Florida e Disneyworld 29 aprile 8 maggio 2010
Ma ora il viaggio
Partenza 29 Aprile 2010 volo American Airlines via New York 404 euro a testa prenotato direttamente sul sito. Volo discreto aerei vecchi schermo centrale alcolici a pagamento in orario sia all’andata che al ritorno. Arriviamo alle 19 30, ritiriamo la macchina dopo un’ora e trenta di estenuante attesa alla Hertz e andiamo a dormire allo Sleep Inn Miami Airport albergo prenotato via internet vicinissimo all’aereoporto con colazione inclusa a 74,87 dollari . 30 Aprile
Direzione Key West . Albergo prenotato via internet Comfort Inn a 156 dollari . Tenete conto che Key West costa tantissimo.Il nostro era all’ingresso dell’isola. Piu’ si avvicina alla punta estrema piu’ i prezzi salgono vertiginosamente. Abbiamo seguito la strada normale ( la 997 e poi la 1) che porta da Miami alle isole, molto trafficata ma panoramica. Key Largo e Islamorada hanno spiagge molto belle ma il paese non dice niente. Ogni tanto ci fermavamo a fare foto e vedere le spiagge incantevoli. La strada che attraversa le isole e’ una lunga serie di ponti che attraversano l’oceano in uno scenario incantevole. Abbiamo mangiato da Porky’s a Marathon costolette di maiale o fritture di pesce in un ambiente un po’ kitsch ma su un molo con veduta semplicemente fantastica. Al pomeriggio bagagli in albergo, tuffo in piscina e poi tramonto e giro in key west. Parcheggio privato ( 10 dollari e attenzione il parcheggio è un vero incubo ma quelli gratuiti sono molto lontani dalle zone di interesse e al pomeriggio fa molto caldo) . Tramonto al porto dove onestamente la ressa e’ resa eccessiva dai molti saltimbanchi ( giocolieri, maghi e suonatori). Quando ero venuto qui 20 anni fa c’era solo il suonatore di cornamusa ( gia’ noioso di suo) adesso la situazione è caotica ( fa perdere e di molto la poesia) . Giro fra locali famosi o presunti tali, al cimitero ( purtroppo chiuso) , proviamo la Key Lime Pie una torta burrosissima ma buona. I locali per mangiare sono tantissimi basta stare attenti a non cadere nelle trappole per turisti. In giro è pieno di gente e musica arriva da ogni dove. Tipi strani e divertenti da tutte le parti, gente giovane e una bella atmosfera. 01 Maggio
Qui non festeggiano la festa del lavoro. Per cui al mattino partenza per le mitiche Everglades. Rifacciamo la 1 e la 997 poi la sw 177th ave. E infine la Tamiami Trail che passa in mezzo alle paludi. Saltiamo a pie’ pari l’orribile casino’ degli indiani e ci fermiamo al centro visitatori ( ingresso parco 10 dollari) per prendere il trenino su gomma che fa un giro di due ore per 20 dollari a testa . Pare essere il modo meno invasivo ( lasciando perdere le boat e le jeep che distruggono e disturbano l’ambiente) . Il giro guidato, con una guida in inglese, compie un giro su un anello di asfalto. Si ammira la natura si incontrano animali ( coccodrilli su tutti ma anche tartarughe e uccelli) , ci si ferma su un punto di osservazione molto alto quanto brutto ma che da’ un’idea del posto. In un caldo atroce ma lo scenario è magnifico. Risaliamo in macchina e andiamo a Naples. Naples è una citta’ magnifica fatta di case basse in tipico stile americano ( un piano e vialetto di ingresso), spiagge bianchissime . Unico problema è una citta’ di vecchi. Trattasi del buen ritiro dei ricchi americani che , ormai anziani, vengono a vivere qui. Belle e grosse macchine ma eta’ media elevata molto elevata. I locali chiudono presto ma la cittadina è immacolata. Abbiamo dormito al Lemon Tree Inn che per 97,90 dollari ci da’ una magnifica stanza. Ogni stanza è un monolocale con due sedie e un tavolino che danno sul giardino interno e sulla piscina. Varrebbe la pena di restarci alcuni giorni. Abbiamo mangiato all’Old Naples pub/ ristorante in centro carino, con pianista che suona all’interno. Un doppio abbondante fish & chips + birra a meno di 50 dollari. 2 Maggio.
