Francia del sud: Millau, Albi, castelli catari e mare

Due settimane alla scoperta della Francia del Sud, meta ancora poco conosciuta dai turisti italiani (che di solito si fermano in Costa Azzurra o proseguono per la vicina Spagna)
Scritto da: BarbaraCera
francia del sud: millau, albi, castelli catari e mare
Partenza il: 03/08/2012
Ritorno il: 17/08/2012
Viaggiatori: 4
Spesa: 1000 €
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Francia del sud 2012, fra antichi castelli e spiagge immense

Partecipanti: Barbara Cera, Marco Pelucchi, Figlio Davide (16 anni), Figlia Miriam (13 anni)

1° GIORNO – venerdì 3 agosto: SI PARTE

Alle 3:45 suona la sveglia ed un’ora dopo siamo già in autostrada per la nuova avventura! Per noi la Francia del Sud non è una scoperta, ma una conferma. Ci siamo già stati durante l’estate 2009 (Arles, Avignone, Carcassonne, Narbonne, Nîmes, Pont du Gard e Tarascon, con vita da spiaggia nella bellissima Narbonne Plage) e ci torniamo perché i nostri figli la apprezzano immensamente. Il nostro primogenito Davide – che ora ha 16 anni – sostiene che in Francia del Sud ha avuto il piacere di vedere, nel viaggio precedente, due capolavori assoluti: l’acquedotto romano del Pont du Gard e l’incredibile scultura naturale del Gouffre de l’Oeil Doux (letteralmente: l’abisso dell’occhio dolce), vicino a Saint Pierre sur Mer. Più prosaicamente Miriam – che ora ha 13 anni – ci vuole tornare perché si ricorda spiagge immense e selvagge, bagnate da un mare limpido e caldo. Questa seconda vacanza non ci deluderà, a parte il fatto che l’acqua del mare … non ci sembra più tanto calda!

Eccoci ora di ritorno in Francia del Sud, a poco più di 300 km prima di Barcellona.

Mentre la parte di autostrada italiana è assolutamente deserta, quella francese è invece molto caotica. La troviamo sgombra solo nel tratto che da Montpellier sale a Millau, la nostra prima tappa.

Paesotto di poco più di 20mila abitanti, Millau ha recentemente acquisito notorietà a livello internazionale perché nel 2004 vi è iniziata la colossale costruzione di un enorme viadotto veicolare, il più alto del mondo, progettato da Sir Norman Foster e completato in soli tre anni di lavoro. La visita è impressionante, perché vediamo il viadotto dal basso : ci sentiamo così piccoli! I piloni del ponte sono sette ed il più alto misura ben 343 metri.

Al punto informativo, siamo accolti da queste ed altre informazioni, che ci danno una precisa idea della complessità e precisione di questa mirabile opera.

Rimontiamo in auto ed un paio d’ore dopo siamo ad Albi, esattamente a metà strada fra Oceano Atlantico e Mediterraneo, cittadina che conta poco meno di 50mila abitanti e iscritta da tempo ai siti Unesco patrimonio dell’umanità. Per chi non lo sapesse, Albi è anche la patria del famosissimo pittore Henry Toulouse Enry Toulouse Lautrec (1864-1901).

La città in sé è particolarmente piacevole perché il centro storico è costruito in uniformi mattoni dal caratteristico colore rosato, che lo rendono straordinariamente omogeneo: sono i mattoni di argilla estratta dal fiume Tarn, lo stesso che l’acquedotto di Millau ha osato scavalcare!

Punto nevralgico della città è la Cattedrale di Sainte Cecile, unica cattedrale gotica al mondo costruita con mattoni, che somiglia più ad una fortezza che ad una vera chiesa. Tra il resto, è anche la costruzione in muratura più grande del mondo. E’ semplicemente straordinaria nella sua imponente semplicità.

Domattina ne vedremo l’interno e visiteremo anche il museo dedicato al locale pittore, nell’annesso Palazzo de la Berbie.

