Francoforte e valle del Reno

Dai grattacieli di Francoforte ai vigneti e i castelli lungo il fiume Reno
Scritto da: Ste@
francoforte e valle del reno
Partenza il: 10/08/2013
Ritorno il: 16/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Solo una settimana di ferie quest’anno, dobbiamo decidere per una meta abbastanza vicina, e perchè no un luogo in cui non patire il caldo…

Siamo indecisi ma l’idea arriva quando vediamo in tv una trasmissione sui ristoranti più strani del mondo, a Francoforte c’è un ristorante che propone piatti taglia XXXL, andiamo!

Abbiniamo Francoforte alla vicina valle del Reno, e Lonely Planet alla mano decidiamo le tappe più importanti avendo a disposizione non moltissimo tempo.

Per i due giorni a Francoforte abbiamo scelto l’hotel Goldman 25 hours http://www.25hours-hotels.com/goldman/ grazie anche alle recensioni su Tripadvisor.

Lo consigliamo a tutti, ma soprattutto a chi arriva in auto, è facilmente raggiungibile, si può parcheggiare gratuitamente in strada la zona è assolutamente tranquilla, basta dire che a pochi metri dall’hotel c’è un concessionario Mercedes che lascia fuori auto da 50milaeuro. Altrimenti c’è un parcheggio di fronte all’hotel a 15euro al giorno, ma devo dire assolutamente soldi sprecati. L’hotel ha un design molto spiritoso, stanze tutte diverse e particolari, assolutamente da vedere il bagno degli uomini – su tripadvisor c’è la foto. Il personale è molto gentile, la metro è vicina oppure c’è un tram che passa proprio sotto l’hotel, altrimenti in centro si arriva con una camminata di 20minuti.

Partiamo da casa e verso le 16 siamo in hotel, check in, sistemiamo i bagagli, doccia e via alla scoperta di Francoforte!

Decidiamo di camminare fino in centro, sul cammino incrociamo il cimitero ebraico poi prima tappa nel cuore della città è il Dom ovvero il Duomo. Ci avviamo poi verso la via commerciale Ziel, e come non notare il centro commerciale Myziel progettato dall’architetto italiano Fuksas. E’ una struttura tutta di vetro con un buco! Passeggiamo per la via pedonale in verità alla ricerca di un posto dove cenare. Niente ci ispira, tutti posti molto turistici o poco tedeschi, e infatti ci fermiamo da Pizza Hut. Decidiamo di tornare all’hotel sono ormai le 21, scendiamo verso la metro e acquistiamo i biglietti. Cosa “strana” non c’è da obliterare, si compra il biglietto e basta. Non ci è mai capitato di essere controllati, ma i controllori ci sono. Facciamo fatica a capire in che direzione andare, non ci sono le solite piantine con il percorso della linea, ma per fortuna un simpatico signore tedesco praticamente ci accompagna nella giusta direzione e fa con noi un pezzo del viaggio, ci spiega poi dove andare per prendere l’altra linea che ci porterà a destinazione. A Francoforte, città di 650mila anime, ci sono ben 9 linee della metro… un via vai continuo di bus e tram e bici… in effetti le macchine in superficie sono proprio poche! Essendoci molte linee la metro non passa spesso, la linea vicino all’hotel passa ogni 20minuti ad esempio. Il costo dei trasporti non è economicissimo, una corsa costa 2,60euro, ma è possibile fare il biglietto giornaliero a 9.50euro per gruppi fino a 5 persone.

Il giorno dopo visitiamo il centro città, la Borsa, la piazza dell’Opera e già si intravedono i grattacieli, Saliamo con 10euro in due sull’ascensore che con i suoi 18km/h ci porta al 54°piano della Main Tower, La vista sulla città è magnifica, grattacieli, il percorso del Reno, il centro storico, il cielo è limpido e si vede tutta l’ampiezza della città fino… alla centrale nucleare!

