FLORIDA in 9 GIORNI

Ciao, eccomi qui a raccontarvi la nostra avventura in Florida! Partiamo dall'inizio: poco dopo essere rientrati dal nostro primo viaggio in USA, e fantasticando su un'altra possibile vacanza, ci è venuto in mente che per il compleanno di Riccardo (mio marito) saremmo potuti andare ai parchi Disney di Orlando. Da lì ho iniziato a leggere su...
Scritto da: simba884
florida in 9 giorni
Partenza il: 24/03/2009
Ritorno il: 02/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Ciao, eccomi qui a raccontarvi la nostra avventura in Florida! Partiamo dall’inizio: poco dopo essere rientrati dal nostro primo viaggio in USA, e fantasticando su un’altra possibile vacanza, ci è venuto in mente che per il compleanno di Riccardo (mio marito) saremmo potuti andare ai parchi Disney di Orlando.

Da lì ho iniziato a leggere su questo prezioso sito racconti e argomenti vari sul Sunshine State, e vedendo che i voli non erano poi così costosi, abbiamo prenotato; visto i problemi che la nostra compagnia di bandiera stava attraversando agli inizi di novembre, abbiamo prenotato voli British Airways Roma – Miami via Londra Heathrow a Euro 460,00 a persona.

Il secondo passo è stato la prenotazione della macchina, come per l’altra volta abbiamo scelto enoleggiauto, con € 165,00 per una compact car per 7 giorni, compreso il secondo conducente ed il primo pieno di carburante. Prenotiamo anche l’assicurazione annullamento euro 37 in due (rimandando a marzo quella medica polizza argento per euro 90 in due) e iniziamo la scelta dei luoghi dove fermarsi e gli alberghi, sempre prenotati su internet.

Ecco dunque il nostro itinerario: 24 MARZO Roma-Miami Levataccia alle h2.00, perchè da Livorno dobbiamo raggiungere Roma Fiumicino e lasciare l’auto al parcheggio (euro 60,00). I voli sono puntuali, lo scalo a Londra è abbastanza veloce, visto tutti i negozi che ci sono ci passa molto bene, e arriviamo a Miami alle h19.20 locali, per fortuna le valigie ci sono tutte e due, che sospiro di sollievo quando le vediamo, Fiumicino e Heathrow non hanno una buona fama! Usciamo ed in pochi minuti arriva la navetta dell’autonoleggio; quando arriviamo all’ufficio il solito adetto scortese come sempre vuole affibbiarti altre assicurazioni, gps, e macchina più grande, ma facendosi vedere decisi non insistono più di tanto. Ho dovuto però insistere io per farmi inserire come secondo guidatore, visto che nel contratto non comparivo. Andiamo dunque a vedere che auto ci hanno dato: una nuovissima Jeep Compass oro, senza alcun optional ma davvero molto comoda. In pochi minuti raggiungiamo il motel che avevamo prenotato dall’Italia (su suggerimento di Ale74, che spero abbia avuto più fortuna!) direttamente sul loro sito www.Fantasyinn.Com, la camera era vecchiotta, e anche abbastanza sporca, ma per 50 USD non avevo trovato niente di meglio.

Spese: motel 50 USD cena al Burger King 15 USD 25 MARZO Miami – Kennedy Space Center – Kissimme Anche stamani la sveglia suona presto, alle h5.00, ma con il fuso non è stato poi così dura. Partiamo in direzione nord, oggi andiamo a visitare la NASA; l’autostrada è scorrevole, ma ogni poco c’è un casello per pagare da 1 a 2 dollari a tratta, e alla fine ne avremmo spesi circa 8. Arriviamo poco dopo le 9, facciamo il biglietto e prediamo anche l’audioguida in italiano, che sarà utile durante il percorso in autobus. Facciamo il classico giro del Visitor Complex, poi prendiamo l’autobus ed iniziamo la visita delle 3 fermate previste; l’Observation Gantry 39 ti permette di vedere le rampe di lancio più vicine, ma non sono proprio così vicine. L’edificio del Saturn 5 è la cosa più bella che visitiamo, è davvero enorme! L’ultima tappa è poi quella dove ci sono i laboratori dove stanno progettando la nuova stazione spaziale. Vediamo anche i due filmati Imax, belli.

