From New York to Washington

cultura americana, ci siamo recati al Federal Hill Park e abbiamo visitato con interesse il forte McHeny, protagonista di una pagine fondamentale per il popolo americano: il proprio inno nazionale.
Durante il nostro soggiorno abbiamo avuto la fortuna di poter prendere parte al Light City Festival (festa delle luci), appuntamento annuale dedicato a luci, musica e innovazione. L’intera area del porto è stata decorata con molteplici installazioni luminose artistiche e innovative che sottolineano il forte legame della città col mare. Tutto questo mentre diversi artisti offrivano esibizioni. Un’esperienza fantastica.
L’indomani abbiamo preso un treno direzione Washington, la nostra ultima tappa. Dopo solo un’ora di viaggio ci siamo trovati catapultati in una realtà immensa. Qui anche solo le stazioni della metropolitana sono molto più grandi. In compenso il ritmo della vita sembra essere molto meno frenetico rispetto a New York. E anche l’anima della città sembra essere meno viva.
Impressionante il Capitol, bella la Casa Bianca, ricchissimi i musei dello Smithsonian, ma ciò che merita veramente il viaggio è Georgetown. Il quartiere più aristocratico della capitale alterna immense ville dal valore esorbitante a parchi pubblici verdissimi. È abitato da diplomatici e docenti universitari prestigiosi, mentre poco distante il campus della Georgetown University emerge nel suo splendore. I fans del maghetto Harry Potter si sentiranno a casa.
Per riprendere fiato dopo lunghe passeggiate la cosa migliore è prendere esempio dalla gente del posto, ovvero approfittare dell’Happy Hour. La maggior parte dei locali ha proposte allettanti.
Per concludere il nostro viaggio abbiamo trascorso la nostra ultima giornata visitando i Memorial che caratterizzano il Mall della città. Questo immenso viale celebrativo alterna monumenti grandiosi e momenti di profonda riflessione, come quello della guerra in Vietnam.
Prima di imbarcarmi sul mio volo ho l’abitudine di fare un bilancio del mio viaggio. Questa volta mi sono detta : sicuramente sono molto stanca, ho percorso molta strada e non mi sono propriamente riposata, ma ho avuto l’occasione di scoprire un volto ancora differente di questa America, di conoscere più storia e cultura, più arte, e anche più vita.