Fuerteventura incantatrice
Il pranzo ricorda un po le razioni K dell’ esrcito ma tant’e’.. L’arrivo a Fuerte e’ puntuale destinazione Hotel Arena a Corralejo.. Il trasferimento e’ abbastanza veloce e il passaggio per Las Dunas mi toglie gia’ il fiato…
L’hotel e’ carino e la stanza accogliente.. Dopo una notte in bianco due ore di meritato riposo non ce le toglie nessuno.. Alla sera il primo tour di Corralejo rivela una localita piena di vita ma non esagerata, alle dieci i negozi cominciano a chiudere ma va bene cosi, non siamo venuti qui per la vita notturna…
Primo giorno Sveglia di buon mattino.. La colazione dell’hotel per me e’ meravigliosa, adoro le colazioni continentali, ti danno un energia che dura tutto il giorno.. Uova con bacon, yogurt e cereali mi danno un ottimo viatico per proseguire nel migliore dei modi..
Abbiamo conosciuto un altra coppia ( grazie a proposito Max e Laura per l’ottima compagnia ) e con loro decidiamo di andare a noleggiare la macchina chissa’ che magari prendendone due ci facciano un po di sconto…
A Corralejo dopo qualche tentativo prendiamo una Seat Ibiza da Auto Alonso per 150 euro per 6 giorni.. Non male direi e cosiderando che la benzina costa 0,78 euro/L non sara’ questo il costo principale della vacanza..
Decidiamo di andare verso El cotillo parte nord-ovest dell’ isola.. Facciamo una prima sosta subito dopo il paese e la prima spiaggia e’ gia meravigliosa… Sabbia bianca mare azzurro e spazi ampi.. Stiamo li un paio d’ ore poi ci spostiamo a nord, arriviamo alla spiaggia davanti al ristorante Azzurro e restiamo incantati.. E’ una baia di sabbia bianca con la marea che ritirandosi forma una laguna.. Meravigliosa.. Il pomeriggio finisce poi con una visita al Faro per qualche foto “classica” con il tramonto.. La sera quattro passi a Corraleyo con un buon caffe’ ci fa felici..
Secondo giorno Decidiamo di fare il tour dell’isola passando per l’interno..
Ci hanno parlato bene di Betancuria, cosi’ di buon mattino si parte.. Le strade asfaltate sono una delle cose piu belle di Fuerte, non c’e’ una buca, un problema, anche la segnaletica non crea problemi..
Il centro dell isola e’ un mix di colori, dal rosso al nero e sinceramente ti lascia senza fiato, ci sono diversi punti dove fermarsi per scattere delle foto..
L’ultimo pezzo di strada prima di betancuria e’ il piu stretto e a picco, bisogna andare un po piu piano e con un po di prudenza..
Dopo tutta questa strada Betancuria e’ una delusione, e’ un paese molto piccolo con una chiesa con orari stabiliti in cui per entrare chiedono un obolo.. Decidiamo almeno di bere un caffe’ nel bar vicino, molto bello, e per due espressi ci chiedono 3,80 euro.. (!!!!) Andiamo via senza nostalgia direzione penisola di Jandia.. Velocemente attreversiamo Torjelejo, Costa Calma e arriviamo per la sosta a Morro Jable , estremo sud dell’isola.. Dopo un ora di pausa decidiamo di trovare una spiggia dove passare il pomeriggio e cosi decidiamo di tornare verso nord.. Dopo un pezzo di strada a due corsie vediamo sullo sfondo una spiaggia e decidiamo di arrivarci.. Dopo circa due chilometri di sterrato arriviamo alla spiaggia di Sotavento.. Un altra meraviglia.. Chilometri di spiaggia bianca con alle spalle le dune.. Che posto.. Stiamo qui fino al tramonto poi si torna in hotel..
Alla fine della giornata saranno piu di 400 i chilometri fatti ..
Terzo giorno Mattinata passata a fare un po di shopping a Corralejo dove i negozi aprono veroso le 10,30, un po di siesta e poi il pomeriggio andiamo nella vicina spiaggia di las Dunas..
