Francia on the road

Dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico attraverso i Pirenei (viaggio nelle terre occitane)
Scritto da: micia&micio
francia on the road
Partenza il: 17/07/2016
Ritorno il: 26/07/2016
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €

DOMENICA 17/07: MARSIGLIA

Quest’anno io e il mio compagno decidiamo di visitare un pezzo di Francia, quella a cavallo con la Spagna, partendo dalla zona Mediterranea per arrivare nella costa atlantica, attraverso i Pirenei.

Partiamo da Susa con la nostra auto domenica 17 luglio, verso le otto del mattino, e andiamo direttamente a Marsiglia, prima tappa del nostro viaggio. Dopo circa cinque ore di macchina giungiamo in città, ci dirigiamo subito verso l’albergo prenotato, sistemiamo i bagagli e ci dedichiamo alla scoperta di Marsiglia. Il nostro hotel dista circa 15 minuti a piedi dal centro città cioè il Vieux Port e cominciamo a perlustrare la zona portuale, che ogni anno accoglie migliaia di visitatori e turisti, soprattutto in navi da crociera. Dumas la definiva “il punto d’incontro del mondo” ed in effetti notiamo che è abitata da gente di svariate origini etniche, per lo più nord africane.

Non sapendo esattamente cosa iniziare a vedere e a visitare, contrariamente a tutti i nostri credo, decidiamo di prendere il classico trenino turistico. In realtà il tanto snobbato trenino ci ha fatto fare un giro bellissimo, si è arrampicato per le vie in salita della città, ci ha regalato panorami mozzafiato e ci ha portato fino alla cattedrale di Notre Dame de la Garde, una delle chiese piu’ belle della Francia, che a 162 metri di altezza dal mare occupa una posizione privilegiata offrendo una visione a 360 gradi di Marsiglia. Ammiriamo quindi la città dall’alto, numeri traghetti sono in partenza per il castello d’If situato su un isolotto poco distante, dove pare sia stato ambientato il celebre romanzo “Il conte di Monte Cristo”. Dopo il trenino, che ci ha riportato al porto Vecchio, girovaghiamo ancora un po’ per la zona, scoprendo le bancarelle lungo il porto accompagnati da un profumo di lavanda e marsiglia.

Dopo l’acquisto d’obbligo di saponi e souvenir vari, ci accingiamo a scoprire quello che è chiamato Le Panier, un quartiere antico con stradine e botteghe artigianali, qui ci fermiamo a idratarci un po’ visto il clima torrido e ritorniamo poi in hotel per riposo e doccia. Alla sera decidiamo di tornare nel quartiere Panier per cenare.

LUNEDì 18/07: PARC NATIONAL DES CALANQUES

L’indomani ci svegliamo presto, l’intento è quello di trascorrere l’intera giornata al Parco Nazionale delle calanche, splendide baie sul Mediterraneo raggiungibili solo via mare o via terra. Noi decidiamo per la via terrestre e dall’albergo ci dirigiamo verso la fermata dell’autobus 21 che ci porta al Luminy, polo universitario di Marsiglia da dove dipartono i sentieri per raggiungere le baie. Noi scegliamo Sugiton. Dopo circa tre quarti d’ora di sentiero raggiungiamo il posto prescelto e rimaniamo sbalorditi dalla bellezza che si apre ai nostri occhi. Mai avremmo creduto che a pochi chilometri dalla caotica città, ci accogliesse uno scenario tanto incantato, fatto di acqua cristallina di un blu spettacolare, in contrasto con il verde dei pini e il bianco delle rocce calcaree. Un paradiso insomma, che per un po’ di ore è stato solo nostro poi purtroppo si è un po’ affollato, meno male che abbiamo scelto di visitare le calanche di lunedì…

Dopo la bellissima giornata fatta di bagni e sole, torniamo verso l’albergo e ci prepariamo per la cena. Questa volta al Porto Vecchio, dove il mio compagno si avventura nello scegliere il piatto tipico marsigliese: la bouillabaisse, una zuppa di pesce, brodo e pezzi di pesci mediterranei, che a detta di chi l’ha consumata, molto buona!

MARtEDì 19/07: CARCASSONE

Partiamo da Marsiglia dopo colazione e verso mezzogiorno arriviamo alla bellissima città medievale di Carcassone, una delle più importanti roccaforti catare. Da lontano il colpo d’occhio è notevole, sembra un castello da libro delle fiabe con bastioni e torrette, quasi ci si aspetta di poter incontrare da un momento all’altro anche dame e cavalieri. Sistemiamo la macchina in un parcheggio a pagamento e dopo un pranzo nelle panchine del paese a base di panini, ci accingiamo ad entrare all’interno delle mura che circondano la città . Con 8,50 euro visitiamo anche il castello e apprendiamo così che Carcassone dopo un assedio voluto da allora Papa Innocenzo III inizio’ ad andare in rovina, ma fu poi miracolosamente salvata da un architetto che fu colui che restaurò anche la cattedrale di Notre Dame di Parigi.

