Finalmente… Scozia!
1° giorno – Edimburgo (24/02/2009) Siamo partiti dall’aeroporto di Pisa alle 16:50 (ora italiana) e siamo arrivati all’aeroporto di Edimburgo intorno alle 19:30 (calcolando che la Scozia ha un fuso orario di un’ora indietro rispetto a noi). Appena arrivati all’aeroporto abbiamo preso l’autobus “Airlink” che portava fino a Waverley Street, vicino alla stazione dei treni; il tragitto è durato circa 25 minuti ed i biglietti li abbiamo fatti direttamente sull’autobus. Appena arrivati, all’incirca verso le 20:00, abbiamo lasciato i bagagli in albergo (il “Jurys Inn” posizionato esattamente al di sopra della stazione dei treni) e subito dopo ci siamo avventurati nella Edimburgo notturna, anche se, per la prima sera, siamo voluti rimanere nella zona centrale, da dove potevamo raggiungere l’albergo in 10 minuti. La nostra prima cena scozzese è stata al… Mc Donald e ce la siamo cavata con circa 5 sterline a testa… Appena arrivati in città, 2 cose ci hanno subito colpito: per prima cosa avevamo paura che ci fosse molto freddo (siamo stati obbligati dagli esami universitari a scegliere il mese di febbraio per organizzare questo viaggio), sapevamo che il tempo in Scozia non è proprio dei migliori, ma per fortuna non abbiamo trovato un tempo particolarmente piovoso e siamo stati infastiditi solo da alcune pioggerelle temporanee. Per quanto riguarda la temperatura ci siamo ritenuti fortunati a parte quando soffiava il vento gelido del Nord (soprattutto al castello di Edimburgo). La seconda cosa che ci ha colpito molto è stata la gentilezza degli scozzesi (a parte alcuni individui che facevano da eccezione alla regola…) infatti sono sempre pronti a darti informazioni ed accompagnano il tutto con una buona dose di educazione. Il primo giorno si è concluso con il ritorno in albergo verso le 22:30 ed una sana dormita ristoratrice dato che la mattina dopo la sveglia suonava alle 7:00.
2° giorno – Edimburgo (25/02/2009) Il secondo giorno abbiamo deciso di esplorare il più possibile Edimburgo, iniziando dal suo castello dove ci siamo fermati per circa 3 ore ed abbiamo potuto scattare tantissime foto, grazie ai vari punti panoramici; nonostante il biglietto fosse un po’ caro (circa 8 sterline), merita sicuramente una visita. All’ora di pranzo, ci siamo incamminati verso Rose Street dove sono presenti tantissimi pub e negozi che vendono prodotti di marca a basso prezzo; abbiamo scelto di pranzare all’Auld Hundred Pub dove abbiamo assaggiato un delizioso Fish & Cips e l’Haggis ovvero uno dei più famosi piatti tipici scozzesi composto da interiora di pecora cotte direttamente nello stomaco dell’animale, tagliate finemente e servite con doppio purè di patate e carote… nonostante la preparazione (che può inquietare), il sapore è veramente ottimo! I proprietari del pub sono stati gentilissimi ed il locale molto accogliente e pulito. Dopo il pranzo ci siamo incamminati per le vie dei negozi e ci è piaciuto molto passeggiare in Weverly Street dove è situato il monumento di Adam Scott, davvero fantastico e circondato da un giardino meraviglioso; vale la pena di perderci un po’ di tempo, oltretutto li vicino si trova anche il National Gallery of Scotland che contiene bellissimi quadri ed un’ampia sala dedicata agli impressionisti dove si possono ammirare molte opere famose di Vincent Van Gogh, Gustave Courbet, Paul Gauguin e tanti altri. Alla galleria si accede gratuitamente e vale sicuramente una visita. Verso il pomeriggio inoltrato abbiamo fatto un sopralluogo nella piazza che l’agenzia di viaggi ci aveva indicato come luogo di partenza degli autobus per Inverness per essere sicuri, l’indomani mattina, di prendere il mezzo giusto; fortunatamente non avevamo ancora fatto i biglietti perché la totale assenza di indicazioni ci ha spiazzato. Dopo questo inconveniente ci siamo diretti velocemente verso la stazione dei treni per acquistare i biglietti per raggiungere Inverness con quel mezzo; arrivati alla stazione ci siamo accorti che tutti i treni devono essere prenotati in anticipo ed a differenza di quanto avviene in Italia, il biglietto vale solo per quella relativa “corsa” dopodiché diviene inutilizzabile e non viene neanche rimborsato. Una volta assicuratoci il posto abbiamo optato per una cenetta nella camera dell’albergo con dei panini e delle paste comprate in Rose Street che però non ci hanno poi tanto soddisfatto.
