Fuerteventura, che spiagge

Finalmente il 14 agosto partiamo per la nostra agognata vacanza, tramite agenzia abbiamo prenotato l'Hotel Arena a Corralejo in mezza pensione. Partiamo da Napoli alle 16,30 e dopo un'ora di ritardo e circa 4 ore di volo atterriamo a Puerto del Rosario (alle 21,30 locali, un'ora in meno rispetto all'Italia). Ceniamo in albergo e andiamo a letto...
Scritto da: mkastel
fuerteventura, che spiagge
Partenza il: 14/08/2007
Ritorno il: 28/08/2007
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Finalmente il 14 agosto partiamo per la nostra agognata vacanza, tramite agenzia abbiamo prenotato l’Hotel Arena a Corralejo in mezza pensione. Partiamo da Napoli alle 16,30 e dopo un’ora di ritardo e circa 4 ore di volo atterriamo a Puerto del Rosario (alle 21,30 locali, un’ora in meno rispetto all’Italia). Ceniamo in albergo e andiamo a letto distrutti.

1° giorno Ritiriamo la macchina (una polo 1.2 nuovissima), prenotata via internet con l’Avis, che si trova a due passi dal nostro albergo (370€ per 13 giorni) e andiamo in spiaggia sulle famose dune di Corralejo, fama decisamente meritata: deserto da entrambi i lati della strada e mare tra il verde e il blu…Uno spettacolo. Ovviamente il vento è forte e il mare agitato, per cui bisogna fare molta attenzione a fare il bagno perchè l’Oceano non è il Mediterraneo e le onde sono alte almeno il doppio, ma il divertimento è assicurato! Tornati in albergo, in cui ci siamo trovati davvero bene (pulizia, gentilezza e mangiare ottimo, davvero un buon hotel, ve lo consiglio), ci riposiamo, ceniamo e la sera in giro per Corralejo, paesino non molto caratteristico, se non per le stradine del porto, ma molto molto vivo! Ci sono locali di ogni genere: pub, ristoranti tipici ed internazionali, disco pub e live music praticamente ovunque ed inoltre anche un paio di discoteche, di cui sicuramente la più rinomata è il Waikiki (per la verità è un locale in cui si può fare di tutto, a seconda degli orari: infatti dalle 21 alle 2 si può sia cenare che bere un cocktail o una birra, mentre si comincia a ballare verso le 2, quando gli altri locali chiudono). Noi scegliamo il Waikiki, ma solo per un cocktail, infatti il giorno dopo ci aspetta un lungo tragitto per arrivare dall’altra parte dell’isola.

2° giorno Facciamo la nostra ricca colazione nell’hotel e ci avviamo verso la penisola di Jandia, a sud dell’isola. Sono 100 km e ci vogliono poco meno di due ore. Arriviamo alla rinomata spiaggia di Playa de Sotavento, bella per davvero ma impraticabile: il vento ci alzava praticamente da terra, impossibile stendersi e tantomeno farsi il bagno, quindi dopo circa 15 minuti decidiamo di tornare indietro e fermarci verso Costa Calma, che sinceramente non ci ha entusiasmato, sia per il mare che per la spiaggia, sicuramente non migliore delle nostre spiagge italiane. Inoltre la marea in breve tempo ha praticamente eliminato tutta la spiaggia libera, quindi abbiamo preso ombrellone e lettini quasi per necessità. Dopo poco tempo non esaltati decidiamo di tornare un pò prima per visitare il centro dell’isola. Il paesaggio è davvero particolarissimo, le montagne (colline per la verità, la più alta non arriva ai 1000 mt) sono tra il rosso e il marrone e sono completamente prive di vegetazione. Ci fermiamo a Betancuria, antico capoluogo dell’isola: il paesino è molto caratteristico, e vale sicuramente la pena di vederlo, quello che consiglio è di informarsi sugli orari della chiesa e dei negozietti perchè noi abbiamo trovato praticamente tutto chiuso ed è stato un peccato! Poco dopo Betancuria ci sono un paio di punti panoramici in cui si può ammirare davvero tutto l’interno dell’isola, con la vista che arriva fino al mare. Tornati in albergo, dopo cena, replichiamo al Waikiki, per altri cocktail davvero buoni e una fresca birra Dorada.

3° giorno Decidiamo di andare a vedere le spiagge di El Cotillo. Ci consigliano di seguire la strade per il ristorante Azzurra, e lì troviamo varie calette dove il mare è davvero calmo e l’acqua è molto bella. Attenzione alle maree, perchè di pomeriggio l’acqua sale molto e le cale più piccole praticamente scompaiono. Il vento è il solito: forte e sferzante, ma se siete lì vi abituate, vi accompagna tutti i giorni. L’acqua a El Cotillo è molto fredda (per la verità è fredda un pò dappertutto), ma alla fine è bella e non potrete non bagnarvi. Di sera cambiamo e andiamo in un centro commerciale (così li chiamano in Spagna), che non sono come li intendiamo noi, difatti sono un insieme di locali di ogni genere uno vicino all’altro (pub irlandesi ed inglesi su tutti) e di negozi neanche l’ombra. 4° giorno Dopo due giorni di astinenza non riusciamo a fare a meno di tornare alle Dune di Corralejo, che in realtà comprendono tantissime spiagge per km (noi siamo stati sia alle grandes playas che a flag beach, ma la parte più bella secondo me è quella che viene dopo flag beach, troverete una serie di macchine parcheggiate sulla strada, lì ci sono un paio di cale davvero stupende e l’acqua è fantastica). Facciamo il solito bagno scaraventati qua e là dalle onde e ci asciughiamo al sole caldo di Fuerte…Ooops dimenticavo protezione alta sempre, a Fuerte non fa caldo, non si suda mai, e si sta benissimo al sole, ma la sera vi accorgete di quanto sole avete preso…Quindi attenti! Di sera decidiamo di perdere la mezza pensione e ce ne andiamo a cena in un ristorante messicano (Pancho Villa), dove abbiamo mangiato davvero bene.