Verso le 5 usciamo dal parco, andiamo verso Orlando, e nel programma c’è una fermata al Coastland Center, un immenso centro commerciale dove potremo iniziare il nostro shopping americano (in realtà non avremo poi molte altre occasioni di visitare degli shopping center, purtroppo). Facciamo qui un bel giro nei nostri negozi preferiti, Abercrombie, Hollyster, Apple, Victoria Secrets, ed arrivare alle 9, orario di chiusura, è un baleno.

Nell’avvicinarci a Kissimme cerchiamo un posto dove mangiare, ma ben presto ci accorgiamo che chiudono tutti alle 22, e quando ormai disperiamo per la nostra cena, troviamo un Pizza Hut che ci accoglie alle h22.45! Arriviamo alla fine al nostro albergo Royal Celebration Inn on Lake Cecile, prenotato su internet per 35 USD più tasse per notte, con la colazione; la scelta si è rivelata molto buona, la camera era grande, con due queen bed, tenuta bene e pulita, lo consiglierei a chiunque! Solo la colazione era un po’ scarsa, solo toast con marmellata, frutta sciroppata, succo, the, caffè e latte con cornflakes, ma cosa si può pretendere a quel prezzo? Spese: Kennedy Space Center USD 86 con 2 audioguide (ingresso general admission) pranzo al volo all’interno del KSC 10 USD Cena Pizza Hut 20 USD 26 MARZO Magic Kingdom + Disney’s Hollywood Studios Happy Birthday Riccardo! Come promesso sul sito della Disney, oggi il maritino entra gratis nei parchi Disney perchè festeggia il compleanno, e gli mettono sulla felpa una bella spillona a ricordarlo a tutti coloro che ci incontrano! Facciamo un biglietto per 2 giorni con il park hopper, che ti permette di entrare in tutti i parchi nello stesso giorno, sperando di riuscire a vederne almeno un pochino di tutti! I parchi sono spettacolari, il Magic Kingdom è davvero una fiaba, e facciamo subito tutte le giostre più affollate, usufruendo del fast pass che permette di tornare ad un orario prestabilito ed saltare la fila (come sono avanti!): da non perdere sicuramente Pirati dei Caraibi, Splash Mountain, Space Mountain, Big Thunder più per i grandi, e per tutti le casette di Minnie e Topolino, The Haunted Mansion, It’s a small world, Winnie the Pooh, Peter Pan’ Flight.

