Fino a capo nord per trovare la nebbia

Dal 23 giugno 2007 al 11 luglio 2007 mezzo di trasporto: Joint E33 a noleggio immatricolato 2006, lunghezza mt 5,60 Equipaggio Giovanni 50 anni: 1° pilota, organizzatore d'itinerario, navigatore, a volte fotografo Antonella 43 anni (io) 2° pilota, navigatore, reporter video, cuoca Fabio 14 anni: navigatore, fotografo ufficiale,...
Scritto da: Anto e Gio
fino a capo nord per trovare la nebbia
Partenza il: 23/06/2007
Ritorno il: 11/07/2007
Viaggiatori: fino a 6
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Dal 23 giugno 2007 al 11 luglio 2007 mezzo di trasporto: Joint E33 a noleggio immatricolato 2006, lunghezza mt 5,60 Equipaggio Giovanni 50 anni: 1° pilota, organizzatore d’itinerario, navigatore, a volte fotografo Antonella 43 anni (io) 2° pilota, navigatore, reporter video, cuoca Fabio 14 anni: navigatore, fotografo ufficiale, turista Premessa La pianificazione del viaggio è iniziata circa un anno prima, appena tornati dalle vacanze 2006 in Danimarca. Ci siamo avvalsi del seguente materiale: guida della Norvegia speditaci da www.vivicamper.it costo 16.00 euro brochures chieste all’Ente per il turismo norvegese di Milano consulti vari ai siti www.turistipercaso.it www.turismoitinerante.it www.visitnorway.it Abbiamo chiesto al noleggiatore un camper inferiore ai 6 metri per via dei costi dei traghetti. Non abbiamo avuto problemi per il gasolio, i distributori ci sono, basta tenere d’occhio l’indicatore del carburante sul cruscotto. Siamo andati 1 sola volta in campeggio, e 1 volta in un’area sosta perché non avevamo altra scelta, per il resto puoi dormire dove ti pare, è sufficiente comportarsi civilmente. Presso i distributori ci sono i servizi di carico e scarico per il camper. Per strada si trovano tanti cartelli che segnalano la presenza di animali: attenzione alle pecore che camminano per strada come turisti, mucche, vitelli e naturalmente renne. Non abbiamo visto nessun alce. Il limite di velocità è di 40-50 nei paesi, 60 in prossimità di lavori in corso e 90 sulle statali, ma è un limite impossibile a causa delle troppe curve. In generale abbiamo trovato sempre bel tempo, tranne a Capo Nord. L’unica difficoltà che abbiamo incontrato è stato il sole che non tramonta mai Cosa ci siamo portati Abbigliamento estivo ed invernale, anche le giacche a vento e rifornito di parecchio cibo il camper, compreso affettato in buste sottovuoto e bistecche congelate sistemate nella celletta del frigorifero, non sappiamo cosa troveremo nei supermercati e quale sia il costo. Non abbiamo dimenticato le bottiglie d’acqua che ci dicono sia molto cara, in effetti quella più a buon mercato aveva un costo di circa 3 euro la bottiglia da litro e mezzo, noi avevamo la scorta. Ci siamo portati anche 3 taniche di acqua per un totale di 30 litri in caso non trovassimo da caricare il serbatoio, ma non sono servite. Repellente per le zanzare che ce ne sono molte, canne da pesca con cassetta ben fornita. Marcallo con Casone (MI) Sabato, 23 giugno Ritiriamo il mezzo alle ore 9.00 e dopo aver accuratamente caricato tutto il nostro bagaglio e cibarie partiamo alle ore 10.15 direzione ingresso autostrada Legnano. Tempo soleggiato finalmente, dopo diversi giorni di pioggia, siamo entusiasti di questo viaggio organizzato da tempo. Alle ore 11.30 siamo in dogana a Brogeda, non c’è traffico acquistiamo la vignetta per 30 euro e ci dirigiamo verso il traforo del San Gottardo che arriviamo alle 13.00 circa. Alle 14.00 circa ci fermiamo mezz’ora a mangiare qualcosa e ripartiamo sempre con il bel tempo. L’autostrada in Germania è monotona e l’asfalto lascia a desiderare, ma è gratuita e quindi va bene. Ci alterniamo alla guida ogni ora e mezza e verso le 19.30 ci fermiamo per la cena. Ripartiamo alle 20.45 e guidiamo a turno fino a mezzanotte tra un temporale e l’altro. Sostiamo per la notte all’altezza di Francoforte in un’area di servizio sull’autostrada. Km percorsi 947 Domenica, 24 giugno Partenza ore 7.00 con il bel tempo. Sostiamo mezz’ora in mattinata per mangiare una brioche e alle 11.30 siamo a Puttgarden per prendere il traghetto per la Danimarca. Nel frattempo un piccolo sasso ci scheggia il parabrezza dalla parte del passeggero, frenando il nostro entusiasmo. Comunque dobbiamo andare avanti. Al casello acquistiamo il biglietto