Fly and drive nelle regioni dell’estremadura,..
I costi degli alberghi e pensioni sono intesi sempre per stanza doppia con bagno e colazione (eccetto dove specificato diversamente) 28/4/2008 Partenza da Venezia con volo IBERIA (prenotato con EXPEDIA in febbraio: 185 E/pers A/R) e scalo a Madrid. Arriviamo in perfetto orario purtroppo però, al momento del ritiro dei bagagli, ci accorgiamo che siamo arrivati solo noi e non le nostre valigie. Andiamo a far la denuncia nell’apposito ufficio; ne usciamo abbastanza preoccupati in quanto ci dicono che potrebbero arrivare in giornata, come tra una settimana o …Nella peggiore delle ipotesi…Mai! Comunque restiamo fiduciosi e andiamo a ritirare l’auto prenotata già un mesetto prima con la SIXT, ma tramite il sito PORTUGAL-AUTO-RENTALS.COM. Una Opel Corsa 1.2, 5 porte, AC, che soprannomineremo Saetta viste le, si fa per dire, splendide prestazioni! (222E all insurance per 8 giorni) Con non poche difficoltà, viste le scarse indicazioni, riusciamo a trovare la strada che ci porterà ad Estoril, dove avevo prenotato tramite il sito BOOKING.COM una stanza all’Hotel Londres (3 stelle, 55E/notte con una super colazione a buffet). La sera facciamo un giretto giusto per rilassarci un po’ e andiamo a cenare in un ristorantino sul “lungo oceano”.
Durante la notte ci consegnano la prima valigia, la mia, ma a questo punto siamo ancora più preoccupati per la seconda, che sembra dispersa.
29/4/2008 Dopo un’abbondantissima colazione facciamo fare una serie di telefonate in aeroporto (il personale dell’hotel è stato veramente disponibilissimo e gentile ) non sapendo cosa fare decidiamo di rimanere un’altra notte lì, anche se i nostri programmi erano diversi, in modo tale che, se avessero ritrovato il bagaglio, avevano un indirizzo dove recapitarla. Gioia grande quando in tarda mattinata ci telefonano dall’hotel che era stata ritrovata! Il nostro viaggio inizia con un giretto a CASCAIS, tra villette, viuzze, il fortino… poi BOCA DO INFERNO, il bel paesaggio a PRAIA DO GUINCHO, poi CABO RASO, CABO DA ROCA e infine SINTRA, un po’ caotica e con scarse indicazioni per il PALACIO DA PENA. Dopo una ripida salita su per una strada in pavè visitiamo prima il CASTELO DOS MOUROS e poi il PALACIO DA PENA. Entrambi da visitare; il primo per lo splendido panorama, il secondo per la sua peculiarità in sé. Anche se il tempo è un po’ incerto decidiamo di finire la giornata con la visita al PALACIO NACIONAL, simbolo di Sintra con i suoi due grandi camini a cono. Ci resta ancora il tempo per due passi tra le innumerevoli botteghe artigianali e negozietti vari mangiandoci un bel gelato! (durante tutto il viaggio non abbiamo mai fatto un pranzo vero e proprio: un’abbondante colazione la mattina e un gelato o un pastel a metà pomeriggio e poi sì, la sera una cena normale) Ritorno ad Estoril e cenetta nel locale della sera prima in cui ci siamo trovati bene.
30/4/2008 caricate le valigie si inizia il giro! Partiamo alla volta di MAFRA che ci accoglie con la bella e bianca facciata barocca del convento/palazzo. (C’è un parcheggio libero proprio davanti) l’ingresso alla chiesa è gratuito mentre per il convento si paga il biglietto e non si possono fare foto. La visita è interessante: le stanzette dei monaci, l’ospedale con corsie a baldacchini ornate di azulejos, l’infermeria e le cucine, poi gli appartamenti reali. Dopo un giretto per le bianche viuzze lì attorno partiamo in direzione nord, verso PENICHE, graziosa cittadina circondata da mura, sulla bellissima penisola dalla costa rocciosa che termina con il faro di CABO CARVOEIRO, forse il posto più bello di tutto il viaggio! Ci fermiamo in diversi punti lungo la costa ad immortalare con la macchina fotografica ogni falesia, ogni roccia, le onde e gli spruzzi… Facciamo quindi un giro nel quartiere “messicano” Dos Remedios, dove troviamo una bellissima chiesina tutta decorata all’interno con azulejos bianche e blu. Infine due passi per il centro, carino e curato ma non molto significativo, e via verso OBIDOS che si è mostrata già dall’autostrada con il suo imponente giro di mura. Lasciata Saetta in un park libero poco fuori ci siamo addentrati per le caratteristiche viuzze di ciotoli, con parecchi turisti. Anche qui ogni angolo è uno scorcio da fotografare… mi son dovuta trattenere. Ci siamo diretti al castello, oggi pousada, e poi tutto il giro delle mura medievali. (state attenti se ci andate con bambini perché in Portogallo pare non si usino ringhiere o parapetti, si rischia di cadere giù!!) Da Obidos siamo andati ad Alcobaca dove abbiamo trovato un bell’hotel, proprio a fianco del monastero, con camera con vista sulla piazza del monastero! (Hotel Santa Maria 3 stelle con park coperto, 50 E/notte).