Molto bella la parata dell h 15, con carri e balletti! Subito dopo la parata, ed avendo già fatto tutti i giochi, decidiamo di andare ai Disney Hollywood studios: prendiamo l’airtrain che riporta al parcheggio del Magic kingdom e da lì un autobus sempre Disney ( il giorno dopo per lo spostamento tra i parchi scopriamo che è più comodo prendere l’auto, poiché il pagamento di un parcheggio vale anche per tutti gli altri). Questo parco è abbastanza piccolo, ma le attrazioni non mancano e sono molto belle: l’Hollywood Tower Hotel toglie letteralmente il fiato, e anche le montagne russe all’interno con la musica degli Aerosmith sono emozionanti; purtroppo non siamo riusciti a vedere gli spettacoli degli stuntmen perchè erano finite, ma abbiamo cenato nel ristorante Drive In, dove in un grande capannone col soffitto a cielo stellato c’è uno schermo di cinema dove passano film in bianco nero, e i tavoli sono dentro delle Cadillac aperte e colorate, davvero carinissimo! E per il compleanno hanno regalato anche il dolce a Riccardo con una candelina sopra! Ma il momneto più bello è stato lo spettacolo Fantasmic di questo parco, un anfiteatro da 10000 psti che si era già riempito 1 h prima dello spettacolo: un laghetto con delle rocce che fanno da palco, e uno spettacolo di proiezioni sull’acqua, fuoco e fuochi artificiali davvero unico, che da solo vale l’intero costo del biglietto! Veramente da non perdere!!!! Siamo arrivati alle 10 davvero stanchi, aspettiamo il pulmann che ci riporta al parcheggio, e veramente sfiniti torniamo all’albergo, crolliamo distrutti nel letto! Spese: Biglietti Disney USD 211 (2 giorni con park hopper) per persona parcheggio 12 USD Cena USD 60 Spese varie USD20 27 MARZO Epcot + Animal Kingdom Eccoci al secondo giorno nel fantastico mondo Disney! Arriviamo ad Epcot pochi minuti prima dell’apertura, ed appena aprono i cancelli ci precipitiamo alle attrazioni più importanti : Test Track e Mission Space to Mars, che facciamo nel giro di mezz’ora, poi facciamo gli altri: Soarin è davvero bello, particolare, The Seas with Nemo, Honey, I Shrunk the Audience, The Land, Spaceship Earth.

Abbiamo poi fatto il giro dei padiglioni che rappresentano i paesi del mondo, pranzando all’ottimo ristorante messicano. Non abbiamo fatto le diverse attrazioni dei paesi, solo quella della Cina, Reflections of China, che è davvero bella: in una cinema rotondo, si assiste ad un documentario sulla Cina, appunto, a 360°.

Sono quasi le 16, ma decidiamo lo stesso di fare un salto all’Animal Kingdom, che è quello che ci manca, anche se sappiamo che alle h 18 chiuderà. Prendiamo la macchina, anche perchè prima di cena vogliamo tornare al Magic Kingdom per la parata serale e per lo spettacolo dei fuochi artificiali, ed in meno di 10 minuti siamo all’entrata; non mi ero molto documentata sul parco, ultimo costruito della Disney, e quindi afferrata al volo la cartina, decidiamo di fare le attrazioni più avventurose, e iniziamo dal giro sui gommoni per le rapide, un po’ come ci sono anche a Mirabilandia, mi pare, ma molto molto più bagnate, siamo praticamente fradici! Belli bagnati affrontiamo le montagne russe che più ci sono piaciute, quelle dell’attrazione Expedition Everest, bellissima come ambientazione, velocità, sorpresa! Alle 18 parte l’ultimo safari, ce la facciamo!! nell’attraversare il parco ci rendiamo conto che è stato un peccato non aver avuto il tempo per visitarlo meglio, meritava davvero un giorno intero! Sarà per la prossima volta…Il safari è divertente, hanno ricreato in tutto e per tutto la savana africana, dove giraffe, rinoceronti, elefanti, leopardi e leoni girellano a poche decine di metri dalla nostra jeep aperta che impeiga circa 20 minuti per fare il giro completo.

Usciamo alle 18.30 e torniamo, come previsto, al Magic Kingdom. La parata notturna è davvero bella, i carri sono tutti illuminati, la carrozza di cenerentola, i pesci, mille colori e luci con la colonna sonora della Disney; Alle 9.00 iniziamo i fuochi sullo sfondo del castello; li osserviamo dal ponte sulla destra del castello vicino alla piazza rotonda, ma penso che il punto migliore sia a Toontown, dove ci sono le attrazioni dei più piccoli, ma la calca è talmente tanta che non ci conviene spostarci di un metro! appena finiti corriamo al Big Thunder, non l’avevamo ancora fatto e non troviamo fila a quest’ora! Facciamo anche tre giri sulla Splash Mountain, è quasi l’ora di chiusura e ci fanno rimanere direttamente sul trenino! L’avventura Disney è finita, a malincuore lasciamo questi parchi, chiedendoci se non fosse il caso di rimanere anche il giorno dopo! Spese: varie 20 USD 28 MARZO Kissimme – Sanibel – Naples Seguiamo i programmi fatti da casa, avevamo prenotato una camera a Naples, quindi per oggi è previsto un giro lungo la Costa del Golfo. Siamo un po’ stanchi dai giorni precedenti, che non sono stati troppo rilassanti, quindi invece di fare diverse tappe nelle molte belle spiagge di cui avevamo sentito parlare, decidiamo di andare diretti verso Sanibel, con due tappe intermendie alla Gamble Plantation e alla Shell Factory; la prima tappa merita una visita, anche se non c’erano le persone vestite come all’epoca in cui questa villa ospitava una delle piantagioni più floride della Florida (scusate il gioco di parole :-)!!!!), la seconda insomma, un grande negozio di souvenir con conchiglie e coralli vari.