Dopo il pomeriggio a Carcassone, ci spostiamo verso i Pirenei che saranno oggetto di escursioni nei giorni successivi, decidiamo di dirigerci così verso Foix, villaggio annidato tra le colline pedemontane dei Pirenei e sede di un altro incantevole castello cataro arroccato sulla collina in cima ad un dirupo scosceso. Purtroppo l’ora tarda non ci permette di visitarlo perché già chiuso. Ceniamo presso uno dei ristorantini del villaggio e pernottiamo in un hotel non molto distante.

MERCOLEDì 20/07/2016: PIRENEI – CIRQUE DE GAVARNIE

Il giorno successivo ci svegliamo di buon’ora per raggiungere la nostra prima tappa pirenaica, il cirque di Gavarnie situato nella regione degli Alti Pirenei e sede di un maestoso spettacolo naturale nonchè patrimonio UNESCO: un anfiteatro montano circondato da picchi ghiacciati. Raggiunto il paese di Gavernie e sistemata l’auto nel solito parcheggio a pagamento, ci accingiamo a raggiungere il cirque a circa due ore a piedi di cammino . La giornata non è delle migliori, anzi piove decisamente, ma il nostro spirito di avventura non ci ferma e raggiungiamo la meta dove ci attende un paesaggio davvero bello, con questo cerchio di montagne e cascate che noi decidiamo di vedere da vicino nonostante il tempaccio. Il pranzo al sacco lo consumiamo al riparo di una roccia, per scaldarci prendiamo poi un cappuccino caldo al rifugio del Cirque. Dopo il breve ristoro scendiamo e raggiungiamo l’auto, nel frattempo il tempo è decisamente migliorato e ne approfittiamo per esplorare un po’ i Pirenei con la macchina. Il paesaggio è fatto di montagne verdi, animali al pascolo che non disdegnano riposini anche sull’asfalto e curve, curve, curve. Scendendo dalla sbirciatina pirenaica, facciamo una passeggiata verso una statua della Madonna delle Nevi che sovrasta il paese di Gavernie. Qui il panorama è davvero bello, e finalmente c’è il sole. Dopo ciò raggiungiamo l’hotel a luz-saint saveur, dove ceniamo con un pasto a base di gallette francesi e crepe suzette.

GIOVEDì 21/07/2016: PIRENEI – VALLEE D’OSSAU

L’indomani partiamo alla volta della vallee d’osseau dove abbiamo pensato di fare una bella camminata di quasi 6 ore intorno al Pic du Midi d’Ossau, una delle più belle cime pirenaiche in un giro ad anello tra i laghi d’ayous. Partiamo Da Luz-saint saveur accompagnati da nebbia e pioggia, proseguiamo verso Lourdes che attraversiamo, facciamo il col d’Aubisque, in mezzo a banchi di nebbia più o meno densa, ma giunti alla sommità la nebbia si dissolve come per incanto e si apre davanti a noi un paesaggio bellissimo infatti ci fermiamo per fotografare montagne verdi e cavalli con la nebbia sottostante che sembra un mare di nuvole. Da qui scendiamo verso Laruns e raggiungiamo il posto da dove parte la nostra escursione e per fortuna il cielo si apre completamente e ci regala una giornata magnifica. Laghi, mucche, pascoli verdissimi, cavalli ci tengono compagnia per tutto il tempo in questa bellissima valle che segue il fiume Gave d’Ossau. Verso le cinque terminiamo il giro ad anello e raggiungiamo l’auto per dirigerci verso l’albergo che si trova sul versante spagnolo dei Pirenei a Formigal che raggiungiamo dopo una ventina di minuti. Qui ci riposiamo e ceniamo.

VENERDì 22/07/2016: PAMPLONA E SAN SEBASTIAN

Il giorno successivo ci dirigiamo verso la costa oceanica, direzione San Sebastian per trascorrervi un paio di giorni. Siccome Pamplona si trova proprio di strada decidiamo di visitarla. Durante il tragitto ci accorgiamo che le nostre mete corrispondono al cammino di Santiago, infatti incontriamo e incontreremo spesso pellegrini sul nostro percorso. Giunti a Pamplona (per fortuna a parer mio San Firmino era appena trascorso) parcheggiamo l’auto e cominciamo a gironzolare per la città. Il nostro obiettivo principale era trovare il Caffe’ Iruna, dove Hemingway soleva trascorrere momenti. Lo troviamo a Plaza del Castillo dopo aver prima visto Plaza del Toro dall’esterno, con tanto di statua dello scrittore. Al caffè facciamo una foto di rito con l’altra statua di Hemingway, ci beviamo un aperitivo a base di vino blanco e poi pranzo con tapas e via alla volta di Donastia. Qui ci attende un tempo non troppo clemente e dopo aver trovato la pensione all’interno del quartiere vecchio, ci accingiamo a visitare il posto che si trova affacciato su una baia di fronte all’oceano. San Sebastian ha una delle più belle spiagge urbane d’Europa: La Concha che riusciamo a vedere per intero prendendo la funicolare che porta a Monte Igueldo da dove si ha una visuale magnifica della città. Dopo cio’ ci riposiamo un poco in hotel e ci apprestiamo a vedere la famosa vita notturna di San Sebastian. In effetti le vie del quartiere vecchio dalle 17.00 in poi si riempiono di gente e affollano gli innumerevoli locali che servono tapas fino a notte tarda. Il litorale è anch’esso colmo di locali di gente giovane pronta a far fiesta. La vita però qui è piuttosto cara, noi ceniamo con tapas e sangria, dopo cena mojioto poi nanna. La movida la lasciamo continuare ai più giovincelli.

