Fuerteventura, l’isola degli italiani
SABATO 29 novembre
Post ‘Cervellone’ e dopo aver dormito alcune ore si parte per la tanto desiderata vacanza a Fuerteventura. Il viaggio è stato organizzato da Mirko con una attenta analisi iniziata nel mese di agosto. Alle 6 arriva Roberto taxi che alle 6.15 ci lascia all’aeroporto Marco Polo di Venezia. Nessuna coda per l’accettazione ed il check-in (ormai da anni è così). Alle 7.40 partiamo con il volo Iberia IB3249 per Madrid (check in on line fatto il giorno prima). Questo airbus Iberia è molto comodo ed anche nei posti normali (ora sedere nelle corsie di emergenza è a pagamento come ryan air, malefici) c’è spazio a sufficienza per le gambe. Atterriamo con forte anticipo, qualche minuto prima delle 10. Per fortuna arriviamo prima, visto che atterriamo al terminal t4s, per cui occorre prendere il trenino e ripassare dei fastidiosi controlli e perquisizioni corporali per andare al t4. Alle 11.25 partiamo per Fuerteventura col volo IB3906 (volo operato da Iberia express), dove atterriamo alle 12.56, con 9 minuti di anticipo. Il tempo è variabile e ci sono 20 gradi. Il vento è fortissimo! Ce lo aspettavamo (Fuerteventura significa forte vento), ma un pochino dà fastidio. Viene a prenderci Michele di ‘Vivere alle Canarie’, italiani cui ho dato la fiducia per la gestione di questo viaggio. Michele ci porta a El cotillo presso il nostro appartamento fronte mare. Ad accoglierci ci sono anche Luca e la sua fidanzata. Poi da lì ci porta a Corralejo e torniamo a El Cotillo, con prima tappa al supermercato a Lajares. Pernottiamo presso l’appartamento stabilito, davvero molto carino: letto matrimoniale e tavolo da pranzo con tv, una grande cucina ed un grande bagno, purtroppo senza bidè. Sarà necessario sostituirlo con una bacinella acquistata dai cinesi. Inoltre l’appartamento, ben pulito, è fronte mare, con due bellissime terrazze e la vista sull’oceano e sulle onde forti. L’arcipelago è reduce da una burrasca tremenda dei giorni precedenti per cui le onde sono davvero importanti. Alla sera cena al restaurante El roque de los pescadores, consigliato da Luca grazie al quale è possibile godere di uno sconto del 10% sulla cena di pesce per due: 65€ con antipasti (i gamberi al sale meritano veramente, li ho mangiati io che non vado matto per i gamberi- buono anche il pulpo), grigliata di pesce e bottiglia di vino. In giro c’è pochissima gente: sarà la brutta giornata o la crisi nera che morde? O forse a El cotillo d’inverno non c’è un cane?
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In realtà El cotillo è proprio ciò che ricercavamo per fuggire dallo stress che attanaglia le vite d’oggi molto intense: un piccolo villaggio di pescatori a nord ovest di Fuerteventura, un luogo molto tranquillo, con buoni ristoranti. Qui non c’è assolutamente nulla, se non cielo blu, mare blu scuro con molta schiuma bianca e finissima sabbia bianca. Questa è la Mecca dell’isola per il surf, in quanto soffia sempre vento molto forte. Per prendere il sole è necessario ripararsi in delle buchette di pietra lavica (coralitos en espanol). Ma il piatto forte del Cotillo è sicuramente il tramonto: essendo ad ovest, si viene qui per godersi la puesta del sol nell’oceano.
DOMENICA 30 NOVEMBRE: VARIABILE 20° – Corralejo
Inizio del soggiorno in libertà … e allora “vamos!”.