valevole per la tratta Puttgarden-Rodby e Helsingor-Helsinborg pari a Euro 86,00. Tre quarti d’ora di traghetto e alle 12.45 sbarchiamo in Danimarca. Imbocchiamo l’autostrada per Copenhagen e riconosciamo i luoghi della vacanza dello scorso anno. Ci fermiamo 1 ora e mezza per il pranzo e ci accorgiamo che la crepa nel parabrezza si è allungato. Con un occhio alla strada e uno al parabrezza, riprendiamo il viaggio e alle 17.00 siamo a Helsingor. Nel frattempo piove a dirotto. La traversata dura 20 minuti alle 17,40 sbarchiamo in Svezia. Proseguiamo sulla E6, strade larghe, a volte tra la foresta, poco traffico, rilassante, ad un tratto con una botta secca, la crepa si allunga arrivando a circa 40 cm lasciandoci senza fiato. E’ domenica, decidiamo di andare avanti tenendo monitorato il vetro, l’indomani vedremo cosa fare. Sostiamo per la cena circa un’ ora e poi proseguiamo approfittando della luce ancora abbondante e ci fermiamo per la notte in un’area di servizio a Ljungskile. Abbiamo il servizio camper di carico e scarico delle acque e del wc e con ancora il sole alto andiamo a dormire. Km percorsi 836 Lunedì 25 giugno Partenza ore 7.30, tempo variabile. Alle 8.45 paghiamo Euro 2,10 per il pedaggio di un ponte e alle 9.00 varchiamo la frontiera con la Norvegia. Attraversiamo una dogana deserta e facendo slalom tra una fila di coni bianchi e rossi ci ritroviamo sulla E6 senza che nessuno ci abbia notato, la strada continua in un contesto quasi desertico. Alle 10.00 ci fermiamo in un’area di servizio per fare gasolio e colazione, mezz’ora e via. E’ nuvoloso, ma il paesaggio è bello, tanto verde poco traffico, tutto tranquillo e piacevole. Intorno alle 11.30 arriviamo a Oslo, decidiamo di non fermarci, terremo questa tappa per il ritorno se ci sarà il tempo. Abbiamo voglia di andare avanti verso i fiordi. Paghiamo 2 pedaggi di 20 Nok ciascuno, attraversiamo la città mantenendo sempre la E6. Ad Asker imbocchiamo la E16 fino ad Honefoss poi prendiamo la n° 7 verso Gol e poi Geilo. Tenendo sempre la stessa strada ci dirigiamo verso Eidfjord, questo tratto di strada attraversa una zona stupenda: è l’altopiano di Hardangervidda. Passiamo da un lago all’altro alcuni metà ghiacciati, cascate, gallerie modello grotte molto basse e buie ma senza nessuna fatica riusciamo a superarle, una addirittura fatta a spirale in discesa. Impressionante. Il tempo si mantiene bello e soleggiato e nonostante la tanta neve non fa freddo per niente. Alle 19.30 sostiamo per la cena ad Eidfjord e alle 21.00 poco più avanti a Brimnes prendiamo il traghetto per Bruravik. Costo Nok 71 camper e autista+27 ciascun passeggero totale125 nok, durata 20 minuti circa. Sostiamo per la notte a Oystes in un parcheggio vicino alla chiesa, sono le 23.00 passate c’è ancora il sole e facciamo un giro fino al porto, verso le dodici e trenta cerchiamo di dormire. Km percorsi 623 Martedì 26 giugno Partenza ore 8.00 Arriviamo a Bergen alle 10.00 con un bel sole, si dovrebbe pagare almeno 1 pedaggio per entrare in città, noi non ne abbiamo trovati. Troviamo l’area sosta a circa 15 minuti di cammino dal Brygge, paghiamo 170 Nok per una notte senza la corrente ma abbiamo i servizi per il carico e lo scarico del camper (20 nok in più per la corrente). Ci sistemiamo e con una brioche in mano c’incamminiamo verso il centro. Passiamo davanti al Brygge con le sue casette di legno colorate e storte, i vicoli stretti e i negozi. Più in là il mercato, tanto pesce fresco e cibi pronti naturalmente a base di pesce. La maggior parte dei venditori sono studenti universitari che si mantengono agli studi lavorando al mercato, parecchi sono italiani e scambiamo quattro chiacchiere con loro, ci raccontano di dove sono e cosa fanno e vogliono sapere di noi. Più in là il mercato di oggettistica: i classici Trolls, pelli di foca e di renna, maglioni sciarpe e guanti a classici disegni norvegesi. Ci dirigiamo verso la Floibana. Paghiamo 35 nok ciascuno + 18 nok il ragazzo totale 88 nok con ritorno a piedi. Ci mettiamo in fila per salire sul treno a cremagliera che ci porta a circa 320 mt di altezza sul monte Floi e dalla terrazza del ristorante vediamo la città dall’alto scoprendo che è estesa e moderna nelle costruzioni, che ha un porto molto grande ma nonostante tutto c’è poco traffico. Scendiamo a piedi circa tre quarti