Girolonzoliamo per Meinhattan, così ridefinita in riferimento alla “somiglianza” a Manhattan, in effetti siamo sempre con il naso all’insù fino ad arrivare alla Banca Centrale Europea… che fa ombra non sul giardino antistante il grattacielo, ma sul mutuo e di conseguenza sui nostri conto correnti tutti i mesi! Arriviamo fino lungo il Reno e passeggiamo tranquilli fino ad arrivare nuovamente al Dom, poi visitiamo la piazza centrale Romerberg dove c’è il Municipio. I bombardamenti durante la seconda guerra mondiale ridussero il centro in macerie e tutto fu successivamente ricostruito con una precisione tale da credere che gli edifici siano davvero antichi. Ritorniamo verso la via pedonale Zeil, riprendiamo la metro per riporsarci un po’ in hotel, usciamo poi verso cena per fare le foto notturne allo skyline dei grattacieli e per cenare. Scegliamo proprio nella piazza del Municipio un ristorante che propone anche piatti vegetariani e ovviamente ottima birra, si chiama ZUM STANDESAMTCHEN. Consigliato! Lasciamo Francoforte e la prima tappa lungo il Reno ci porta a Magonza, carina la piazza e il chiostro della chiesa, allontandosi in qualche via laterale ci sono anche belle case antiche, ma per il resto come quasi tutte le altre cittadine viste c’è una via pedonale con negozi e ristoranti. Andiamo poi a Rudesheim, forse il paese più affollato e turistico di tutti, sicuramente per le sue due uniche piccole e strette strade piene di negozi e ristoranti. E’ possibile prendere anche una seggiovia che porta fino ad un monumento simbolo dell’unione della Germania nel 1871. Decidiamo di pranzare qui a Rudesheim, ci fermiamo al ristorante Stadt Frankfurt, in Markstrasse 30, praticamente al fondo Oberstrasse ovvero una delle due vie turistiche. In posizione tranquilla, si mangia bene e tanto – il mio compagno pranzerà con un cosciotto di maiale da 900gr purea e cavoli a 9.90euro! -, solita ottima birra, il personale è davvero gentile e sorridente. Assistiamo infatti ad una scenetta: il simpatico cameriere che serve anche noi cerca di districarsi con le incasinate ordinazioni di un folto gruppo di giapponesi, loro non pronunciano una parola di inglese, lui tedeschissimo dialoga non si sa perchè in italiano! Una scena degna di un film di Totò!

Torniamo indietro verso Wiesbaden dove abbiamo prenotato una camera all’hotel Pentahotel, ma ci soffermiamo continuamente per ammirare i castelli dall’altra parte della sponda. L’hotel è fuori dal centro della cittadina e l’abbiamo scelto apposta perché è più comodo per gli spostamenti giornalieri, si può parcheggiare tranquillamente fuori per strada. Wiesbaden ci servirà solo come appoggio eventualmente per cenare la sera. Qui le recensioni sull’hotel, tra cui anche la mia https://www.tripadvisor.it/Hotel_Review-g187346-d234148-Reviews-Pentahotel_Wiesbaden-Wiesbaden_Hesse.html La sera andiamo a Wiesbaden, c’è una fiera del vino, tantissime casette di legno dove poter degustare vino e assaggiare prodotti locali. Siamo indecisi se fermarci qui a stuzzicare oppure andare a cena e poi tornare dopo per il dolce, abbiamo adocchiato un sacco di bancarelle invitanti! Sono le 21 ma la sensazione è che quasi tutto stia per chiudere, così torniamo indietro verso l’auto perché avevamo notato una pizzeria che ci ispirava… anzi era l’unico ristorante aperto! Il resto dei locali aperti erano bar e pub. Ceniamo quindi alla CASA D’ORO, e con 21euro prendiamo due pizze davvero buone e leggere, ottimo impasto, due cocacola e due caffè, si trova in Romertor 4. Finita la cena ritorniamo verso le piazze della fiera, e non ci sbagliavamo stavano chiudendo tutto! Sono solo le 22! Peccato… Notiamo nelle vie di Wiesbaden del fumo provenire dai tombini, è l’acqua termale, infatti in città ci sono una serie di saune e terme. Anche dalle fontane lungo le vie sgorga acqua termale, impossibile berne più di un sorso! Il giorno dopo ci rifermiamo Rudesheim per colazione e poi ripartiamo alla volta dei castelli lungo il lato est del Reno. Da sotto vediamo il castello di Ehrenfels, e poi il romantico castello di Pfalzgrafenstein su un’isoletta in mezzo al fiume. Prossima tappa la rupe di Loreley e la leggenda della sirena che con il suo canto distraeva i marinai.

