Francia e Spagna

Viaggio in auto Costa Azzurra, Verdon, Nimes, Arles, Avignone, Camargue, Carcassonne, Barcellona
Scritto da: paola63
francia e spagna
Partenza il: 13/08/2011
Ritorno il: 30/08/2011
Viaggiatori: 3
Spesa: 2000 €
Ascolta i podcast
 
Itinerario Costa Azzurra – Provenza – Carcassonne – Barcellona. In Francia soggiorneremo sempre in chambres d’hotes con giardino e piscina prenotate tramite internet (una specie di agriturismi). Partenza il 13 agosto alle 5 del mattino da Roma.

La prima meta è Montecarlo che riusciamo a vedere solo dall’auto per l’impossibilità di trovare un parcheggio. Continuiamo quindi verso la nostra prima tappa. Cagnes sur mer. Volevamo seguire la strada panoramica, ma interpretando male le indicazioni ci ritroviamo sull’autostrada scoprendo così che in Francia, al contrario dell’Italia, le autostrade sono segnalate in blu e le statali in verde. Impariamo inoltre che le indicazioni stradali spesso spariscono per ricomparire poi (se hai azzeccato la via giusta) dopo un paio di incroci. Con qualche difficoltà troviamo l’accogliente “Jardin Fragonard” dove resteremo 3 notti. Dopo un breve relax a bordo piscina ci dirigiamo per cena a Nizza. Tutta la costa azzurra sembra essersi data appuntamento lì tanto è affollata. Ceniamo e passeggiamo nella parte antica.

La mattina seguente dopo una abbondante colazione servita nel giardino della villa in compagnia degli altri ospiti, ci dirigiamo verso Cannes per prendere il traghetto per una delle isole Lerins. Parcheggio a pagamento piuttosto salato (5 ore circa 12 euro) ma scopriamo che il prezzo è in linea con tutti gli altri di cui ci serviremo. Scegliamo l’Isola con il castello perché il traghetto è già pronto per partire mentre per l’altra, quella del Monastero dovremmo attendere quasi un’ora. L’isola è un susseguirsi di calette rocciose, il mare freddo ma molto bello per fare snorking. Al ritorno facciamo un giro per Cannes, niente di memorabile. La sera la trascorriamo di nuovo a Nizza per incontrare un amico trasferitosi li per lavoro.

Nel nostro ultimo giorno in costa azzurra trascorriamo mezza giornata nella spiaggia di Villefranche, visitiamo la fortezza affacciata sul mare e poi ci dirigiamo verso Saint Paul DeVence, paesino arroccato molto caratteristico, con le viuzze piene di botteghe di artigiani.

Dopo colazione, sempre abbondante e in compagnia degli altri ospiti, ci dirigiamo verso le Gole del Verdon. Sosta a Gordes . Breve visita guidata alla fabbrica di profumi “Fragonard” e acquisto di qualche colonia nel relativo negozio. Proseguiamo per le gole. Passiamo per Castellane e poi a La Palud seguiamo il percorso panoramico della routes des cretes. Nel tardo pomeriggio arriviamo ad Aiguines piccolo paesino sulle rive del lago di Santa Croix dove il giorno seguente affittiamo un pedalò per inoltrarci nelle gole e vederne almeno un tratto dal basso. Consiglio di andare abbastanza presto perché, dopo le 11, non solo ci sono lunghe file per affittare i mezzi ma la gola diventa più trafficata di un’autostrada. Nel pomeriggio visitiamo lo splendido paesino di Moustier Sainte Marie e quello di Sainte Croix nel tentativo di vedere i campi di lavanda. Purtroppo è tardi, la lavanda è stata tutta tagliata.

Lasciamo Aiguines (dopo 2 notti) per Bellegarde (5 notti), piccola località strategicamente tra Nimes e Arles. Lungo la strada rigorosamente statale, per vedere il panorama, visitiamo Aix en Provence.

Durante i quattro giorni che seguiranno visiteremo Avignone con il suo storico Palazzo dei Papi. (Segnalo che si può lasciare la macchina in un parcheggio pubblico (Ile) e prendere la navetta che lascia proprio al centro, il tutto gratuitamente) Di ritorno abbiamo visto il Pont De Gard. La visita di circa 40 minuti ci è costata 15 euro. Non era più previsto il pagamento del solo parcheggio, come indicava la nostra guida, ma un biglietto giornaliero comprensivo anche del museo. Vista l’ora non abbiamo usufruito della possibilità di fare il bagno sul fiume. Una giornata è stata dedicata alla Camargue con visita della riserva zoologica, assolutamente da non perdere, le saline e Sainte Marie de la Mer. Un bagno rinfrescante alla spiaggia alla fine delle Saline di Giroud nelle ore più calde è d’obbligo.

