Francia mon amour:Bretagna,Normandia ma non solo

07 agosto Venezia - Montgenevre (Hotel Le Chalet Blanc) Ore 7:00 si parte!!! Dopo aver carica la nostra macchina con valigie, passeggino e borse termiche, finalmente partiamo per il nostro primo viaggio on the road con Nicolò. Abbiamo programmato tutte le tappe tenendo conto delle esigenze minime che può avere un bambino di due anni, ma siamo un...
Scritto da: Pesciolina74
francia mon amour:bretagna,normandia ma non solo
Partenza il: 07/08/2009
Ritorno il: 24/08/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 3500 €
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07 agosto Venezia – Montgenevre (Hotel Le Chalet Blanc) Ore 7:00 si parte!!! Dopo aver carica la nostra macchina con valigie, passeggino e borse termiche, finalmente partiamo per il nostro primo viaggio on the road con Nicolò. Abbiamo programmato tutte le tappe tenendo conto delle esigenze minime che può avere un bambino di due anni, ma siamo un po’ in ansia per come possa reagire lui ai continui spostamenti. La prima sosta è prevista a Montgenevre, dove dormiremo una notte onde evitare 1000 km fino a Lione. La strada a Bardonecchia è molto scorrevole e non vi è nemmeno il traffico del tanto temuto “esodo estivo”. La cittadina di Montgenevre è carina anche se molto più spartana rispetto alle nostre località montane. L’hotel invece, prenotato all’ultimo momento tramite booking, è bellissimo: completamente rivestito in legno ma con oggetti di design.

Dopo un po’ di meritato riposo, decidiamo di visitare la cittadina di Briançon che si trova a soli 15 km. Il paese, arroccato su un promontorio, è circondato da mura ed all’interno vi sono strette stradine affiancate da negozi tipici. L’insieme ricorda i borghi della Provenza.

8 agosto Montgenevre – Lione (Hotel Mercure du Centre) La strada da Montgenevre a Lione risulta un po’ più lunga del previsto, avendo scelto di non percorrere l’autostrada fino a Grenoble. Tuttavia i paesaggi alpini che vediamo riempiono gli occhi dei tipici colori delle nostre Alpi … Il tutto ci fa sopportare meglio i 200 km di montagna che separano le due località! Arrivati a Lione fatichiamo un po’ a trovare l’hotel che si trova nei pressi della stazione del TGV; il Mercure, comunque, si rivela un’ottima soluzione sia per l’ampiezza della nostra camera che per il prezzo molto conveniente che siamo riusciti a trovare su internet : 94 Euro rispetto ai 220 pubblicati di listino!! Lione si rivela una piacevole scoperta: viali alberati, zone pedonali, chioschi all’aperto ci accolgono in questa città raramente presa in considerazione tra le mete turistiche. Dalla centrale Place Bellecour ci rechiamo nella città vecchia da cui parte la funicolare per la cattedrale di Fourviere. Rimaniamo immediatamente colpiti dalla facilità d’accesso alle stazioni ed ai monumenti: per chi, come noi, ha un bambino piccolo in passeggino non dover fare scale è una bella comodità.

09 agosto Lione – Meug sur Loire (La Mouche Abeille) Comincia oggi il vero e proprio viaggio programmato da così lungo tempo: partiamo da Lione verso le nove e ci mettiamo in autostrada in direzione Orleans. Le autostrade francesi sono molto scorrevoli, con moltissime piazzole di sosta attrezzate con aree picnic, giochi per i bambini ed autogrill a misura di piccoli viaggiatori. Questa notte pernotteremo nella prima struttura della catena Gites de France; si tratta di b&B spesso ricavati da strutture tipiche come castelli, case bretoni, normanni… Abbiamo optato per questa soluzione in quanto volevamo trovare delle strutture che permettessero a Nicolò di avere un po’ di svago all’aria aperta. Il primo alloggio si trova a Meung sur Loire nei pressi di Orleans; appena arrivati veniamo accolti dai Signori Parrody che , gentilmente, ci fanno vedere la loro casa. La nostra camera è una meraviglia: enorme, con vista sulla Loira. I padroni di casa si dimostrano subito gentilissimi e ci mettono a disposizione tutti i giochi dei nipoti per far divertire Nicolò.