Arriviamo a Sanibel intorno alle 14, ma purtroppo c’è un forte vento, quindi rimaniamo sulla famosa spiaggia di conchiglie solo un’oretta e mezza, poi decidiamo di andare diretti a Naples, visto che il vento non ci permette di stare ancora sul mare.

Il nostro albergo, il Bayfront Inn on the Fifth è proprio una bella sorpresa, per 75 USD più tasse ci danno una bella camera con due queen, un mega tv schermo piatto ed un bagno nuovissimo con addirittura gli accappatoi! Che lusso! Dopo una veloce doccia, andiamo subito in centro, vogliamo andare a vedere il famoso pontile! E’ quasi l’ora del tramonto, ma prima ce la facciamo a fare due passi per le ordinate e pulite vie di questa graziosa cittadina, con le ville dai giardini curati e le belle macchine davanti…Potremmo anche decidere di trasferirci, qui! Arriviamo al pontile, dove molte persone più che al tramonto sono interessate alla pesca, e sperano di tirar su qualcosa per cena, immaginiamo…Anche la spiaggia è molto bella, riparata dal vento che batteva su Sanibel, se fossimo arrivati prima potevamo starci un pò! Cerchiamo poi qualche posto per mangiare, sono tutti ristoranti carini e pienissimi, e ben presto ci accorgiamo che le persone sono vestite elegantissime, non so se è perchè è sabato sera, ma sembra di essere ad una festa del 31 dicembre…Wow! Dopo cena, beviamo una birra sul laghetto di fronte al nostro albergo, la serata è calda, si sta bene fuori pensando a quello che visiteramo domani: le Everglades e poi diritti fino a Key West! 29 MARZO Naples – Everglades – Key West Partiamo verso le 7 di mattino, e attraversiamo il parco delle Everglades lungo il Tamiani Trail, fino ad arrivare al villaggio Mikkosukke, dove c’è un negozio che vende articoli creati dagli indiani e, avevo letto nella guida, era possibile visitare il paese di questi nativi; ma quel giorno i tour non c’erano, quindi ce ne andiamo presto. Neanche un paio di km più avanti c’è l’entrata della Shark Valley, e decidiamo di noleggiare le biciclette e farci 14 miglia tra andata e ritorno per raggiungere una torretta a spirale che offre una veduta panoramica su quello che viene definito il ‘river of grass’. La biciclettata non sarebbe faticosissima, se non fosse per un vento contrario all’andata e per il fatto di non aver portato un goccio d’acqua! Per fortuna al traguardo c’è una fontanella, con la speranza che sia potabile ne bevo un po’ e sto già meglio; impensabile fare questo tragitto d’estate, ma molto carino perchè il sentiero asfaltatao e piano costeggia un fuimiciattolo pieno di alligatori, e se ne trovano diversi anche lungo la strada (un uomo a piedi ci ha addirittura chiesto di accompagnarlo perchè non si fidava a passare da solo accanto ad un bestione che sarà stato 3 metri, bello spaparanzato con la coda lungo lo stradello, e pare che delle bici abbiano timore!).