Visto che la giornata non è ancora finita propongo una puntatina a NAZARE’ (non eravamo convinti di andarci visti i commenti abbastanza divergenti letti a riguardo) e ne siamo rimasti totalmente soddisfatti. Prima sosta nella zona alta, quartiere più antico chiamato Pederneira, dove c’è un belvedere da cui si gode un ottimo panorama verso la baia, …Per di più al tramonto!…Fate voi. Poi, ripresa l’auto, nuova sosta nell’altro punto alto della città, Sitio, con la grande chiesa e le donne con le tipiche gonne come si legge nelle guide (che a me sono sembrate un qualcosa di piuttosto finto, mantenuto solo per i turisti); comunque anche da qui bellissima vista verso la parte bassa, la baia e, dalla parte opposta, il faro su uno sperone roccioso. Cenetta a base di pesce e via a nanna.
1/5/2008 giornata ovviamente festiva anche in Portogallo! Abbiamo aspettato un po’ per vedere se il monastero aprisse, come ci avevano ipotizzato all’ufficio del turismo, ma niente. Pertanto ci accontentiamo di fare un paio di belle foto all’esterno, un giro per il centro e degli acquisti di oggetti in ceramica in un negozietto di un vecchino dall’aria un po’ persa. Oggetti veramente belli e ad un prezzo molto conveniente (è uno dei negozi sulla piazza principale).
Direzione BATALHA: Anche qui il monastero è chiuso per cui scattiamo intanto alcune foto dell’esterno, imponente ed estremamente lavorato, …Un capolavoro architettonico bellissimo; poi via a FATIMA. Qui, nonostante l’enorme folla di turisti, non abbiamo alcun problema per trovare dove alloggiare, è pieno di strutture alberghiere (Hotel Virgem Maria 48E/notte). Sistemati i bagagli ci siamo addentrati in questo carnaio di turisti (il posto più affollato visitato in tutto il viaggio!). Non ci aspettavamo molto, ma siamo rimasti veramente delusi: tanti, troppi turisti… molti di loro saranno stati anche profondamente credenti ma a me ha dato l’impressione di un posto in cui regna il consumismo, tra candele e ceri di tutte le dimensioni e costi. Non mi ha dato invece alcun senso di misticismo, di raccoglimento e preghiera…Una gran delusione.
In città non c’è altro da vedere; siamo “scappati” volentieri via presto. Una breve visita al castello di OUREM e poi un fine giornata meraviglioso a SAN PEDRO DE MOEL, sulla costa a ovest di Leiria. A me è piaciuto moltissimo…Sarà stato il sole ormai calante, sarà stato il vento, ma qui ho sentito l’oceano in tutta la sua pienezza… e l’ho “respirato” a pieni polmoni! Una costa lunghissima (si vedeva fino Nazarè), oceano immenso e aria piena di “mare”. Non sarei andata più via se Paolo non mi avesse riportata alla realtà; si doveva tornare fino a Fatima (che per fortuna di sera era tornata tranquilla, senza bolgie di turisti).
2/5/2008 giornata iniziata con la visita all’interno del monastero di Santa Maria da Vitoria di BATALHA, imponente sia all’esterno che all’interno, con bellissimi chiostri e ricche decorazioni tipiche dello stile gotico/manuelino, che trovano la loro massima espressione nelle Capelas Imperfeitas (cappelle incompiute).
Da qui ripercorriamo per l’ennesima volta la strada verso Fatima, questa volta per andare a visitare il Convento/Fortezza dei Templari di TOMAR. Non troviamo chiare indicazioni per cui lasciamo l’auto in un piazzale giù in paese, invece, una volta arrivati su a piedi (non è molto comunque) vediamo che c’era un parcheggio libero proprio lì, pazienza. La visita, che dura un paio d’ore, ci lascia molto soddisfatti.