Continuiamo a camminare fino al Pont Vieux (il più antico ponte ancora agibile in auto in Francia) e da lì proseguiamo fino al Ponr Neuf. La città ci piace davvero molto, perché sembra a misura d’uomo, nonostante gli imponenti edifici per i quali è rinomata.

Mangiamo in una buona birreria nella zona del mercato coperto (Le Pascadou, 52 Rue Emile Grand) e ci ritiriamo per la notte presso il nostro ottimo hotel, nonostante sia solo un due stelle: Logis les Pasteliers, 3 Rue Honoré de Balzac.

2° GIORNO – sabato 4 agosto – ALBI E VERSO IL MARE

Dietro il nostro bellissimo logis c’è un mercato rionale di alimentari, dal quale transitiamo per andare in centro.

Il museo Toulouse-Lautrec ci entusiasma (me in particolare), perché presenta in dettaglio non solo l’aspetto del pittore-posterista che tutti conosciamo, ma anche la sua variegata poliedricità.

L’area museale, completamente rinnovata nel 2008, vanta un’eccezionale raccolta di opere del maestro, nonché affreschi e dipinti dal Seicento ai giorni nostri. Molto pregevole anche una piccola raccolta di pezzi di Gauguin nelle insolite vesti di scultore, nonché una testa bronzea di Rodin.

Dopo aver visitato il museo e gettato un’occhiata ai superbi giardini che lo circondano, entriamo nella Cattedrale, dotata di uno splendido coro quattrocentesco. Finalmente dal suo interno, molto alto, si comprende di essere in una cattedrale gotica e non in una fortezza!

Tra il resto, abbiamo la fortuna di vedere l’inizio di una celebrazione di un matrimonio in pompa magna, con l’organo che suona tipiche musiche nuziali.

Dopo un’intensa mattinata di visite, ci dirigiamo a Gruissan, nostra meta finale, magnifica cittadina portuale.

L’autostrada è un rallentamento continuo ed arriviamo praticamente sfiniti alla meta.

Il résidence (Hames des Lavandines, in rue de la Hune) dove è ubicato il nostro appartamento è molto bello, tranquillo ed accogliente. Al centro, proprio di fronte alla nostra porta di casa, c’è una piccola piscina condominiale, dove faremo qualche breve bagno rigenerante (in famiglia preferiamo tutti di gran lunga il mare).

Il nostro appartamentino è delizioso ma – seppur affittato per 4/5 persone – è davvero piccolo per i nostri standard abituali: per due settimane però vedremo di farcelo andare bene!

3°-4° GIORNO – domenica 5 / lunedì 6 agosto: SPIAGGE

Il résidence dove alloggiamo dista solo 200 metri dalla spiaggia del porto, davvero incantevole. Noi però al porto preferiamo passeggiare soltanto: segnaliamo che ci sono parecchi locali dove si possono gustare mega-panini a prezzi modici, oppure pesce a buon prezzo e carne a menu fisso. C’è solo l’imbarazzo della scelta!

Per i nostri bagni, preferiamo spiagge più grandi e selvagge.

In questi due primi giorni di mare ne visitiamo due, entrambe notevoli:

Narbonne Plage (dove eravamo già stati nel 2009), un’immensa distesa di sabbia prima di arrivare al mare ;

Gruissan Les Ayguades, più selvaggia, dove si può fare il bagno costeggiando anche alcuni scogli.

L’acqua è fredda, soprattutto di lunedì, dopo il diluvio della domenica notte.

Il clima è comunque piacevolissimo, perché – nonostante il caldo torrido – il mattino l’aria è sempre piuttosto frizzante e verso sera in spiaggia è necessario stare al sole per non tremare.

L’appartamento è dotato di angolo-barbecue e lunedì sera ci cimentiamo in una bella grigliata di carne e verdure!

5° GIORNO – martedì 7 agosto: IL CASTELLO DI Peyrepertuse e il borgo di RENNES LE CHATEAU

Oggi partiamo molto presto perché vogliamo visitare due dei luoghi più famosi dei dintorni.