Ripartiamo da Naples alla volta di Saratosa facendo la strada sulla costa. E’ un alternarsi di case tipiche americane e spiagge bellissime . Fort Myers Beach , Sanibel e Captiva Island ( isola che per arrivarci si paga il ponte ) Venice sono tutte cartoline che rimangono come immagini indelebili e simboli di questa Florida. Arriviamo a Saratosa e dormiamo al Best Wester Midtown che per 65,49 euro ci da una buona stanza ( che onestamente sa un po’ di chiuso ma basta lasciare aperto per qualche minuto ) ma soprattutto la piscina. E’ un po’ fuori , sulla strada principale, ma non c’è traffico e si parcheggia senza problemi. La spiaggia di Sarasota sembra talco, è forse la piu’ bella che abbiamo visitato. Sul tramonto troviamo in spiaggia gruppi di suonatori di tamburo, danzatrici del vento e un sacco di gente che si diverte. Mangiamo in un localino simpatico ( non ricordo piu’ il nome però) di pesce spendendo meno di 50 dollari.
3 Maggio.
Orlando. Prima partiamo per Tampa Bay in particolare Ybor City. Ybor City è una citta’ nata grazie prima all’inpulso degli italiani ( visitiamo il bello e simpatico centro culturale ove fanno corsi di italiano e organizzano la gita per san Giuseppe a new York) e poi dai cubani. Nota per i sigari ci sono locali dove li fanno direttamente davanti alle vetrine e si possono acquistare. Ci sono vari avvisi di stare attenti ma ci sembra un posto tranquillo. Visitiamo il centro visitatori dove l’impiegata, siciliana di 4 generazioni fa, ci fa vedere un breve filmato sulle origini di Ybor ( in inglese ,7 minuti e comprensibile) . Ybor sembra una citta’ in stile cubano si visita in 15/20 minuti ed è molto caratteristica. Arriviamo ad Orlando e dormiamo al Comfort Inn 8442 Palm Parkway, trovato sui giornali che vi ho detto precedentemente. Per due giorni 112,44 dollari ma niente colazione. Albergo moderno ( non prendete le stanze fronte strada rumorosissime ma quelle interne silenziose) con piscina e vicino al parco divertimenti.
4 Maggio
Magic Kingdom
Consigli generali Andarci in settimana e evitare le feste. Il nostro albergo aveva la navetta comoda perché evita il costosissimo parcheggio ma ha due problemi: orari fissi di andata e ritorno e soprattutto al ritorno fanno un servizio ramazza cioe’ passano da tutti i parchi per fare un viaggio solo : l’andata è stata di 20 minuti il ritorno di un’ora e un quarto! Portatevi l’acqua, il caldo e i giochi prosciugano. Mangiare costa caro ( credetemi ), la qualita’ è scarsa e si fanno anche delle file. Informatevi sugli orari di apertura e chiusura cambiano ogni giorno. Noi ci siamo andati all’apertura ( eravamo i terzi a fare il biglietto) così si evitano le file. Siamo andati in nave ( scenografico) e tornati in monorotaia. Il fast track è un modo per saltare le code. Si accede a un posto dedicato che da’ l’ora di ingresso all’attrazione. Ci si ripresenta a quell’ora e si salta la fila. Unico inconveniente è che se si salta un’attrazione non si può piu’ utilizzarlo. Noi non l’abbiamo fatto perché siamo arrivati presto e non c’era tantissima gente. Il parco è diviso in 7 “zone” Main street è la ricostruzione di una via del vecchio far west fine ‘800. Non ci sono attrazioni ma negozi ristoranti etc ed è la via principale che porta al castello. All’inizio, prima dell’apertura, c’è uno spettacolini con canzoni che inaugura l’apertura. C’è anche la stazione principale del Walt Disney World Railroad un trenino che fa esattamente tutto il perimetro. Permette di fare una panoramica su su tutto il complesso e ha alcune stazioni di sosta comode per muoversi velocemente. Vota personale da 1 a 5 4/5
