Fra cascate, laghi alpini e castelli 2
Prima tappa Pré Saint Didier (più economica di Courmayeur): hotel Edelweiss. Ottima scelta: stanza un po’ datata (ma siamo stati campeggiatori) però splendida vista sul Monte Bianco, giardino attrezzato accanto alla Dora, ottima colazione in una sala molto bella e spaziosa, staff premuroso, ottime cene con piatti tipici a 20 € (scelta meno felice invece, la prima sera, in un locale in paese). Escursioni: l’orrido (50’ in salita, ma una soddisfazione), Courmayeur, le cascate del Rutor (30’), il Rifugio Elena in Val Ferret (faticoso e non del tutto gratificante; consiglio la navetta per fare comodi i primi 4 km), il lago Verney (in auto da La Thuile), il bellissimo lago d’Arpy (45’ non faticosi).
Seconda tappa Saint Pierre: hotel Saint Pierre. Conduzione familiare, bella camera in stile contemporaneo con condizionatore e frigo, colazione ricchissima dolce/salata e con crostate e marmellate fatte in casa, buoni sconto per castelli e ristoranti. Titolari prodighe di consigli e suggerimenti. Piccolo neo la vicinanza alla statale. Ottime cene alla Locanda dei sognatori: buon prezzo, staff simpatico, sconto 10% come clienti dell’hotel. Escursioni: Aosta, il castello di Fenis, il ponte-acquedotto romano di Pondel, le belle cascate di Lillaz (40’ andata, ritorno con altro percorso ad anello) precedute dall’interessante parco geologico, Cogne, il castello di Sarriod de la Tour e quello reale di Sarre, in auto le valli di Rhemes Notre Dame e Valgrisenche (ci sono piaciute meno).
Terza tappa Cervinia: hotel Perruquet. In pieno centro, caratteristico, atmosfera da pub irlandese, stanza un po’ datata ma con parquet e perlinatura in legno alle pareti, colazione discreta, parcheggio riservato a 100 m. Titolari sempre disponibili a dare dritte. Cene Al Solito Posto: dehors luminoso, piatti tipici, buon prezzo con sconto. Escursioni: il lago blu, la balconata (40’ tranquilli), il laghetto di Lod (25’, ma raggiungibile anche in auto), il Forte di Bard (interessante ma ci aspettavamo di più) e a sorpresa – nelle vicinanze – il bel castello affrescato di Issogne, l’altrettanto bello castello Gamba (museo di arte moderna con 160 opere in 13 stanze, visitabile con tablet per approfondimenti) immerso in un bel prato all’inglese.
Insomma, 15 giorni fra cascate, laghi alpini e castelli, ma scoprendo anche la gastronomia locale: fontina e toma di Gressoney, mocetta e lardo di Arnad, jambon de Bosses, crespelle alla valdostana, zuppa valpellinese, gnocchi con fonduta. Un viaggio che auguro anche a voi.