Alla sera decidiamo di andare a Beaugency, piccolo villaggio sulle sponde della Loira. La cittadina sembra avvolta in un’aurea di mistero dovuta sia alla luce del crepuscolo che alle chiese romaniche, le case antiche con i giardini nascosti, la Loira che scorre impetuosa ai bordi del paese.

10 agosto Castelli della Loira (La Mouche Abeille) La nostra visita ai Castelli della Loira si è concentrata sulla visita, purtroppo non approfondita, di Chambord, Amboise e Chenonceau.

Chambord: merita un’intera giornata dato che il parco è talmente esteso che può essere visitato a cavallo. Vale la visita la scoperta della scala elicoidale progettata da Leonardo.

Amboise: la cittadina è molto carina. Noi abbiamo optato pe la visita della tenuta “Clos Lucè” all’interno della quale sono riprodotte in scale 1:1 le principali macchine progettate da Leonardo.. Uno spasso per Nicolò.

Chenonceau: imponente. Vi è anche la possibilità di noleggiare piccole imbarcazioni a remi per vedere il Castello dalla prospettiva del fiume Cher.

11 agosto Loira – Vannes (Le Clos du Gusquel) Partiamo da Meung sur Loire ripromettendoci di tornare a visitare questi luoghi così affascinanti , magari a bordo di una house boat. L’ospitalità dei Signori Parrody è stata eccezionale; ci hanno accolto nella loro casa mettendoci a disposizione tutto ciò di cui avevamo bisogno. Per non parlare della colazione servita sulla terrazza sulla Loira…

Verso le tre e mezza arriviamo nei pressi di Vannes, prima cittadina bretone del nostro lungo viaggio.

Abbiamo prenotato una gite che si chiama Le Clos du Gusquel: arriviamo in una corte sulla quale si affacciano tre edifici rurali perfettamente restaurati. La padrona di casa ci accoglie e ci mostra il bellissimo salone, la piscina riscaldata e la nostra camera: uno spettacolo!! Arredata in stile moderno, con i muri dipinti di grigio e la biancheria sui toni dell’amaranto… Il tutto a soli 10 minuti di auto da Vannes.

Decidiamo di fare una passeggiata nella cittadina di Vannes e subito rimaniamo colpiti dalla bellezza di questo posto: case dal tetto spiovente, facciate a graticcio, alti bastioni e mura medioevali… Già la Bretagna ci è entrata nel cuore.

La passeggiata per il centro è molto piacevole. Le strade sono interdette alle auto, vi sono molti negozi e fantastici ristoranti. Ovviamente la nostra prima cena non poteva che essere a base di gallettes, le crepes salate bretoni, accompagnate da birra locale.. Anche Nicolò sembra apprezzare la cucina del luogo! 12 agosto Vannes – Golfo di Morbihan (Le Clos du Gusquel) Ci svegliamo con uno splendido sole. Decidiamo allora di fare un giro in barca nel Golfo di Morbihan fermandoci un paio d’ore all’Ile aux Moines, detta anche la perla del Golfo. Il tragitto in barca è piacevole, l’unico problema è che i commenti della guida durante il tragitto sono solamente in francese! Non vi è alcuna traduzione, quindi abbastanza difficile da comprendere anche per chi, come me, parla discretamente il francese. Alla mia domanda sul motivo per cui non vi fosse la traduzione mi è stato detto che i dipendenti della Compagnie des Iles parlano solo il francese. Consiglio pertanto di verificare se le altre Società hanno l’audioguida in inglese, anche perché la gitarella costa ben 26 Ero a persona!!! Al di là di questo spiacevole inconveniente, vale veramente la pena di navigare in questo scenario così particolare dove si succedono decine di isole che cambiano aspetto con il susseguirsi delle maree.