Il castello di Peypertuse, una delle roccaforti della resistenza catara, è semplicemente strepitoso. Tutti in famiglia ne ammiriamo la splendida posizione scenografica, alle propaggini del Pirenei, a circa 800 metri di altitudine. Da lontano si stenta a riconoscere dove inizino le mura del castello e dove finisca lo sperone di roccia sul quale è stato costruito.

Due chilometri di mura in rovina racchiudono pochi suggestivi resti di primitive abitazioni, della chiesa dedicata a Maria e del torrione di guardia dedicato a San Jordi.

Sia mio marito che i miei figli sono un po’ delusi dalla visita, perché si aspettavano di ritrovare vestigia meglio conservate.

Io invece, animata dalla mia proverbiale fantasia, ne sono assolutamente entusiasta, perché il luogo è permeato da un’atmosfera medievale che emana da ogni singola pietra.

Abbiamo la fortuna di assistere anche ad uno spettacolo di falconeria, che contribuisce a rafforzare l’atmosfera fuori del tempo di questo luogo.

Dopo aver mangiato benissimo in un localino della zona (Mon grain de Sel in località Soulatge), ci dirigiamo verso il misterioso borgo di Rennes le Chateau.

Ah, prima che mi dimentichi: in questo ristorante mio figlio ed io abbiamo apprezzato la migliore salsa alla senape ed aglio che abbiamo mai assaggiata : peccato che la ricetta sia un segreto della cuoca e che non ce l’abbia voluta rivelare…

Il piccolo borgo è semplicemente delizioso : è un luogo dove si respirano pace e serenità ma… lo troviamo un po’ sopravvalutato nel suo alone di mistero e di incantesimo.

Il piccolo percorso museale ci “inizia” alla leggendaria figura dell’abate Saunière, lasciandoci però con più domande che risposte.

L’attigua chiesa accoglie i fedeli con un’acquasantiera retta a spalle dal diavolo : è questa la famosissima immagine che tutti conosciamo.

Rientriamo a casa dopo le 20, stanchi ma felici di aver conosciuto due luoghi incantevoli, immersi entrambi in uno scenario di montagne e foreste da fiaba.

6°-7° GIORNO – mercoledì 8 / giovedì 9 agosto: SPIAGGE E KART

Al mattino di mercoledì – prima di partire per i nostri giri – utilizziamo per la prima volta la piscina del résidence : l’acqua è fredda ma gradevole.

Dopo qualche tuffo in mare a Gruissan Les Ayguades che già conosciamo, trascorriamo qualche piacevole oretta alla pista di kart di Gruissan, dove Miriam ed io siamo le spettatrici delle evoluzioni degli uomini di famiglia (Miriam ha ancora l’età per guidare solo il modello per bambini, io invece non sono per nulla attratta dall’idea di provare l’ebbrezza di uno sport tutto sommato pericoloso).

Situata a metà strada fra Gruissan e Narbonne Plage, la pista di kart è davvero lunga e gradevole, per chi si vuole cimentare.

Davide e Marco provano una sessione, si entusiasmano e poi si cimentano anche in una seconda!

Entrambe le volte la pista è piena al suo massimo (di 14 kart) e – dopo essere arrivati fra gli ultimi nella prima sessione – nella seconda Davide è sesto, seguito a ruota da suo padre.

E’ uno sport costoso (13 euro per 9 minuti di sessione individuale), ma davvero divertente.

La sera ceniamo presto e poi usciamo per una passeggiata al porto.

Ci fermiamo in un baracchino ambulante per gustare i famosi churros: sono dei biscotti fritti (una base di acqua e farina con un pizzico di sale), che testimoniano la vicinanza delle usanze francesi e di quelle spagnole in questo spicchio di Mediterraneo.

Giovedì la giornata è ancora più splendida : nessuna nuvola in cielo oscura un sole perfettamente rotondo (ma fa comunque troppo caldo per i miei gusti).

