Folegandros Sifnos e Ios

Giovedì 21 agosto io e Davide partiamo dall'aeroporto di Malpensa con destinazione Santorini. Abbiamo acquistato solo il volo perchè una volta arrivati intendiamo spostarci da Santorini, che conosciamo già, per andare a zonzo per le cicladi. Troviamo una sistemazione presso un simpatico alberghetto di Thira, la capitale, e ammiriamo, come...
Scritto da: queenbee68
folegandros sifnos e ios
Partenza il: 21/08/2003
Ritorno il: 04/09/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Giovedì 21 agosto io e Davide partiamo dall’aeroporto di Malpensa con destinazione Santorini. Abbiamo acquistato solo il volo perchè una volta arrivati intendiamo spostarci da Santorini, che conosciamo già, per andare a zonzo per le cicladi. Troviamo una sistemazione presso un simpatico alberghetto di Thira, la capitale, e ammiriamo, come d’obbligo, il tramonto sulla caldera. Il venerdi’ trascorriamo una tranquilla giornata di mare a kamari. Il sabato mattina, di buon ora, raggiungiamo il porto con destinazione Folegandros. Mi era stata descritta come un gioiellino, nella quale si poteva trovare la grecia più autentica, e le aspettative erano davvero grandi. Mai avrei immaginato che sarebbe stata l’isola ellenica che mi avrebbe deluso maggiormente ( e ne ho visitate parecchie: Rodi, Corfu’, Creta, Paros, Santorini appunto, Kos, kalimnos, Patmos e Lipsi… ) : Già all’arrivo, ci imbattiamo nei soliti proprietari di camere che offrono una sistemazione. Chiediamo dei prezzi, e scopriamo che l’importo medio per una doppia si aggira sui 45 euro, 10 o 15 in più rispetto a Santorini. Ci limitiamo a chiedere ragione del lievitare dei prezzi su quell’isola, e riceviamo mezze risposte piuttosto arrogantelle. Il tizio dell’hotel Aegeo ci dice che ha una stanza per la quale ci può fare un buon prezzo, ci carica sul suo van dicendo di non farne parola con gli altri ospiti. All’arrivo ci mostra prima una camera come le altre, ma con il bagno, seppur privato, fuori, e ci dice che la stanza è quella; poi cambia idea, ci fa vedere un buco nel quale la sottoscritta non metterebbe nemmeno i cani: Diciamo che andrebbe bene la prima sistemazione, e veniamo villanamente messi alla porta. Raggiungiamo allora il paesino, zaino in spalla, e ci mettiamo alla ricerca. Anche qui l’esperienza è stata sgradevole. Mai mi era capitato, in Grecia, di perdere mezza giornata per una camera. Tutto era pieno, e le camere disponibili o avevano il bagno in comune, o costavano 40/ 45 euro. Per principio, non perchè non potessimo pagare ( non capivamo quale fosse il plusvalore di quell’isola) continuiamo la ricerca. La cosa che ancora faceva arrabbiare era l’aria beffarda con cui ti guardavano i locali, ti dicevano cerca, cerca pure se trovi una sistemazione migliore ( tanto il cartello era ferreo, e si facevano forti della scarsa ricettività). Ci rivolgiamo anche a un ufficio turistico che scopriamo poi essere italiano, il quale aveva appese alle finestre la scritta ” no rooms avaiable” ma quando scopre che siamo italiani ci dà qualche dritta ( gentilissimi, per carità, abbiamo pure apprezzato, ma perchè gli italiani si e gli stranieri no? mi pare un po’ provinciale… ) Ci rassegnamo, e prendiamo una camera nella quale tra l’altro il bagno non aveva nemmeno una finestrina o presa d’aria, e ci rechiamo al mare. Frequentando l’isola, scopriamo con raccapriccio che si tratta di una sorta di Panarea, popolata da connazionali per lo più con la puzza al naso, e ora ci spieghiamo anche il caro prezzi ( per niente giustificato dalle caratteristiche dell’isola: caruccia, ma niente di che, nemmeno da