Florida, tra un uragano e l’altro
Alle 8,45 (un’ora e mezzo prima del volo Delta, che poi è ancora Alitalia) mi presento al check-in e mi dicono che c’è un problema di overbooking (la Malpensa è unica nel suo genere!). Mi indirizzano ad uno sportello per risolvere il problema. Il tempo di terrorizzarmi vedendo davanti a me 4 napoletani imbestialiti per la soppressione del loro volo, e fortunatamente mi viene consegnata la carta d’imbarco. La coda alla Dogana è interminabile (siamo ad ottobre!!), tanto che arrivo al gate d’imbarco 10 minuti prima del decollo. Si parte con un ritardo di ½ ora che viene recuperato durante il tragitto. Ingresso negli U.S.A. Con controlli scrupolosi che, ai tempi odierni, mi sembrano giusti; mi prendono le impronte digitali con uno scanner e mi fotografano con una webcam. Però in mezz’ora passo Dogana e controllo bagagli. La prima lieta sorpresa al ritiro dell’auto alla Hertz, che avevo prenotato dal sito www.Hertz.Com , come classe A (economy) al prezzo di Euro 280,00 per 10 giorni. Mi consegnano una Toyota Solara (in Italia non c’è un modello simile) nuovissima (solo 5km!) e molto bella, con cruise control, lettore cd e ovviamente climatizzatore. Il cambio automatico è una manna. In U.S.A. Viaggiano quasi tutti entro i limiti (girano molte auto della polizia), e quindi con il cruise control imposto la mia velocità di crociera (circa 60 miglia orarie, i nostri 96 kmh), e in poco tempo arrivo all’hotel Palm South Beach (www.Thepalmshotel.Com) di Collins Avenue Miami Beach. Lo spettacolo di Miami su queste super strade sopraelevate e mozzafiato. 110 euro per la camera a notte (era prevista per 2 come per tutte le prenotazioni…) con vista oceano. Per muoversi a Miami l’auto è indispensabile. La sera decido di fare due passi a piedi (14 isolati!!) e arrivo a Lincoln Road, zona pedonale piena di ristoranti, bar, sushi bar e pizzerie. Per sfinimento mi fermo ad una pizzeria e per 2 birre e 1 pizza spendo l’onesta cifra di 18,54 dollari; notare che sulla ricevuta era già esposta la mancia “consigliata” (tip) che di solito devi dare a parte (circa il 15/20% a seconda del servizio). Alle 23,30 (ore 5,30 italiane) arrivo sfinito all’hotel e cerco di dormire per adattarmi al fuso (mi sono adeguato in un paio di giorni). 4/10/2005 MIAMI BEACH – KEY WEST Alle 8,00 mi alzo e, per pigrizia, decido di fare la colazione in hotel; big mistake! La colazione è “corposa” ma costosa. E’ tutto buffet e può andare bene per gli anglofoni che si fanno eggs and bacon, salsiccie e altre leccornie, ma per un italiano che si è preso un croissant, una spremuta di arancia, e 1 caffè americano 24,90 dollari sono troppi!!. Voglio andare a Key west; il tempo è incerto; durante il viaggio mi gusto lo spettacolo dei ponti che attraversano il mare e collegano le isole; un mare turchino con tonalità di colori incredibili. In circa 3 ore e mezza arrivo a Key West. Non so se è per l’ora (circa le 13,00) o se è perché oggi è festivo (Columbus day), ma la famosa Duval Street è semi deserta. Arrivo all’ultimo miglio (il punto più vicino a Cuba) e rimango deluso; rispetto alle foto delle varie pubblicazioni mi ritrovo davanti ad un paracarro semi distrutto; se non fosse per la targa che richiama i tanti morti che hanno cercato la libertà in America (!?!), la locazione non dice proprio niente. Mi decido ad assaporare la tanto decantata (dalle guide) “Key Lime Pie”, da me ribattezzata “la dietetica”! E’ una classica torta al limone, ma molto molto più grassa delle nostre: crema al limone stradolce da nausearti, panna montata in abbondanza e un sottile strato di crostata. Delusione totale.
Riprendo poi la strada per tornare a Miami; col senno del poi forse dovevo fermarmi una notte qui. Per vedere un po’ la vita notturna.
Arrivo alle 19,30 a Miami mentre imperversa un tremendo temporale che ha allagato tutte le strade! Arrivo all’hotel con qualche timore di restare a piedi e la sera la passo in hotel. Non volendo uscire decido di cenare all’hotel. Altra bastonata, però almeno mangio bene (speso 54,00 dollari con la mancia). Antipasto di gamberetti in salsa rosa con semi di tofu. Un ottimo filetto alla voronov e un semifreddo come dolce, il tutto annaffiato da due bicchieri di vino.
6 ottobre 2005 MIAMI BEACH – ORLANDO La mattina, colazione da Wendy’s (costo 14,00 dollari non molto meno dell’Hotel) a base di french toast (fettoni di pancarrè imbevuti di uova fritti e annaffiati di sciroppo d’acero), succo d’arancia e un paio di bicchieroni di succo d’arancia. Poi parto alla volta di Orlando (obbiettivo primario del mio viaggio). Il viaggio dura circa 4 ore e mezzo, ma è un bel viaggiare! Arrivo all’alloggio prenotato: un residence veramente bello (www.Westgateresorts.Com/index.Cfm) West Gate Lakes resort. Mi danno, al prezzo di Euro 63,46 a notte (per l’appartamento per due persone). Cucina con microonde e frigo lavandino e tostapane; bagno con doccia, Tv satellitare, terrazza sul lago e in mezzo all’appartamento una vasca ovale con jacuzzi da dove si può vedere la tv, che figata! Ovviamente i giorni ad Orlando sono all’insegna del divertimento nei parchi giochi.
