Fredda ma accogliente Praga

A zonzo per i quartieri della città
Scritto da: Roberta77Roma
fredda ma accogliente praga
Partenza il: 11/11/2017
Ritorno il: 14/11/2017
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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PRAGA 11 NOVEMBRE

La scelta dell’albergo ricade sul Dahlia Inn, un ottimo 3 stelle in zona novo mesto (la zona nuova di Praga, a sud del centro storico). La facciata è bruttina ma dentro l’albergo è moderno. Non abbiamo la prima colazione inclusa ma sotto c’è Costa, una buona catena per la colazione. Nonostante vicino ci sia anche la metro, alla fine useremo per lo più il tram che è puntuale e porta anche dall’ altra parte del fiume (dove si trova il castello). Ovviamente fa freddissimo, ci copriamo il più possibile e usciamo cercando di sfruttare le poche ore di luce rimaste dato che alle 16 sarà già buio. Superato un bel parco ricolmo di foglie ingiallite, decidiamo di recarci subito alla casa danzante di Frank Gehry. Dopo le foto di rito, percorriamo a piedi il lungo fiume con il ponte Carlo e il castello sullo sfondo che si avvicinano sempre di più, una vista veramente incantevole. Arriviamo al famoso ponte e lo percorriamo, sicuramente suggestivo anche se continuo a preferite ponte S. Angelo a Roma. In attesa della cena (conviene prenotare, i ristoranti chiudono presto), decidiamo di fare una passeggiata a Stare Mesto, ovvero il centro storico. Arriviamo alla piazza principale dove spicca il noto orologio astronomico (suona ogni ora) ma sicuramente è da rivedere di giorno. Il centro è molto bello, da scoprire camminando per le stradine. In attesa della cena per scaldarci prendiamo un delizioso vin brulè. In seguito proveremo anche i Trdlo, dei rotoli di pane fritto avvolti in zucchero e cannella. Si possono prendere semplici o riempiti con gelato o panna, io li consiglio semplici. Il ristorante scelto è il V Kolkovne Restaurant, praticamente di fronte alla statua di Kafka. La cucina è buona e abbondante, a base di carne o patate. Per gusto personale dopo qualche giorno rischia di stancare essendo molto pesante. La birra costa pochissimo. Uscite, ci troviamo nel mezzo di una piccola bufera di neve. Cerchiamo al più presto un tram per tornare in albergo.

12 NOVEMBRE

Per arrivare al Castello nel quartiere Hradcany prendiamo il tram 22 che attraversa il fiume. Ci sono varie fermate da cui scendere, noi abbiamo scelto l’ultima in modo da arrivare all’ingresso principale attraverso una bella strada. Purtroppo ci aspetta una bella fila resa lunga dai controlli al metal detector, una volta superati i quali la fila alla biglietteria è più rapida. Nel frattempo avviene il cambio della guardia, anche se per la gente presente non si riesce a vedere un granché. Il castello è formato da un insieme di edifici, come la Cattedrale di San Vito (occhio alla vetrata di Alphonse Mucha a sinistra), la Sala Vladislao resa celebre per la defenestrazione e il Vicolo d’Oro, tante casette che nel 1500 ospitavano le famiglie delle guardie dell’imperatore. Alcune sono diventati negozi e altre piccoli musei relativi alle persone che ci hanno vissuto, come quella di Josef Kazda, storico del cinema che salvò migliaia di film dai nazisti. Al n.22 abitava Kafka. Ci sarebbe ancora il giardino da visitare ma incomincia a nevicare e decidiamo così di andare a visitare il Monastero di Strahov, famoso per le splendida biblioteca. Lungo un corridoio che ospita un gabinetto delle curiosità, ci si può affacciare in due sale: la sala Teologica barocca e la Sala Filosofica. Meravigliose. Il biglietto costa 3 euro ma se si vogliono fare foto bisogna pagare a parte. Riprendiamo il tram e scendiamo verso Piazza Venceslao, a Nove Mesto. La zona è piena di negozi, tutte marche famose. Spicca l’enorme negozio di giocattoli Hamleys, con all’ interno una giostra di cavalli. Rimane tempo per vedere il museo Mucha, carino ma la mostra a Roma per me è stata di gran lunga più esaustiva. Ovviamente di Mucha a Praga è possibile comprare di tutto, oltre ai pupazzi di Krtek la talpa (protagonista di un cartone animato), le Matrioske, le marionette e le uova dipinte. Da Manifaktura si trovano prodotti di bellezza.

13 novembre

Mattina dedicata al quartiere ebraico, il Josefov. Facciamo i biglietti presso il cimitero ebraico, non accettano le carte di credito ma solo contanti, corone o euro. I must da vedere sono il cimitero ebraico e la Sinagoga Spagnola. Pagando di più è possibile visitare anche la nuova sinagoga (che poi sarebbe la più antica): si tratta di una sola stanza, tempo di visita un minuto. Nel cimitero ebraico ti fanno girare intorno alle tombe ed è veramente suggestivo, mentre la Sinagoga Spagnola si dipana su due piani e oltre alla magnificenza degli ornamenti sono presenti tante bacheche con materiale relativo alla vita nel quartiere, agli intellettuali, alla persecuzione nazista. Di nuovo giro a Stare mesto per rivedere il centro storico e l’orologio alla luce del sole e poi percorrendo il ponte ci dirigiamo a Mala Strana, quartiere al di là del fiume. Tra l’altro sulle rive di Mala Strana sono presenti tantissimi cigni e la gente ci passeggia in mezzo. Da Mala Strana si sprecano le foto del ponte visto anche la luna piena grandissima (coincidenza del plenilunio con il momento di massimo avvicinamento alla Terra, il perigeo). Mala Strana è un bel quartiere dove fare una passeggiata, peccato che subito si sia fatto buio.

14 novembre

Sfruttiamo la mattinata che rimane prima di partire prendono la funicolare per salire sulla Collina di Petrin e da lì fare una rilassante passeggiata in discesa che riporta nel quartiere di mala strana.



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