d’ora di cammino lungo un sentiero in mezzo agli alberi. Torniamo al mercato ed acquistiamo per 175 nok mezzo kilo di gamberi e 8 chele di granchio per fare il sugo alla pasta. Sono quasi le 14.00 quando ci mettiamo a tavola, il pomeriggio ci regaliamo un po’ di riposo. Il tempo cambia velocemente, ogni tanto pioviggina ma noi facciamo di nuovo un giro per la città. Dopo cena proviamo le canne da pesca, Fabio non ha mai pescato (a parte nelle pesche sportive) ma non si prende niente, a mezzanotte decidiamo di andare a dormire, anche se è ancora chiaro. Km percorsi 79 Mercoledì, 27 giugno Partenza ore 8.30 Nel muoverci ci accorgiamo di due navi Costa Crociere che hanno attraccato al molo davanti a noi, c’è un po’ di foschia. Prendiamo la strada E16 direzione Flam passando da Voss, per strada un cartello ci indica la cascata di Tvindefossen e ci fermiamo per una foto perchè è molto alta e con una portata d’acqua notevole. Intanto è uscito il sole e notiamo che la crepa nel vetro è ferma e questo ci tranquillizza un po’. Arriviamo a Flam alle 11.50, parcheggiamo e prepariamo il pranzo. Nel piccolo fiordo è ancorata una nave da crociera, sono impressionanti le proporzioni nave-fiordo, ci chiediamo come avrà fatto ad arrivare qui. Acquistiamo il biglietto per il treno Flamsbana: 700 nok che comprende una famiglia di 2 adulti e 2 ragazzi, noi abbiamo un figlio solo ma il prezzo è a nostro favore. Alle 13.35 partiamo con il treno alla volta di Myrdal percorrendo tutta la valle di Flam, scoprendo angoli incantevoli e cascate mozzafiato come quella che, fermando il treno 10 minuti e facendoci scendere, riusciamo a fotografare. Il rumore è assordante e l’acqua nebulizzata ci rinfresca. A Myrdal scendiamo pochi minutim da qui partono le coincidenze per Bergen e Oslo. Risaliamo sul treno che ci riporta in tre quarti d’ora a Flam. Partiamo con il nostro mezzo alla volta di Borgund per vedere la Stavkyrkje. Ad Aurland imbocchiamo la galleria di 24,5 km, un rettilineo intervallato in tre punti da ambienti illuminati di blu o rosso per rompere la monotonia della guida sempre dritta. A Borgund c’è solo la chiesa da vedere e con 130 nok (sempre biglietto famiglia) visitiamo la chiesa tutta in legno del 1200 circa. Rifacciamo la stessa strada (E16) fino a Laerdal proseguendo sulla n° 5 a Fodnes prendiamo il traghetto per Mannheller, costo 98 nok il camper con autista + 34 nok ciascun passeggero totale 166 nok Proseguiamo sempre sulla n° 5 fino a Skei e qui ci fermiamo per la cena. Fa molto freddo ed è nuvoloso. Da qui prendiamo la E39 fino a Birkielo per proseguire sulla n°60 e ci fermiamo a dormire prima di Utvik in un area dove ci sono già altri camper fermi per la notte. Nonostante faccia sempre freddo ed è nuvoloso, è sempre chiaro e ci addormentiamo cullati dal belare delle pecore che gironzolano intorno a noi. Km percorsi 363 Giovedì 28 giugno Partiamo alle 8.30 direzione Briksdal tenendo sempre la strada 60 fino a Loen poi i cartelli ci indicano la deviazione per il ghiacciaio. La strada è molto stretta e due veicoli che si incontrano devono manovrare negli slarghi per passare. Arriviamo alle 10.00 paghiamo il parcheggio 40 nok compreso il carico e scarico delle acque (no wc) e dopo colazione ci avviamo a piedi verso il ghiacciaio: tempo previsto 45 minuti ma tra una foto e l’altra ci mettiamo un’ora abbondante. La strada sterrata non è faticosa, è nuvoloso ma non freddo. All’improvviso dopo una salita, avvistiamo il ghiacciaio, imponente e massiccio avvolto nella foschia, di un azzurro tenue. Ai suoi piedi un lago dove galleggiano pezzi di ghiaccio come piccoli iceberg. Man mano che ci avviciniamo scorgiamo piccoli crepacci di un blu intenso, lo tocchiamo e lo sentiamo vibrare sotto le mani e se grattato si sgretola. Facciamo parecchie foto e ci allontaniamo, è meglio non fidarsi. Il sole fa capolino illuminando la lingua di ghiaccio facendo scomparire la nebbia. Tornati al camper pranziamo e alle 15,15 ripartiamo, ripercorrendo la strada stretta e la n° 60 fino a Strin, imbocchiamo la 15 fino a Langevatn e al bivio prendiamo la 63 direzione Geiranger passando per il passo Dalsnibba, altezza 1400 mt circa sul livello del mare tra laghi ghiacciati e cime innevate. Fa freddo ma il paesaggio paga. La strada in discesa è molto ripida e si fatica un po’ a tenere