Formentera Fuori Stagione

Viaggio a formentera fai da te. Fuori dalla stagione piena di italiani fuori dal caos. Tra mare, apertivi e tramonti da sogno.
Scritto da: paoloreporter
formentera fuori stagione
Partenza il: 22/05/2010
Ritorno il: 29/05/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Era Aprile e volevamo andare in un posto di mare, anticipando la stagione o le date delle masse. Da Milano non ci andava di fare il mare ligure, toscano o della romagna: siamo pugliesi e quindi non ci accontentiamo. Dove trovare un mare a distanza di poche ore ed economico? Facile Formentera. Ero già stato nel 2006 nell’isola della baleari una sola giornata, all’epoca soggiornavo a Ibiza. Ero rimasto incantato per la naturale bellezza delle spiagge, del mare e la sua in contaminazione. Una vacanza relax, senza discoteche e folla. Anche perché Formentera ha solo una discoteca che funziona solo il sabato sera.

Il volo scelto è quello di Lufthansa, compagnia aerea che è balzata in testa alle mie preferenze per qualità prezzo di sicuro affidamento. Compriamo un economy andata e ritorno a soli 150 euro totali (75 a testa). Sul volo c’era Massimo Ambrosini, con famiglia e tata annessa. Atterriamo verso le 19 e non fa caldo. Taxi e via verso il puerto. Prendiamo al volo la penultima nave, quella delle 20 (25 euro a testa con balearia).

Arriviamo al tramonto sull’isola di Formetera, decisamente più silenziosa della sua gemella Ibiza. Dal porto ci spostiamo con taxi a es pujols e facciamo in tempo per saldare la nostra casetta, prenotata presso un agenzia immobiliare del luogo, consigliata e testata da un caro amico in questi anni.

L’appartamento è sul lungomare di Es Pujols, il balcone è sul mare. Una meraviglia. Nel complesso è un appartamentino spazioso (per esser un bilocale), probabilmente di proprietà di tedeschi (il satellite era tedesco).

Il mattino dopo andiamo a Illetas, parco naturale contraddistinto da Saline, il sole picchia e fa molto caldo. Alla fine della giornata torneremo in appartamento molto colpiti dai raggi! Nel pomeriggio decidiamo di concederci una pausa e ci spostiamo verso il Pilar della Mola alla punta estrema dell’isola. Veniamo a conoscenza del mercatino dell’artigianato e ci fermiamo a curiosare. I prezzi sono da turisti, ma l’ambiente che si respira è quello originario dell’isola degli hippy. C’è anche Firefox, un vecchio e irriducibile hippy che con il suo walkman, residuo anni 90, continuava a dipingere i suoi quadri psichedelici.

Proseguiamo proprio per la Mola, uno dei fari dell’isola. Facciamo un aperitivo e ci inoltriamo nella vegetazione per osservare il mare a strapiombo e gli uccelli tipici e protetti dell’isola. Torniamo a casa e ceniamo con qualcosa comprato da noi al supermarket. L’isola è cara, ma nei supermercati o negli alimentari locali si risparmia, meglio in luoghi diversi da es pujols. Nei giorni seguenti andiamo a visitare le altre spiagge. Cominciamo con tutte quelle all’interno del parco naturale, che non è solo Illetas. Ma poi visitiamo anche Migjorn (non eccellente), siamo andati ad es arenals, spiaggia molto carina e poco affollata. Sull’isola sono ben integrati i naturisti con i bagnanti che utilizzano il costume. E li davanti a questa natura e alla tranquillità del luogo che mi accorgo come il lavoro è aberrante, abbrutisce l’uomo, che invece dovrebbe essere dedito alla contemplazione della splendida natura. Nei giorni seguenti compriamo e utilizziamo l’ombrellino, il sole picchia e noi siamo al limite dell’ustione, ma a fine vacanza lo apprezzeremo guardando la nostra abbronzatura. La nostra liturgia per la spiaggia prevede anche il passaggio dalla locanda bocanegra dove rapiamo due boccadillos veramente squisiti. Saranno il nostro pranzo settimanale. Per le nostra comunicazioni usiamo internet, ma non quello di Es Pujols. Per fortuna incappiamo in un internet cafe a St. ferran che ci chiede solo 1 euro all’ora.

Le serata sono state alternate da visite a centri cittadini dei paesi dell’isola e cene in ristoranti o cucinate in casa. Grazie ai consigli di un amica che ha lavorato sull’isola, scegliamo tre ristoranti per la settimana. Prima di tutto il locale e caratteristico Fonda Pepe: trattoria tipica dove troviamo gli staff che lavorano sull’isola, gente locale ed hippy. Mangiamo una buona paella a base di pesce e carne. Poi dividiamo anche una frittura di anelli di calamaro. Prezzo modico e giusto. Circa 25 euro a testa. Stesso prezzo, se non maggiorato ci avrebbero chiesto nei ristoranti turistici di es pujols, che sconsigliamo vivamente, nonostante siano sempre pieni. Seconda tappa culinaria è stato sa sarganatana, un ristorante sulla via per la Mola, carino elegante dove mangiamo pesce fresco del giorno, vino e un dolcetto. Stesso prezzo della fonda pepe e usciamo soddisfatti.

Infine, quello che ci ha convinto è stato il Tortuga, ristorante caratteristico spagnolo dove prendiamo due antipasti e il filetto di vitello a la piedra. Ci vengono portati del filettini crudi ed un braciere con una pietra lavica dove cucinare a nostro piacimento la carne. Grande esperienza e qualità della carne altissima. Alla fine, comprensivo di vino e acqua paghiamo 32 euro a testa. Tutto sommato mangiare a Formentera è come faro a Milano e per questo che è giusto cercare i posti giusti (contattatemi per altre info su locali, ne ho una lista gentilmente concessami).

Un giorno infrasettimanale troviamo il cielo coperto, anche se poi la settimana si è mostrata quasi totalmente serena. In quella giornata siamo andati a santi francesc per shopping. Una cittadina carinissima e con molti negozi e gente simpatica e disponibile.

E’ qui che una sera prendiamo sia la carne, alla carnizzeria, e del pesce alla pescieria. La cuciniamo a casa con mucho gusto. Veramente soddisfatti, come quando qualche sera dopo prendiamo il pollo già cucinato da Don Pollo, localino all’entrata di Es Pujols il cui simpatico proprietario ci offre anche una birra, in quanto i polli non erano ancora pronti.

La mancanza di tanta gente e turisti, non fa aprire i locali da aperitivo, ma alla fine non abbiamo scelto tale destinazione a tali date e prezzo (meno di 500 euro a testa: 75 volo, 65 la moto, 165 per la casa + spese) proprio per avere un po’ di mare e caldo prima dell’estate piena. Siamo contenti e Formentera si conferma località a poca distanza, dal mare più bello del mediterraneo e con un ambiente generale incantevole. Ci torneremo, magari come tappa fissa per togliere un po’ di grigio della metropoli. Torniamo a ibiza, facciamo un giro nel dinamico centro e poi riprendiamo la strada per l’aeroporto dove con un volo di 1h e 30 min torniamo su Malpensa. A presto forme.



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