Gironzoliamo ancora un po’ per la cittadina (molto bella la decorazione della pavimentazione di piazza della Repubblica) e poi ci rimettiamo in marcia in direzione di COIMBRA. Qui abbiamo avuto non pochi problemi a trovare un alloggio per la notte. Dopo aver lasciato l’auto in un park sotterraneo per il gran caos che c’era, abbiamo iniziato a chiedere nelle varie pensioni se ci fosse un posto, ma niente, tutto pieno. Ci spiegano che oggi iniziano i festeggiamenti per la fine dell’anno accademico dei futuri laureandi, evento che attira un sacco di persone e turisti. Alla fine riusciamo a trovare una stanza in una pensione, molto squallidina, anche se segnalata dalla Routard: pavimento tutto in pendenza e cigolante, una triste cabina doccia con lavabo in stanza …Almeno sembrava pulito! Prendere o lasciare…Presa! Tanto è per una notte sola (Pensao-Restaurante Vitoria, 40E/notte). Sistemati e passata l’ansia della ricerca andiamo a cena nel ristornino della pensione, che scopriamo essere composta da una parte vecchia e pericolante, la nostra, e una tutta rimessa a nuovo! Dopo cena facciamo un giro per il centro, che nel frattempo si è animato ed è pieno di ragazzi con le tipiche mantelle e divise nere dell’università che bevono, ballano e festeggiano per le vie e fuori dai locali…Faceva molto Harry Potter ad Howards! 3/5/2008 mattinata dedicata alla visita di COIMBRA, che non mi è piaciuta molto (sarà stato l’impatto di ieri) a parte il nucleo universitario e le vie del centro, che meritano sicuramente una visita.
Riprendiamo l’auto e partiamo in direzione di Aveiro, la tappa più a nord, facendo però prima una sosta alla foresta del BUCACO, a vedere il Palace Hotel, una costruzione neomanuelina che ricorda un po’ per la sua forma la torre del Belem. Passeggiamo per il parco, verdissimo e pieno di piante, anche esotiche, importate dalle colonie. Visitiamo poi il piccolo Museo militare e ripartiamo verso AVEIRO, una cittadina dall’aspetto curato e tranquillo … con i suoi canali, le barche colorate dette Moliceiros, le case Art Nouveau nel centro, la bella facciata della vecchia stazione dei treni tutta decorata con azulejos bianchi e blu.
Purtroppo abbiamo tempo solo per un breve giro e non riusciamo a vedere la spiaggia e il caratteristico quartiere Costa Nova con le casette a righe colorate di cui avevo letto sulle guide. (all’ufficio del turismo ci hanno detto che ci voleva più di un’ora per raggiungerlo e non ce lo possiamo permettere visto che la meta di oggi è Viseu). Per fortuna c’è una comoda autostrada, così facciamo abbastanza in fretta. Simpatica sorpresa: sui cartelloni autostradali appena fuori Aveiro ci sono i nidi delle cicogne, con cicogne e cicognini! Arrivati a VISEU anche qui nella prima pensione a cui ci rivolgiamo ci dicono che è tutto pieno e infatti vediamo nuovamente ragazzi con le divise universitarie; temiamo già di diventar matti come la sera prima invece ci va bene al secondo tentativo: Residencial Bela Vista, graziosa, con parcheggio privato, per 35E/notte.
4/5/2008 in mattinata facciamo una rapida visita alla cittadina, già scoperta un po’ la sera prima dopo aver cenato, per lo più la Cattedrale e le vie pedonali del centro. Nuovamente in marcia facciamo una breve sosta a CELORICO DA BEIRA e poi raggiungiamo GUARDA, la città più alta del Portogallo. Qui ci concediamo la solita passeggiatina per il centro e visitiamo la Cattedrale, molto particolare, in granito, con la facciata chiusa da torri merlate e fianchi con archi rampanti. Ripartiamo quindi verso sud, in direzione BELMONTE. In questa fascia più orientale del Portogallo è tipica la roccia granitica. Si vedono prati verdi con queste grandiose roccione tondeggianti, molto belle. Di Belmonte diamo un’occhiata alla parte alta del paesino, con i ruderi del castello e poco altro. Questi paesi sono caratteristici in sé, per la loro ubicazione e per il paesaggio che si può ammirare dall’alto delle loro rocche.
Da Belmonte facciamo un bel po’ di chilometri verso sud fino CASTELO DE VIDE, anch’esso su una rocca che domina tutto il paesaggio circostante; non a caso avevano funzione di guardia del confine con la Spagna. Questo paese ci è piaciuto molto, più degli altri: casette bianche, curate, tanti fiori nelle vie di ciotoli scoscese,…Più vivo! Ulteriore sosta a MARVAO, cittadella fortificata su uno sperone roccioso. Dai camminamenti del castello si gode un bel panorama. Infine raggiungiamo PORTALEGRE, dove troviamo una modesta e tranquilla pensioncina. (Pensao Sao Pedro 35E/notte) 5/5/2008 percorriamo molti chilometri su lunghissimi rettilinei tra i campi, che a tratti diventano distese ora rosa intenso ora gialle per i tanti fiori presenti tra l’erba. Un paesaggio molto bello, con querce da sughero sparse qua e là, …Proprio il paesaggio che mi sarei aspettata di vedere in Portogallo! Una prima breve sosta a CAMPO MAIOR, dove curiosiamo solo un po’ attorno alle mura, e poi facciamo una visita più approfondita di ELVAS, la città con le fortificazioni più grandi e conservate del Paese.