Alle 11,30 siamo di ritorno alla macchina, ora dobbiamo ceracre l’alligator farm dove fare il giro in airboat, anche se il tempo sta volgendo al peggio, e scendono anche i primi goccioloni.

Per fortuna quando arriviamo ad Homestead c’è di nuovo il sole e arriviamo all’alligator farm 15 minuti prima del prossimo giro disponibile; nel frattempo visitiamo questo piccolo parco dove c’è un laghetto con tanti alligatori, delle vasche dove ci sono i cucciolini, e in una gabbia anche la Pantera della Florida. Il giro in airboat è molto divertente, ti bagni veramente durante i testacoda che fa sull’acqua, ma è abbastanza breve per quello che costa, 23 USD a testa con lo sconto per 15 minuti di gita in mezzo alla palude.

Ultima tappa della visita alle Everglades è la zona del visitor center Royal Palm, da dove partono due sentieri molto famosi, l’Anhinga trail e il Gumbo; il primo è molto bello, si snoda sopra l’acqua con le classiche passerelle in legno e si possono osservare numerosi tipi di uccelli, il secondo invece è un sentiero inmezzo alla vegetazione che non ci ha colpito particolarmente. Non possiamo andare più a sud verso Flamingo perchè dobbiamo fare ancora tanti km prima di raggiungere Key West, e magari qualche fermata intermedia.

In realtà l’unica fermata sarà a un Wendy’s per mangiare, perchè passando così in macchina nessuna isola delle Key’s ci ha colpito per fermarsi. Sarà perchè era un po’ nuvoloso, o perchè di pomeriggio il mare non era neanche così celeste ma tendeva più all’argento, ma questa famosa strada che collega le isole, ci ha un po’ deluso, Seven Mile bridge a parte. Forse lo scenario è più notevole dall’alto, come sono tante le foto che avevamo visto su internet, o perchè le keys alla fine non sono mica piccolissime, e sembrava di essere sulla terra ferma. Il ponte più lungo, 7 miglia appunto, è davvero magnifico, sia quello nuovo che quello vecchio, non finisce più! Arriviamo a Key West verso le 19, e per due notti alloggeremo all’Angelina Guest House (USD 129 più tasse per notte con colazione un po’ scarsa, però); l’office è chiuso, ma nella mail il proprietario mi aveva detto che avrebbe lasciato le chiavi nella cassetta della posta: infatti trovo una busta a mio nome con tutte le spiegazioni del caso. Ci hanno assegnato la camera Dolly, con un matrimoniale, molto carina, ma davvero piccolissima! Il bagno invece grande, rispetto all’alloggio. Unico svantaggio è che, avendo il balcone in legno non privato, un simpaticone sia la sera, che la mattina alle 7(!!!!!) si è messo a fumare ed a parlare al telefono per mezz’ora! E la prima notte, per colpa dei tanti galli che girano per le strade e che devono avere un fuso orario tutto loro, non abbiamo praticamente mai dormito! Ceniamo in un ristorante abbastanza caro (Your Friends, mi pare si chiamasse) , facciamo un primo giro per Duval Street e andiamo a letto, oggi è stata una giornata bella piena! Spese: 28 USD 2 ore 2 biciclette alla Shark valley 46 USD giro in airboat 10 USD pranzo da wendy’s 60 USD cena a key west abbiamo risparmiato 10 USD di entrata alle Everglades perchè mi ero portata l’Annual Pass che avevo comprato nell’ovest a settembre e che è valido per un anno…Che soddisfazione poterlo riutilizzare, con il nostro ovest nel cuore! 30 MARZO Key West Oggi la dedichiamo tutta a questa isoletta, così vicina a Cuba (solo 90 miglia) da respirare molto l’aria caraibica, più che americana. Noleggiamo le biciclette per 12,50 USD l’una per tutto il giorno, e andiamo alla scoperta dei luoghi più significativi: la famosa e fotografatissima boa che segna il punto più a sud deli USA, dobbiamo addirittura fare la fila per uno scatto! Poi lì vicino il Bahama Village, la parte più colorata e caratteristica, dove è anche il nostro albergo, e la casa di Hemingway che, nonostante i ricchi 12 USD a testa di biglietto, decidiamo di visitare: molto bella lacasa, per fortuna all’entrata ci consegnano un opuscolo in italiano che descrive la storia dello scrittore ed anaeddoti della sua vita in questa casa, così possiamo fare una visita un po’ più approfondita; molto bella e curata, con tantissim gatti, alcuni dei quali polidattili (cioè con 6 dita delle zampette invece di 5) che se dormono indisturbati un po’ ovunque.