E’ possibile arrivare al punto panoramico fino in auto oppure parcheggiare al centro informazioni turistiche e poi fare una tranquilla passeggiata a piedi più qualche scalinata. La vista da qui è magnifica e c’è poca gente quindi in totale silenzio ci godiamo il panorama. Altro dettaglio sugli orari dei tedeschi: torniamo verso l’auto ed è appena l’una, chiediamo al bar del ristorante a fianco del centro informazioni se è possibile avere una bottiglia d’acqua, no… siamo chiusi… fino a un’ora prima c’era tanta gente che pranzava. Non so quale fosse il problema, sicuramente cassa chiusa uguale nessuna possibilità di fare lo scontrino. A Wellmich ci fermiamo per ammirare dal lungo fiume il castello Burg Maus, ovvero il castello del Topo, e c’è più in là anche il castello del gatto giustamente, il burg Katz! Come il gatto e il topo due famiglie non troppo amiche che costruirono questi loro castelli per rimarcare la loro potenza. Ci fermiamo a visitare il castello di Marksburg http://www.marksburg.de/ital/frame.htm, molto bello e il panorama è unico. Ci sono solo guide in tedesco e inglese, ma alla biglietteria danno un foglio in italiano con la mappa e una breve storia del castello. La nostra guida in inglese è molto simpatica e gesticola molto quindi anche per chi non conosce bene l’inglese non è difficile. Finita la visita ci dirigiamo verso le Ruppertsklamm a Lahnstein per camminare lungo le gole di un torrente. Avevamo visto questo posto in una brochure turistica, ma non c’era indirizzo se non il nome del paese. Proviamo a dirigerci verso il centro di Lahnstein, ma non ci sono indicazioni. Fermiamo un po’ di persone ma nessuna parla inglese e nessuno comunque sa spiegarci esattamente dove si trovano le gole, finchè non troviamo l’ufficio informazioni turistiche, sono le 17… è già chiuso! Ok per oggi basta, ci rimettiamo in auto e andiamo verso Hofheim am Taunus per andare a cenare al ristorante “responsabile” di questa mini vacanza! Ebbene le porzioni sono enormi, è vero ma al pari – cosa inaspettata – c’è anche qualità, tutto buono e a prezzi decisamente ragionevoli rispetto alla quantità. Una cena divertente, anche solo guardando i camerieri che ridono nel portare i piatti per vedere la faccia dei commensali che a bocca aperta cercano di capire come fare a finire tutto! Non c’è problema, a fine cena arriva la carta stagnola, si impacchetta tutto e si porta a casa. Non è stato il nostro caso! Il mio compagno è riuscito a mangiare due enormi schintzel per un totale di 600gr di carne e contorno di patatine, mezzo litro di cocacola e il dolce! Aveva ancora fame… Con la pancia ancora piena da ieri ci fermiamo in un autogrill per un caffè e croissant e poi andiamo fino al castello di Rheinstein. Parcheggiamo sotto e saliamo a piedi fino al ponte levatoio, decidiamo però di non entrare a far visita agli interni. Prossima tappa Bacharach, per poter ammirare le tipiche case a graticcio e la cappella distrutta, la Wernerkapell. Parcheggiamo lungo la via che costeggia il fiume e poi dalle mura entriamo nel borgo. Da qui ci dirigiamo poi a Oberwesel in cui vediamo la chiesa rossa e all’estremità opposta la chiesa bianca, con l’auto poi saliamo fin su al castello di Schonburg (“salvato” da un americano con origini tedesche) ora è un hotel. Da qui si possono ammirare le sette sorelle ovvero sette pietre nel Reno. Sette sorelle che vivevano qui ma che non volevano sposare nessuno e così furono trasformate in pietra… vabbè… Prossima tappa Boppard, visitiamo il centro, la solita via pedonale con negozi alquanto dozzinali e ci ristoriamo in una gastronomia, ci sediamo ai tavolini e prendiamo della pizza, patatine fritte e un panino con bratwurst. Al punto informazioni turistiche (questa volta aperto) ci fermiamo per chiedere come raggiungere