Sveglia alle 8. Colazione e via con la nostra super auto a Playa de Majanicho. E’ un pittoresco villaggio che ha alcune casine attorno a una piccola baia con dei cani. E’ il posto ideale per noi che cerchiamo tranquillità e soprattutto possiamo dire ai nostri amici ‘yo estuve en un lugar que seguro tu no conoces’. Poi andiamo a Corralejo, a vedere il Tres vistas, la nostra prossima casa. Poi a Parque Holandes, dove facciamo pranzo al Restaurante Don Pepe (ensalada mista, lapas, bocadillos especial con queso majorero e 2 jarra de cervecas € 22.50). Poi andiamo al pomeriggio a prendere il sole al km 22 di Corralejo, nel bel mezzo del parco naturale Dunas di Corralejo. Un po’ ricorda Gran Canaria. Le famose “Dune” sono un’area nazionale protetta di sabbia desertica che termina direttamente sulla spiaggia, la FV1 ne corre all’interno e, se c’è vento (praticamente sempre) la sabbia attraversa la strada. Bisogna pertanto rallentare con l’auto. Peccato che al centro di questo paradiso ci siano 2 mostri ecologici, 2 orrendi complessi residenziali della catena Riu, che sempre ha gli hotel fronte mare: i proprietari della Riu andrebbero presi a calci nel sedere così come ci diede le concessioni per la costruzione di questi mostri, maledetti! Purtroppo temo che gran parte dei nostri connazionali vengano spediti dai tour operator dei cataloghi in questi ecomostri: cercate di non andarci per protesta! La sabbia dorata è magnifica e il mare poco mosso. Qui, come in tutte le spiagge di Fuerteventura, si pratica nudismo, sia maschile che femminile, sia giovane che, per lo più, anziano. Nel tardo pomeriggio rientriamo in casa per cena e relax. Anche se la giornata è stata variabile con alcune nuvole siamo comunque arrossati e ci tira la pelle. Evidentemente qui il sole è davvero forte!
LUNEDì 1 DICEMBRE – VARIABILE 20° – Itinerario: Nord e l’interno di Fuerteventura
Sveglia alle 8. Alle h. 9.30 partiamo alla volta del nord di Fuerteventura, la strada FV10 da El Cotillo a La Oliva, Tindaya (montagna sacra), Tetir (2 caffè 2€), Tefia, Antigua, El Puerto de Los Molinos, fino a Gran Tarajal, dove facciamo pranzo a La Cofradia de Los Pescadores. Pan mojo y alioli, gofio, pescado a la griglia, carne de cabra (ottima e abbondante) y cervecas a 36€, tutto molto buono e con grandi dosi. Poi facciamo una passeggiata per questa bella spiaggia. Nel pomeriggio risaliamo per Pozo Negro, una spiaggia di ciottoli neri davvero molto bella. Quindi risaliamo per Caleta de Fuste (che non ci piace) e Corralejo dove facciamo la spesa al Mercadona. Alla sera stiamo in casa.
02/12: POCO NUVOLOSO 20° – Itinerario: l’interno e il Sud-est
Sveglia alle 8. Nuvoloso. Oggi facciamo una lunga escursione al centro e al Sud dell’isola. La giornata è caratterizzata da una lunga sosta tecnica e panoramica nei pressi di Mirador Morro Velosa, di fronte alle statue dei due re guanci che combatterono perdendo contro l’invasore Jean de Bethencourt; c’è un vento fortissimo ed una temperatura molto fredda. Poi scendiamo verso Antigua (sosta per caffè e bocadillo 4€), Pajara (davvero bella col somarello che, girando, fa salire l’acqua dal pozzo- belli anche i giardini, fa caldo e non c’è vento), Playa de la Pared (bella e ventosa con surfisti), Costa Calma (sosta nella lunga e calma spiaggia), Tarajelejo e Giniginamar, davvero bello. Quindi risaliamo fino a casa dove ceniamo.