Davanti alla casa di Hemingway c’è poi il faro, che però osserviamo solo da fuori (ingresso come al solito a pagamento, altri 10 ricchi dollaroni), e poi decidiamo di andare un po’ al mare, al Fort Zachary Taylor, che è la spiaggia più carina dell’isola; è uno State Park, quindi ci chiedono una tassa d’entrata, mi pare di 3 USD a testa. La spiaggia è abbastanza grande, ma come al solito anche oggi c’è un po’ di vento, e l’acqua è freddissima! Però il sole che va e viene rende piacevole stare a riposo (finalmente) un paio d’ore. Alle 15 i nostri stomaci si fanno sentire, e cerchiamo un posto per mangiare, decidiamo per l’Hard Rock in Duval Street, dove Riccardo mangia una bistecca ed io un piatto di nachos, formaggio e fagioli.

Siamo indiecisi se riprendere la macchina e arrivare fino alla spiaggia di Bahia Honda, ma pensando al vento che c’è qui, decidiamo di fermarci lì domani mentre andiamo a Miami.

Il pomeriggio lo passiamo ancora in giro con le nostre bici, fino al classico tramonto che tutti aspettando a Mallory Square; se da un lato questo cerimoniale può essere carino, dall’altro ti fa fare un mezzo sorriso, a vedere quante persone si ritrovano qui, che giro d’affari c’è per i barrettini sul mare e per le barche che organizzano apposite uscite, e solo per questo benedetto tramonto che, diciamocelo, è lo stesso in tutte le parti del mondo!!!!! Ma lo sanno questi KeyWestiani????? Mah…

E, alla fine, niente tramonto, visto che sul più bello il cielo si è annuvolato ed ha lasciato tutti ‘a bocca asciutta’, come si dice qui in Toscana! Giriamo un po’ per scegliere il ristorante, alla fine scegliamo quello con il menu meno complicato, stasera abbiamo voglia di qualcosa di semplice, solo una insalata verde ed una caprese, senza salse o fritti! In realtà ci guardano un po’ male, prendiamo solo questi due piatti, ma dobbiamo depurarci, è una settimana che mangiamo schifezze.

In cocnclusione Key West ci è piaciuta, carina e caratteristica le sue abitazioni in legno, ma non consiglierei più di un giorno intero qua, poiché è carissima e (a parte l’escursione al Dry Tortugas che non abbiamo fatto) non offre poi molto che non possa essere visto in giornata. Se dovessi dare un voto come a scuola, sarebbe un 10 per la forma, un 6 e mezzo per il contenuto, per intenderci! Anche se i locali sono molto particolari e ci si può divertire la sera.