il Gedeonseck ovvero un punto panoramico stupendo dove poter ammirare dall’alto gli infiniti vigneti e l’ampia curva a u del Reno. La salita verso il punto panoramico è’ all’estremo opposto della cittadina, si parcheggia e si sale su a piedi per un sentiero oppure con una seggiovia. Si può fare biglietto sola andata per poi scendere a piedi, oppure andata e ritorno. Lasciamo Boppard e ci dirigiamo verso Coblenza, ci aspetta la camera prenotata al Mercure, in buona posizione vicino al centro, ottima catena di hotel già utilizzata altre volte in Francia, quindi una garanzia. Sistemate le valigie in camera andiamo a scoprire la città, sono appena le 18 ed è tutto chiuso… ma qualcosa è ancora aperto nella via pedonale centrale e per fortuna più ci avviciniamo alla zona più vicina al Reno e più le stradine si popolano di carinissimi dehor di bar e ristoranti, meno male! Girolonzoliamo per il centro seguendo le indicazioni della guida e arriviamo fino in una piazza dove si trova la Florinskirche in Am Florinsmarkt e dove la torre dell’orologio del palazzo che ospita ora un museo segna l’ora in un modo particolare, il faccione sotto l’orologio muove gli occhi e ogni mezzora… tira fuori la lingua! Ci avviamo al Deutsches Eck ovvero l’angolo tedesco dove la Mosella incontra il Reno, e dove fa ombra l’enorme altare e statua in onore di Guglielmo I… enorme davvero… Per arrivare fin qui avevamo notato il dehor alberato di un ristorantino tranquillo con vista sulla Mosella, così decidiamo di tornare indietro e cenare qui a lume di candela. Si chiama Maximilians Altes Kaufhaus in Unterm Stern 2, e con poco più di 30euro ceniamo con le solite porzioni abbondanti e manco a dirlo dell’ottima birra. https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g187391-d4226068-Reviews-Maximilians_Altes_Kaufhaus-Koblenz_Rhineland_Palatinate.html Ancora un giro lungo il fiume, imperdibile il tramonto, colori stupendi… Il giorno dopo ci aspetta l’abbondante colazione in hotel e poi ci avviamo verso Andernach e il geyser di acqua fredda più alto del mondo, con annesso piccolo museo. Si fanno i biglietti al museo, prima si visita il museo e poi si attraversa la strada e si sale sul battello che porta fino alla riserva naturale dove c’è il geyser. Visitiamo anche il piccolo borgo di Andernach, poco turistico e qui si assapora la vita quotidiana dei suoi abitanti fermi nei caffè, che comprano giornali e pane o che fanno una passeggiata mattutina. Decidiamo di iniziare a far ritorno verso casa, ma ci fermiamo prima a Burg Eltz e poi a Friburgo per cena. Burg Eltz è un castello immerso nelle colline sulla Mosella, si arriva a piedi tutta strada è in discesa e poi per risalire si può (pagando ovviamente) prendere mini bus. La sera lungo la via del rientro ci fermiamo a Friburgo e ceniamo al Biergarten Hausbrauerei Feierling http://www.feierling.de/index.php?option=com_content&view=article&id=22&Itemid=37. C’eravamo già stati e l’atmosfera ci era piaciuta, un posto molto animato e chiassoso, allegro, dove sedersi allo stesso tavolo con sconosciuti è del tutto normale. Si mangia bene e si spende poco, e ovviamente birra superlativa! Non vi aspettate una vacanza “giovane”, il 90% dei turisti sono anziani che navigano con le barche da crociera lungo il Reno, dobbiamo dire che la cosa ci ha fatto riflettere sul fatto che invece i nostri anziani italiani viaggiano proprio diversamente se non proprio poco! Abbiamo notato che i pensionati tedeschi andavano ovunque con stampelle, bastoni e carrozzelle! In più le varie cittadine hanno un ritmo molto rilassato e infatti come già detto ad una certa ora è tutto chiuso, la sera non abbiamo notato molta vita. Per questo per noi è stata una vacanza con calma…



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