Fuerteventura: sole, oceano e natura

1° Maggio. Si recupera il bagaglio e si torna a casa. Questo è il finale, amaro, di tante vacanze di tante persone. Però questa volta non è così. Le cose belle prima o poi finiscono,e questo lo sanno tutti, ma il loro ricordo, quello, non si può cancellarlo. Ed è talmente solare e marcato da coprire la nostalgia. Forse è anche questa la...
Scritto da: sc.traldi
fuerteventura: sole, oceano e natura
Partenza il: 24/04/2006
Ritorno il: 01/05/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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1° Maggio. Si recupera il bagaglio e si torna a casa. Questo è il finale, amaro, di tante vacanze di tante persone. Però questa volta non è così. Le cose belle prima o poi finiscono,e questo lo sanno tutti, ma il loro ricordo, quello, non si può cancellarlo. Ed è talmente solare e marcato da coprire la nostalgia. Forse è anche questa la vera forza di Fuerteventura. Abbiamo deciso di scrivere a “Turisti per caso” per imitare tutti coloro che, prima di noi, hanno ben pensato di raccontare la loro esperienza, rendendo al contempo un servizio ai molti turisti, magari alle prime armi come noi. E poi questo viaggio se le è proprio meritate alcune righe di presentazione. Da pessimi turisti “no-alpitur”, abbiamo optato per la classica vacanza in villaggio con tanto di all-inclusive nel Veraclub H10 Tindaya a Costa Calma. E la scelta si è rivelata ottima, sia per la struttura veramente nuova, sia perché i servizi promessi dal catalogo erano tutti rispondenti a verità e sia per l’animazione, presente solo se gradita. Ma molto utile e piacevole la sera, visto che dal villaggio non è molto comodo raggiungere il paese per una passeggiata. Ma a dare ancora più l’idea di trovarsi in un piccolo angolo di terra ancora un po’ isolato dalla solita frenesia del nostro mondo ci pensa il suono dell’oceano che sbatte sulla sabbia colorata (un fine miscuglio di granelli gialli, rossi e neri) delle magnifiche spiagge del sud. Ma ci pensano anche le numerose montagne brulle e rocciose che fanno da contraltare al verde-blu dell’ oceano. E in fondo, anche il vento che a fine giornata soffia piuttosto forte, dà la percezione di una natura che si voglia difendere dall’ invasione del turismo di massa. Comunque bagni e ore in spiaggia sotto un caldo sole, in totale relax, lì a Fuerteventura, a fine aprile, sono assicurati. Ma non mancate di acquistare una buona guida e di noleggiare un’auto nei tanti autonoleggi presenti sull’isola. Spendere una giornata (molto intensa per la verità) della propria vacanza per un giro completo dell’isola si rivelerà un ottimo investimento.

E se “città” come Betancuria, Antigua, Pàjara e La Oliva vi stupiranno oltre che per i loro punti di interesse storico e artistico anche per le loro dimensioni ridotte, lo stesso non sarà per Corralejo al nord e Morro Jable al sud. Due città dalle discrete dimensioni che sanno nascondere le loro origini di villaggi di pescatori, dietro alle numerose file di negozi e locali dedicati ai turisti. Ma per capire il perché sempre più persone si innamorano di quest’isola e dei suoi paesaggi incontaminati, non bastano i mulini, i giardini pieni di cactus e aloe, le palme o le chiese dell’interno. Bisogna visitare le dune di sabbia a pochi chilometri da Corralejo, la spiaggia di El Cotillo con le sue onde altissime e la penisola di Jandia con i suoi chilometri e chilometri di tranquille spiagge. Ma altre parole sarebbero solo un’inutile storpiatura: Fuerteventura va provata, non raccontata.

– Simone –



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