Folgaria, la Regina dell’Alpe Cimbra

Una settimana di sole, passeggiate per i bimbi e tanto divertimento!
Scritto da: dhali16
folgaria, la regina dell'alpe cimbra

Dopo l’esperienza di 2 anni fa (Lavarone senza neve, a febbraio), torniamo in Alpe Cimbra. Una meta consigliatissima, adatta ai bimbi, piena di eventi per loro in questo periodo. Le passeggiate che abbiamo affrontato non sono mai state impegnative, mia figlia è abituata a camminare in montagna quindi ero tranquilla, ma per mio figlio era la prima vacanza senza l’ausilio dello zaino in cui metterlo. Quindi, essendo senza marito, e prevedendo di non farcela a prenderlo in braccio/sulle spalle, ho deciso di noleggiare un passeggino di trekking.

Abbiamo alloggiato al Derby Club Residence. Abbiamo scelto un trilocale, secondo piano, con un bel terrazzo dove poter anche mangiare fuori, dotato anche di stendino e sedia sdraio. C’erano due camere da letto (non grandissime)/una matrimoniale e una con 2 letti singoli, bagno con doccia, cucina attrezzata. Il Residence sorge praticamente all’inizio della via Colpi, la pedonale di Folgaria, dove si trovano vari negozi, pasticcerie, gelaterie, supermercati (noi ci siamPo trovati bene al Targher).

C’è una Spa (da aggiungere in fase di prenotazione), e la piscina, che però è da prenotare giorno per giorno (dalle 8 mettono un foglio in reception), per massimo 6 persone e per mezz’ora. Per fortuna mia mamma si alzava presto alla mattina e scendeva a fare la coda, perché nonostante la reception aprisse appunto alle 8, già dalle 7.30 si formava la fila di gente. Abbastanza stressante.

La Spa è meravigliosa, pulitissima e confortevole. Ha due saune (bio e finlandese), bagno turco, idromassaggio, grotta di sale, zona relax e tisaneria. Vengono forniti accappatoio, telo e ciabattine.
Plus: Trentino Guest Card, con il “sottogruppo” dell’Alpe Cimbra, per avere anche sconti a livello locale, in ristoranti, pasticcerie, malghe. Programma Family Emotion: la svolta! Noi approfittavamo della Baby dance alle 21 presso l’Hotel Vittoria, proprio di fronte al Residence, e qualche volta del mini club al Derby dalle 16 alle 19, con animatrice dedicata (un adulto doveva essere presente per i bambini fino ai 4 anni). Al lunedì,  mercoledì e venerdì,  dalle 17 alle 18.30, in piazza Marconi c’era la baby dance. La cosa più apprezzata sono state le passeggiate con gli animatori (da prenotare tramite link sul sito dell’Alpe Cimbra), così i miei figli hanno conosciuto altri bimbi e si sono fatti compagnia per camminare insieme. Quasi tutte le passeggiate erano gratuite e incluse nel programma Family Emotion, tra quelle che abbiamo scelto noi, abbiamo pagato solo la seggiovia Tablat (per salire al Drago Vaia).

– Mezzo sfruttato alla grande: passeggino da trekking. Avevo contattato l’hotel Vittoria perché avevo letto su Internet che davano la possibilità di noleggiarlo, a 10€ al giorno. L’ho ritirato subito all’arrivo, e mi sono accorta purtroppo solo il giorno dopo, mentre eravamo al Lago di Lavarone, che il freno non funzionava. Per fortuna ne avevano altri disponibili in hotel e me l’hanno sostituito subito.

