Folegandros

Occhio, il racconto è lungo…… 4 anni di astinenza greca. È dal 99 che non metto piede nelle Cicladi. C’è stata una parentesi a Corfù, certo, ma non si può considerare Grecia il Club Med……. Quest’anno convinco la mia dolce metà a seguirmi. Lei non è mai stata in Grecia. Devo assolutamente farla partecipe delle sensazioni che si...
Scritto da: Lulo
folegandros
Partenza il: 31/07/2003
Ritorno il: 11/08/2003
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Occhio, il racconto è lungo… 4 anni di astinenza greca. È dal 99 che non metto piede nelle Cicladi. C’è stata una parentesi a Corfù, certo, ma non si può considerare Grecia il Club Med…

Quest’anno convinco la mia dolce metà a seguirmi. Lei non è mai stata in Grecia. Devo assolutamente farla partecipe delle sensazioni che si provano.

Partenza il 31.07 da Terni di corsa sotto uno dei pochi temporali estivi, la radio raccontava di autostrade intasate e code interminabili. In quale film? Arrivo a Roma – Fiumicino un po’ in anticipo, ma si fa un po’ di shopping, no? L’aereo è un 737 Olympic Airways un po’ vecchio, ma volante e ci porta a destinazione in orario. Ovvero alle 22:15 ora locale. Il nuovo, ormai da qualche anno, aeroporto Venizelos è in perfetto stato e subito si sale sui puntualissimi autobus E95 (o E96) diretti a Platia Syntagma. In un’oretta siamo lì.

Poi il difficile è trovare un taxi, come ho sempre saputo. Ma quando? Se ne ferma subito uno e ci porta a destinazione. Hotel Jason Inn prenotato tramite CTS al centro del nuovo quartiere Psirri. Carino, con aria condizionata e con un roof garden proprio sotto l’Acropoli.

Il mattino seguente giro di shopping e visita a Psirri, Monastiraki e Plaka. I quartieri più antichi di Atene. L’Acropoli? La facciamo al ritorno.

Ore 15 parte la nave diretta a Folegandros. Ci presentiamo al Pireo con un po’ di anticipo per fare il biglietto. A proposito il centro di Atene è collegato benissimo con il porto sia con bus che con la metro che sta crescendo a dismisura.

Tornando al biglietto. Sono stato sei volte in giro per le isole greche e nessuno mi aveva dato la risposta che ho ricevuto nei ticket offices quel fatidico 01.08! “The ship is full, you better get the ticket for tomorrow’s ferry or you’ll stay here for a long time”. Che? La nave piena? Ma da quando? Che io mi ricordi si saliva tipo bestiame sul treno chi c’è, c’è e chi non c’è ce lo facciamo stare lo stesso…

Questa è la nuova politica della Blue Star Ferries. Consigliata vivamente. Navi nuovissime, si entra in pochi e si arriva in orario.

Comunque dopo aver studiato la rotta migliore insieme al mio affittacamere di Folegandros (al telefono) si decide per arrivare a Santorini (altra mia meta preferita) e da li prendere per la destinazione finale.

Per pranzo prima insalatona greca.

Saliamo a bordo in anticipo per accaparrarci i posti migliori. Li troviamo. Il brutto è che la compagnia è la Hellas Dolphins (non i Flying dolphins che sono navi veloci…). Alla prima tappa (Paros) abbiamo un’ora e mezza di ritardo. La mia dolce metà già si spazientisce. Fortuna i libri della Allende… Io mi faccio due chiacchiere con Spiros, originario di Naxos ma che lavora ad Atene come autista non ho capito di chi. “Con questa compagnia sai quando parti ma non sai quando arrivi”. Me ne sono accorto. Cerchiamo di dormire. Ad Ios un ragazzo canadese, all’inizio anche lui della propria vacanza, si accorge che gli hanno rubato (si è perso?) una piccola borsa nera. Dentro tutto, ma proprio tutto: documenti, soldi, carte di credito, insomma tutto. Mi muovo a compassione, gli faccio fare una telefonata a casa, a Toronto. Ma non sbaglia numero?? Arriviamo in perfetto ritardo al porto di Santorini: ore 04:00 am. Il porto è una desolazione. Non c’è niente a parte un paio di bar e, mio grande stupore e fastidio, un ufficio Hertz rental. L’altra nave è prevista per le 8. Che facciamo, riproviamo a dormire.

Alle 6 sento delle urla strazianti. Ci avvertono che la nave per Anafi sta per partire. Ma a noi che ce ne frega? Aspetta. La nave va ad Anafi, torna qui e poi va a Folegandros. Decidiamo rapidamente per la dormita in traghetto che, comunque ha due ore di ritardo.