frenato il mezzo. Ci fermiamo ad un belvedere dove si domina Geiranger, il suo fiordo e la classica nave da crociera ancorata. Scendiamo e decidiamo di rimanere qui in campeggio: 110 nok il camper+50 nok 2 persone+35 nok l’elettricità totale 195 nok, il ragazzo non paga. Approfittiamo del campeggio per ricaricare batterie e cellulari e dopo cena facciamo quattro passi per il paese, piccolo ma carino non c’è tanto da vedere è solo campeggio, porto, hotel e qualche negozio di souvenir. Km percorsi 164 Venerdì 29 giugno Fa freddo e una pioggerellina fine ci disturba. Alle 9.30 parte il nostro traghetto per la mini crociera sul fiordo di Geiranger, costo 110 nok ciascuno gli adulti+45 nok il ragazzo totale 265 nok. A bordo il freddo peggiora e ci infiliamo le giacche impermeabili ma non bastano, ci volevano le giacche a vento. Lo speaker spiega in varie lingue ma non in italiano, così ci orientiamo un attimo con il francese. Passiamo davanti alle “sette sorelle” cascate molto alte e sottili arriviamo fino al bivio osservando il paesaggio e poi si ritorna passando per un punto in cui lo scafo attracca e fa scendere 2 persone che da lì torneranno a Geiranger a piedi seguendo un sentiero cordato. Mentre entriamo nel porto fa capolino il sole ma è sempre freddo. Pranziamo, e dopo aver caricato e scaricato serbatoi e wc partiamo. Sono le 13.30. La strada è una sola la 63 e arriviamo ad Eidsdal dove traghettiamo per Linge costo del traghetto 52 nok camper e guidatore+ 22 nok ogni passeggero totale 96 nok. Proseguiamo a destra per il Trollstingen sempre sulla 63. La strada comincia ad arrampicarsi e con un tempo da lupi in mezzo a chiazze di neve, pioggerellina, freddo e foschia arriviamo al passo. I negozi di souvenir stanno per chiudere, da un belvedere si domina la valle fino ad Andalsnes e sotto di noi la famosa strada dei Trolls con i suoi tornanti e la carreggiata stretta. Scendiamo per questa strada lentamente con una pendenza del 10% fino ad arrivare a valle dove il sole fa splendere il verde dei prati. Un vitello ci sbarra la strada e ci guarda, dobbiamo scendere per farlo spostare. Alle ore 20.00 ci fermiamo ad Andalsnes per la cena, c’è un sole stupendo e il cielo limpido. Proseguiamo sulla E136 in direzione Alesund fermandoci per la notte a Tresfjord in un parcheggio del supermercato vicino ad altri camper. Sono le 23.00 il sole non si abbassa e noi facciamo di tutto per creare il buio per dormire. Km percorsi 151 Sabato 30 giugno Partenza ore 9.30 dopo aver fatto colazione. Arriviamo ad Alesund alle 10.30 e ci sistemiamo in un’area sosta per 16 nok all’ora compreso carico e scarico acqua e wc. Restiamo 3 ore il paese è piccolo da visitare è praticamente solo il porto e lungo il molo rimiriamo le case in stile liberty. Torniamo al camper e mentre preparo il pranzo gli uomini decidono di pescare tirando su un merluzzino da far ridere. C’è un bel sole e il cielo è limpido. Alle 14.00 partiamo, tornando sulla E136 verso Vestnes per prendere il traghetto per Molde. Costo 97 nok camper e guidatore+33 nok a passeggero totale 163 nok. Sbarchiamo a Molde alle 16.30 e facciamo un giretto lungo il molo, fa caldo e davanti a noi oltre il fiordo, ci sono circa 220 cime (così dice la guida) la maggior parte di loro sono innevate. Ripartiamo e tenendo la 64, arriviamo a Vevang e qui imbocchiamo la strada atlantica, costruita su isolotti s scogli emersi dal mare. Ci fermiamo ad ogni parcheggio per fare le foto, il mare è di un blu intenso, mentre il sole crea sull’acqua riflessi d’argento. Alle 19 abbiamo il traghetto che da Bremsnes va a Kristiansund, costo 77 nok camper e guidatore+ 28 nok a passeggero totale 133 nok. Appena sbarcati ci fermiamo per la cena, ripartiamo alle 21.30 e da qui andiamo dritti a Bodo per imbarcarci per le Isole Lofoten. Prendiamo la E39 paghiamo un pedaggio di 92 nok e alle 22.00 siamo a Kanestraum in attesa del traghetto per Halsa delle 22.40. Costo camper e autista 68 nok+26 ogni passeggero totale 120 nok. Proseguiamo fino a Engdal dove troviamo un parcheggio sterrato con già alcuni camper e ci affianchiamo a loro. Sono le 23.30 davanti a noi il fiordo e il sole ancora sopra l’orizzonte, gli altri camperisti stanno pescando e anche noi prendiamo la nostra attrezzatura, il nostro vicino ha preso due merluzzi, noi niente. All’una