03/12 POCO NUVOLOSO 20° – Itinerario: l’interno e il Sud- est
Oggi scendiamo fino al profondo sud di Fuerteventura. Sveglia alle 8 e visita, in automobile, al Mirador di Morro Velosa, dove ci sono nuvole basse e nebbia fitta. Quindi scendiamo a Betancuria, l’antica capitale, dove ci lasciamo stupire dal paesaggio lussureggiante e suggestivo della valle. Fuerteventura è molto secca, ma non è un deserto, ci sono molte montagne più o meno alte con delle valli bellissime e molto suggestive. Una di queste, la più bella, la attraversiamo in auto. Del Parcque Natural di Betancuria fa parte anche Ajuy e il Puerto de la Pena, con resti fossili e bei panorami rocciosi. Quindi proseguiamo per Pajara, La Pared e il profondo sud, ovvero Morro Jable. Qui è tutto molto bello, tanti complessi e una spiaggia lunghissima e ventosissima: molti nudisti, in pochi secondi siamo completamente insabbiati e ricoperti di sabbia che ti si attacca ovunque. Senza degli appositi antivento è impossibile resistere. Simpatici gli scoiattoli e le oche in spiaggia. Risaliamo la Playa de Sotavento de Jandia e da lì ritorniamo su fino a El Cotillo, un viaggio lunghissimo e stancante, ma che andava fatto una volta. Il nord e il sud sono molto diversi, si dice che le migliori spiagge si trovino nella parte meridionale, sicuramente sono le più lunghe, interminabili distese di spiaggia che ricordano il paesaggio dei Caraibi. Pranzo alla cofradia de Los Pescadores a Morro Jable (pessimo e costoso) e cena in casa.
04/12 POCO NUVOLOSO 20° – El cotillo
Sveglia alle 8. Giornata dedicata alla scoperta di El cotillo, dove abbiamo scelto di soggiornare. Con le scarpe da tennis decidiamo di rilassarci sulla spiaggia de Playa de La Concha, caratterizzata da vedute mozzafiato con la forza e il rumore dell’Oceano. E’ davvero bello e ci sono pescatori che pescano e surfisti che surfano. A pranzo andiamo a Lajares a Los piratas (ropa vieja de pulpo, croquetas de pescado e 2 birre 18€). Visitiamo Villaverde, vicina località che non è niente di speciale, ma offre ampie pianure estremamente pittoresche. La sera cena in casa.
05/12 POCO NUVOLOSO 20° – El cotillo
Sveglia alle 8. Corsa mattutina fino al faro del Toston, con la Fortaleza costruita alla fine del 1790 per la difesa contro i pirati invasori. Bellissimo. Giornata dedicata al relax sulla spiaggia de La Concha. Nel pomeriggio capatina a Corralejo per organizzare il trasferimento del sabato. Alla sera cena squisita ed abbondante a la vaca azul: puntillas de calamaro (dosi esagerate), sopa de marisco, pescado a la plancha, un ottimo estufado de cabra e dulce de gofio con botella de vino, pan a 51€. Cameriera italiana di Belluno molto gentile, servizio rapidissimo, strano per le Canarie (infatti il ristorante è gestito da una francese). Bel panorama.
6/12: trasferimento a Corralejo. Variabile. 21°
Oggi ci trasferiamo al Tres vistas a Corralejo, l’appartamento è davvero bello e il punto forte è la vista sul mare, isla de los lobos e porto di Corralejo, un piccolo angolo di paradiso. Facciamo una lunga passeggiata per Corralejo e le spese al Mercadona. Corralejo, città situata nel nord di Fuerte, ha il porto ed è un bel centro. Carina la zona interna del paese, Casco Viejo, con le tipiche abitazioni canarie. Noleggiamo una super renault clio da orlando rent a car, nostro affitta-auto di fiducia. Alla sera cena in casa e poi festeggiamenti per il rainbow Fuerteventura. Corralejo ci piace perché è tipica e non ci sono quei brutti complessi di cemento che hanno rovinato completamente Tenerife rendendola caotica e piena di traffico.
7/12 Poco nuvoloso 22 °: Corralejo
Oggi lunga passeggiata ed escursione tra le dune di sabbia di Corralejo, davvero belle. Incontriamo varie specie di volatili. Poi spese all’hyperdino e cena di pesce in casa. Continuano i festeggiamenti per il rainbow fuertventura con un drink al Lobos paradise.
