Fuerteventura e Lanzarote
Questo il mio programma di viaggio : con Teorema ho stabilito di passare la 1a settimana a Fuerteventura, al “Fuerteventura Pricess Hotel”, il lunedì successivo traghetto Fuerteventura-Lanzarote, quindi tutta la 2a settimana a Lanzarote nell’hotel “Occidental Allegro Oasis”.
Ed ecco il primo errore : MAI fare prima Fuerteventura e poi Lanzarote, in quanto Fuerteventura è molto più bella e rilassante e quindi se si fa come ho fatto io c’è il rischio cha all’arrivo a Lanzarote …Ci si rimane male e si vuole tornare indietro!! Comunque, i posti da vedere di Fuerteventura, a mio parere, sono : – Corralejo e le sue dune : forse la spiaggia più bella di Fuerteventura. Situata a 139 km da Morro Jable è un’enorme distesa di dune di sabbia bianca finissima e vaste spiagge a perdita d’occhio che si immergono in un oceano color turchese; ecco come si presentano le spiagge di Corralejo. – El Cotillo :situata sulla costa occidentale dell’isola, è conosciuta dai surfisti di tutto il mondo. Vale la pena visitarla perché le numerose spiagge del villaggio di pescatori sono ideali anche per chi ama camminare o semplicemente per chi vuole rilassarsi; e sono belle quasi quanto quelle di Corralejo.
– Lajares : situata a 10 min di auto dalla spiaggia di El Cortillo e a 10 min da Corralejo. Località con la scuola di artigianato, ricami e merletti.L’attrazione principale del paese è il negozio locale di merletti, chiamato ‘Artisania Lajares’, dove si possono osservare le donne locali fare merletti e ricami; il negozio è aperto dalle 9 alle 19 durante la settimana, e fino alle 13 il sabato.
– La Oliva : Viene anche chiamata la città giardino, è un piccolo villaggio tutto bianco sorto nel mezzo di una vallata verdissima grazie alla fonte sotterranea che si trova sotto la montagna detta appunto la Oliva. La Oliva è stata per lungo tempo località di residenza dei Governatori dell’isola.
– Betancuria :Situata a 28 km da Puerto del Rosario, si trova al centro dell’isola. Fu fondata nel 1405 da Jean de Bethencourt (conquistatore normanno), dal quale prese il nome, ed è l’antica capitale. Offre grande interesse artistico la visita alla Chiesa di Santa Maria, costruita nel 1410 e ora completamente restaurata, ha il soffitto a travi magnificamente decorate e l’altare maggiore in legno dorato del 17° secolo, è un vero gioiello architettonico; aperta dalle 10 alle 18, prezzo d’ingresso 1.50 €. La CASA SANTA MARIA è una casa del 16° secolo con il giardino, situata al centro del villaggio a Plaza de la Concepción, dove si possono vedere gli artisti locali al lavoro e si possono comprare diversi prodotti di artigianato locale; inoltre vi è il ristorante, la cui cucina è quella tipica canarina specializzata nell’agnello e nel capretto.
Per fare la visita all’interno della casa si deve pagare 5 €. A un paio di chilometri a nord della cittadina si trova il Mirador de Morro Velosa, che offre un panorama incantevole sullo strano e arido territorio dell’isola. – Caleta de Fueste : la sconsiglio vivamente per soggiornarci, è come stare a Rimini. La Caleta de Fueste è una baia a ferro di cavallo di soffice sabbia, leggermente in pendenza.
– Gran Tarajal : In questa località la costa è molto arida essendo formata da colate di lava nera a strapiombo sul mare; qui hanno costruito un nuovo porticciolo, molto ben riparato.Questa città è una delle più grandi dell’isola ed è anche una delle aree non turistiche.
– Las Playtas : ci siamo finiti per caso, ed è stata una grande fortuna, si tratta di un piccolo villaggio molto pittoresco a 5 km circa da Grand Tarajal.