Cosa vedere in Alpe Cimbra

Muse: consigliatissima, per non dire obbligatoria per evitare di rimanere fuori, la prenotazione online. Eravamo già stati nel 2018, a mia figlia già era piaciuto, ma sicuramente quest’anno lo ha apprezzato ancora di più. Si può scegliere la fascia oraria, che dura 3 ore, noi abbiamo optato per quella 13.15-16.15, pe prima abbiamo fatto un picnic nel pratone (dove si trova anche un parco giochi). Ci sono due parcheggi interrati, uno dedicato al Muse e uno anche per uffici, ma dove si può parcheggiare tranquillamente l’auto. Il piano più apprezzato dai miei figli è stato lo 0, con vari giochi coinvolgenti per scoprire le leggi della fisica. Io avevo prenotato (telefonicamente, qualche giorno prima) l’ingresso al Maxi-Ooh, uno spazio riservato ai bimbi 0-5 anni, dove si sta senza scarpe e si può esplorare un fondale marino (con cuscinoni a fare da scogli e rocce), “dipingere” con i suoni su schermi interattivi, catturare delle bolle che scendono dal soffitto, leggere libri nelle tende degli indiani, giocare con le ceste dei tesori… La permanenza dura un’ora, costa 2€ adulto/bimbo, inclusa invece con la Trentino Guest Card. La visita al Muse è stata davvero interessante per mia figlia, specie la parte sui dinosauri e l’evoluzione dell’uomo. Appena fuori dal Muse, c’è un bel prato, i tavolini esterni del bar e la scultura di Martalar, il “Leone alato di Vaia” (parente del Drago)

Lago di Lavarone: c’è un ampio parcheggio,  a 1.70€ all’ora. La spiaggia si trova su 3/4 di lago e si alterna con lidi attrezzati e zone libere; l’altro versante è libero e fiancheggiato dal bosco. Il lago è servito di due punti ristoro, un piccolo parco giochi in legno, un campo da beach volley e un ristorante con vista panoramica. Il giro ad anello è fattibile anche con il passeggino classico e in meno di mezz’ora si percorre interamente.

Casa del Miele: a pochi minuti d’auto dal Lago di Lavarone, è fornitissimo di tutto ciò che riguarda il miele: vasetti, caramelle, distillati, souvenir… Prezzi nella media.

Sky pass day: la domenica hanno organizzato questo evento in piazza Marconi, a Folgaria, patrocinato dal Comune e dai Maestri di Sci. Infatti c’era la possibilità già di acquistare gli skipass per la prossima stagione invernale, con degli sconti. Sotto a un igloo gonfiabile, hanno organizzato un laboratorio per i bambini (potevano colorare uno zainetto, che veniva poi regalato, con un bel libriccino con attivitàda completare, sull’Alpe Cimbra), c’era la possibilità di fare dei percorsi con i roller o le balance bikes, hanno poi fatto uno spettacolo di bolle e magia, e infine lo schiuma party.

Respiro degli Alberi: lasciamo l’auto nella frazione Lanzino, il parcheggio non è grandissimo quindi consiglio di arrivare presto (altrimenti si può provare a parcheggiare nello sterrato, prima della salita). Il percorso è semplice, non ad anello, fattibile con passeggino da trekking. Si cammina quasi sempre all’interno del bosco, e ogni tot sono state disposte varie opere di diversi scultori, alcune con cartelli esplicativi. Noi arriviamo fino allo scorcio più bello, quello sul Lago di Caldonazzo, incorniciato dai rami degli alberi del bosco.

Parco Palù: si trova nella frazione Gionghi-Cappella, c’è un parcheggio abbastanza grande, a pagamento (1.20€/h, accetta moneta, bancomat o con app My Cicero). Al livello “alto” ci sono alcuni tavoli da picnic ma, come anche tutti i giochi, sono completamente al sole, quindi noi ci mettiamo sotto un albero per fare picnic. Per scendere al livello dei giochi, un modo divertente è prendere un lunghissimo scivolo verde, che porta in basso. Ci sono tanti altri giochi sparsi qua e là nell’ampio prato: altalene, dondoli, giochi a molla, altalene a rete su cui possono salire più bambini e anche un’altalena inclusiva, due lunghe tirolesi e una fattoria con la mucca, mulino in legno con scivoli, il trattore, un labirinto adiacente e tanti animali in legno trasformati in giochi a dondolo. C’è poi un piccolo laghetto con i pesci, mentre sulla piccola altura in fondo si trova un bar e i servizi igienici (molto puliti). Un gioco ch3 non avevamo mai visto è Khlokkn spill: un lungo percorso in legno tipo flipper, disseminato di campanacci, salti, passaggi e labirinti dove seguire le peripezie della pallina.