paragonare a Patmos o Lipsi…) . Il giorno successivo prendiamo la barca per andare a katergo che sarebbe la spiaggia piu’ bella dell’isola ( al nostro arrivo ci chiediamo come saranno le altre). Il viaggio in barca è stato condiviso con una comitiva di milanesi chiassosi ed invadenti, e l’esperienza ci convince nel proposito di lasciare quanto prima l’isola con lo spesso spirito con cui Nanni Moretti e Carpentieri lasciavano Panarea… Il martedì ci imbarchiamo finalmente per Sifnos. Allo sbarco, il ragazzo dell’ufficio turistico, gentilissimo, ci consiglia di sistemarci a Faros. Raggiungiamo la località attraverso un viaggio in bus e taxi condiviso con Matilde, una simpatica veronese la quale fuggiva da Folegandros per i nostri stessi motivi, e ci sistemiamo in due stanze – bungalow adiacenti che si trovano in un bellissimo giardino di ulivi… L’isola di Sifnos è veramente bellissima, trascorriamo delle belle giornate al mare, su spiagge pressochè deserte… I turisti, in numero accettabile, sono in maggioranza greci, poi francesi e qualche italiano… Un giorno sulla spiaggia viene organizzato un partitone Italia – Grecia alla ” Mediterraneo” Davide viene invitato a giocare, peccato che abbia la tendinite… Sulla spiaggia di Vathi conosciamo una simpatica comitiva di bergamaschi, uno dei quali, che conosce bene l’isola, ci spiega che la popolazione locale vuole mantenere il turismo ad un livello anche ecologicamente compatibile, e che quando si materializza lo spauracchio della costruzione di grandi complessi turistici vengono organizzate manifestazioni di protesta… E tutto questo me la fa apprezzare ancora di più. Un giorno, verso sera, andiamo a visitare il bellissimo villaggio di Kastro, a picco sul mare… Cena con Matilde a base di souvlaki in una taverna con i tavolini su una terrazza, panorama mozzafiato, poi drink nel bar di un simpatico ammiratore del subcomandante Marcos e Che Guevara … Si avvicina così la fine della settimana. Decidiamo di anticipare la partenza da Sifnos, perchè se avessimo preso l’ultimo traghetto disponibile avremmo dovuto fare due giorni di mare a Santorini, e non è che lì il mare faccia impazzire… Decidiamo di anticipare la partenza da Sifnos e raggiungiamo Ios alle due e mezzo di notte. Al porto un signore cortesissimo ci offre la una camera a Hora, la capitale; nei giorni seguenti scopriremo che anche la moglie è veramente una carezza. Ci sistemiamo, il sonno è passato e decidiamo di fare un giro per vedere la vita notturna dell’isola, così famosa. I bar e disco pub sembrano simpatici, e ci riprimettiamo di farvi ritorno la notte successiva. Il giorno dopo andiamo al mare a Mylopotas, la sera usciamo per locali e scopriamo che la vita notturna è davvero piacevole. I locali sono molto diversi da quelli italiani: le nazionalità si mescolano, i buttafori in realtà sono dei buttadentro, nessuno fa storie per come sei vestito, anzi… L’entrata è gratuita, la consumazione non è obbligatoria ( tanto qualcosa bevi sempre, poi ci pensano gli inglesi a mantenere alta la media…) Puoi scegliere a seconda del tipo di musica che più ti piace, si va dagli hit tipo chiuaua al rock più duro…Veramente una bella storia, noi che avevamo scelto Ios per il mare… Non ci perderemo una serata, tanto più che il proposito di andare a vedere la spiaggia di Manganari salterà perchè non ci siamo mai svegliati in tempo per il bus… Il mercoledi’ sera ci imbarchiamo per Santorini, dove il giovedì mattina presto ci attende l’aereo per Malpensa… Nostalgia? Tanta per Sifnos e Ios, nemmeno un po’ per Folegandros…


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