Foresta Nera in moto

Viaggio su due ruote in Germania, passando per Colmar, Friburgo, Zurigo, Triberg…
Scritto da: topinetti
foresta nera in moto
Partenza il: 15/07/2012
Ritorno il: 20/07/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
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Partiamo da Acqui Terme direzione Lenzkirch nella regione del Wuttemberg. Forse dovremo fermarci prima di arrivare perchè i km sono 474 e in moto è bello gustarsi i paesaggi. Passiamo il confine a Chiasso e si procede verso nord. Prima breve sosta all’ultimo auto grill prima del tunnel del San Gottardo. Un consiglio per i motociclisti è quello di non commettere il nostro stesso errore a meno che non abbiate veramente fretta: il tunnel del Gottardo su due ruote è allucinante, siamo entrati dopo una fila chilometrica al sole( le entrate sono contingentate) con una temperatura esterna di 18 C° per arrivare all’interno del tunnel a 38 C°! In auto non si avverte ma in moto si prova cosa sia un forno sia per temperatura che per odori! Usciti da quella trappola procediamo verso Zurigo e facciamo la tangenziale direzione Basilea, usciamo a Baden e facciamo una sosta forzata causa….pioggia torrenziale. Dopo mezz’ora il cielo si apre e continuiamo verso Bad Zurzach dove c’è il confine tra Svizzera e Germania. Si son fatte quasi le 19.00 e decidiamo di fermarci nel primo paesino tedesco Kussaberg-Kadelburg. Ceniamo in una gasthouse greca e soggiorniamo in una pensione suggerita dalla cameriera .In questo paese scorre il Reno.

L’indomani partiamo vestendoci un pò di più… la temperatura si sta abbassando rispetto all’Italia. Facciamo una sosta a S. Blasien bella cittadina termale immersa già nella Foresta Nera. I paesaggi sono bellissimi e la temperatura altrettanto, forse anche troppo… 11,5C°. Visitata la cattedrale, partiamo per Lenzkirch dove arriviamo dopo circa un’ora. Il paese è carino abbastanza turistico anche se non ha la quantità di servizi turistici cui siamo abituati in Italia. Per esempio per trovare dei souvenirs ho dovuto accontentarmi di una tabaccheria dove c’erano tre o quattro calamite , un portachiavi e basta. Meglio comprare qualche ricordino nei vari posti che visitate durante il viaggio. Alla pensione che avevamo scelto su internet ma senza prenotare (Pensione Reger) non c’è posto quindi ci mettiamo a cercare e optiamo per l’hotel dal nome impronunciabile Schworer. Non particolarmente caratteristico ma molto pulito, rimodernato nel 2009, wifi in camera e buon ristorante. Il gestore, un pò arcigno non parla non dico l’italiano ma neanche l’inglese. Pranziamo a base di ottimi spazle al formaggio fuso. Ci fermiamo tre giorni. Il giorno dopo andiamo a Triberg paese degli orologi a cucù. Attraversiamo una campagna stupenda e dopo circa due ore con tappe fotografiche siamo arrivati nel paesino dell’orologio a cucù più grande del mondo. Visitiamo il museo della Foresta Nera e ripartiamo per Gengenbach. Facciamo stradine alternative provinciali seguendo più il nostro naso orientativo che la cartina ed il paesaggio ci regala immagini davvero belle. Questo paese ha un’architettura tipica, case con delle travi inserite nel muro che conferisce loro un aspetto caratteristico. Torniamo indietro a Lenzkirch seguendo stavolta la via più veloce, la statale ma facciamo una tappa al lago Tetesee che dista circa 10 km dal nostro albergo.