andiamo a dormire, abbiamo capito che il sole non tramonta mai e questo fatto un po’ ci innervosisce e un po’ ci eccita. Non vorremmo mai fermarci. Km percorsi 287 Domenica 1 luglio Partenza ore 8.30 teniamo sempre la E39 in questo tratto di strada paghiamo quattro pedaggi di nok 16+16+25+10 totale 67 nok per arrivare a Trondheim. A Stiordal imbocchiamo la E6. A Steinkjer ci fermiamo per il pranzo. Ripartiamo alle 14.00 alternandoci alla guida e alle 17.00 ci fermiamo dopo Smalasen alla “Porta del Nord”. Diamo un’occhiata all’ufficio turistico raccogliendo qualche opuscolo che ci può servire. Sostiamo per la cena a Osen prima della galleria in un parcheggio con vista lago e cime innevate. Ripartiamo alle 20.40 e arriviamo al “Circolo Polare Artico” alle 22.40. Il centro è chiuso e noi facciamo quattro passi intorno, in mezzo alle piramidi di sassi (abbiamo fatto la nostra) e decidiamo di dormire qui insieme ad altri camper. Sono le 00.30 naturalmente c’è ancora il sole. Km percorsi 672 Lunedì 2 luglio Partenza ore 8.40 è nuvoloso e c’è vento. A Fauske prendiamo la strada 80 per Bodo e a Loding seguiamo la deviazione per il Saltstraumen, gorgo formato dall’alta marea che entrando velocemente nel fiordo, provoca mulinelli. Parcheggiamo nell’area sotto il ponte e ci avviamo a piedi per il sentiero che conduce a riva portando con noi l’attrezzatura per pescare. Naturalmente non prendiamo niente e mio marito va a vedere cosa usano gli abitanti del posto per riuscire a pescare sempre. Hanno grossi ami per la pesca del merluzzo, noi ci siamo attrezzati per la pesca della trota e i nostri ami non vanno bene. Dopo pranzo ripartiamo per Bodo e alle 14.45 siamo in coda per il traghetto per Moskenes. Il biglietto costa 538 nok il camper con autista+149 il passeggero adulto+74 il ragazzo totale 761 nok. Compiliamo la lista passeggeri con i nostri nomi, e scopriamo che la partenza è per le ore 17.45, ne approfittiamo per fare un sonnellino. Puntuale l’imbarco alle 17.40 e si parte per le isole Lofoten, 3 ore e mezza di traversata su un mare calmo e il cielo limpido. Alle 21.15 sbarchiamo a Moskenes e ci dirigiamo verso A, ultimo paese delle Lofoten, la strada finisce dopo la galleria in un parcheggio e qui ceniamo: spaghetti all’amatriciana. Nel parcheggio vige il divieto di sosta ai camper per la notte, ma non siamo da soli e tutti gli altri si sistemano per dormire qui e così facciamo anche noi. Nel frattempo via SMS abbiamo contattato dei nostri amici di Roma che stanno facendo il nostro stesso itinerario in senso inverso. Ci incontreremo domani. Mentre ceniamo, programmiamo le prossime mete e facendo quattro conti con i giorni di vacanza che ci restano, decidiamo su due piedi di andare Capo Nord. Dopo cena usciamo per visitare il paese: casette rosse costruite su palafitte, quasi tutte rorbu (case in affitto) per turisti pescatori in cerca di tranquillità, e qui ce n’è tanta. Nonostante l’ora, sono le 23.30 circa, con il sole ancora abbastanza alto, i pescatori rientrati, puliscono il pesce davanti a noi, sventrano e sfilettano i merluzzi separando le varie parti in diverse ceste. I gabbiani, che nidificano sui davanzali delle finestre, festeggiano per l’arrivo di cibo. Dopo parecchie foto, torniamo al camper per dormire. Ore 00.45. Sole alto. Km percorsi 190 + 3 ore e mezzo di traversata Martedì 3 luglio Partenza ore 8.45 Strada E10 (l’unica), vediamo oltre a Moskenes, Reine e Hamnoy, piccoli villaggi di pescatori. La strada si snoda lungo il mare, scoprendo ad ogni curva paesaggi e colori diversi. Vale la pena di fare una deviazione per Nusfjord, piccolo paese di 16 abitanti di cui uno italiano, Michele, torinese che da 25 anni circa vive in Norvegia per amore e nel suo piccolo negozio esegue gioielli in argento tenendo anche dei corsi per chi voglia imparare. Ci racconta un po’ di lui e vuole sapere cosa facciamo noi in Italia e cosa ci ha spinto qui in vacanza, soprattutto vorrebbe qualcosa di tipico italiano. Gli diamo due bottiglie di vino e lui mi regala un ciondolo in argento raffigurante un riccio di mare fatto da lui, ci salutiamo e riprendiamo la nostra strada. Ci fermiamo per il pranzo a Sundklakk accanto ad un ponte che collega le isole di Vestvagoya con Austvagoya, mentre preparo, gli uomini pescano senza successo. Fabio ha il morale sotto i