Adventureland Swiss Family treehouse ricostruzione della casa sull’albero dei Robinsons. Abbastanza pacchiano ma permette di fare 116 scalini e salire in alto, non c’è fila entri e esci in 10 minuti. 2/5 The magic carpet of Aladdin classica giostra ottovolante con spruzzi d’acqua 3/5 Jungle Cruise su una nave si esplora la foresta piena di animali africani e scenette ricostruite. Bello ma c’è sempre fila 4/5 Pirate of the Caribbean il giro in nave sulla ricostruzione di vita di pirati rifatto con I pirati dei carabi di Deep. Bello e con fila 4/5 Frontierland Splash mountain il classico gioco del tronco d’albero nell’acqua bello 5/5 Big Thunder Mountain r. Montagne russe in una miniera 5/5 Tom Sayer I. Si attende una finta zattera per fare 1 minuto di traversata. Sull’isoletta c’è un mulino e un forte oltre che una caverna misteriosa ( solo buia e lunga) e un tunnel che sbuca fuori dal fortino se c’è fila non vale la pena aspettare 2/5 Country Bear J. Pupazzi polverosi e vecchi suonano 1/5 Liberty Square The hall of president in una stanza cimeli dei presidenti nell’altra statue di presidenti che parlano e raccontano patriottico e noiso 1/5 Liberty Boat Riverboat Una nave del mississipi con enorme pala solca il laghetto 3/5 Haunted Mansion purtoppo non l’abbiamo fatta perché c’è sfuggita ( è un po’ defilata) è una casa dove ci sono gli spiriti Fantasyland It’s a small world un giro in barca attraverso la stessa canzone cantata da vari pupazzi . Vecchio ma sempre carino 3/5 Peter Pan’s flight la storia di peter pan fatta su una barchetta che sorvola vari scenari sempre bello 3/5 Michey’s Philhar. Cinema 3d protagonista paperino nelle varie favole Disney bello 4/5 Fairytale Garden favole raccontate da Belle a orari fissi con personaggi Disney .Solo per chi sa bene l’inglese 2/5 Snow White’s Scary ad. La favola di Biancaneve su un vagone che attraversa varie scenette 4/5 Cinderella’s Golden c. La classica giostra con i cavalli di legno. Scenografica 3/5 Dumbo the flying e. Classico ottovolante per bambini The Many adventures of Zinnie t.p. Giro in barca tra varie avventure di Zinnie 4/5 Mad Tea Party le tazzine che girano vorticosamente Mickey’s Toontown Fair la vera essenza di Disney soprattutto per bambini c’è la ricostruzione delle case di Topolino e Minnie, una barvca-parco giochi per bambini e piccole montagne russe. Solo per bambini e si gira in 15 minuti 3/5
Tomorrowland Tomorrowland Speedway le macchinine elettriche che fanno un piccolo circuito. Sembra chissa’ che ma poi ti stanca dopo 2 minuti 2/5 Space Mountain montagne russe al buio 5/5 Astro Orbiter ottovolante su razzi spaziali posto in alto con due vantaggi. Puoi alzarti e abbassarti e si gode una bella vista del parco 4/5 Tomorrowland Transit A. È un trenino che gira intorno a Tomorrow. Non è granchè se non che ha l’aria condizionata . Si gira in mezzo a scenette di come sarà la vita futura . Peccato che con le idee degli anni ’60. 2/5 Buzz Light. Space Ranger Spin uno dei piu’ belli su navicelle a due persone devi colpire i bersagli e muovi la navicella di 360 gradi gran divertimento 5/5 Stich’s Great Escare. Il peggiore in assoluto. Era un bel intrattenimento. Un alieno scappa mentre sei nella navicella con tutti gli altri e c’erano un sacco di momenti di paura. Adesso è semplicemente penoso e non vedi l’ora che finisca 1/5 Monster inc Laugh Floor i personaggi di Monster & co stanno organizzando uno spettacolo. Durante lo spettacolo inquadrano vari spettatori ( è il momento piu’ esilarante!) solo se sapete bene l’inglese 2/5 Alla sera non abbiamo mangiato lì ( improponibile come prezzi e qualita’) e siamo andati in un normalissimo Pizza Hut 5 Maggio