– Jandia : dove alloggiavamo noi; situata quasi all’estremo sud di Fuerteventura, si trova la lunghissima (circa 20 km di lunghezza e 1 km di larghezza) e bellissima spiaggia di Jandia. Questa sua posizione e caratteristica fa di questa località una delle migliori dell’isola; registra inoltre un buon sviluppo dal punto di vista delle strutture e servizi turistici sempre più impegnati a far fronte alle nuove richieste ed esigenze degli ospiti. Posto ideale per vacanze all’insegna del relax. Il paese in se è molto vivo ma se si va appena fuori la tranquillità fa da padrona. Unico aspetto negativo : è PIENO di tedeschi! Tenete presente che noi abbiamo preso la macchina per 2 giorni e siamo riusciti a vedere più o meno tutto.
Ora passiamo a Lanzarote : – Orzola : paesino di pescatori; da qui partono i battelli per l’isola Graciosa. E’ pieno di ristoranti con pesce freschissimo.
Si trova all’estremo nord dell’isola, quello più esposto alle correnti marine, fresche e mai quiete, quello che, per via delle sue spiagge bianche “incastonate” fra la lava nera del Malpais de la Corona, offre uno degli spettacoli più belli e autentici dell’isola.
La spiaggia chiamata “Caleta del Mojon Blanco – Punta Prieta” sono in realtà una serie di piccole spiagge di sabbia finissima “abbandonata” fra la lava. Sono prospicenti alla strada litoranea e di facile accesso. Parcheggi sul lato opposto della strada (non parcheggiare sul bordo: potrebbe essere molto pericoloso!). Senza nessun servizio di sdraio, doccia o ristoro. Non esistono bagni. Sono forse le zone dove si gode la massima tranquillità nel prendere il sole. – Mirador del Rio :Aperto dalle 10 alle 17:45. Prezzo 2.70€ a persona. Magnifico panorama da questa terrazza a picco sul mare, molto molto ventilato, da cui è possibile ammirare le isolette La Graciosa, Montana Clara e Alegranza. Situato a 479 mt di altezza sul livello del mare era un’antica postazione militare.
Interamente scavato nella roccia, il Mirador del Rio, anche senza l’intervento di Manrique sarebbe lo stesso il punto panoramico più spettacolare di tutte le Canarie. – Cueva de los verdes : Aperto dalle 10 alle 18; ultima visita con guida alle 17. Le visite durano circa 1 ora e costano 6.60€ a persona. Questo luogo, che venne utilizzato come nascondiglio dai pirati, è a mio parere molto suggestivo.
– Jameos del Agua : Aperto dalle 09:30 alle 18:45. Martedì, venerdì e sabato aperto anche di sera con spettacoli folkloristici dalle 19 alle 03. Ristorante aperto dalle ore 13:00 alle 15:30 e dalle 20:00 alle 23:30. L’ingresso di giorno costa 6.60€ a persona, mentre l’ingresso per il serale costa 7.21€ a persona. E’ una grotta con un’incantevole laguna sotterranea con 2 grandi aperture nel tetto di 225 mt, formata dal Vulcano della Corona. Una curiosità: era utilizzato in passato come discarica. – Jardin del Cactus : Si trova poco più a nord del paese di Guatiza ed è aperto dalle 10 alle 17:45. Prezzo 3€ a persona.
Questi altro non è che un originalissimo giardino botanico costruito su di un cratere, dove è possibile ammirare oltre 1500 specie di cactus provenienti da tutto il mondo, che sono raccolte in questo spazio dalla forma ad anfiteatro. Questa è l’ultima creazione di Manrique.
– Teguise : Antica capitale di Lanzarote, fino al 1852; chiamata come la figlia dell’ultimo re indigeno.Sviluppatasi ai piedi del basso vulcano Guanapay; da vedere il centro storico più bello dell’isola, ed anche notevoli negozi di artigianato; il Castillo de Santa Bárbara, fortezza costruita nel 16° secolo per Sancho de Herrera; costruita sulla montagna di Guanapay. Nel 1588 un ingegnere italiano, Leonardo Torriani, allora al servizio di re Filippo II, rinforzò la struttura del castello aggiungendo i buchi-spia, torri ed il fossato, trasformandolo così nell’attuale fortezza; fu restaurato nel 1960 e poi nel 1977. Ora vi è il museo dell’Emigrante Canario ed è aperto dalle 10:00 alle 16:00.