Bella la piazza della Repubblica con la chiesa di Nostra Signora. Bella anche la vista dalle mura del castello, dalle quali si riescono a vedere i due fortini con pianta a stella. Una bella passeggiata a curiosare nei negozietti del centro, dove mi colpiscono le decorazioni geometriche in cubetti di pietra calcarea bianca e basalto grigia della pavimentazione delle vie pedonali e dei marciapiedi (questa è una caratteristica che accomuna tutte le città e cittadine viste finora in Portogallo. Le ritroveremo poi a Lisbona ancora più belle e curate). Subito fuori dalla città è da ammirare infine l’impressionante Aqueduto da Amoreira con le sue centinaia d’archi, tuttora in uso.
Ripresa l’auto ci dirigiamo ad ESTREMOZ, dove facciamo la solita breve sosta giusto per guardare il centro storico. A dire il vero cominciamo ad essere stanchi e ci rendiamo conto di fare un po’ di confusione tra tutti i paesini visti negli ultimi giorni.
Proseguiamo verso EVORAMONTE, un paesino quasi fantasma con la sua fortezza, ed EVORA, ultima vera tappa del nostro viaggio, dove merita una visita la Cattedrale e tutto il centro storico, ricco di importanti monumenti di diverse epoche.
Ci avviciniamo ancora a Lisbona, ma senza addentrarci nel caos della capitale decidiamo di fermarci per l’ultima notte a Setubal all’Ibis Hotel di cui ci attira l’insegna pubblicitaria lungo la strada. (42E/n senza colazione) 6/5/2008 ultimo giorno. Prima della riconsegna dell’auto fissata per il pomeriggio approfittiamo di fare ancora un giro in mattinata e optiamo, già che siamo lì, per la SERRA DA ARRABIDA, da dove ammiriamo la costa dall’alto e la spiaggia di granelli di sabbia chiara. Facciamo una sosta al castello arabo di Sesimbra, da cui si gode un ottimo panorama, e una tappa a CABO ESPICHEL, uno sperone a precipizio sul mare dove sorge la Chiesa di Nossa Senora do Cabo, luogo di apparizioni della Madonna nel XIII sec. Ormai tutto è lasciato in abbandono e all’incuria. In realtà è un luogo molto suggestivo, dove soffia sempre un forte vento,…Lascia un’aura di mistero e misticismo.
Ultimissima tappa a PALMELA dal cui castello si può intravedere già la cappa di smog della grande città.
Infine non ci resta altro che imboccare il lungo ponte di Vasco de Gama dal quale, senza alcuna difficoltà, arriviamo diritti al punto di riconsegna della nostra Saetta in aeroporto.
Acquistiamo il biglietto dell’aerobus che ci porta in centro città, scendiamo in Avenida da Libertade e da lì, in veramente pochi passi, raggiungiamo la pensione prenotata in febbraio con centralr.Com: Pensao Residencial Roma, travessa da Gloria 22-A. La consiglio veramente perché centralissima e allo stesso tempo in una viuzza tranquilla. Unico neo: non c’è l’ascensore…Ma tanto noi eravamo al primo piano. Camere spaziose e pulite e una colazione a buffet strepitosa, non mancava niente! 65E/n I successivi cinque giorni li abbiamo trascorsi vistando Lisbona in lungo e in largo. Meritano sicuramente una visita tutte le vie e piazze del centro (non stupitevi se in pieno giorno, nella centralissima rua Augusta, vi si avvicinano offrendo hasish e marijuana!), il castello di Sao Jorge, l’elevador de Santa Justa, il quartiere dell’Alfama, la Cattedrale, il Parco delle Nazioni con l’Oceanario, la torre del Belém, il Mosteiro dos Jeronimos e il Padrao dos Descobrimentos senza tralasciare poi il classico giro su uno dei tram gialli. Noi abbiamo dedicato anche mezza giornata al Palacio Real di Queluz, andandoci in treno, ma è stata un po’ una delusione in quanto il giardino era lasciato tutto in abbandono e non si poteva accedervi, e il palazzo in sé non era quella Versailles del Portogallo decantata nelle guide.
Dedicare gli ultimi giorni alla visita di Lisbona è stata un’ottima scelta: bello e rilassante, ci serviva rimanere un po’ fermi nella stessa città senza dover andare ogni sera alla ricerca di una pensione…Soprattutto a me che sono un po’ ansiosa! Voto al viaggio: 9,5