31 MARZO Key West – Miami Eccoci all’ultima tappa, e verso la fine di questo viaggio. Partiamo da Key West alle 7, contando di fermarci un’oretta al Bahia Honda, che dista da KW circa 50 minuti; quando arriviamo, però, una scortesissima agente all’entrata ci rimanda indietro in malo modo, poiché dovendo pagare 6 usd di entrata non avevano da farci il resto e non accettavano le carte. Ci siamo rimasti veramente male, ci tenevamo molto a vedere quella che è deifnita una delle spaigge più belle d’America, poi alla fine non era colpa nostra se non aveva da cambiarci! Noi volevamo pagare! Per questa signora e per altri come lei siamo rimasti molto delusi dalle persone della Florida, troppo abituate al turismo, ai soldi, che hanno perso la genuinità e gentilezza che avevamo trovato nell’Ovest. Sono molto presuntuosi (questo è sempre un giudizio personale, magari abbiamo avuto particolare sfortuna noi, tengo a precisare), e non mi sembra che la Florida abbia tali ricchezze da giustificare un comportaento tale, neanche paragonabile a Arizona, California o Utah (ahhh il nostro amato e rimpianto Ovest)…Se le sognano!!! Vabbè, con l’amaro in bocca, lasciamo le Keys, a questo punto non ci va più neanche di fermarci alle altre isole, e puntiamo diritti verso Miami.

Oggi dobbiamo lasciare l’auto alle 17,30, quindi decidiamo di vedere le cose più lontane da South Beach e fare un po’ di shopping nei centri commerciali che sono più difficili da raggiungere. La prima fermata è nel quartiere di Coral Gables, la piscina veneziana è però chiusa per restauro durante l’inverno, passiamo dal Miracle Mile, un viale dello shopping (molti negozi di abiti da sposa) molto più frequentato negli anni passati, e nelle viette con delle belle case al fresco degli alberi che si intrecciano sulla strada. Poi andiamo al Bayside marketplace, dove sappiamo essere un ristornante Bubba Gump, che avevamo provato diverse volte nel precednete viaggio; infatti il pranzo è davvero piacevole, e diamo uno sguardo alle compagnie che fanno il giro della baia per l’indomani mattina.

Chiediamo al cameriere di Bubba un bel centro commerciale e ci consiglia l’Aventura Mall; ci arriviamo in circa 30 minuti, ma abbiamo poco tempo per girarlo, rispetto all’enormità di questo Shopping Center. Facciamo il solito giro nei nostri negozi preferiti, poi riprendiamo l’auto e andiamo a riconsegnarla. Alla Thryfty in SoBe troviama un’addetta gentilissima, di solito son sempre così scorbutici! In 5 minuti sbrighiamo le formalità e facciamo i 10 metri che ci separano dal nostro albergo, l’Hotel Eva (ex Rabrinni).

La camera che ci danno (nonostante avessi prenotato un King bed), ha due letti grandi, la zona cucina, il bagno e una specie di cabina armadi (sarà circa 40 mq!), non è nuovissima, ma tutto sommato pulita, e per il costo di 179 USD più tasse per due notti non è poi male, considerando che siamo in pieno Art Deco District, fra Espanola Way, Lincoln Road e Ocean drive! Passiamo la serata in Lincoln Road, dove mangio da Nexxt una bella insalatona e un gelato al caramello da Ghirardelli (in ricordo di San Francisco), un giro nei tanti negozi e poi a nanna! Spese: 55 USD pranzo Bubba Gump 50 USD cena 10 USD gelato 1 MARZO Miami Oggi è dedicato alla scoperta di Ocean Drive, dove facciamo una passeggiata subito la mattina presto, poi prendiamo un autobus (2 USD a tratta, biglietto direttamente sul mezzo, ma accettano solo spiccioli e non fanno resto!) per tornare a Bayside per fare la crociera. Il giro nella baia è stato interessante, ci ha fatto apprezzare Miami più di quanto ci saremmo aspettati: oltre ai grattacieli che si stagliano sull’acqua, abbiamo sbirciato (ed invidiato un bel pò!) le vere ‘isole dei famosi’ (tra i tanti Puff Daddy, Julio Iglesias, Gloria Estefan), con le mega ville fronte mare, con gli yatch e le piscine in bella mostra…Che favola! La guida ci diceva che l’unica presella edificabile rimasta libera costava 6.5 milioni di dollari, e non era neanche grandissima! Oppure che uno aveva speso 80.000,00 USD solo per l’impianto di aria condizionata! La più grande e la più bella è quella appartenente al dottore che ha inventato il Viagra, c’era da aspettarselo! Per il pranzo torniamo da Bubba Gump, domani partiamo e chissà quando potremo di nuovo assaggiare i gamberini cajun!!! Torniamo in SoBe, stiamo un po’ in spiaggiakt, poi andiamo a prepararci per la cena, sulla guida abbiamo scelto il ristorante Joe’s Stone Crabs, molto rinomato. Arriaviamo lì alle 20, e subito ci dicono che dobbiamo aspettare 1 ora per cenare, hanno già una lista d’attesa lunghissima! Prendiamo 2 bicchieri di vino al bar per aperitivo, e dopo 45 inuti sentiamo chiamare il nostro nome: alè, si mangia! Ci accomodiamo al tavolo e subito una signora simpaticissima arriva e ci spiega il menu, spiegandoci i vari piatti a base di chele di stone crab; scegliamo la taglia Medium, sono 7 chele abbastanza grandi, alla fine saremo pienissimi! Per contorno ci portano l’Hummet Potato (mi pare si scriva così), un purè con la crosta croccante, buonissimo. La signora ci fa vedere come si sbucciano le chele, accompagnate da burro fuso e maionese, troppo buffa, peccato non si capisse niente da quanto parlava veloce!!!! La serata passa veloce, e davvero molto piacevole, questo locale ci ha conquistato! Torniamo a piedi all’albergo, facciamo un’ultima passeggiata in Lincoln Road e poi a letto.