– Mancha Blanca : Appena fuori questo piccolo paese si trova l’eremo chiamata “Nuestra Senora de los Dolores”, centro di autentica devozione popolare.
Superando l’eremo e andando verso La Vegeta/Tiagua si incontra un segnale sulla destra con su scritto “ceramica” : dopo 500 mt circa di sterrato in mezzo ai vigneti si arriva a casa di Miguel, un gentilissimo artigiano canarino che fa ceramiche a mano.
– Tahiche : Si trova l’originalissima casa-museo dell’architetto lanzarotegno Cèsar Manrique ricavata all’interno di una colata lavica. E’ chiamata la “Fundaciòn di Cesar Manrique”, dove vi sono opere sia dell’omonimo artista nato a Lanzarote che di famosi artisti come Picasso e Mirò. E’ aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, domenica chiuso. Prezzo 6.50€ a persona.
– Masdache : In questo paese si può trovare il Museo del Vino “El Grifo”, aperto dalle 10:30 alle 18; ingresso libero. Ovviamente dopo il museo si deve comprare almeno una bottiglia di quell’ottimo vino, e se avete bisogno di un consiglio non preoccupatevi, la ragazza che lavora lì parla italiano perfettamente! – Parco Nazionale del Timanfaya : dalle 09 alle 17. Ultima visita della rotta dei vulcani con autobus alle 16:00. Prezzo 6.60€ a persona.Situato nella parte sud-ovest di Lanzarote, sono necessarie 2 ore per visitare il parco. La visita comincia con una passeggiata a dorso di dromedario (facoltativo, io non ve lo consiglio) e prosegue con un bus (obbligatorio, non si può usare l’auto nel parco), che si è inerpicato sulle pareti dei vulcani, tra paesaggi mozzafiato.
– La Geria : E’ la più importante zona vinicola. Nella parte interna di Tias si trova la Valle de la Geria, formatasi dalle ceneri vulcaniche che sono state sfruttate per la coltivazione della vite. Sono stati scavati dei fossi circolari, i quali sono stati circondati con dei muretti di pietre laviche (disposte a semicerchio) per proteggere dal vento, i contadini li riempiono di cenere (che trattiene l’umidità) e poi ci piantano dei fichi d’india. Dopo qualche anno piantano la vite in mezzo alle radici del fico d’india in modo da avere l’umidità necessaria a sopravvivere. Da entrambi i lati della Valle, che costituisce un esempio dell’ingegno dei contadini dell’isola, sono state create una serie di cantine che permettono di apprezzare il lavoro artigianale e la qualità dei vini di Lanzarote, eccellente vino Malvasia.
A Diama si può trovare la “Bodega Suarez” che vende vino e formaggi a buon prezzo; proseguendo verso Uga si trova la “Bodega La Geria”, più turistica, che vende il vino più rinomato della zona.
– Puerto del Carmen : la Rimini di Lanzarote.
– El Golfo : è un’insenatura di sabbia nera (ciò che resta di un gigantesco cratere per metà sprofondato nel mare), dove si è creato, a causa delle infiltrazioni dell’acqua marina, un laghetto di colore verde smeraldo.
– Los Hervideros : sono delle imponenti scogliere dove, come dice il nome, l’oceano “ribolle”, ovvero l’acqua sorge e rumoreggia a causa delle bollicine di gas. Consiglio : andarci la mattina presto o al tramonto – Playa Papagayo : vi sono le più belle spiagge in assoluto dell’isola. Tranquilla quanto suggestiva località balneare è caratterizzata dalle sue bianche spiagge dall’acqua cristallina.
La zona delle spiagge del Papagayo è una zona protetta, presenta caratteristiche uniche nel panorama dell’isola.
Vi si può entrare solo attraverso sentieri di terra, meglio in un’automobile fuoristrada, e si paga 3 € per auto.
L’isolamento di questa successione di cale ha fatto si che a tutt’oggi esse continuino ad essere vergini e solitarie.
Vi sono in totale 6 baie, una più eccezionale dell’altra! E così qui terminano i miei consigli, io Lanzarote l’ho girata in 3 giorni con l’auto, ma se avessi avuto un giorno in più sarei stata un’intera giornata al Papagayo.
Al prossimo viaggio…