piedi, tutti pescano qualcosa in Norvegia tranne noi. Riprendiamo la nostra strada deviando sulla 816 per Henningsvaer. Un bel paese di pescatori con tante barche, ristoranti e hotel. In un negozio acquistiamo le nostre cartoline e una bottiglia di coca-cola, il sole è a picco su di noi e fa molto caldo. Ripartiamo alla volta di Fiskebol dove ci aspettano gli amici di Roma, loro arrivano dalle isole Vesteralen e hanno appena traghettato da Melbu. Ci fermiamo a Svolvaer per il pieno di gasolio e mentre pago alla cassa, mio marito nota un cesto con gli ami grossi da merluzzo e ne acquista uno. Prima dell’ultima galleria di Fiskebol, in un parcheggio per pic-nic con relativi scogli e fiordo, incontriamo i nostri amici. Sono le 17.00 e ci sistemiamo qui per la notte. Dopo una chiacchierata, tiriamo fuori le canne da pesca e l’amo nuovo, ma anche questo sembra non funzionare. Poi all’improvviso mio marito prende un bel merluzzo, non tanto grosso ma la soddisfazione è tanta. Fabio rimane male, ma non molla ed ecco per lui uno sgombro. Tra tutt’e due è un bel pasto e decido di cucinarli subito. Mentre mi do’ da fare sul camper con i pesci, mi segnalano che ce ne sono degli altri. Sono le 21.30 non abbiamo ancora mangiato e comincia a fare freschino. Ma Fabio il freddo non lo sente è troppo preso dall’entusiasmo e fatico parecchio a recuperarlo per la cena. Totale del bottino:sei sgombri e due merluzzi Dopo una bella doccia, infiliamo i nostri pile e ci sediamo fuori a chiacchierare. Sono le 00.40 il sole finalmente si nasconde dietro la montagna e ne approfittiamo per fare qualche foto di gruppo e subito alle 00.55 il sole torna su, con suo alone arancio. Sarà dura questa notte andare a dormire, la luce filtra da ogni fessura e in più siamo eccitati dall’idea di andare a Capo Nord. Km percorsi 190 Mercoledì 4 luglio Proseguiamo il nostro viaggio, alle 9.00 siamo fermi al molo di Hanoy per il traghetto, partenza ore 10.00, intanto facciamo colazione. Tratta Hanoy-Kaljord 82 nok camper e autista+ 29 ciascun passeggero totale 140 nok Proseguiamo sulla 822 fino a Langvassbukt poi prendiamo la E10 e a Lodingen ci fermiamo per il pranzo in un’area sosta per camper con 25 nok usufruiamo del carico e scarico dei serbatoi e wc e attacco della corrente. Partiamo alle 14.15 e teniamo la E10 fino a Bjerkvik proseguendo poi sulla E6 che ci porterà fino all’estremo nord. Ci alterniamo nella guida come al solito e ci accompagna un bel sole, ci fermiamo per la cena a Skibotn e ripartiamo alle 20.50. Alle 23.00 ci fermiamo per una breve sosta foto a Mettevol dove è segnalato come punto panoramico su un fiordo dove il sole, abbassandosi un po’, crea effetti luce stupendi. Ci fermiamo per la notte nel parcheggio di un mini market a Badderen. Come al solito ci addormentiamo con il sole. Km percorsi 575 Giovedì 5 luglio Partenza ore 9.30 dopo colazione, alle 11.40 siamo ad Alta e nel parcheggio di un supermercato ci fermiamo per il pranzo. Intanto facciamo un po’ di spesa ed acquistiamo anche altri ami per la “pesca grossa” e dopo aver fatto il pieno di gasolio, riprendiamo la nostra strada alle 13.30 e a Skaidi ci fermiamo per il pieno di gasolio e il carico e scarico dei serbatoi e wc. Ripartiamo subito. Nonostante i numerosi cartelli, non abbiamo ancora incontrato né renne né alci, mano a mano che andiamo verso nord cambia il paesaggio, spariscono gli alberi e i colori si intensificano, il mare blu scuro fa contrasto con il verde dei prati e l’azzurro del cielo. Campi di fiori gialli si buttano direttamente nel mare e con il rosso delle casette è un insieme di colori che rallegrano. La giornata è limpida e ventosa. A Olderfjord prendiamo la E69 che costeggia il mare fino a Capo Nord. All’improvviso dietro una curva, un branco di renne ci sbarra la strada. Finalmente. Siamo così eccitati che non sappiamo cosa fare, ci vuole un po’ prima di prendere la macchina fotografica. Accostiamo e scendiamo ma loro hanno paura e se ne vanno tranquillamente. Dopo parecchie foto, ripartiamo mancano circa 100 km e in seguito ne avvistiamo ancora, sdraiati nell’erba in branchi. Lungo la strada incontriamo accampamenti Sami che nelle loro tende vendono oggetti artigianali, pelli e corna di renna. Il sole splende sempre ma c’è tanto vento. Dopo Kafjord imbocchiamo la galleria che per un tratto