L’Ile aux Moines è veramente un piccolo gioiello che si può visitare noleggiando le biciclette al porto. Il paesaggio è davvero suggestivo con case bianche a strapiombo sulle scogliere, con balconi colmi di fiori e giardini traboccanti di ortensie dai più disparati colori.

Rientriamo nella nostra gite con ancora negli occhi i colori di questo mare che ci accompagnerà nelle prossime due settimane.

13 agosto Carnac – Pont Aven – Concarneau – Kerhuel (Manoir de Kerhuel) La giornata non è proprio bellissima, il cielo è un po’ grigio ma per fortuna non piove. Lasciamo la dimora di Sylvie e ci rechiamo a Carnac dove vi è la più gran concentrazione di megaliti del mondo. Effettivamente la distesa che ci si presenta davanti è molto estesa; si può passeggiare, o andare in bicicletta, tra i vari siti che distano un paio di km l’uno dall’altro. Tuttavia l’unica visita guidata è in inglese o francese quindi, a meno che non si sia degli esperti di storia antica, una breve passeggiata tra i reperti è sufficiente.

La seconda tappa della giornata è Pont Aven, famosa per aver ospitato Gaugin prima della sua partenza per la Polinesia. La cittadina si sviluppa lungo le rive del fiume Aven con ponti fioriti, giardini curati e una bella camminata nel bosco che vide la nascita di tanti capolavori dell’autore. Devo ammettere che il popolo francese è bravissimo nel valorizzare il proprio patrimonio storico e culturale; ogni angolo è curato, vi sono percorsi indicati, didascalie e nulla è lasciato al caso.

Dopo pranzo ci dirigiamo a Concarneau, città fortificata eretta su una penisola collegata alla terraferma da un ponte levatoio. La cittadina brulica di gente; decidiamo pertanto di visitare il Museo della Pesca, all’interno del quale sono ripercorse tutte le tappe di sviluppo dell’arte ittica e, per terminare, si può visitare un peschereccio ormeggiato nel retro del Museo. Partiamo da Concarneau diretti a Ploneour-Lanvern dove alloggeremo al Manoir de Kerhuel. L’hotel si trova nel mezzo della campagna bretone; la struttura è un po’ isolata ma è molto rilassante riposarsi ai bordi della piscina. Le camere, tuttavia, sono un po’ decadenti ed avrebbero sicuramente bisogno di un restauro.

14 agosto Quimper – Lacronan – Pointe du Penhir – Pointe du Raz (Manoir de Kerhuel) La giornata di oggi si prospetta molto impegnativa per il numero di km che dobbiamo percorrere e per i luoghi che vogliamo vedere. Decidiamo di andare prima a Quimper per poi salire fino a Camaret – sur- mer, scendere a Lacronan e tenere come ultima tappa Pointe du Raz, sperando in un bel tramonto sulle scogliere.

Arriviamo quindi a Quimper verso le dieci: la città si sta risvegliando e noi riusciamo a passeggiare per le antiche vie senza troppa confusione. Purtroppo non riusciamo a visitare l’interno della Cattedrale ma ugualmente possiamo immaginarne la maestosità ammirandone la facciata gotica. Nicolò ci domanda a gran voce di prendere il trenino elettrico che fa il tour della città e noi, ovviamente, lo accontentiamo. Il percorso, finalmente con spiegazioni anche in italiano, si rivela molto interessante: 50 minuti di tour nel centro storico!! Partiamo da Quimper verso le 12:00 decisi a fermarci per pranzo a Camaret sur Mer, tuttavia all’altezza di Crozon scorgiamo un cartello con un’enorme aragosta e la scritta “vendita diretta”. Senza alcuna esitazione ci fermiamo, mai scelta fu più azzeccata. Arriviamo in una terrazza sul mare dove, dopo averle scelte direttamente dalla vasca, mangiamo ostriche, frutti di mare misti, granchio al vapore e cozze per la modica cifra di 47,00 Euro… Impensabile da noi!!! Dopo questa meravigliosa sosta culinaria procediamo per Pointe des Espagnoles e Pointe de Penhir. La strada panoramica è molto bella, ampi scorci di Oceano si aprono alla nostra vista e all’orizzonte vi solo alte scogliere rivestite di erica.