Partiamo da Orlando e ci portiamo sulla costa Atlantica . Qui si chiamo Space coast per la vicinanza di Cape Canaveral e tutto quello che ne viene dietro. Attraversiamo varie beach Cocoa ‘ Melbourne, Satellite Jupiter. Qui lo scenario cambia molte case ma meno belle che sull’altra costa e molti palazzi ( non sempre belli ) . Appare una costa con belle spiagge ma meno raffinata, piu’ popolare, meno esclusiva . Palm beach si riscatta un po’ ma decidiamo di fermarci a Fort Lauderdale . Seguendo la A1A ci permette di stare vicino alla costa la strada piu’ panoramica. Dormiamo al Best Western Oakland Park Inn trovato con le famose freepress ( tra l’altro l’offerta a 69,99 era finita ma colpo di fortuna c’era quella nuova a 79,99 che con le tasse viene 88,79 piscina , internet e colazione inclusi) Andiamo a mangiare da Tom Jenkins Bbq ( sulla federal H.way) un posto da visitare. Carne di maiale o pollo che si può consumare lì o portare a casa . Noi lo facciamo lì con una fantastica limonata a 25 dollari mangiamo in due in un locale caratteristico ne vale la pena. 6/5 Miami seguendo la A1A arriviamo diretti a Miami . Tra l’altro il nostro albergo Winterhaven è proprio in fondo a questa strada ed è facilissimo da trovare. E’ un alberto art deco che merita veramente anche se la stanza è un po’ piccola. Mettiamo giu’ i bagagli. Abbiamo pagato 115,47 dollari prenotato via internet piu’ 11,30 dollari obbligatori per i servizi aggiuntivi ( attenzione a Miami si usa mettere questa gabella obbligatoria) che comprendono colazione ( buoan) e un buono sconto 15% al Fishgrill ristorante di tono a 300 metri dove tra l’altro ( fortunelli) volevamo gia’ andare a mangiare ( attenzione non è proprio a buon mercato 70 dollari in due pesce). Inoltre ti forniscono gli asciugamani per andare sulla spiaggia a 10 metri . Messe giu’ le valigie ci facciamo un giro per tutta Miami in auto. Non vi annoierò con i vari quartieri ( siamo stai in giro 4 ore ) ma fate attenzione ai ponti che passano da Miami a Miami Beach due sono a pagamento. Little havana non ci ha spaventato ( ci siamo fermati insieme a un pullman turistico e non abbiamo quindi attirato l’attenzione) . Diverso a Little Haiti ( non siamo entrati neanche nei negozi Botanics , quelli dei Vudoo) Visitiamo anche Key Biscayne ( ponte a pagamento). Visitate la design street, coconut grove e tutta Miami Beach . Riconsegniamo la macchine e bagno sulla spiaggia. Alla sera dopo cena un giro sulla mitica Ocean Drive in mezzo a gente che si diverte, gente che gira con pitoni al collo ( ben tre persone e ben vivi i serpenti) belle macchine . Il giorno dopo ancora in spiaggia ( l’albergo ha il check in out a mezzogiorno veramente comodo per chi può sfruttare una mezza giornata ancora). Corsa in taxi all’aereoporto e saluto per la terza volta Miami con la speranza di rivederla ancora una volta .
Considerazioni finali: anche grazie al dollaro basso non è poi così cara ( 2300 euro tutto questo viaggio, in due non mi sembra molto) Everglade e isole Keys su tutti ma anche la costa del golfo del Messico merita. Un pochino meno, ma proprio poco più sotto l’altra costa. Miami è sempre Miami