7-11 ottobre 2005 ORLANDO Dovevo selezionare 4 ingressi ai parchi e la mia scelta è caduta su Epcot Center, MGM Studios, Universal Studios e Island of Adventures of Universal, ho rinunciato a Sea World perché l’avevo già visto anni fa, ma ne vale la pena se amate il mondo acquatico. Il periodo, l’essere solo, e i fast pass, mi hanno permesso di evitare molte code.
Ottobre penso sia un buon periodo, infatti i parchi non erano intasati. L’essere solo mi ha favorito per alcune attrazioni, con code di 40 minuti di coda che prevedevano ingressi facilitati per chi è solo, e io in quanto “single rider” sono entrato in 2 minuti! Consiglio anche chi è accoppiato di entrare come “single rider”; lo svantaggio di fare un’attrazione di 3 minuti non appiccicati al proprio compagno di viaggio, vale la pena se eviti 40 minuti di coda. Poi c’è l’agevolazione del fst pass (o ticket express negli universal studios) che ti permette di prendere un biglietto dove c’è segnata l’ora prevista per l’attrazione; ti rechi a quell’ora ed eviti una buona parte di fila con corsie preferenziali.
Premettendo che non mi piacciono assolutamente ottovolanti e attrazioni mozzafiato (che quindi non ho provato), le attrazioni che ho preferito sono: 1) Soarin un volo virtuale con schermo a 180° attraverso il mondo. Entusiasmante, sembra di essere su un deltaplano. (Epcot) 2) Spiderman. In un viaggio con occhialini 3D aiutate l’Uomo Ragno a sconfiggere I suoi acerrimi nemici. (Islands of Adventure) 3) Jurassic Park river adventure. Un viaggio attraverso il fiume visitando Jurassic Park, ma accade un guasto e…Mettete al riparo telecamere e macchine fotografiche! (Islands of Adventure) 4) Mission to Mars. Un viaggio virtuale alla volta di Marte. Alla fine potete mandare una foto da Marte via email. (Epcot) 5) Revenge of The Mummy. Un viaggio attraverso le avventure del film omonimo. (Universal Studios) 6) Star Tours. Viaggio virtuale con l’astronave di Guerre Stellari (MGM Studios) 7) It’s tough to be a bug. Attrazione di cinema tridimensionale con effetti in sala. Spruzzi, vento e raggi laser. (Animal Kingdom) Per informazioni sui parchi di seguito i link : http://disneyworld.Disney.Go.Com/ http://themeparks.Universalstudios.Com/orlando/website/index.Php A circa 80 km da Orlando, sulla costa, c’è il Kennedy Space Air Museum (Cape Canaveral), dove vengono effettuati parecchi lanci, e da dove è partito il mitico Apollo 11 che è andato sulla Luna; se siete fortunati potreste assistere anche ad un lancio, però bisogna prenotarsi con largo anticipo attraverso il loro sito http://www.Nasa.Gov/home/index.Html alla sezione missions. (ingresso 36,00 Euro). L’atmosfera è suggestiva, nonostante la tecnologia, il centro si trova immerso nel verde in un parco naturale protetto. Non è insolito trovare in giro indisturbati dei coccodrilli. Nella visita guidata ti accompagnano vicino alla rampa di lancio 39 da cui parti il Saturn V. Poi puoi entrare in uno spaccato dello Shuttle e vedere come gli astronauti stanno nello spazio e come fanno anche le operazioni più ordinarie, dalla doccia ai …Bisogni corporali, visto che sono in assenza di gravità.
Ho visto poi un filmato bellissimo sulla storia dello spazio al IMAX Theatre, uno schermo gigantesco; a fine giornata immancabile shopping con acquisto di gadgets e mini shuttle.
12 ottobre 2005 ORLANDO – MIAMI BEACH Il mattino mesto, perché si avvicinava la data del rientro, dopo aver fatto i bagagli e mi sono rifatto a ritroso la “Turnpike” che mi riportava a Miami Beach. Per il ritorno ho alloggiato al Hotel Fointebleau Resort, (http://www.Fontainebleau.Com) Collins Avenue Miami Beach a114 Euro per una notte. Hotel di Grande Fasto, un po’ decaduto. La piscina è stupenda. Ma il servizio non è a livelli di The Palms. Come al solito vista oceano, e il parcheggio dell’Hotel costa 23 $ al giorno, rispetto ai 17$ del Palms Hotel. Mi sono gustato in TV la nuova puntata del telefilm “Lost”. Il mattino, sono andato a fare un giro in spiaggia, ma il tempo tendeva al brutto, quindi ultimo accesso ad un centro commerciale per gli ultimi acquisti e alle 15,00 mi sono recato all’aeroporto per il triste ritorno. Il viaggio è stato perfetto. Ho visto un paio di film e alle 8,10 puntuale atterravo alla Malpensa (da non credere). Un’annotazione, se qualcuno non bada a spese e vuole alloggiare a Miami alla grande, consiglio il Delano Hotel, tappa di VIP.
Durante un giro agli Art Decò ho visto Massimo Boldi che stava girando l’ennesimo film di Natale di Vanzina.
Spero di essere stato di aiuto.
Gorni Rota (prenotazioni aereo e hotel fatte con www.Expedia.It)