Francia: dalle Alpi al mare
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Il nostro itinerario alterna una prima parte di montagna con una seconda parte di mare e attraversa la Provenza, una zona che in parte abbiamo già visitato. Abbiamo scelto di fare una vacanza più ‘lenta’ con meno visite e un po’ più di attività all’aria aperta.
PRIMO GIORNO
Partiamo da Torino e con l’autostrada Torino-Bardonecchia ci dirigiamo a Claviere (TO). Siamo a inizio giugno e il tempo è un po’ instabile. Decidiamo per un breve e facile trekking che dal Rifugio Capanna Gimont (che si raggiunge in auto da Claviere) tocca il Colle Bercia e arriva in un paio di ore al Lago dei 7 Colori. Le marmotte si sono appena svegliate dal letargo, e un po’ sonnolente si avvistano numerose al sole o sull’ultima neve rimasta.
Nel primo pomeriggio, terminata la passeggiata, ripartiamo e dopo pochi km superiamo il confine francese; raggiungiamo Briancon dove dormiremo presso il B&B Bacchu Ber.
E’ tardo pomeriggio e ci rimane ancora un po’ di tempo per visitare il Centro Storico di Briancon che si trova all’interno delle mura, molto carino.
SECONDO GIORNO
Oggi percorreremo una parte della Route des Grandes Alpes, un itinerario panoramico straordinario da percorrere in moto o in bici… noi ci accontenteremo dell’auto e precorreremo il tratto da Briancon a Barcellonette per poi proseguire e raggiungere Castellane, alle porte delle Gole del Verdon, in serata superando tre passi alpini spettacolari.
Alle porte di Briancon ci attende il Colle dell’Isoard, famosissimo per il Tour de France. I primi km scorrono bene ma da metà, la quota e la pendenza del 7%, ci fanno immaginare, e anche un invidiare, le fatiche dei numerosi ciclisti che si cimentano nella salita. I panorami in quota, ancora coperti di neve, sono entusiasmanti.
Si scende rapidamente e dopo alcuni chilometri un altro passo il Colle di Vars. Altrettanto spettacolare per i ciclisti e…sicuramente più confortevole per noi automobilisti.
Al fondo del Colle ci fermiamo a Tournoux per la visita del complesso fortificato. Le indicazioni non sono chiare, non riusciamo a trovare la partenza del sentiero che porta al forte partendo dal paese e così procediamo ancora alcuni chilometri sulla statale da dove riusciamo a vedere parte dell’imponente fortificazione arroccata sul monte. Con le migliori intenzioni, armati dei nostri scarponcini da trekking, partiamo per la scalata ma… il temporale che incombe, le pendenze vertiginose, e le rocce scivolose ci fanno desistere per l’ascesa ai camminamenti coperti che portano al Forte… peccato!
Proseguiamo in direzione Castellane superando la cittadina di Barcellonette e, seguendo il gps prendiamo un po’ casualmente una deviazione per il Colle di Allos… un Passo alpino che ci lascerà letteralmente senza fiato. Si arriva fino a 2700m di altitudine superando numerosissimi tornanti di una stradina stretta con dei panorami straordinari. La strada è stretta e obbliga in alcuni punti, se si incontrano altri veicoli, a fare qualche manovra e poi…ci sono le marmotte che impertinenti attraversano la strada!
Nel tardo pomeriggio, dopo aver incontrato sulla strada altri paesini caratteristici, arriviamo a Castellane dove dormiremo al Camping La Ferme, un po’ fuori dal centro ma anche fuori dalla confusione, in un minuscolo Mobilhome con angolo cottura.
TERZO GIORNO
Da Castellane imbocchiamo la strada direzione Moustiers Sainte Marie risalendo il fiume Verdon.
La prima tappa, come consigliato dall’Ente del Turismo, sarà il Belvedere Couloir Samson dove lasceremo l’auto per iniziare il ns trekking. Il sentiero più famoso è il GR4, per un totale di 30km fra andata e ritorno. Non avendo il tempo di percorrerlo tutto, scegliamo di farne una parte per un totale di circa 4h di cammino fra andata e ritorno (l’itinerario completo di questo tratto supera le 12 ore). Il sentiero, almeno nella parte fatta da noi, non è particolarmente complesso, leggere pendenze, alcuni passaggi dove prestare un po’ di attenzione e due lunghe gallerie (1km circa in totale) che necessitano di una torcia per essere percorse; detto questo con un paio di scarpe adeguato pensiamo che possa essere adatto anche a escursionisti non esperti, a dispetto di quello che recitano i cartelli allarmistici lungo il percorso.
Nel primo pomeriggio torniamo alla nostra auto e proseguiamo la strada in direzione Moustiers non dimenticandoci di fare tappa in alcuni punti panoramici sul Canyon.
Moustiers Sainte Marie è un paesino delizioso , pieno di botteghe e con una cascata nella piazza principale. Proprio su queste cascate si affaccia la porta finestra della nostra camera d’albergo presso Le Relais…che romantico!
QUARTO GIORNO
A pochi chilometri dal nostro albergo la valle si apre sul Lago Saint Croix…di un blu accecante! Noleggiamo un pedalò per un paio d’ore e, partendo dal Lago, risaliamo il Canyon del Verdon fino al culmine della parte navigabile, una bella gita! Il sole di inizio giugno oggi si fa sentire e così decidiamo di concederci un pisolino sulle spiagge erbose del lago, alcuni temerari fanno addirittura il bagno, l’acqua è invitante ma molto molto fredda.
Ci mettiamo in marcia, oggi vogliamo raggiungere la costa. Ci rimane solo il tempo per un gelato nella piazza di Aiguines dove ci fermiamo per vedere il castello e il panorama del Lago dalla collina.
Raggiungiamo Le Pradet in serata dove abbiamo prenotato una Mobilhome per due notti presso li Camping Lou Pantai un minuscolo campeggio che vanta la sua eco compatibilità.
QUINTO GIORNO
Dedichiamo la giornata alla visita dell’Isola di Porquerolles. E’ una piccola isola di fronte alla cittadina di Hyres. Un piccolo borgo, alcuni resti di antichi forti e poi una grande pineta solcata da alcune piste ciclabili che consentono di raggiungere spiaggette e baie, alcune di sabbia nera altre di sabbia bianca. Noleggiamo le bici e trascorriamo la giornata suddividendola fra varie soste in punti diversi. Il tutto, almeno a giugno, ha un aspetto piuttosto selvaggio, le spiagge sono piene di legni e altri detriti portati dal mare bello ma… beh forse il vento forte e il cielo un po’ nuvolo non ci hanno permesso di goderci al massimo il suo splendore.
SESTO GIORNO
Ci trasferiamo a Nizza, una bella cittadina suddivisa fra una parte più moderna fatta di bei palazzi, viali e lunghe spiagge di ciottoli e la parte vecchia, sicuramente la parte più bella. Un bel mercato delle erbe molto caratteristico e tanti tanti locali con centinaia di persone di tutte le età che si godono i pomeriggi o le serate estive nei dehors.
Un bel viaggetto, nato un po’ per caso ma perfettamente riuscito: due giorni in montagna, due fra lago e fiume e due di mare, il tutto spendendo pochissimo… cosa chiedere di più!
Se vi occorrono altre informazioni mi trovate su: antonella.piccin1@virgilio.it