Ci svegliamo poco prima di ripartire dal porto di Anafi. Chiara mi chiede un caffè. Nel frattempo faccio due chiacchiere con uno dell’equipaggio che saputa la mia destinazione mi apostrofa “questo è perché dormite dentro e non vedete i porti che passano” vagli a spiegare tutto quello che ho passato, và. Prendo il caffè e torno in coperta. Il tragitto fino a Folegandros passa abbastanza veloce con sottofondo di Cammariere e Diana Krall dal mio lettore mp3 portatile.

Ore 12: arrivati!!! Sbarchiamo insieme a pochi altri, molti meno di quanti partono, e subito mi appare un cartellone verde con la scritta PAVLO’S ROOMS CHORA. Abbraccio quest’omaccione sudato (io, non lui) e butto i bagagli nel van. Raccogliamo un altro paio di clienti e su nell’unica strada dell’isola. Nel tragitto vedo tutti gli affittacamere che ho chiamato dall’Italia senza trovare posto… La stanza mi sembra una reggia. Letto doppio, bagno con doccia, ventilatore al soffitto (come mai niente aria condizionata? Lo scopriremo un paio di giorni più tardi).

Prendiamo uno scooter e via alla scoperta dell’isola. Si ma io c’ho un sonno cane. Siesta? Siesta! Usciamo per l’ora di cena. La Chora, che è il villaggio principale in ogni isola greca, è qualcosa di magnifico. Tutto quello che avete letto sulla Grecia. Stradine strette bianche con bouganville e tamerici a farti ombra nelle assolate giornate cicladiche. E la sera a fare da cornice ai piccoli ristoranti nelle 4 piazze in cui si snoda questo gioiello. Tutti gli alberi sono stati piantati dagli italiani durante la dominazione bellica.

Notiamo una vineria all’ingresso del Kastro, il castello. Da buoni conservatori ci facciamo un’aperitivo. “To Kellari” sarà il nostro ritrovo pre-dinner per tutto il periodo. Vino greco, non retsina, musica greca (ho anche comprato il cd, sapete sono un nostalgico…). Per la cena? Proviamo “To Asygrito”. Mangiamo da Dio. Moussaka appena fatto, cheese pie con formaggio locale, capra arrosto e meat balls con pomodoro, tutto annaffiato da vino di Paros. Costo dell’operazione €20,00. A Terni nemmeno una pizza da solo.

Il giorno successivo, 03.08, andiamo alla baia di “Ambeli”, a nord. Per un bel pezzo la strada è asfaltata, poi diventa sterrato ed infine dobbiamo lasciare lo scooter. Piccolo pezzo di strada a piedi ed arriviamo ad una fonte in mezzo agli alberi. Pochi metri più in basso troviamo una piccola spiaggia di ciottoli con un’acqua da far arrossire la migliore Sardegna. All’inizio, verso le 11, siamo in 4. Noi, un nudista e la moglie. Qualche bagno, aaaargh! Avevo dimenticato l’acqua greca: temperatura molto prossima allo zero assoluto. Ma con questo caldo fa anche piacere. Verso le 14 arriva un po’ di gente, ma non molta, tra cui una coppia italiana. Lui grande pescatore in apnea, lei paziente attende che rientri. Molto simpatica, ci da anche qualche consiglio sulle spiagge. Ho anche scoperto che hanno casa al mare vicino alla mia, magari un giorno ci rincontreremo.

Più va avanti la giornata più la caletta si riempie. Decidiamo di andarcene, suggeriti anche dalla pelle che inizia a bruciare… piccolo ristoro ad un bar lungo la strada. Birrone ghiacciato e rutto libero di fantozziana memoria per me, acqua rigorosamente non gassata per Chiara. Chissà perché quaggiù non si usa l’acqua frizzante, mah.

Si ritorna in camera in serata. Piccolo riposino, quantomeno per farsi un bagno di Nivea fluida.

Altro aperitivo da to Kellari, abbiamo poi scoperto che il tipo si chiama Christian, e poi ci riperdiamo nelle viuzze del paese. Stavolta ceniamo da “O Kritikos” che ha i propri tavolini sotto una vecchia chiesa (ce ne sono un centinaio tra quelle attive e quelle votive). Altra cena luculliana, €22,00.