SABATO 23/07/2016: SAN SEBASTIAN

L’indomani avremmo voluto dedicarlo completamente alla playa e al mare, ma purtroppo ci svegliamo con brutto tempo e pioggia che ci sconsola molto, non ci resta che fare shopping gironzolando per la città. La cena stavolta la consumiamo in uno dei ristorantini sul porto, altro mojito, mentre San Sebastian si affolla nuovamente di gente.

DOMENICA 24/07/2016: BORDEAUX

Ci svegliamo diretti verso Bordeaux. Dopo circa due ore e mezza arriviamo in una città assopita sotto il caldo di fine luglio, con poca gente e poco traffico. Ci sistemiamo in un hotel poco distante dal centro, pranziamo e ci dirigiamo alla scoperta della capitale mondiale del vino. Buona parte del centro cittadino è costituito da grandi strade a da eleganti palazzi color miele e il giallo sembra essere il colore principale della città.

Visitiamo subito la splendida cattedrale gotica di Saint-Andrè che domina Bordeaux, i giardini pubblici, la piazza con il grande Theatre e dopo aver acquistato un po’ di vini (non si può non farlo a Bordeaux) ci dirigiamo verso le sponde della Garonna e il famoso specchio d’acqua di fronte al maestoso Place de la Bourse. Si tratta dello specchio d’acqua più grande del mondo profondo solo pochi centimetri ma di 3500 metri quadrati di ampiezza, dove il palazzo della borsa si rispecchia e offre magnifiche foto soprattutto notturne quando è completamente illuminato. Bella anche la passeggiata serale sul famoso Pont de Pierre e sul lungo fiume . Ceniamo poi in una delle piazzette poco più in là.

LUNEDì 25/07/2016: VERSO LE GOLE DELL’ARDECHE

Il giorno successivo lo trascorriamo quasi totalmente in viaggio, direzione gole dell’Ardeche. Scegliamo di fare strade statali perchè in effetti, l’autostrada in Francia è parecchio costosa; questo ci porta ad allungare un po’ i tempi di arrivo, ma ci permette anche di ammirare la bellissima campagna francese che mi ricorda molto la toscana e le colline senesi. Giungiamo a destinazione, cioè a Vagnas, verso le 17.00 e qui ci attende un bellissimo casolare con piscina trovato su booking.com ad un ottimo prezzo visto il posto bellissimo. Ci rilassiamo in piscina un paio d’ore, siamo anche gli unici avventori almeno fino alle 19,00 quando arrivano altre due famiglie e poi ci prepariamo per la cena. Decidiamo di andare a Vallon-Pont-d’Arc che sarà la meta del giorno successivo. Il paesino è molto carino e caratteristico, colmo di turisti per via delle innumerevoli attrazioni che l’ Ardeche propone e ceniamo in uno dei molti ristorantini all’aperto.

MARTEDì 26/07/2016: ARDECHE

Ci alziamo presto, l’intento è quello di avventurarci in canoa lungo l’Ardeche. Ci dirigiamo dunque verso Vallon-Pont-d’Arc perlustrato la sera precedente e sede di molte agenzie che noleggiano canoe e attrezzatura idonea con tanto di furgone che poi ti riporta al punto di partenza. Le possibilità di discesa sono svariate a livello chilometrico e di durata. Noi optiamo per quella più breve di otto km e di un’ora e mezza circa di durata, visto che arrivavamo da un viaggio già lungo e intenso. In realtà, col senno di poi, avremmo scelto anche quella di una giornata, perché’ stata un’ esperienza davvero divertente e l’ora e mezza è passata in un lampo. Abbiamo attraversato le gole in un’acqua verde smeraldo e non particolarmente fredda in un paesaggio straordinario.

Dopo la consegna della canoa ci siamo ancora concessi un bagno nell’Ardeche e relax di un paio d’ore in una delle spiaggette lungo il fiume. Alle due circa prendiamo armi e bagagli e ci dirigiamo verso casa, cinque ore di macchina e alle 19.00 circa siamo a casa in Val di Susa, con gli occhi ancora pieni di tutto ciò che in dieci giorni intensissimi abbiamo visto e vissuto.

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