Drago Vaia: lasciamo l’auto nel parcheggio (molto grande, gratuito) della seggiovia Tablat, facciamo i biglietti (andata e ritorno, con Trentino Guest Card, 4€, bimbi sotto gli 8 anni gratuito) e in circa 10 minuti siamo in cima. Ci sono percorsi da cui scendere con le bici da cross, e all’arrivo della seggiovia c’è anche un rifugio. Noi ci dirigiamo al Sentiero del Drago, seguendo i cartelli. Il percorso è in parte nel bosco e in parte su forestale, dislivello minimo, adatto ai passeggini da trekking per la presenza di sassi e alcune radici. Con calma, costeggiando qualche baita e tanti pratoni verdi, dopo circa 40 minuti arriviamo a uno spiazzo con alcune sculture di legno e un chioschetto che vende souvenir del Drago. Poco più avanti, ecco la scultura: oltre 6 metri di altezza per il Drago in legno più grande del mondo, costruito dall’artista Matalar utilizzando i legni recuperati dagli alberi caduti nel 2018 a causa della violenta tempesta Vaia, che si era abbattuta sul Trentino. Molto bello anche il panorama sulla valle sottostante.

Lanternata nel bosco: organizzata da Family Emotion, ci siamo ritrovati alle 21.15 a Costa per iniziare la passeggiata costeggiando il campo da golf ed entrando nel Biotopo di Ecken. I bambini avevano la lanterna e i braccialetti che si illuminano al buio, era molto suggestivo! Ci siamo poi fermati in una radura dove un animatore ha letto una storia, hanno recitato una formula e sono comparsi la Streghetta Perti e il Folletto Fliflick, mascotte dell’Alpe Cimbra, per la gioia dei bimbi.

Forte Sommo Alto: superato l’hotel Baita e le piste da sci di Fondo Piccolo, si arriva a un piccolo parcheggio dove poter lasciare l’auto e iniziare la salita verso Forte Sommo Alto, una delle sette fortezze austro-ungariche costruite come difesa durante la Grande Guerra. La strada parte in salita, è su forestale ampia, percorribile con passeggino da trekking (considerate che al ritorno, dalla Variante Reiner, ci sarà un bel pezzo in salita e sotto il sole), con alcuni dislivelli e tratti in ombra. Siamo arrivati a 1613 metri e abbiamo ammirato il Forte e letto parte della sua storia su pannelli esplicativi. Per poter entrare all’interno, abbiamo dovuto attendere che si liberasse l’ingresso e lo spazio.. Occupato da decine di asinelli, anche piccolini. Riscendendo, abbiamo incrociato anche greggi di pecore e caprette.

Giardino Botanico di Passo Coe: avevo prenotato sul sito di Alpe Cimbra – Family Emotion l’esperienza “Caccia alla natura”, dedicata ai bambini da 7 anni in su. Costa 3€, a cui poi l’adulto/accompagnatore deve aggiungere il biglietto di ingresso (3€ con Trentino Guest Card). In biglietteria vengono consegnate 2 mappe, una per i bimbi e una per gli adulti, lo scopo è visitare il Giardino cercando le varie tappe e facendo una foto, per poi mostrarle all’uscita. Il Giardino è molto bello e tenuto bene, a mia figlia è piaciuto molto l’Albero del Picchio (con i buchi creati dal becco dell’uccello), il recinto con gli asinelli (tra cui uno appena nato, di una settimana) e in generale la visita fatta a mo’ di caccia al tesoro rende tutto più coinvolgente. In un’oretta si visita tutto con calma. Non vi svelo il premio finale. Un’altra iniziativa che organizzano è quella che si chiama “Crea il tuo orto”: ai bambini viene data una piantina da seminare e che resterà poi nel Giardino, con un cartello con il nome del bimbo. Abbiamo poi ripreso l’auto e prima di tornare a Folgaria abbiamo fatto tappa al Lago Coe. Immagino che in condizioni “normali”, e non con la siccità che lo ha colpito, debba essere davvero spettacolare (ho visto le foto su Internet). C’è un ampio parcheggio gratuito, un bar e la possibilità di visitare Base Tuono.