‘Stavolta proviamo una nuova spiaggia, Gruissan Mateille, semplicemente enorme ed incredibilmente spoglia : qui risiede tutto il fascino del paesaggio marino, che sembra così lontano dal traffico e dalla frenesia della vita quotidiana. La brezza è leggera, tanto che nemmeno un kart a vela si affaccia sulla lunga lingua di terra battuta che separa la strada dalla spiaggia.

8° GIORNO – venerdì 10 agosto: IL CASTELLO DI QUERIBUS

Oggi partiamo alla scoperta di un altro castello cataro, il magnifico castello di Queribus, l’ultimo a cadere (nel 1255). Dall’alto delle sue mura ciclopiche (con uno spessore fra il metro e mezzo e i due metri) il panorama sulla valle del Rossiglione è semplicemente mozzafiato. Il torrione poligonale racchiude un piccolo tesoro: un pilastro originale, perfettamente conservato, che si apre a fiore verso la volta.

‘Stavolta anche gli interni del castello accendono la fantasia pure ai miei familiari, che non si stancherebbero di passeggiare sui camminamenti di ronda, ammirando un favoloso panorama, sotto un cielo limpido e terso.

Dopo la visita al castello, scendiamo a valle, al paese sottostante.

Si chiama Cucugnan e Davide ci comunica che sarà in un paesino esattamente come questo che verrà a godersi la pensione (se mai l’avrà). Dominato da un antico mulino a vento ristrutturato ed ancora utilizzato (quindi visitabile solo all’esterno), gode di grande fama perché la sua piccola chiesa ospita una delle quattro statue di Vergine incinta presenti sul suolo francese (in tutto il mondo sono soltanto una quarantina).

Il locale teatro ha realizzato un semplice ma simpatico cartone animato che parla dei Catari: è un peccato che si tenga solo in lingua francese, per cui sono l’unica della famiglia ad apprezzarlo!

Mangiamo all’aperto in un barettino in centro paese (Bar du Vigneron, Place du Platane) e poi acquistiamo delizioso miele presso un centro degustazione (Miellerie les Ruchers des deux Chateaux) che mostra al suo interno anche un piccolo, impressionante alveare in funzione.

La sera siamo troppo stanchi per uscire e ce ne restiamo a casa, nonostante sia San Lorenzo e ci siano parecchi desideri da chiedere alle stelle cadenti …

9° GIORNO – sabato 11 agosto: AL MERCATO DI NARBONNE PLAGE

Ci svegliamo prestissimo perché oggi è giornata di mercato nella vicina Narbonne Plage!

Alle 9:00 siamo già in giro per le bancarelle e ne usciamo un paio d’ore dopo, stanchi ma felici degli innumerevoli acquisti : alcuni regalini, alcuni capi di vestiario ed anche un piccolo aggeggino per preparare dei churros casalinghi (provato il giorno seguente con estremo successo).

Ci installiamo per qualche ora sulla magnifica e lunga spiaggia di Narbonne plage.

Verso le 14 – cotti a puntino dal sole e dal sale – mangiamo cozze in una brasserie lungo la spiaggia, prima di rientrare a casa.

Tranquilla serata in casa, dopo un tuffo ristoratore in piscina.

10° GIORNO – domenica 12 agosto: AL MERCATO DI NARBONNE

Ci svegliamo prestissimo pure stamani, perché oggi è giornata di mercato nella vicina Narbonne!

Splendida città romana (che abbiamo visitata in lungo ed in largo nel 2009) da cui partiva la via Domitia, Narbonne vanta uno dei più bei mercati coperti di Francia, aperto al pubblico nel lontano 1901.

Il mercato coperto riguarda gli alimentari e si svolge tutte le mattine, mentre di giovedì e di domenica anche le vie circostanti si animano di bancarelle multicolori, multirazziali e multiprodotto.

Acquistiamo anche dell’ottima paella già pronta da gustare a casa e nel pomeriggio Marco e Miriam si cimentano – per la prima di innumerevoli volte – nella preparazione dei churros.

Nel tardo pomeriggio andiamo alla spiaggia di Gruissan Mateille, davvero lunghissima e larghissima : spira un forte vento, che sferza le gambe con la sabbia fine.