Oramai sono le quattro e ci dirigiamo verso Lacronan: cittadina che ha conservato intatto il suo fascino anche grazie ad un’attenta opera di conservazione. Un po’ stanchi ci spostiamo verso la nostra ultima tappa: Pointe du Raz il punto più occidentale della Bretagna. Il sentiero che porta alle scogliere è deserto: possiamo goderci così la bellezza di questo paesaggio sferzato dal vento dell’Atlantico.

Ritorniamo in hotel che oramai sono le nove e mezza non prima però di aver fatto un salto alla festa delle crepes di Ploneur dove, oltre ad ottime gallettes e crepes, ascoltiamo della tipica musica bretone accompagnata da balli tradizionale.. Una giornata decisamente intensa.

15 agosto Plougastel Doulas . Le Conquet – Cote des Legendes – Roscoff (Hotel Chez Janie) La giornata di oggi è dedicata alla visita della Cote des Legendes e dei suoi fari fino alla cittadina di Roscoff.

Lasciamo le Manoir e ci mettiamo alla caccia del pirmo faro: Saint Mathieu. Questo faro si trova sulla punta della penisola di Le Conquet ed ha la peculiarità di avere alla propria base delle antiche vestigia di una chiesa romanica. La passeggiata attorno alla costruzione è , come di consueto, molto suggestiva, lo sguardo spazia fino all’Ile de Ouessant.

Decidiamo di evitare Brest e, percorrendo la strada costiera, arriviamo fino all’Aber-Wwrach. Qui, nella cittadina di Lilia, si trova il secondo faro: Phare Ile Vierge, il più alto d’Europa. In realtà il faro si trova su un’isola non lontano dalla costa e raggiungibile tramite un percorso di 5 minuti in barca. La bassa marea dona alla baia un’allure di mistero dovuta anche alle barche arenate che rende l’insieme molto affascinante.

Riprendiamo la strada costiera e finalmente arriviamo a Roscoff. Il porto è uno dei principali approdi delle navi che solcano la Manica, tuttavia la cittadina ed il porto vecchio hanno conservato intatto il, loro fascino. 16 agosto Cote de Granit Rose – Sillon de Talbert – Dinan – St George de Reintenbault (Gite Les Touches) Lasciamo Roscoff.. Anche qui con la promessa di tornare per visitare meglio le sue isole. Purtroppo abbiamo dovuto rinunciare a vedere l’Ile de Batz a causa dello scarso tempo a nostra disposizione.

La nostra prima tappa è il tratto di costa denominato Cote de Granit Rose caratterizzato da alte scogliere di granito rosa che abbracciano bianche baie ed un mare color turchese. Proseguiamo poi per strade secondarie (D20) sempre lungo la costa fino al Sillon de Talbert. Si tratta di una lunga lingua di sabbia che cambia forma a seconda delle maree. Ne approfittiamo per fare una bella camminata sulla battigia e per far fare una bella corsa a Nicolò che naturalmente non si fa pregare.

L’ultima tappa della giornata è la cittadina medioevale di Dinard; costruita su una collina si divide tra la città alta fortificata ed il vecchio porto sulla foce del fiume.

Ovviamente non facciamo nemmeno a tempo a scendere dalla macina che Nicolò scorge all’orizzonte il trenino panoramico!! Devo ammettere che , in questo caso, il giro che propongono comprende anche la parte bassa del porto vecchio che, dato il poco tempo a disposizione, non saremmo riusciti a visitare. Questa zona è molto suggestiva; vi è anche la possibilità di affittare bici elettriche e barche a motore per risalire la foce del fiume.