Sentiero dell’Acqua: lasciamo l’auto a Carbonare, nel parcheggio della Chiesa. Il nome del sentiero è abbastanza fuorviante in questo periodo, in quanto di acqua nel torrente ce n’è ben poca, e quindi anche le cascatelle che si formano sono proprio piccole… Con il passeggino da trekking ho avuto abbastanza difficoltà, c’è una tratto in ripida salita (da considerare altrettanto al ritorno in discesa), radici esposte e sassoni, e una parte con gradoni. Comunque il percorso è interessante, dei cartelli esplicativi spiegano le varie costruzioni che si incontrano lungo il percorso. Si arriva poi alla frazione Cueli, dove su prenotazione (noi avevamo già incluso, avendo prenotato con Family Emotions) è possibile visitare il mulino omonimo, con una spiegazione interessante della proprietaria e un’offerta al termine.

Forte Dosso del Sommo: lasciamo l’auto dopo Fondo Piccolo, e prendiamo la direzione opposta rispetto alla risalita a Forte Sommo Alto. La passeggiata è abbastanza impegnativa in alcuni tratti, in quanto si risalgono direttamente le piste da sci. Sconsiglio il passeggino, anche da trekking, per i dislivelli importanti. Dopo neanche un’ora di camminata, arriviamo al cospetto del Forte: davanti a noi si palesa una struttura fortemente danneggiata dai bombardamenti italiani durante la guerra, ma soprattutto dalle demolizioni effettuate nel 1936 per il recupero delle putrelle d’acciaio contenute in essa. Per questo motivo è assolutamente pericoloso addentrarsi all’interno. Ci sono nel prato intorno numerose buche, anche ampie, residuo delle bombe cadute. Abbiamo scattato le foto di rito e poi siamo ridiscesi per la stessa strada dell’andata, incontrando asinelli, caprette, pecore… E nascosto tra gli alberi, anche un camoscio solitario!

Cosa mangiare e dove a Folgaria

– Pasticceria e Gelateria: ho preso da asporto alla Pasticceria Dalsass (sempre aperta con orario continuato, tranne mercoledì giorno di chiusura) fette di Sacher, Linzer Torte e Torta al grano saraceno, tutte buonissime. Con la Tessera Club del Residence, avevamo anche lo sconto del 10%. Il gelato invece lo consiglio assolutamente da Baia del Gelato e del Cioccolato. Hanno una decina di gusti tra cui scegliere, ma tutti sublimi. Meritano a mio avviso Pistacchio, Ricotta miele e noci, Mora.

Pizzeria Lo Scoiattolo: l’abbiamo provata a cena, il personale è composto da ragazzi giovani, molto simpatici e gentili anche con i bambini. Prezzi onesti e molte buone le pizze con lo speck e i formaggi di montagna.

In conclusione, il fatto di aver trovato una settimana di meteo perfetto (sole sole e ancora sole) è stato sicuramente una marcia in più. Sono montagne diverse rispetto a quelle che ho visto negli anni passati (Dolomiti del Brenta, Val di Fassa, Livigno), ma ho trovato l’accoglienza tipica trentina, passeggiate adatte ai bimbi e tantissime attività a loro dedicate.

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