Fuerteventura – Isola di pace

Quest'anno, con amici e fidanzate, abbiamo deciso di prenotare una settimana a Fuerteventura. Prima di partire abbiamo prenotato su Internet un'automobile, perché a quanto pareva è molto difficile trovare disponibilità immediata (e ne abbiamo avuto conferma sul posto da altre persone). Partenza da Malpensa, durata del volo 3 ore e 45 minuti. Il...
Scritto da: DJT
fuerteventura - isola di pace
Partenza il: 04/08/2008
Ritorno il: 11/08/2008
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Quest’anno, con amici e fidanzate, abbiamo deciso di prenotare una settimana a Fuerteventura.

Prima di partire abbiamo prenotato su Internet un’automobile, perché a quanto pareva è molto difficile trovare disponibilità immediata (e ne abbiamo avuto conferma sul posto da altre persone).

Partenza da Malpensa, durata del volo 3 ore e 45 minuti. Il volo, tramite compagnia Eurofly, è stato tranquillo (anche se eravamo tutti un po’ stretti) e il servizio molto buono. Appena sbarcati all’aeroporto, si nota subito quanto il clima sia secco e costantemente ventilato, facendo percepire una piacevolissima temperatura mai al di sopra dei 25°C.

90 minuti di pullman dopo, arriviamo finalmente al Barceló Jandía Playa, uno splendido hotel che si sviluppa lungo una collina che termina direttamente sulla spiaggia dorata: il resort possiede un edificio centrale dove si trovano i ristoranti, il teatro, il lounge bar, la reception e la sala giochi, mentre le camere sono situate lungo la discesa che porta al mare, suddivise in 7 piccoli edifici dai colori molto vivi (tipici spagnoli). La pulizia delle camere è ottima (nonostante uno scarafaggio trovato morto in camera nostra), la cucina è internazionale (quindi discreta), l’animazione è efficace (anche se tenuta in lingua spagnola) e i servizi extra davvero a buon prezzo. La spiaggia sottostante all’hotel è davvero immensa, leggermente ventilata e molto tranquilla: tengo a far notare come la marea tende, di sera, a creare una immensa pozza (non più alta/profonda di un metro) sul sentiero per ritornare all’hotel e come, il mattino dopo, sparisce. In questa zona l’oceano è un po’ mosso, quindi l’acqua abbastanza fredda (ma ci si abitua subito).

Nelle vicinanze si trova il paese di Morro Jable, dov’è possibile trovare un’altra spiaggia con parecchi chioschetti nelle vicinanze, e quindi leggermente affollata e più allegra. Per quanto riguarda i divertimenti notturni, lungo la strada che collega Jandía da Morro Jable, si trovano parecchi pub, ristoranti e negozi (molto convenienti essendo l’isola un porto franco); consiglio vivamente la discoteca Mafasca per l’ottima musica, l’ottima clientela e l’ottima coreografia etnica (ingresso gratuito prima di mezzanotte).

Grazie alla macchina, siamo comunque riusciti a spostarci parecchio e a visitare poco più di meta isola (ci siamo pentiti di non aver fatto qualche giorno in più). Tra le varie mete, consiglio Betancuria per lo stile molto pittoresco del villaggio, immerso nel verde: al ristorante Casa di Santa Maria abbiamo gustato dell’ottima cane di capra (e formaggio) secondo ricette tipiche locali. Poco oltre Betancuria è possibile fermarsi lungo il ciglio della superstrada per ammirare uno splendido panorama desertico. Ad Antigua invece è possibile osservare gli antichi mulini a vento (alcuni ancora funzionanti); nel centro città è situato un importante monumento che è la chiesa di Nuestra Senora de Antigua. Pajara e Tuineje, sempre in zona centrale dell’isola, anche e non offrono niente di particolare meritano comunque una piccola e rilassante visita lungo i verdi vialetti.

Nella parte orientale dell’isola si trova Puerto del Rosario, una cittadina che offre qualche pub interessante, degli ottimi ristoranti di pesce, e una passeggiata “urbana” comunque suggestiva. Per pranzo ci siamo fermati un giorno a mangiare anche messicano, in un ristorantino vicino al centro commerciale: il proprietario è un signore anziano leggermente goffo ma davvero molto simpatico… E senza nulla togliere alla qualità del cibo. A Caleta de Fustes, più a sud, abbiamo dedicato un’intera giornata a giocare a Golf nel complesso Fuerteventura Golf Club (a quanto pare di fama mondiale): se siete interessati anche voi a provare questo sport, procuratevi un cappellino per il sole e presentatevi indossando una polo, questo per risparmiare 30€ evitando di comprarla obbligatoriamente per accedere ai campi. Più a sud ancora invece, si estende la Playa de Sotavento, 22km di spiaggia dorata e molto ventilata: consigliata per chi pratica surf o desidera farsi strapazzare dalle onde (davvero forti), ma non per prendere il sole per via della sabbia pungente (perché mossa continuamente dal vento). Infine segnalo Costa Calma, un’altra spiaggia abbastanza ventilata, ma meno caratteristica (forse perché circondata completamente da hotel).

Ovviamente, se sono qua, è perché anche giunto il momento di rientrare dalla vacanza, un evento che personalmente è stato molto più traumatico rispetto alle mie precedenti vacanze. La bellezza di questa isola è indescrivibile, forse perché (per fortuna) è ancora incontaminata dal turismo di massa: le piccole oasi di verde sparse lungo il paesaggio desertico rendono ancora più intensi i colori, dai contrasti unici. Consiglio vivamente Fuerteventura per tutte le persone che vogliono dedicarsi al riposo, alla cultura e alla vita sana senza baldoria.



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