopo 5 minuti quindi non dobbiamo aspettare molto, ma purtroppo è solo in tedesco ed inglese.

La prima parte, quella con la guida, si svolge nei giardini, dove si trovano i famosi Wasserspielen (giochi d’acqua), che sono veri e propri scherzi che ti colgono impreparato e a volte sono veramente gavettoni!

Quindi sarebbe preferibile andarci in una giornata di sole e possibilmente calda, se poi volete spontaneamente partecipare ai giochi, il mio consiglio è di portarsi un impermeabile pesante e lasciare a qualcun altro la macchina fotografica!

Gli scherzi d’acqua sono ovunque .. quindi occhi aperti!

A parte questo, il giardino è molto curato, con una vasca enorme iniziale su cui si affaccia un piccolo “anfiteatro” romano, successivamente troverete delle grotte, un teatrino meccanico minuziosamente costruito e alla fine del percorso, da una parte potrete continuare la visita al castello oppure passeggiare per l’enorme parco che si estende a destra.

La visita guidata dei giardini dura circa 40 minuti, essendo l’una e mezza decidiamo di pranzare al ristorante ai piedi del castello, è una bellissima giornata di sole e il pranzo, un po’ più ricercato e costoso degli altri pasti fatti in precedenza, si rivela ottimo: gulash e bistecchine morbidissime, saporite, verdure ben cotte e per concludere una fetta gigante di torta Sacher! Purtroppo la visita agli interni del castello l’abbiamo trovata un po’ inutile, c’è solo una sala veramente bella, le restanti stanze sono poco interessanti e vuote.

Da lì ci dirigiamo con l’auto in zona aeroporto per visitare l’Hangar Red Bull, uno spazio museale gratuito dove sono esposti diverse automobili da corsa, aeroplani e motociclette marcate Red Bull; la costruzione è tutta in vetro trasparente, quindi molto luminosa e moderna. L’esposizione non è enorme però interessante, soprattutto per gli appassionati di motori.

E’ ancora metà pomeriggio e c’è ancora tempo per tornare in centro per visitare l’appartamento di Mozart, che un pochino ci delude, pensavamo fosse più caratteristico.. e infine un’ultimo sguardo alla città dall’alto grazie alla salita con gli ascensori al Monchsberg (dove è sito anche il museo di arte moderna, che non visitiamo, perché quest anno di musei ne abbiamo abbastanza).

Passeggiamo un po’ per i sentieri segnalati e scattiamo bellissime foto panoramiche.

La mattina successiva salutiamo a malincuore questo piccolo gioiello dell’Austria, già pensando alla prossima meta da visitare nelle Dolomiti…



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