Purtroppo non abbiamo più tanto margine, dobbiamo raggiungere Saint George dove si trova la nostra gite. Per le prossime due notti saremo nei pressi di Mont Saint Michel a “Les Touches”. La residenza è immersa nella campagna bretone e, non appena varchiamo il cancello, si apre davanti a noi un meraviglioso spettacolo: un enorme giardino con ai bordi le mucche e dall’altra parte i giochi per i bambini… Un paradiso per il nostro piccolo Nicolò. I due proprietari sono gentilissimi e ci fanno vedere la mansarda dove alloggeremo.. Un mix di stile inglese e francese.. Delizioso.

17 agosto Mont Saint Michel – Cancal – Saint Malo – Dinard (Les Touches) Finalmente un bel sole!!! Ci svegliamo con il cielo coperto di nuvole ma nel giro di un paio d’ore un bel sole fa capolino nel cielo. Partiamo di buon ora per essere presto a Mont Saint Michel, speriamo così di evitare l’orda di turisti. Nonostante l’orario la stretta stradina che si inerpica fino all’abbazia è già gremita di gente. Arrivati alla cassa scopriamo che non vi è un deposito né per i passeggini né per l’ombrello; siamo così costretti a strascinarci il fardello per tutta la visita.

L’interno dell’abbazia è molto affascinante ma è necessario prendere l’audioguida per capire meglio sia la vista monastica del Medioevo che l’architettura del posto.

Usciamo da Mont Saint Michel alle 11:00 e la fila di macchine in attesa al parcheggio è lunghissima, almeno 3 km!! La seconda tappa è Cancale, cittadina nota per la coltivazione delle ostriche. Purtroppo arriviamo all’ora di pranzo e non troviamo nemmeno un parcheggio libero. Decidiamo di tornare sulla statale e ci fermiamo in quello che , da fuori, sembra un semplice pescivendolo. In realtà si tratta di un produttore diretto che ha organizzato una sorta di self service del pesce: si sceglie quello che si desidera mangiare e il tutto viene cotto al momento e servito su vassoi… Uno spettacolo!! Ripartiamo sazi e contenti in direzione e di Dinard e St. Malo. Decidiamo di parcheggiare la macchina a Dinard e , come suggerisce la preziosa Lonely, prendere il bus del mare fino a Saint Malo godendo così della vista dei bastioni dalla prospettiva migliore, l’acqua.

Le due cittadine sono completamente differenti: Dinard sembra una località di villeggiatura della Costa Azzurra con eleganti palazzi, cabine bianche e blu sulla spiaggia ed un lungomare elegante; Saint Malo, invece, è una città fortificata, tipicamente bretone che tradisce il suo passato “corsaro”.

L’ultima tappa della giornata è Cap Frehel, un promontorio da cui si vedono le ampie scogliere di granito.. Ben 70 mt. Di altitudine.

Rientriamo a Les Touches a tarda sera… Bretagna arrivederci, domani si passa in Normandia!!! 18 agosto Granville – Villedieu les Poeles – Coutances – St Mere Elise – Bayeux (Le Moulin de Hard) Lasciamo « Les Touches » ancora una volta molto soddisfatti della scelta fatta. Oggi visiteremo il dipartimento della Manche per poi dirigersi verso il Calvados.

Sicuramente la giornata di oggi sarà molto meno impegnativa di quella appena trascorsa, anche perché Alvise comincia ad accusare i 3000 km già percorsi.

La prima tappa è Granville, denominata la Monaco del nord grazie alla città vecchia arroccata sulla scogliera; nulla di speciale.

Partiamo alla volta di Coutances non prima però di fare una sosta a Villedieu Les Poeles, famosa per la manifattura delle pentole in rame. Non resistiamo alla tentazione di comprarne una per arricchire la nostra cucina e farne bella mostra con gli amici al rientro in Italia.