5° giorno Decidiamo di andare a vedere l’isola di fronte a Corralejo, l’isla de Lobos. Il tragitto è molto breve, ma onestamente non lo consiglio. Difatti a Lobos, ci sono una serie di baie vicino al porto e un’unica spiaggia (Playa de la Concha) che non è all’altezza delle spiagge delle dune. L’unica cosa particolare è il ristorante vicino alle baie, che va prenotato appena arrivate all’isola, altrimenti di sicuro non trovate posto. Il ritorno inoltre è stato davvero “agitato”, difatti la barca era abbastanza piccola, il mare abbastanza mosso e si ballava un pò…La sera decidiamo di cercare un altro locale e ci imbattiamo in quello che poi diventerà il nostro locale preferito: “Imagine”, un locale inglese dove bevendo una birra e pagandola 2€ ascolti musica dal vivo da un chitarrista eccezionale, con la particolarità che si possono scegliere da un book su ogni tavolo le canzoni che si desidera ascoltare e si appendono i fogliettini su una ruota accanto al chitarrista, il quale dopo ogni canzone, gira la ruota e prende un fogliettino con la canzone da suonare. L’unica cosa che vi consiglio è di andare presto, perchè al chitarrista piace bere ( e non poco!!!) e andando tardi vi perdete la parte migliore, quella in cui è lucido!!! 6°e 7° giorno Rimaniamo alle dune e ce le godiamo pienamente.

8° giorno Andiamo all’Oasis Park di La Lajita a sud dell’isola. Si tratta di un parco zoo con show e cammellata…Assolutamente da non perdere. E’ sicuramente una giornata diversa e molto divertente.

9° giorno Rimaniamo in zona (quindi alle dune), perchè il pomeriggio abbiamo deciso di prenotare i quad per un giro nell’entroterra. Altra esperienza assicuramente da fare, i quad sono divertentissimi, anche se vi consiglio, qualora non lo abbiate mai fatto, di fare il giro breve (2h30′) perchè vi distruggerà abbastanza!!! La sera ce ne andiamo al ristorante argentino “Sabores Argentinos”. Il cibo è buono, ma la pulizia latita…

10° giorno Andiamo alle Grandes Playas, troppo affollate per i nostri gusti, anche se anche qui il mare è molto bello. La sera torniamo all’Imagine e pagando 11€ in quattro (6 birre in totale…) ci godiamo un’altra splendida serata anche perchè il chitarrista è un vero e proprio show-man.

11° giorno Andiamo a Lanzarote, con la gita organizzata dall’albergo (per la verità dalla Columbus, nostro tour operator, sempre presente in albergo tramite un assistente residente e due animatori). Stavolta il mare non lo sentiamo proprio, perchè la nave che ci porta è un traghetto. Lanzarote è un’isola vulcanica e la gita è abbastanza interessante, in quanto comprende una visita a una cantina di La Geria con assaggio di vino, una sosta su un punto panoramico, pranzo (non granchè per la verità), visita alle grotte di Jameos del Agua (belle) e il finale sulla Montagna del Fuoco nel parco nazionale di Timanfaya (sicuramente la parte più spettacolare) (costo totale 70€) 12° – 13° giorno Decidiamo di chiudere la nostra vacanza rimanendo sulle dune di Corralejo, anche perchè negli ultimi giorno il vento era calato ed il mare era molto più calmo ed era ancora più spettacolare, anche se forse un pò meno divertente senza le onde enormi dei giorni precedenti. La sera decidiamo di chiudere con un ristorante tipico canario e chiediamo alla reception qualche ristorante che sia tipico ma non turistico e ci consiglia un ristorante fuori da Corralejo e precisamente a Villaverde, tra Corralejo e La Oliva, Hotel Rural Mahoh: si è mangiato davvero benissimo e abbondante e con vino doc (vino bianco di Lanzarote, buonissimo ma abbastanza forte), dolce e liquore abbiamo pagato poco più di 20€ a testa. Ve lo consiglio In conclusione alcune informazioni: la macchina è necessaria per gli spostamenti, quindi non potete farne a meno.

la benzina costa pochissimo, 0.77 cent a litro.

le sigarette e i sigari ancor meno, la metà che da noi.

i locali sono poco cari, mentre nei ristoranti i prezzi sono come da noi.

protezione sempre alta, non meno di 20 i primi giorni.

scegliete Corralejo, merita davvero! Il costo di un viaggio simile si aggira intorno ai 2000€ tutto compreso.



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