La notte vista la scottatura ed il gran caldo dormiamo con la finestra aperta. Non avevamo fatto caso alla presa antizanare. Chi si ricorda Abbatantuono sulla spiaggia nel “Barbiere di Rio”? 04.08 ci svegliamo tardi, colazione da “Piatsa”. Io prendo lo yogurt con frutta e miele. Buono da morire, però non toccherò cibo fino a sera. Il famoso Meltemi comincia a farsi sentire e non ci abbandonerà fino alla fine del viaggio con voli di sedie nella notte… Oggi dove andiamo? Dei ragazzi di Napoli ci consigliano “Aghios Nicholaos”. Ma noi andiamo ad “Aghios Georgos”. È sulla punta più a nord dell’isola e la strada non è un granché, scendendo nel sentiero scosceso mi assale anche un dubbio: ce la faremo a risalire? Il vento su questa spiaggia è piuttosto forte e decidiamo di tornare indietro. Il dubbio si rivela in tutta la sua verità. Chiara è costretta a scendere e a farsela a piedi, non vuole guidare su quella salita. Sulla strada del ritorno ci fermiamo a fare delle foto ad una chiesetta a picco sul mare. In spiaggia dall’altra parte dell’isola, a “Livadi”, lunga e con bella acqua. Piccolo rinfresco a “Karavostassi”, il porto. Prendiamo questo famoso Nescaffé Frappé che bevono tutti. Per farlo ci vogliono 5 minuti. Per portarcelo 35. Il ritmo della vita greca è questo.

Ci prendiamo un po’ di tempo per delle foto nell’antico Kastro.

Le sere si ripetono con lo stesso copione: aperitivo e cenetta, oggi ancora da Asygrito. Mentre sono seduto vedo accanto a me un tavolo con le sedie di colore diverso. È di un altro ristorante. Ed il cameriere non smette più di portare piatti. Domani voglio cenare lì!! 05.08 oltre ad iniziare a preoccuparci per il traghetto di ritorno (io volevo passare un paio di giorni a Santorini) proviamo la spiaggia di Aghios Nicholaos. Scooter fino ad “Agali”, altra spiaggia carina e poi barchino “Kapetan Michalis” fino alla spiaggia di San Nicola. Che spettacolo. Piccoli ciottoli con dietro una distesa si sabbia e tamerici. L’acqua ve la lascio immaginare. Appena scesi dalla barca ci accolgono un paio di nudisti sdraiati al sole. Decidiamo di andare dall’altra parte dove vediamo altre due coppie. Scopriamo che sono nudisti anche loro. E vabbé chi se ne frega. Ci mettiamo a prendere il sole. Poco dopo arriva altra gente nuda e vestita, tutti insieme appassionatamente. Dopo il primo impatto non ci si fa più caso (nel senso che i naturisti non fanno caso a te vestito). Ed alla fine ti viene voglia di abbronzare gli angoli più nascosti del tuo corpo. Verso le 3 si avverte un certo languorino e noi non siamo tipi da “verdurine tagliate sottili sottili che non potete dire di no”. Fortunatamente c’è una taverna specializzata in polpo al vino accompagnato da riso giallo (non mi chiedete perché è giallo) con il cameriere che assomiglia tremendamente a Falcao… Ma arriviamo alla cena da me tanto attesa… prendiamo il mix di antipasti per due. Probabilmente era ovvio che eravamo turisti e ci porta un piattino microscopico che ci fa pagare €20,00 più bevande. Mi sa che non ci torniamo. Proviamo un bar con un nome troppo difficile da leggere e da ricordare. Musica tipo Cafè del Mar, prezzi molto italiani. Però un bellissimo panorama sulla scogliera.

06.08 esco dalla camera e vedo Chiara che parla con un ragazzo. Mi devo incavolare subito? No, è gay. Stefano vive e lavora da 15 anni a Londra, ha litigato con il fidanzato. Da oggi fino a sabato usciamo sempre insieme. Ci si sta bene. Lui è nudista, ma ormai ci abbiamo fatto il callo e come ho detto ci viene anche la voglia di spogliarci ogni tanto. Ancora Aghios Nicholaos.

Tornando a casa ho improvvisa voglia di Gyros. Non posso venire in Grecia e non gustarmene uno. Cerco come un pazzo e trovo un buco, ma proprio un buco che sul muro riporta una scritta in blu: “souvlaki falafel gyros patates”. Non mi sono più spostato di li. La signora è gentilissima e mi insegna anche qualche parola in greco.

Andiamo a cena in un ristorante “To Nikos” praticamente vuoto. Capiamo perché. Aveva un terzo dei piatti presenti nel menù. Però ottimi.

Ritroviamo Stefano e ci facciamo una caipirinha in un bar poco fuori la Chora. Proviamo anche qualche dolce locale.

07.08 io già sono in crisi perché fra tre giorni lasciamo la Grecia. Decidiamo di non lasciare l’isola in questi ultimi giorni. Riusciamo dopo lunga contrattazione a rimanere da Pavlo’s.

Facciamo colazione con Stefano che ci porta da “Pounta” e ci spariamo delle crepes, io con prosciutto formaggio e pomodoro, Stefano e Chiara con yogurt, miele e frutta. Da svenire. Stefano deve organizzare il rientro e ci lascia.