Terza tappa della giornata è St Elise la Mere, nota per essere stata uno dei tre punti di sbarco durante il D-Day. La chiesa parrocchiale fu resa celebre anche dal film “Il giorno più lungo” , pellicola nella quale si ricorda l’episodio dello sfortunato paracadutista americano rimasto impigliato nel campanile; l’episodio viene ricordato con un fantoccio appeso sulla chiesa!! Il pernottamento di questa sera l’abbiamo previsto a Bayeux, bellissima località normanna nota sia per la sua cattedrale che per lo stupendo arazzo conservato nel Museo del Tessuto. L’opera d’arte racconta , in 62 scene finemente ricamate, la conquista dell’Inghilterra da parte dell’esercito normanno. La visita è molto interessante anche perché vengono fornite, gratuitamente, delle audioguide gratuite che spiegano le varie scene.

La cittadina di Bayeux è molto differente da quelle visitare fino ad ora in Bretagna; le case sono tutte in pietra bianca con infissi chiari.

La cattedrale è imponente anche se quella di Coutances, visitata in mattinata, è molto più interessante (o forse eravamo meno stanchi).

Arriviamo al nostra b&b, le Moulin de Hard. Si tratta di un antico mulino restaurato all’interno del quale sono state ricavate delle camere. La nostra si trova nella mansarda ed è molto spaziosa.

Nella tenuta ci sono i cavalli, le pecore, una macina ed un ruscello che scorre attorno alla tenuta… non c’è proprio nulla di cui lamentarsi! 19 agosto Spiagge D-Day – Caen – Honfleur Ancora una giornata di sole spendente. Oggi ci aspettano le spiagge dello sbarco e, se riusciamo, il Memoriale di Caen.

La giornata di oggi è stata abbastanza impegnativa, non dal punto di vista fisico bensì emotivo: vivere i momenti che hanno segnato la storia del nostro secolo non è un fatto che lascia indifferenti.

Pointe du Hoc è la prima delle mete di questo percorso nei giorni dello Sbarco. Si tratta di una ex postazione tedesca presa d’assalto dalle truppe canadesi. Sul suolo vi sono ampi crateri provocati dai bombardamenti aerei degli alleati. Rimangono ancora le rovine delle postazioni della contraerei tedeschi a testimonianza dei questi tragici momenti.

La seconda tappa è forse la più commovente: il Cimitero americano di Colleville sur Mer. Una lunga distesa di croci e stelle di David ci ricorda le vittime di quel drammatico periodo. Vedere tutte queste giovani vite spezzate per la liberazione dell’Europa non può commuovere, anche chi, come noi, non ha vissuto i tragici anni della Seconda Guerra Mondiale.

L’ultima destinazione di questo percorso nella nostra storia è il Memoriale di Caen. Qui sono, ben rappresentati, gli anni antecedenti al 1945 ed il periodo post bellico. Particolarmente toccante è il filmato che ripercorre il D-Day sia dal fronte alleato che da quello tedesco.

Partiamo un po’ scossi alla volta di Honfleur, ultima tappa della nostra vacanza in terra normanna. Ci aspettano tre notti al “Moulin Saint Nicol” , una gite de France a solo un km di distanza dal centro della cittadina. Anche in questo caso la sistemazione non delude affatto le nostre aspettative. I padroni di casa ci mettono subito a nostro agio e ci fanno sapere che ci hanno cambiato stanza: siamo nella Grand Royal. Saliamo all’ultimo piano e ci troviamo in un appartamento di circa 60 mq… uno spettacolo! Le Moulin si trova a circa 5 minuti di distanza dal Vieux Bassin, il centro di Honfleur. Si tratta di un piccolo porto turistico attorno al quale di sviluppa la città vecchia. Le case, ai margini del molo, rispecchiano la tradizione marinara di questa cittadina. Le strade, attorno al porto, sono molto animate e brulicano di gallerie d’arte, negozi di gastronomia, locali e ristoranti. Molto particolare è la chiesa di Sainte Catherine. Costruita dai maestri d’ascia presenta un soffitto di legno che ricorda la chiglia di un vascello. La chiesa, ed anche l’annesso campanile, sono costruiti interamente in legno dato che era il materiale che, gli artigiani locali, meglio sapevano trattare.