Sinceramente a momenti sembra di essere in pieno deserto, se non fosse per il mare sullo sfondo.. Qui il vento e’ un po piu forte ma per foruna la spiaggia e’ piena di “fortini” di pietra dove ti puoi riparare.. Ah a proposito le spiaggie pullulano di nudisti tranquillamente mischiati a chi e’ con il costume, nessuno si fa problemi e men che meno ce li siamo fatti noi… La giornata finisce tranquillamente fra bagni di sole e di acqua in un mare che dopo il primo approccio in cui sembra freddo ti fa stare benissimo…
Quarto giorno Decidiamo di fare una capatina a Puerto del Rosario, la capitale, ci ervamo passati due giorni prima e mi sembrva carina.. Purtroppo la prima impressione non e’ confermata, una cittadina senza tante pretese e senza puntii forti.. Finiamo in un centro commerciale dove Katia trova che i prezzi di Zara sono piu bassi dei nostri.. Al pomeriggio decidiamo di tornare a Las Dunas e qui succede il fattaccio.. : purtroppo nel tentivo di fare un inversione non mi accorgo che l’asfalto finisce e la macchina ( a 2 metri dal ciglio ) finisce nella sabbia.. Ci vorra’ quasi un ora e 20 euro da dare ad uno spagnolo con un fuoristrada per uscirne..
Questi personaggi passano continuamente alla ricerca di chi come me finisce nella sabbia per chiedere poi un “obolo” .. Dunque ragazzi occhio…
Ovviamente il pomeriggio e’ un po rovinato anche perche poi la macchina ha sabbia nei freni e fischia come un treno.. Problema risolto poi con un autolavaggio…
Quinto giorno La giornata forse piu “noiosa”, mattinata di pieno relax in albergo e pomeriggio ritorno a El Cotillo, per un pomeriggio da dedicare alla tintarella e a un po di snorckeling anche se i fondali non sono niente di che..
La sera decidiamo di andare a cena fuori ma i ristoranti che volevamo noi o sono chiusi o hanno gia chiuso la cucina ( alle 21.15 di sabato ), troviamo un bel posticino al porto ( non mi ricordo il nome… ) che ci avverte che non ha molto pesce fresco, infatti sia la paella che la grigliata non sono niente di speciale anche se buone.. Prezzo circa 28 euro a testa…
Sesto giorno Dopo averla vista ogni giorno sulle cartoline decidiamo di andare a vedere il relitto dell’ American Star.. I chilometri da fare sono circa 80, di nuovo attraversando l’isola e arrivando fino ad Ajui.. Non ci sono indicazioni ma si capisce ad un certo punto che bisogna prendere una strada sterrata.. E qui comincia il camel trophy.. Lo sterrato non e’ piatto ma fatto di piccole gobbette per cui biogna andare molto molto piano.. Sbagliamo anche strada e arriviamo al mare ma qui trovo una delle piu belle spiaggie viste in vita mia.. Un chilomero circa di spiaggia nera dove non c’e’ nessuno a parte un piccolo accampamento di gitani, cavalloni dal mare alti due metri.. Roba da togliere il fiato… Dopo un oretta passata qui torniamo indietro alla ricerca del relitto e quando lo vediamo sullo sfondo decidiamo di tornare indietro.. Cio che resta infatti e’ abbastanza poco niente a che fare con le cartoline.. Una delusione… altri 40 minuti di sterrato ma poi il pomeriggio a El Cotillo ci rimette di buon umore…
La partenza Anticipata con sveglia alle 4,30.. Ho un diverbio con l’assistente Columbus perche’ i cestini non ci sono, lei mi dice che dovevo richiederli la sera prima cosi restiamo a digiuno visto che in aereoporto e’ tutto chiuso e quando il primo bar apre non ha lo straccio di niente… Il volo e LTE una compagnia spagnola che dopo due tramezzini e una coca dopo due ore di volo fa tutto a pagamento compreso un caffe’… Comunque l’areo e’ comodo e il volo senza problemi…
Conclusioni L’isola e’ di per se fantastica, per chi cerca sole mare e spiaggie incantate e’ l’ideale..
Noleggiare una macchina e’ quasi obbligatorio Se dimenticate a casa il costume da bagno non preoccupatevi, potete farne a meno…
Qualche delusione ma in fondo una vacanza bellissima..
Grazie ancora a Max e Laura per la compagnia Pier