8/12. Calima. 23° Puerto del Rosario e Corralejo
Oggi andiamo all’aeroporto per studiare con attenzione le strade e gli imbarchi del Binter Canarias per il mio volo di rientro. Poi facciamo tutte le spiaggette, molto semplici, della costa da Puerto del rosario a Corralejo. Nessuna merita una sosta. Pranzo di tapas da Don Pepe (bocadillo tonno tomate y lechuga, queso majorero e cervecas € 14). Quindi pomeriggio di relax sulle dune. Esce un bel sole che ci abbronza. Alla sera buon compleanno Mirko, con cena nel miglior ristorante di pesce della città offerta a tutti i partecipanti della vacanza (due): grazie ai consigli degli italiani a Fuerteventura di face book andiamo da “Gregorio el pescador”, che è pieno. Si mangia il pesce fresco pescato dal nipote di Gregorio (Gregorio è defunto) e ci sono camerieri gentilissimi, in particolare una cameriera argentina davvero molto carina con un fisico magro e dei bei jeans. Ceniamo con pan y ajo, alioli e mojo, sopa de marisco, cazuela de pescado, parillada de pescado e spiedino di pesce e peperoni ripieni di crema al merluzzo e verdure, vino bianco a volontà, caffè davvero squisito! Poi un drink al H20 da Cuco e quindi un altro drink alla discoteca Spectrum. Davvero un felice compleanno.
9/12. Sereno. 24° Corralejo
L’ultimo giorno di Fuerteventura ci lascia con un fantastico sole nelle dune di Corralejo. Oggi finalmente fa caldo e poco vento per cui, tentato dallo splendido mare, per la prima volta in tanti anni di isole Canarie faccio il mio primo bagno: è davvero bellissimo!
10/12 Fuerteventura/rientro
Alle 6 sveglia e trasferimento fino all’aeroporto (sono 36 km circa 36 minuti di viaggio) in tempo utile per il volo Binter Canarias NT415 per Tenerife Norte. Disbrigo delle formalità d’imbarco (estremamente semplici) e partenza per Tenerife Norte dove arrivo alle 9.20. Alle 11.10 volo IB3943 per Madrid. Rientro a Venezia alle 18 con disavventura della valigia non arrivata (arriverà col volo successivo l’indomani e a casa 2 giorni dopo).
Torno con gli occhi ancora estasiati da paesaggi meravigliosi, esperienze indimenticabili ed uno stile di vita (canario) invidiabile: noi corriamo sempre come pazzi pieni di rabbia mentre qui prendono la vita con gran calma e serenità. E poi, che dire delle caprette? Ci sono ovunque capre majorere, davvero molto simpatiche!
Che bella Fuerteventura! Spero di poter tornare presto. Qui c’è tanto vento e tanta sabbia ovunque
Il sogno della mia vita? Una casetta sulla spiaggia con tramonto sul mare.
Altri consigli generali
RISTORANTI:
– CORRALEJO Alla Marcelina: casereccio, consigliamo la sopa del dia (pesce fresco buonissimo). Non hanno la carta di credito: tutto in nero e in contanti come spesso accade qui. I prezzi sono ok (meno di 50€ in due una ricca cena con salmone affumicato, pesce alla griglia, sopa del dia e carne de cabra e una bottiglia di vino rosso buono e due chupiti).
– LA LAJITA. Las playas, davvero ottimo pranzo di pesce con una vista incantevole, sul mare e con simpatici gatti che fanno compagnia. Ricchissimo pranzo di pesce per 3 persone € 52,43 (antipasto, primo, secondo, dolce, birra).
– VILLAVERDE. Restaurante El Horno (Ctra. Gral, 44). Ristorante tipico canario specializzato in carne col riscaldamento dentro e porzioni abbondantissime e molto buono: calamares a la romana, sopa de marisco, corvina a la plancha, ensalada mixta, cabrito a l horno, vino tinto, agua, chupiti € 80,98 in tre tutto super abbondante!
BAR DI CORRALEJO:
– Mar adentro (avenida Grandes Playas Corralejo): bel locale con un bravo cameriere. Un caffè, un succo all’arancia e una lemonsoda 4€! (In italia te lo scordi!).
– H20 Chillout bar cafè (zona casco viejo Corralejo): bel locale con un simpaticissimo cameriere simpaticamente chiamato Cuco: un succo all’arancia, una birra e patatine fritte 5€! (In Italia te lo scordi, consigliamo anche il Mojito e il liquore di platano).