20 agosto Rouen – Fecamp – Etretat – Honfleur (Le Moulin Saint Nicol) Cominciamo la nostra esplorazione della Alta Normandia dedicandoci alla visita di : Rouen, Fecamp ed Etretat.

La colazione preparata dai Signori Dardol è pantagruelica: croissant, pane, spremuta, macedonia di frutta e marmellate fatte in casa oltre a latte e cioccolato per Nicolò! Ci preparano perfino il cestino per la merenda del pomeriggio! Rouen, nonostante i pesanti bombardamenti subiti nel ’44, ha conservato un centro storico medioevale molto bello. La cattedrale, che così tanto ispirò Monet, è molto bella ed imponente. Le strade del centro storico sono tutte pedonali e vi sono interessanti negozi di antiquari.

Seconda tappa: Fécamp, cittadina di mare incastonata tra le falesie e famosa, anche , per il Palais Benedectine all’interno del quale si produce il famoso liquore.

La terza, ed ultima tappa, della giornata è Etretat nota per le sua alte e bianche falesie che raggiungono i 170 mt. Lo spettacolo è meraviglioso: la baia è circondata da queste imponenti formazioni calcaree che, durante la bassa marea, possono essere raggiunte a piedi.

Torniamo ad Honfleur attraversando una delle opere di ingegneria più importanti al mondo: il Ponte di Normandia. La particolarità di questo ponte, oltre alla lunghezza di circa 2 km, è il fatto di essere costruito senza alcun pilone centrale ma solo utilizzando cavi d’acciaio.

21 agosto Route des Abbayes – Deauville – Trouville – Honfleur In previsione del lungo viaggio di rientro verso l’Italia, oggi, percorreremo la D982 una strada panoramica lungo la Senna sulla quale si trovano tre belle abbazie.

La prima è quella di Saint Wandrille. Il complesso è stato colpito dai bombardamenti, restano comunque le vestigia degli antichi fasti.

La seconda è Jumigie. L’abbazia è distrutta, tuttavia si vedono ancora le alte torri ed alcube parti della navata. Le rovine di pietra bianca che si stagliano tra gli alberi sono molto suggestive e lasciano immaginare la grandiosità di quest’opera.

La terza è Saint Georges de Borscheville. Il complesso, perfettamente conservato, presenta, oltre alla chiesa, un bellissimo giardino dal quale è possibile osservare il panorama.

L’ultima tappa di questo nostro viaggio in Normandia sono le due cittadine di Deauville e Trouville. Separate semplicemente da un ponte, o durante la bassa marea, da un passaggio pedonale molto caratteristico, le due località sono molto differenti. Trouville ci accoglie con la sua lunga spiaggia brulicante di famiglie mentre Deauville ricorda le nostre esclusive località tirreniche. Una passeggiata a Deauville è molto piacevole; vi sono tantissimi negozi, bar, ristoranti, una via pedonale ricca di boutique ed un lungomare con cabine dai nomi di attori famosi che rievocano gli anni 20 e 30 quando la località divenne meta preferita di villeggiatura dei ricchi parigini.

Terminiamo il nostro soggiorno in Normandia con un piatto di moules ed una puzza di pesce alla Brasserie La Digue sulla spiaggia di Tourgeville. Salutiamo la Normandia ammirando un meraviglioso tramonto sul mare calmo.

21 agosto In partenza per rientrare in Italia. Salutiamo i Signori Dandol che ci hanno fatto sentire il calore della gente Normanna.

Ci portiamo nel cuore la gentilezza di tutte le persone che abbiamo incontrato, la cura delle chambres d’hotes dove abbiamo alloggiato, la bellezza dei posti che abbiamo visitato, i colori del mare e delle falesie, i profumi della brughiera, la commozione provata nei luoghi del D-Day ma soprattutto la voglia di tornare presto a visitare questi meravigliosi posti.



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