Spese: 25 USD a persona la crociera 55 USD pranzo 8 USD biglietti autobus 120 USD la cena Joe’s Stone 02 MARZO Eccoci al giorno della partenza…Il nostro volo è alle 17.02, quindi abbiamo ancora una mattinata da passare a zonzo! Ci alziamo prestino, alle 8.00 siamo già in spiaggia, come al solito, il tempo non è dei migliori, quindi dopo un’oretta andiamo a fare colazione; facciamo ancora un giro, ma visto che alle 11 dobbiamo lasciare la camera (ci faranno tenere le valigie lì fino alla partenza), rientriamo per preparci alla partenza, la tristezza inizia a farsi spazio! Ultimo giro in Lincoln Road per il pranzo, dopodichè alle 15 viene a prenderci un taxi che, in meno di 20 minuti, ci porta all’aeroporto. E meno male siamo arrivati con un bel po’ di anticipo, visto le file per check in e controllo bagagli, arriviamo al gate che già era iniziato l’imbarco! Il tempo di chiamare e casa, e un volo American Airlines ci porterà a Londra, e da lì in Italia. Quando arriviamo a Fiumicino scopriamo che le nostre valige sono ancora a Londra, ma ci verranno restituite nel giro di 3 giorni direttamente a casa. Spese: 5 USD colazione in un deli 40 pranzo Nexxt 32 taxi Altre spese: benzina USD 80 totali per circa 1160 miglia.

Ultime note sul tempo: abbiamo trovato una stagione piacevolissima, soprattutto nella zona di Kissimme, dove le file per i giochi sotto il sole cocente non sarebbero state il massimo. La sera abbiamo sempre portato dietro un maglioncino, ma più per l’aria condizionata dei ristoranti che per l’esterno. Abbastanza vento, ma sopportabile. Come già letto, confermiamo che Marzo e Aprile sono davvero i mesi ideali per visitare questo Stato! Tirando le somme di questo viaggio, possiamo senz’altro dire che è ci è piaciuta la Florida che abbiamo visto, soprattutto la prima parte (Nasa e Disney), e forse è per questo che la seconda è stata apprezzata meno; le persone ci hanno un po’ deluso, e se eravamo tornati tanto entusiasti dell’ovest, beh qui ci siamo un po’ ricreduti, ma speriamo di aver avuto solo sfortuna! Come dei bambini, però, ci siamo promessi di tornare presto a trovare i nostri amici Topolino & Co.!!!! Ciao!



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