Abbiamo inoltre visitato Nimes con i suoi monumenti sapientemente illuminati la sera. Arles , Beaux de Provence con il suo castello con rovine e simpatica animazione. Rouissillon con le sue rocce rosse e gialle. Non ci hanno molto colpito né Gordes né Isle sur la Sorgue che pure venivano indicati dalla guida come paesini da visitare. Carina è stata invece la visita di Fontaine de Vaucluse dove nasce il fiume –Sorgue. Organizzano gite in canoa. In due ore si raggiunge Isle sur la Sorgue e ti riportano indietro con il pulman. Purtroppo bisogna prenotare perché c’è molta affluenza.

Lasciata Bellegarde ci dirigiamo a Carcassonne con breve sosta a Narbonne, dove vediamo tutto dall’esterno perché chiese e momumenti sono chiusi per pausa pranzo.

La nostra chambre è a Bram 15 km dopo Carcassonne in direzione Castelnaudary.

Visitiamo Carcassonne “vecchia” la sera con una sapiente illuminazione che la rende affascinante, vi torniamo in anche di giorno ma l’effetto non è certo lo stesso.

Il giorno seguente prendiamo le bici, gentilmente messe a disposizione dal nostro padrone di casa e raggiungiamo Castenaudery costeggiando il Canal Du Midi. Lo spettacolo delle chiuse che si riempiono e svuotano è veramente interessante, ma non essendo degli atleti 30 km in bici anche se su terreno pianeggiante ci hanno distrutto.

La sera torniamo, questa volta in macchina, a Castelnauderu dove c’è la festa del cassoulet piatto tipico del posto (anatra e fagioli). Non è possibile mangiare altro, tutti i ristoranti hanno lo stesso menù. Dopo varie ricerche troviamo una pizzeria sulle rive del lago da dove riusciamo anche a vedere i fuochi artificiali.

Il giorno seguente andiamo a vedere un’antica abazia a Minerve e la sera il festival nella Carcassonne “nuova”.

Lasciata Bram (3 notti) per dirigerci verso Barcellona, nei pressi di Narbonne visitiamo l’Abazia di Fonfroide. La visita obbligatoriamente guidata si rivela molto interessante.

Decidiamo di continuare con l’autostrada fino a Perpignant. Ci dirigiamo con la statale verso S Cypren -Colliure e Figueres facendo una strada molto panoramica. Poi di nuovo autostrada fino a Barcellona.

Grazie al complesso intrigo di strade il cui senso di marcia varia anche più volte impieghiamo più di un ora per trovare l’albergo. Sobrio 3 stelle della catena NH (dove restiamo 3 notti) scelto perchè vicino al mitico Camp Nou. Lasciata la macchina al parcheggio dell’hotel ci spostiamo sempre in metro comprando i famosi T10. La mattina seguente dopo aver fatto colazione in un bar-panetteria visita del museo del Barca.

Mai visti tanti visitatori entusiasti in un museo. Devo dire che affascina anche chi, come me, di calcio non si interessa minimamente. Dopo 4 ore riesco a tarar fuori la famiglia e ci dirigiamo al castello di Montjuc da dove si ha una bella vista panoramica della città.

Cena a base di paella in un locale consigliato dall’hotel fuori dalla zona centrale e ritorno a Montjuc per vedere gli incantevoli giochi d’acqua di luci e suoni della fontana.

La mattina seguente andiamo a vedere il parco Guell, continuamo con la Sagrada Familia (mai completata e già in restauro), il Paseo de gracia e la Rambla.

Dopo un breve riposino in hotel torniamo in centro per cenare e vedere la Rambla di sera con la sua animazione.

29 Agosto, ultimo giorno di vacanza, lasciamo i bagagli in hotel e andiamo in centro. Qualche acquisto al coloratissimo mercato e visita del centro storico. Nel tardo pomeriggio ritiriamo l’auto, i bagagli e ci dirigiamo al porto dove ci imbarcheremo sulla Grimaldi in direzione Civitavecchia.

Sinceramente dalla Grimaldi ci aspettavamo qualcosa di meglio visto che si propone anche per delle mini-crociere. In realtà le cabine (almeno le interne) hanno dimensioni uguali alle normali navi traghetto, ma con un bagno più piccolo e scomodo. La piscina bambini era vuota e i lettini a disposizione (semisfondati) sufficienti per meno della metà dei passeggeri.

Il self service con poca varietà di cibi. Per finire per scendere a terra dal garage il caos più completo con passeggeri che si improvvisavano vigili e dirigevano il traffico delle auto incastrate.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche