Fine dicembre in Tunisia
Itinerario:
24 Dicembre: Milano – Tozeur 25 Dicembre: Tozeur – Chott el Jerid – Douz 26 Dicembre: Douz – Matmata – Ksar Haddada – Tataouine 27 Dicembre: Tataouine – Ksar Ouled Soltane – Ghomrassen – Ksar Ghilane 28 Dicembre: Ksar Ghilane – Chenini – Tataouine – Djerba 29 Dicembre: Djerba – Gabès – Kebili – Tozeur 30 Dicembre: Tozeur – Oasi di Montagna – Tozeur 31 Dicembre: Tozeur – Milano
Indice dei contenuti
Costi a persona (su base viaggio per 4 persone):
Volo di linea Milano-Tozeur con Tunisair: 110,00 € Noleggio auto per 5 giorni con Avis: 90,00 € Noleggio jeep Ksar Ghilane: 60,00 € Hotel 7 notti in stanza doppia b&b: circa 300,00 € Totale: circa 650,00 € compresi gli extra
Consigli & informazioni:
Per la Tunisia non serve alcun tipo di visto, è sufficiente un passaporto in corso di validità qualora si opti per un viaggio fai-da-te come nel nostro caso. In caso di viaggio organizzato è sufficiente la carta d’identità.
Durante l’inverno, contrariamente al nord del Paese, che comunque gode di temperature più miti dell’Italia, il sud della Tunisia offre l’occasione di riuscire a sfoggiare abbigliamento estivo durante il giorno e primaverile di sera.
Devo puntualizzare che noi siamo stati particolarmente fortunati godendo di una trentina di gradi di giorno, ma solitamente le temperature non scendono comunque mai sotto i 20°C.
Di notte invece le temperature si abbassano notevolmente soprattutto nelle zone desertiche dove oscillano tra i 5°C e i 15°C, ma a meno che non si dorma in tenda non ce se ne accorge più di tanto.
Se si opta per qualche notte nel deserto o in hotel di categoria media, consiglio vivamente di portare un sacco a pelo: è senz’altro utile sia per non patire il freddo in tenda (anche nel caso in cui si dorma in tende riscaldate), sia perché la pulizia di lenzuola e coperte non sempre è impeccabile.
A meno che non temiate i disturbi di stomaco e non siate particolarmente schizzinosi, consiglio di prenotare un hotel in mezza pensione: purtroppo nella maggior parte delle città visitate i ristoranti sono davvero spartani e poco puliti, sempre se ci sono, per cui per non farci passare l’appetito abbiamo dovuto optare per le cene a buffet proposte dagli hotel dove dormivamo: la qualità non è eccellente ma comunque discreta e la quantità non manca.
Noi abbiamo utilizzato la Lonely Planet ma devo segnalare che ci sono alcune imprecisioni: hotel mediocri spacciati per eccelsi e viceversa, ristoranti consigliati in realtà davvero raccapriccianti, strade asfaltate che non lo erano e viceversa, per cui consiglio di non fare affidamento sulla sola guida.
Qualsiasi cosa vogliate acquistare, armatevi di santa pazienza e contrattate, contrattate, contrattate!!! Non abbiate paura di organizzare questo viaggio fai-da-te: le strade sono per la maggior parte asfaltate e percorribili senza alcun problema anche con auto normali (noi avevamo una Fiesta in 4 carica di bagagli). La visita ad alcuni Ksour e la pista da Tataouine a Ksar Ghilane vi costringeranno a noleggiare una 4×4, ma se lo fate per un paio di giorni chiedete alla vostra guida di accompagnarvi anche nei Ksour più impervi durante il tragitto in modo da sfruttare al massimo il mezzo (anche perché il costo è considerevole, circa 250 € per 2 giorni).
Consiglio di portare scarpe comode, magari da trekking, perché per alcune escursioni potrebbero rivelarsi molto pratiche.
I luoghi:
Tozeur: piccola cittadina con vari ristoranti e negozietti per turisti. Se non fosse per la quantità di automobili che vi circola, gli sportelli bancomat e qualche insegna luminosa, sembrerebbe davvero un paesino d’altri tempi. Un pomeriggio è sufficiente per visitarla e non è niente di speciale. Il nostro hotel era l’El Mouradi Tozeur: bella struttura, belle le piscine esterna e interna, discreto il buffet, pulizia sommaria, occhio al conto finale: se non controllate cercano di fare i furbetti e considerando che non è un hotel proprio economico è meglio fare attenzione! Douz: La strada da Tozeur a Douz attraversa lo spettacolare lago salato del Chott el Jerid, una distesa di sale su cui passa una strada asfaltata. Consiglio di vederlo sia col sole che al tramonto e di parcheggiare a lato della strada in diversi punti per ammirare i colori che cambiano con la luce. Un’emozione incredibile. Douz è una cittadina simile a Tozeur per quanto riguarda le strade principali, ma vanta una sorta di souk molto carino dove acquistare a prezzi ragionevoli ceramiche, sciarpe e oggetti d’artigianato. Divertente l’escursione nel deserto coi quad che si possono affittare contrattando strenuamente nella zona turistica. Hotel Sahara Douz: bella struttura, bella piscina esterna, niente di che l’hammam, discreto buffet, pulizia impeccabile, ottimo rapporto qualità/prezzo.
Matmata: merita una visita di un paio d’ore alle case troglodite scavate nel suolo. Appena parcheggerete vi verrà in contro una sedicente guida locale che con una decina di euro vi farà fare un giro in alcune case private, nell’hotel dove hanno girato alcune scene di Guerre Stellari e nel museo dell’artigianato locale. Il tutto a qualche metro sotto terra.
Ksar Haddada: Se andate da Matmata a Tataouine scegliete di percorrere questa strada, ormai totalmente asfaltata, che passa accanto a questo villaggio dove si trova un bel Ksar che anche in questo caso fu sede di riprese cinematografiche della saga di Star Wars. Ora all’interno vi si trova un piccolo bar, ma l’atmosfera al tramonto è davvero suggestiva.
Tataouine: non abbiamo visitato la città ma ci è servita come punto di partenza per visitare altri Ksour e villaggi berberi. Hotel Sangho Privilege: uno dei pochi hotel della zona. La struttura è bella, arredata con elementi etnici, come i bungalow in mezzo al verde. La piscina è grande e pulita. Peccato per la pulizia davvero scarsa e il ristorante assolutamente mediocre.
Ksar Ouled Soltane: Ksar spettacolare, a sud di Tataouine, raggiungibile tranquillamente in auto. I suoi granai alti 4 metri, l’azzurro del cielo e gli acquerelli dipinti da un ragazzo del villaggio valgono davvero la visita.
Ksar Ghilane: per arrivarci da Tataouine è necessario noleggiare una jeep poiché è quasi tutta pista, ma a questo proposito conviene, nel tragitto, visitare anche Ghomrassen (antico villaggio berbero abbandonato, in cima ad un altipiano che sovrasta la pianura circostante) e Chenini (bel villaggio berbero purtroppo molto turistico, ancora abitato da una popolazione seminomade: affidatevi a una giovane guida locale che vi spiegherà usi e costumi locali).
Il tragitto sino a Ksar Ghilane dura un paio d’ore, dopo le quali si arriva a quest’oasi ai bordi del deserto, dalla quale in quad, cavallo o cammello si può raggiungere il forte romano abbandonato tra sabbia dorata e cespugli, a 3 km di distanza.
Vi sono varie possibilità di pernottamento anche se i due camping più economici sono davvero molto molto spartani. Noi abbiamo optato per il costoso Pansea dove attorno ad una serie di edifici in muratura che ospitano bar, piscina, ristorante e hammam, vi sono piccoli campi di tende full optional pulitissime, riscaldate e con bagno privato, che vi faranno godere di questo luogo magico senza rinunciare al comfort. Consiglio di guardare il tramonto tra le dune oppure dal torrione che domina l’accampamento e l’area circostante e di non rinunciare ad ammirare uno splendido cielo stellato nel silenzio del deserto appena fuori dall’oasi.
Djerba: d’inverno probabilmente è difficile farsene un’idea obiettiva poiché molti locali e caffè sono chiusi e l’atmosfera è tutt’altro che vivace. In compenso tutti gli hotel della zona turistica sono pieni zeppi di turisti nordeuropei che vengono a beneficiare delle Spa di queste strutture. Quasi ogni hotel dispone infatti di piscine coperte, hammam e zone massaggio per terapie di ogni genere, che risultano costare molto più della camera in sé. Se ci si accontenta dei servizi di base e non si è interessati alle cure del corpo si riesce a dormire in un pulitissimo 4 stelle per poche decine di euro. Noi abbiamo pernottato al Djerba Plaza Hotel all’inizio della zona turistica e abbiamo approfittato per cenare finalmente fuori dall’hotel in un elegante ristorante (l’unico aperto) nel centro di Houmt Souq, principale città dell’isola.
Di sera il luogo è piuttosto desolato, contrariamente alle nostre aspettative, ma probabilmente perché è inverno, spirava un vento freddo e la maggior parte dei turisti non esce dal proprio hotel. Di giorno invece Houmt Souq si anima soprattutto nella zona del souq, che in realtà consta di pochi negozietti e bancarelle esclusivamente per turisti. Un po’ deludente.
Oasi di Montagna (Chebika, Tamerza, Midès): questi villaggi abbarbicati sui costoloni rocciosi degli altipiani che circondano Tozeur, sono raggiungibili in circa un’ora con qualsiasi tipo di automobile. Abbandonati circa 50 anni fa in seguito a piogge torrenziali, ora sono meta molto gettonata dai turisti mordi e fuggi dei viaggi organizzati che in qualche ora visitano tutta l’area.
Vista la facilità con cui sono raggiungibili consiglio di visitarli da soli con calma e godersi la spettacolarità di questi luoghi. Davvero imperdibile la passeggiata nei canyon di Midès (dove girarono il Paziente Inglese) insieme ad una guida locale, che vi accalappierà non appena parcheggerete fuori dall’antico villaggio e vi racconterà svariati aneddoti sulla vita locale.
La passeggiata più breve dura circa un’ora, però si può chiedere di raggiungere attraverso il canyon la vicina Tamerza a circa 6 km di distanza. E’ sconsigliata la passeggiata fai-da-te poiché nonostante piova raramente possono capitare piene improvvise che arrivano dalla vicinissima Algeria (a soli 3 km), e trovarsi da soli in mezzo alle gole in questi casi potrebbe essere molto rischioso.
Vale la pena anche approfittare della terrazza del Tamerza Palace che incontrerete sulla strada che scende da Midès per poter godere di un panorama mozzafiato sull’antica Tamerza, bevendo un the alla menta o gustando una mousse di datteri a prezzi europei.
Impressioni & Co.:
Noi abbiamo scelto di partire durante il periodo natalizio rinunciando a festeggiare via anche Capodanno perché abbiamo trovato un vantaggiosissimo volo Tunisair che prevedeva il rientro il 31 mattina. Se avessimo optato per la partenza successiva il costo del biglietto si sarebbe quintuplicato.
E’ un viaggio relativamente semplice da organizzare, poco costoso, in un Paese molto vicino ma con usanze, paesaggi e realtà anche molto lontane da noi, che offre panorami mozzafiato, atmosfere esotiche e momenti davvero emozionanti. Consigliatissimo.
Ringrazio e saluto i miei compagni di viaggio Marina, Andrea e Marchino per questa bellissima esperienza vissuta insieme. Francesca.