3° giorno – Inverness (26/02/2009) Alle 8:30, dopo una colazione “alla scozzese” composta da fagioli in umido (ma dolciaccheri), bacon alla griglia, cappuccino, succo d’arancia e strani cereali, abbiamo preso il treno per Inverness che ci ha permesso, durante il tragitto, di osservare bellissimi panorami caratterizzati da colline, vaste pianure ed aspre montagne in lontananza, abbellite da arcobaleni che si formavano grazie all’alta percentuale di umidità. Il viaggio è durato all’incirca 3 ore ed una volta arrivati ci siamo diretti subito verso l’albergo perché il tempo correva veloce e le nuvole si facevano minacciose; dovevamo assolutamente vedere il Loch Ness! Il nostro albergo, a differenza di quello di Edimburgo, era un po’ fuori mano per questo abbiamo dovuto prendere un autobus e fare un tratto a piedi, comunque alla fine siamo riusciti a trovarlo soprattutto grazie alla gentilezza degli autisti. Arrivati all’hotel “Holiday Inn” abbiamo chiesto alla receptionist di chiamarci un taxi per portarci al lago. Dopo una mezz’oretta (erano circa le 13:30) abbiamo preso il taxi ed abbiamo incontrato un tassista gentilissimo che ci ha proposto vari tipi di tragitto e ci ha consigliato il più economico ed interessante. Per far capire la disponibilità di questa persona basti pensare che ci ha accompagnato sotto la pioggia all’attracco del battello per il castello di Urquhart ed addirittura ce lo ha fermato perché aveva già lasciato il molo di qualche metro! Sul battello abbiamo fatto molte foto del lago alla ricerca di “Nessie”, il mostro marino che abita quelle acque, mentre cadeva una pioggerellina che insieme ad un sottile strato di nebbia rendeva il tutto molto suggestivo ed affascinante. Arrivati al castello di Urquhart il paesaggio era davvero fantastico: silenzioso ed immerso nella natura e le rovine risultavano interessanti e piacevoli da esplorare; il tempo a disposizione per la visita era di circa un’ora, più che sufficiente per passeggiare con calma nel castello e nei dintorni. Il taxi è risultato il mezzo migliore per questa escursione anche perché il precedente tassista aveva mandato il figlio (tassista anche lui) a prenderci al molo del battello per riaccompagnarci all’albergo! Il resto della giornata (dalle 17:30 in poi) è passato nel più completo relax dato che per vedere il Loch Ness abbiamo saltato anche il pranzo.
4° giorno – Edimburgo (27/02/2009) In tarda mattinata abbiamo preso il treno che ci ha riportato ad Edimburgo ed il pomeriggio siamo andati a visitare l’altra parte della città dove è situata l’università di Edimburgo che vista da fuori è davvero affascinante. La sera abbiamo ordinato una gustosa pizza da “Pizza Hut” e cenato in albergo.
5° giorno – Edimburgo (28/02/2009) Purtroppo, siamo arrivati quasi alla fine del viaggio infatti abbiamo avuto solo il tempo di visitare il punto panoramico della città: Calton Hill; la vista, da lassù era davvero magnifica e si poteva vedere anche la residenza estiva della Regina d’Inghilterra. Calton Hill è il punto ideale per scattare bellissime foto, l’importante è non andarci dopo il tramonto perché secondo la “Lonely Planet” è un po’ pericoloso. A parer nostro la visita merita almeno un’ora ed è un posto ideale anche per rilassarsi.
Il nostro viaggio è davvero finito, infatti, nel pomeriggio, abbiamo preso l’aereo che ci ha riportato a Pisa, ma nel nostro cuore conserviamo il ricordo dei magnifici posti che abbiamo visto e delle gentilissime persone che abbiamo incontrato durante la nostra avventura; ci siamo ripromessi di visitare un po’ di più le Highlands nel prossimo futuro! Alessandra e Francesco