è sotto il livello del mare, all’uscita paghiamo il pedaggio di 145 nok per il camper e autista + 47 ogni passeggero totale 239 nok. All’uscita della galleria seguente, abbiamo la sorpresa della nebbia fitta e all’improvviso troviamo il casello d’ingresso di Capo Nord. Paghiamo 390 nok il biglietto famiglia. Ma siamo arrivati? Non riusciamo ad orientarci per la troppa nebbia. Scorgiamo la sagoma di un camper e gli parcheggiamo vicino. Fa tanto freddo e oltre la nebbia tira un vento gelido. Ci infiliamo maglioni e giacca a vento e usciamo a visitare il centro……se lo troviamo. Non riusciamo a vedere niente e quindi andiamo dalla parte opposta da dove siamo venuti e troviamo l’ingresso della struttura che comprende: ristorante, bar, museo, sala video sulla natura di Capo Nord e negozio di souvenir. Dalla sala panoramica si esce sul piazzale dove si trova il globo, simbolo di Capo Nord. E’ avvolto dalla nebbia e il forte vento fischia attraversando la costruzione. Facciamo qualche foto velocemente e rientriamo a riscaldarci. Facciamo un giro nel negozio per l’acquisto di qualche souvenir e torniamo al camper. Siamo tentati ad uscire dopo cena, ma il tepore della stufa ci trattiene e tra uno scossone e l’altro che il vento ci regala, andiamo a dormire, tanto non vedremo sicuramente il sole a mezzanotte. Km percorsi 348 Venerdì 6 luglio Il vento è ancora forte e gelido ma la nebbia si è diradata, decidiamo di uscire per capire come siamo collocati. Fabio rinuncia, rimane sotto le coperte. Io e mio marito ci barrichiamo nelle giacche a vento e scendiamo. Il parcheggio che ci ospita è sterrato e pieno di sassi molto grossi e direi pericolosi per ogni mezzo di trasporto. Fa freddo più di ieri, ci avviamo verso il globo e dalla ringhiera che lo circonda scorgiamo sotto di noi il mare. Costeggiamo a piedi lo strapiombo e vediamo le onde che si infrangono sulla scogliera più a nord dell’Europa. E’ una sensazione strana sapere che davanti a noi non c’è più niente se non il Polo Nord ma molto, molto più in la’. Abbiamo le mani e il viso quasi congelati, facciamo in fretta qualche foto e ce ne andiamo. Guardando verso sud, un piccolo squarcio nel cielo, lascia passare un raggio di sole, ma intorno è tutto molto grigio. Alle 9.00 usciamo dal parcheggio facendo slalom tra le grosse pietre (ieri non ce ne siamo accorti) e lasciamo così l’estremità d’Europa. Sulla strada del ritorno, incontriamo di nuovo le renne e gli accampamenti Sami. Alle 13.30 arriviamo ad Alta dove sostiamo per il pranzo. C’è un bel sole e finalmente il caldo. Percorriamo di nuovo la E6 e alternandoci alla guida come al solito arriviamo alle 19.30 ad Elsnes dove ci fermiamo per la cena e per la pesca. Mentre sono ai fornelli, mio marito arriva con la preda: un merluzzo di circa 1,5 kg lungo 60 cm. Accidenti, non so neanche dove metterlo. Dopo cena lo pulisce e decapitato e tolta la coda ce lo facciamo stare nel freezer. Guidiamo ancora fino a mezzanotte passata visto che non abbiamo il problema del buio. Ci fermiamo per la notte nel parcheggio di un supermercato a Bjerkvik affacciato sul fiordo Ofotfjorden, sull’altra sponda vediamo Narvik. Km percorsi 706 Sabato 7 luglio Partenza ore 9.30, nuvoloso a tratti piovigginoso. La strada tra Narvik e Fauske costeggia i fiordi, è tutta a curve e stretta, impossibile andare più di 50 all’ora, è la strada più brutta che ci sia capitata. Alle 11,25 a Skardberget prendiamo per il traghetto che ci porta a Bognes costo camper e guidatore 82nok+29 ogni passeggero totale 130 nok. Proseguiamo sempre sulla E6 e alle 18.00 arriviamo di nuovo al Circolo Polare Artico. Decidiamo di entrare a visitare il centro, visto che l’altra volta, essendo tardi era chiuso. Qui troviamo una sorpresa: nel parcheggio incontriamo di nuovo i nostri amici di Roma. Una breve chiacchierata e ci lasciamo con l’accordo di ritrovarci più tardi. Facciamo acquisti e ripartiamo. Gli sms tardano ad arrivare e non riuscendo ad accordarci, ci fermiamo a Finneidfjord per la cena. Come al solito mentre sto cucinando, arriva Fabio con la canna da pesca in una mano e con l’altra tiene un pesce molto grosso, ma brutto con la bocca grande e gli occhi in fuori. Lo sfilettiamo per il pranzo di domani. Dopo cena riprendiamo la strada e in un parcheggio di Sandvik scorgiamo i tre camper dei nostri