Oggi in spiaggia ce ne andiamo a “Livadaki”, secondo il mio amico Giampy tra le più belle della Grecia, ma causa il tremendo vento decidiamo di tornare nel nostro angolo di paradiso. E per fortuna che abbiamo preso la barca e non ci siamo fatti un’ora di cammino! Ritroviamo anche Stefano e passiamo la giornata intera lì.

Solita doccia in camera, solito aperitivo. Stavolta andiamo a cena da “To Sik” dove Stefano conosce la cameriera Paola che tutti gli anni si fa la stagione qui. Chiara ci lascia per un quarto d’ora per comprare le sigarette ed io passo per la nuova conquista di Stefano, ci apparecchiano per due. Per fortuna che non è passato l’ex! Mangiamo benissimo.

Venerdì 08.08 andiamo in spiaggia a “Katergo”. Arriviamo tardi per la barca e decidiamo quindi di farcela a piedi. La camminata non è difficile anche se avevo le infradito ai piedi, ma lo spettacolo che si presenta valeva qualsiasi fatica. È splendida, non ci sono altre parole.

Passiamo la giornata lì. Io provo a fare un tuffo dallo scoglio che è di fronte alla spiaggia, ma appena salito mi devo di corsa trovare un appiglio o il Meltemi sempre generosissimo mi scaraventa non so dove. Desisto e mi dedico allo snorkeling. Cena ancora da To Sik. Rimangiamo benissimo, forse meglio che da To Asygrito. Facciamo tardi. Sono anche due sere che cerchiamo di prendere il dolce in un bar nella prima piazza (che si dovrebbe chiamare Kontarini) ma senza successo.

Sabato 09.08 Stefano ci lascia, torna a Londra. Ci svegliamo tardi, ma facciamo in tempo a raggiungerlo prima che la nave parta. Chiara si commuove anche un po’. Vista l’ora decidiamo di andare alla spiaggia del campeggio “Livadi” per prendere un po’ di sole.

Compriamo i biglietti per la nave del ritorno. Cuccette nemmeno a parlarne.

La sera lasciamo lo scooter, domani sera partiamo. La scelta non si è poi rivelata giusta. Abbiamo praticamente perso una giornata di mare. Stasera niente cena, voglio assaggiare questo dolce. Si tratta di palline di pasta, credo di pane, fritte e ricoperte di miele, semi di sesamo e cannella. Io ci bevo un Ouzo, Chiara una cioccolata calda. Ho dimenticato di dire che tutte le sere uscivamo con un giacchino indosso.

Mentre chiacchieriamo, con stupore noto dei cambiamenti. Stiamo entrando nella settimana di ferragosto. I dreadlock dei rastaman hanno lasciato spazio alle permanenti, i pareo a gonne, le infradito ai tacchi alla schiava… Mi sento tutto ad un tratto invadere da una voglia di fuga.

Domenica 10.08 (mio onomastico) prendiamo l’autobus per la spiaggia del porto che è effettivamente la meno bella dell’isola pur avendo un’acqua cristallina, ma l’atmosfera non è quella giusta. Io sono tristissimo per la partenza, Chiara non vede l’ora di riabbracciare il suo border collie. Ci fotografiamo un po’ in paese.

Arrivano le 19 e saliamo sul traghetto. Faccio foto a più non posso all’isola al tramonto. Mi pervade sempre più la tristezza di riprendere la vita frenetica di sempre.

La notte in traghetto io riesco a dormire un pò, Chiara è totalmente infastidita da un greco (bruttissimo) che sembra una segheria alpina. Arriviamo (stranamente) in orario alle 05:45 am al Pireo. Tiro fuori la mia inseparabile “Rough Guide” e cerco qualche nome di hotel per dormire 4 o 5 ore. Trovo la strada, trovo anche qualche hotel. Tutti pieni, almeno così dicono. Alla fine l’hotel Delfini si muove a compassione e ci dà una camera fino alle 13. Il sonno non ci fa notare la camera. Meglio. L’Acropoli, la facciamo la prossima volta.

Siamo arrivati a lunedì 11.08. Di nuovo giro in metro, autobus E95 e siamo all’aeroporto. Ci rifocilliamo e saliamo sull’aereo. In due ore precise siamo fuori a Roma. I bagagli? 40 minuti di ritardo, l’ho detto, siamo a Roma. Mi passa accanto mezza squadra dell’A.S. Roma, Totti con Ilary Blasi, Cassano, Candela, capirai io tifo Lazio… Ed ora ho ripreso la vita di frenetica di sempre. Ma spesso sono connesso al sito folegandros.Com.

Mi sono dilungato? No. Ho tralasciato milioni di descrizioni, sensazioni, profumi. Se volete, e non ne avete abbastanza, lì sopra c’è la mia e-mail e questo è il mio sito, per qualche foto: www.Lulo.Da.Ru



  • Chiaraontheroad Chiaraontheroad
    Ricordi scolpiti nel mio cuore"
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