Il giorno dopo andiamo a Colmar (Francia) in Alsazia, la regione francese che insieme alla Lorena è stata spesso oggetto di contesa tra Francia e Germania. Passiamo da Friburgo poco prima del confine francese ci imbattiamo in un cartello che indica che a 6 km esiste una paese tedesco dal nomignolo quantomeno pittoresco per noi italiani ( ma anche penso per tutte le lingue neo latine) : Merdingen! Attraversiamo il Reno su cui è il confine. La temperatura gradatamente cambia e si arriva dal “quasi freddino” di Lenzkirch ai 30 C° e oltre di Colmar. La città risente decisamente dell’influenza anche architettonica della Germania, i nomi sono spesso così composti: nome francese e cognome assolutamente tedesco. Le case sono del tutto simili a quelle viste a Gengenbach,Triberg ecc.. La cittadina carina , molto turistica e affollata. Prendiamo dopo un giro a piedi per le vie del centro, il trenino turistico che ci porta all’angolo più caratteristico della cittadina : la piccola Venezia. Pranziamo a base di frutta in un parco con diverse fontane “place Rapp”. Sulla via di ritorno non possiamo evitare di passare da Merdingen che è un paesino grazioso nonostante il nome e…..pulito specie a terra! Prima di tornare in albergo facciamo di nuovo una sosta un pò più lunga sul lago Tetesee per scattare un pò di foto e bere qualcosa. Il lago è un posto molto frequentato dai turisti e per chi ama i posti isolati forse può non piacere definendolo “la Rimini tedesca”. A me è piaciuto e apprezzo soprattutto la quantità innumerevole di piste ciclabili che si trovano in tutta la foresta nera. Concettualmente ciò che noi abbiamo visitato con la moto sarebbe stato possibile anche in bicicletta. Torniamo a Lenzkirch per trascorrere l’ultima notte e ceniamo in una gasthouse (Brauereigasthof direzione Bonndorf ) dove mangiamo un pò più…tedesco. Però non siamo riusciti a mangiare nè lo stinco né i bei wurstel bianchi che ci saremmo aspettati. Forse il tour gastronomico è più agevole verso Monaco di Baviera.

Il giorno dopo partiamo verso le otto per andare a visitare le cascate di Schaffausen in Svizzera. Distano solo una cinquantina di km e quindi arriviamo presto. Spettacolo della natura imponente. Ci tratteniamo per la mattina per poi riprendere la strada verso l’Italia. Avevamo già deciso però di non passare più per il famigerato tunnel del San Gottardo per cui dobbiamo fare un giro più largo. L’intenzione sarebbe di passare per il passo del Gran San Bernardo con una visita a Martigny. Da Schaffausen andiamo in direzione Zurigo tangenziale verso Berna, attraversiamo la città che è pienissima di biciclette e relativi parcheggi cosa che ci fa sentire davvero dei cavernicoli (in Italia lasciamo le bici al mondo delle idee). Passiamo la Friburgo (Svizzera) e usciamo dalla strada a Rossens sperando di trovare un albergo per la notte. Purtroppo in quel paese l’unico albergo che troviamo è chiuso per ferie quindi senza tornare sull’autostrada ci addentriamo nella campagna. Descrivo dettagliatamente il percorso perchè da lì in poi si scoprirà un paesaggio straordinario. Da Rossens ci dirigiamo verso un paese chiamato Pont la Ville e percorriamo la route du Barrage. Sulla destra si intravede un lago (credo che si chiami Pont la Ville)e arriviamo in rue de Trayvaux, rue del la Gruyere, le Planches e arriviamo in una strada più grande credo che si chiami route della Gruyere. Le strade che ho scritto dettagliatamente sono stradine strettissime ma meritano di essere percorse perchè regalano paesaggi davvero belli. Sulla Route della Gruyere speriamo di trovare un albergo ma in realtà da queste parti… sono quasi tutti in ferie. Meno male che arriviamo in un paesino che scopriamo poi chiamarsi “Broc” dove c’è un albergo non particolarmente caratteristico ma aperto e stranamente…affollatissimo di signori… over 70! Chiediamo se hanno una camera e stranamente ci dicono di sì. Ci viene assegnata una camera al terzo piano dal cui terrazzino si gode una vista favolosa su tutta la vallata. Ceniamo lì a base di ….(sigh) pizza. Però con il formaggio gruyere sopra (e vorrei vedere!) scopriamo in serata il mistero delle tante presenze… attempate. L’albergo è la sede di una frequentatissma sala bingo che ospita tutti i vecchietti della vallata. Infatti verso le 23 si svuota e la mattina dopo ci troviamo in sei a fare colazione. Partiamo per il Gran San Bernardo passando dal Col de Mosses, molto panoramico. Arriviamo a Martigny, che giace in una valle dalla temperatura mediterranea. La valle, infatti, pullula di alberi pieni di albicocche e alberi di prugne. Chi l’avrebbe detto? Ci fermiamo al passo per visitare il museo e l’allevamento dei cani San Bernardo. Sulla discesa chiudiamo il viaggio mangiando un’abbondante tagliere di salumi e formaggi valdostani in un bel posto che si chiama Praz d’Arc. Da fuori sembra una stazione di ristoro senza valore ma se vi provate a fermare… slurp! Vino nero, crostata di frutta e via… verso casa. Ottima fine di viaggio.

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Martigny

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Passo del Gran S. Bernardo

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Verso Triberg

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Merdingen !

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Lenzchirk

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Triberg

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Cascate di Shaffausen Svizzera

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Colmar

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Reno

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Broc Svizzera

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Verso Martigny



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