amici. Ci fermiamo qui per la notte e dopo una chiacchierata andiamo a dormire. Km percorsi 522 Domenica 8 luglio Partiamo alle 7.00 direzione Trondheim. E’ nuvoloso e pioviggina. Da quando abbiamo lasciato Capo Nord ci accompagnano sempre le nuvole e l’acqua. Intorno a Trondheim paghiamo due pedaggi di 10 e 25 nok e ci fermiamo per il pranzo in un’area di servizio. Ripartiamo sempre sulla E6 che scende direttamente a Oslo, per cena ci fermiamo a Ringebu, continua a piovere e costeggiando i laghi che portano a Lillehammer, notiamo che in parecchi punti l’acqua è tracimata allagando i campi e arrivando quasi a lambire la strada. Ci fermiamo per la notte a Raholt presso un’area di servizio, non manca tanto a Oslo, circa 60 km. Km percorsi 864 Lunedì 9 luglio Dopo aver fatto il pieno di gasolio, partiamo verso le 9.00 e alle 9.40 arriviamo a Oslo, paghiamo una serie di pedaggi di nok 20+20+20. Varchiamo la frontiera con la Svezia alle 11.55, non c’è anima viva e se non fosse stato per un minuscolo cartello blu con il cerchio di stelle ad indicare l’unione Europea, non ce ne accorgiamo. Dopo la sosta pranzo, alle 14.30 ci fermiamo a Fjallbacka, incantevole paesino affacciato sul mare, con un porticciolo con numerose barche. Al centro di un’aiuola, in mezzo ai fiori, si erge una colonna non molto alta dove è stato appoggiata una scultura raffigurante il viso di Ingrid Bergman, lei era solita passare qui le sue vacanze. Uno stretto passaggio e gradini, porta al belvedere sopra il paese, dove si può ammirare l’arcipelago di isolotti prima del mare aperto. Ripartiamo alle 16.30 verso Helsingborg dove arriviamo alle 20.15 e alla cassa dove acquistiamo il biglietto combinato con Rodby-Puttgarden, costo 86,00 Euro come all’andata, ci dice di fare veloce che la nave sta partendo. C’imbarchiamo al volo e in 20 minuti siamo dall’altra parte. Parcheggiamo al porto di fronte al castello di Kronborg, ceniamo qui e ci fermiamo anche per la notte, ammirando uno stupendo tramonto tra le barche ormeggiate. Km percorsi 600 Martedì 10 luglio Partiamo alle 7.40, intorno a Copenhagen sono in corso lavori per l’ampliamento delle strade e si procede lentamente. Finalmente c’è il sole. Alle 10.00 siamo a Rodby per l’imbarco. Questa volta ci fanno mettere all’aperto, così gustiamo la traversata direttamente dal nostro mezzo e quando avvistiamo il porto di Puttgarden, ci assale la tristezza: è proprio finita. Imboccata l’autostrada tedesca, la confusione è totale. Il traffico è sostenuto e noi che siamo ormai abituati al 60 all’ora, ci viene voglia di fare un’inversione a U e tornare indietro. E invece andiamo avanti e a 120-130 all’ora di strada se ne fa parecchia. Tra una sosta e l’altra, a Baden-Baden usciamo dall’autostrada per prendere la parallela in Francia. Attraversiamo Strasburgo e alle 23.40 arriviamo a Selestat, dove sappiamo c’è un’area di servizio grande e nuova con i servizi per il camper. Ci fermiamo per la notte. Km percorsi 1096 Mercoledì 11 luglio Dopo aver fatto gasolio e la spesa in un supermercato lì vicino, proseguiamo fino a Mulhouse per poi passare di nuovo sull’autostrada tedesca così da non attraversare Basilea. Ci dirigiamo verso il San Gottardo con traffico regolare che si intensifica in prossimità del tunnel e un semaforo regolarizza il passaggio dei veicoli a 5-6 alla volta. Alle 17.30 siamo a Brogeda e pagato il pedaggio di Euro 1,70 percorriamo l’autostrada fino a Legnano e alle 18.30 siamo a casa. Tiriamo un sospiro di sollievo, il parabrezza ha resistito. Km percorsi 456 Totale km percorsi 9677 Litri gasolio 1015,28 Costo gasolio Euro 1277,50 Traghetti 402,70 Pedaggi e parcheggi 187,95 Area sosta e campeggio 45,90 Ingressi vari 148,80 Spesa, gelati, souvenirs 343,40 Costo medio gasolio al litro Euro 1,25 media km percorsi con 1 litro 9,53 Conclusione Abbiamo percorso tanti km ma non ci hanno pesato e comunque ne è valsa la pena, siamo pronti a rifarlo in qualsiasi momento. In tutta la sua lunghezza, la Norvegia propone una serie di paesaggi stupendi e per chi come noi ha la passione delle vacanze in camper, consigliamo di visitare questo paese. Concludo questo diario sperando di aver descritto chiaramente la nostra esperienza in modo che chiunque possa trarne spunto per il proprio viaggio.


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