ALTRI POSTI DA VISITARE NON CITATI SOPRA:
– Andate al Calderon Hondo, sopra ti assalgono gli scoiattoli. Portatevi pipas (non salate) da dare a questi piccoli amici che vi faranno molto divertire. La camminata è piacevole, poco più di un’oretta all’andata e una al ritorno, i più temerari come noi possono anche avventurarsi sul cono del cratere e camminare tutto intorno, ma attenti al vento forte e copritevi la gola con una sciarpa per non ammalarvi! Si sale al vulcano dalla strada che porta a Majanicho e si vedono tutti i vulcani. Sullo sfondo le dune di Corralejo.
– LA LAJITA. Un paesello sulla costa molto piccolo e grazioso con una bella spiaggia di sabbia nera calda e ciottoli neri. Sicuramente adatta a chi cerca il silenzio e tranquillità poiché non vi è molto altro, qui potete respirare l’autentico stile di vita canario meno turistico ed inflazionato. Inoltre, essendo chiusa da una montagna, la Lajita ha un mare molto calmo e non c’è vento, per cui è una spiaggia più calda ed accogliente di altre: potrete stendervi tranquillamente sulla sabbia senza dovervi insaccare in buchette.
– ISLA DI LOS LOBOS. Dedicate un giorno, possibilmente poco ventoso e con mare poco mosso, per visitare la spoglia Isla de Lobos, prende il nome dai lobos marini (lupi di mare) che vivevano qui. E’ possibile raggiungere l’isolotto con un escursione da Corralejo: il traghetto Isla de Lobos parte alle 10 e ritorna alle 16 (ma se fa freddo e c’è poca gente riparte alle 14) e costa 15€ andata e ritorno. Si fa una lunga passeggiata su tutta l’isola in dei sentieri abbastanza ben segnalati (sarebbe bello salire sulla vetta della montagna ma è molto ripida e molto insidiosa e ventosa e fredda).
FOTO:
Consiglio Fuerteventura agli amanti della fotografia: in ogni angolo dell’isola potrete scattare delle fantastiche foto, vengono belle anche con un banale iphone, figuratevi per gli amanti della fotografia!
CANI:
Fuerteventura è piena di cani che fanno moltissima cacca assolutamente non raccolta dai padroni per cui sui marciapiedi prestate molta attenzione perché è pieno di cacche di dimensioni enormi.
CIBO
Il piatto tipico dell isola è la carne di capra e il capretto al forno, ma troverete anche molto pesce dell’oceano. Provate anche il formaggio di capra major ero, ce ne sono di tre tipi (fresco, semicurado, curado): io consiglio il curado, lo stagionato con la buccia gialla- rossa: ottimo!
ITALIANI
Sicuramente l’unico aspetto negativo di Fuerteventura è l’eccessiva presenza di italiani, per lo più romani e del Sud, che hanno invaso l’isola, specie a Corralejo, per cui sconsiglio di venire qui a chi vuole imparare lo spagnolo o cambiare aria rispetto all’italia: ritroverete tutti i vostri compaesani con i difetti che ben conoscete e dai quali, forse, volete fuggire per 7 giorni
COMPAGNIE AEREE
Consiglio meridiana, ottimo vettore che offre un comodo volo diretto Verona-Fuerteventura con prezzi economici (in offerta solo 140€ a tratta): ammette 23 kg e passa a bordo, vi offre il pranzo ed ha aerei e staff al top. In 3 h e 55 all’andata e 3h e 40 al ritorno sarete a destinazione (partenza al lunedi alle 16.45, ritorno al lunedi alle 10.35)
VENTO e METEO:
Fuerteventura è un’isola ventosissima per cui se non siete amanti del vento non andateci. In ogni caso andate ben organizzati con bandane, pashmine, sciarpe, felpe con cappuccio, berretti, perché il mal di gola, la tosse ed il raffreddore sono dietro l’angolo, specie se girate d’inverno la notte poco vestiti, qui di notte fa davvero freddo! Se pensate di fare la tipica vacanza da italiani chiusi in un villaggio turistico all inclusive a prendere il sole ve la sconsiglio nei mesi invernali perché fa davvero freddo e non splende il sole 12 ore al giorno, per cui in questo caso dirigetevi verso Sharm o altre mete più calde altrimenti tornerete a casa molto delusi (come tutti gli italiani che ho incontrato al ritorno).