Rientrati a casa, ci cimentiamo nel nostro secondo barbecue.

11° GIORNO – lunedì 13 agosto: GRUISSAN CENTRO

Oggi partiamo alla conquista di Gruissan in bici! Il noleggio si effettua al porto: per 11 euro cada. bici si può tenere il mezzo dalle 9 alle 14.

Iniziamo dalla collina che fronteggia il centro storico di Gruissan : sul suo cocuzzolo, ci sono la chiesa di Notre Dame des Auzils e il Cimitero Marino, entrambi molto suggestivi. Non siamo i soli a godere del panorama sul mare e mio marito ed io ci fermeremmo di più ma … i nostri figli sono impazienti di risalire sul sellino della bici!

Ridiscendiamo quindi verso il centro, dove visitiamo la chiesa Notre Dame de l’Assomption ed i resti di un antico castello, ora ridotti ad una semplice torre: la Tour Barberousse.

La parte migliore del tour è quella finale : arriviamo all’immensa distesa delle saline e poi – prima di riconsegnare le bici – compiamo un intero giro del porto… fantastico!

Mangiamo un panino al volo in un baretto del porto e – dopo un paio d’ore di relax nell’aria condizionata di casa – ci tuffiamo in piscina per un po’ di ristoro.

Dopo cena, riproviamo a fare i churros, di cui siamo diventati grandi estimatori!

12° GIORNO – martedì 14 agosto: SI TORNA AI KART

Stamani facciamo un po’ di spesa, per l’ultima volta.

Sono due i supermercati con buon rapporto qualità/prezzo che consigliamo: a 1 km da Gruissan, Iinermarchè, sulla strada per Narbonne Plage; a 9 km. da Gruissan, il grande Carrefour di Narbonne.

Nel primissimo pomeriggio ci rechiamo ancora alla pista dei kart, dove Davide e Marco girano insieme per tre sessioni, poi Davide ne compie ancora un da solo.

Mentre alla prima sessione sono a metà classifica, Davide vince sia la seconda che la terza, seguito a ruota dal papà!

Davide chiude in bellezza anche la sua ultima sessione, con un bel secondo posto.

Dopo alcune ore di spiaggia a Gruissan Mateille, ci dedichiamo al nostro terzo nonché ultimo barbecue vacanziero (con dessert a base di churros fatti in casa).

13° GIORNO – mercoledì 15 agosto: PIOVE

Il tempo atmosferico è pessimo per tutta la giornata e – mentre i nostri figli fanno i compiti – mio marito ed io ci dedichiamo ad un po’ di shopping : vino in una locale cantina e libri usati in lingua francese presso un rigattiere.

14° GIORNO – giovedì 16 agosto: MARE

Poiché oggi è il nostro ultimo giorno di vacanza, stiamo al mare tutto il tempo : al mattino a Gruissan Mateille ed al pomeriggio a Narbonne Plage.

Domani torniamo a casa1

15° GIORNO – venerdì 17 agosto: SI RIENTRA

Puliamo casa e – caricate le valigie sull’auto – alle 9:30 partiamo.

Il traffico è abbastanza scorrevole e facciamo una sola tappa a più di metà strada, verso Nizza.

Alle 18:00 siamo già a casa!

BILANCIO DEL VIAGGIO

Consigliamo a tutti la Francia del sud: una terra calda, piacevole, ricca di storia e di cultura, ancora poco frequentata dal turismo italiano (che si ferma maggiormente in Costa Azzurra oppure prosegue fino alla Spagna).

Mio marito e Davide hanno adorato Gruissan, un piccolo centro a pianta circolare, che abbiamo potuto agevolmente girare in bicicletta.

Miriam invece ama le spiagge grandi e selvagge di queste zone, dove l’occhio si perde in un mare di sabbia prima di raggiungere la distesa dell’acqua.

Per parte mia… consiglio vivamente una visita ai castelli catari: noi ne abbiamo visti soltanto due, ma la zona ne è interamente disseminata!



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