Fratello vento sorella terra

Assisi, terra di San Francesco
Scritto da: erika86
fratello vento sorella terra
Partenza il: 03/03/2006
Ritorno il: 05/03/2006
Viaggiatori: 16
Spesa: 500 €
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Partiamo da Vicenza alla sera in due pullmini da 9 posti. Cena al sacco in sosta in un autogrill e si ricomincia a macinare kilometri d’asfalto. Arriviamo ad Assisi dopo aver percorso strade buie, una suora ci accoglie al cancello, e correndo sotto la pioggia, illuminata dai fari del pullmino, ci accompagna al nostro alloggio. Una comodissima casa privata su due piani, con parecchie stanze doppie, bagni, cucina e cappellina, le finestre hanno vista sul campo di ulivo tra la casa e la residenza delle suore e la Basilica di Santa Maria degli Angeli. 1° giorno La nostra visita incomincia dall’imponente Basilica di Santa Maria degli Angeli, all’interno della quale resta salda l’umile Porziuncola. Partiamo alla volta del Santuario di Rivotorto, al suo interno il Tugurio dei Lebbrosi. Ci incamminiamo in salita e finalmente arriviamo alla Porta di Assisi. Subito all’interno della città gli archi della Basilica di Santa Chiara e il tempio di Mynerva. Il vento è fortissimo, tanto da deviare l’acqua che scende dalla fontana davanti la chiesa e il volo degli uccelli. Tra le strette stradine di Assisi raggiungiamo la Basilica di San Francesco, mangiamo un panino sotto al portico che si estende dall’entrata nella basilica inferiore, qualcuno di noi cerca di scaldarsi con quattro calci ad un pallone improvvisato. Arriva il momento della visita. Il tempo scorre veloce tra gli affreschi di Giotto e dei grandi maestri della pittura medievale, e nel contempo la spiritualità di questo luogo, seppur così grande se paragonato ad un uomo in sandali. Una volta usciti ci concediamo una pausa per una bevanda calda. Raggiungiamo la Basilica di Santa Chiara e questa volta entriamo per visitarla. Usciamo dalle mura e discendiamo una strada pedonale tra i campi d’ulivo che porta alla Chiesa di San Damiano, dov’è custodito l’omonimo crocifisso. Ritorniamo alla base, per goderci una semplice serata, con una cena, una tisana e qualche riflessione. 2° giorno Ci alziamo presto. Raggiungiamo l’Eremo delle Carceri, il cielo è coperto e tra la fitta boscaglia mossa dal vento sembra che sia ancora notte. Dopo aver celebrato la Messa con i frati, approfittiamo del luogo, più che suggestivo per un momento personale di riflessione, un deserto, riparati dalle pietre dell’eremo, colpiti dalla forza di fratello vento. Torniamo per pranzo e per preparare i bagagli. Partiamo in velocità, il nostro viaggio di ritorno prevede una deviazione fino a La Verna, in Toscana. Anche qui il cielo è coperto e fratello vento e sorella acqua ci accompagnano, ci sfiorano appena le percezioni delle fatiche di San Francesco, i suoi sacrifici per una vita umile e semplice. Sorella nebbia avanza. Riprendiamo le strade d’asfalto e ritorniamo a casa.


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