Finalmente… Praga!
Dopo aver realizzato il sogno irlandese di mio marito, adesso è il mio turno: la Praga di Kafka e Kundera ci attende.
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Dopo aver realizzato il sogno irlandese di mio marito, adesso è il mio turno: la Praga di Kafka e Kundera ci attende. Appena rientrati a maggio dall’Irlanda, la Windjet ci inoltra una mail con un’offerta per la capitale ceca che non possiamo proprio lasciarci sfuggire A dire il vero il volo non è stato così economico (soprattutto se paragonato a quanto speso per andare in Irlanda) ma purtroppo raggiungere Praga da Palermo non è cosa facile. Poco male…prenotiamo dal 27 al 30 agosto ed almeno per me comincia subito il countdown. Ci siamo: arriva il giorno della partenza. Sveglia alle 4:30 per andare in aeroporto dove ci aspetta la prima amara sorpresa targata Windjet: il volo con destinazione Forlì previsto per le ore 6:50 subisce un ritardo di appena 1h e 45 m. Come inizio non c’è male. Dopo lo scalo a Forlì, recuperiamo parte del ritardo durante la traversata e finalmente alle 14:00 circa atterriamo a Praga. Per raggiungere il centro città dall’aeroporto esistono degli ottimi collegamenti bus + metro con un unico biglietto che può essere acquistato nei box antistanti le uscite. Prezzo: 26 corone ceche = 1 € circa per la durata di 75 minuti. In ogni caso il sito internet www.myczechrepublic.com offre informazioni precise sui collegamenti. Alloggiamo al Metropol Hotel (€ 240 per 3 notti in camera doppia con colazione inclusa) a 2 minuti dalla fermata di Mustek , a 5 minuti da Piazza Venceslao ed a 7 minuti dalla Piazza della Città Vecchia. Tutto ovviamente a piedi. Non c’è che dire: come al solito mio marito ha scelto un hotel in ottima posizione. E così venerdì 27 agosto, nel primo pomeriggio, comincia la nostra avventura praghese. Prima tappa Piazza Venceslao. Anche se non capiamo perché continuino a chiamarla Piazza, dal momento che si tratta di un viale costeggiato da negozi e dall’imponente palazzo del Museo Nazionale. Vale la pena una visita, ma di sicuro Praga ha molto più da offrire. Ci dirigiamo così verso la Torre delle Polveri, l’ultimo baluardo del vecchio castello dei Premyslidi. “Scaliamo” i 65 metri della Torre attraverso scale a chiocciola e raggiungiamo la vetta dove ci attende un panorama stupendo: Praga vista dall’alto è una delle meraviglie per le quali vale la pena pagare il biglietto. Unico inconveniente: un freddo gelido che per noi siciliani, ad agosto, è proprio insolito. Appena scesi, ci dirigiamo verso la Casa Civica, splendido edificio art nouveau, sede di concerti e di una delle caffetterie più chic della capitale, dove torneremo per un tè (caldo s’intende) l’ultimo giorno della nostra vacanza. Sono quasi le 17:30 e di gran carriera ci fiondiamo a piazza della Città Vecchia. Non possiamo assolutamente perderci i rintocchi dell’orologio astronomico di Praga. Da 600 anni, infatti, ad ogni ora le figure della torre si animano, compaiono i 12 apostoli e dalla vetta un musico in abiti medievali conclude lo spettacolo con uno squillo di tromba, tra lo stupore e gli applausi della folla. Da non perdere, almeno per noi. Continuiamo il nostro giro per le pittoresche vie di Praga e, attraverso l’antica via dell’incoronazione, giungiamo al ponte Carlo, altra perla della Città Ceca. Considerata la grande affluenza di gente ed approfittando di uno squarcio di sole, decidiamo di fare un giro in battello lungo le sponde del fiume Moldava. Circa 50 minuti tra i sottopassaggi dei ponti praghesi e le vie di quella parte del quartiere di Mala Strana che viene chiamata Piccola Venezia. Il tutto reso più magico dall’imbrunire e dalle guglie illuminate della Cattedrale di San Vito che svettano sull’intera città. Così la prima giornata volge al termine. Sabato si comincia con una ricca colazione per affrontare il fresco (anzi freddo) mattino. Il Castello è la nostra prima destinazione. Attraverso le vie di Mala Strana, sotto una pioggia battente, giungiamo ai piedi del castello da dove possiamo ammirare una splendida vista della città. Pochi passi all’interno dei cortili ed ecco che finalmente ci troviamo di fronte alla maestosa Cattedrale di San Vito. Dopo avere acquistato i biglietti e l’immancabile audio guida, ci dirigiamo verso l’interno della cattedrale dove restiamo affascinati dall’altezza della sua navata e dalle colorate vetrate dalle quali filtra quel poco di luce che la giornata ci ha concesso. A colpirci è, in particolar modo, la Cappella di San Venceslao, ed il sepolcro di San Giovanni Nepomuceno che, stando a quanto riferiva la guida, è stata realizzata con “appena” 2 tonnellate di argento. Il nostro giro prosegue tra le stanze del vecchio Palazzo reale e continua all’interno della Basilica di San Giorgio. Sarebbe stato tutto meravigliosamente perfetto se avessimo potuto visitare anche il famoso Vicolo d’Oro: purtroppo lavori di restauro ci hanno impedito l’accesso. Dopo aver assistito al cambio della guardia e alla lavorazione del ferro come avveniva anticamente, ritorniamo di nuovo a passeggiare lungo le vie di Mala Strana questa volta con destinazione Piazza della Città Vecchia. Passando per la Piccola Venezia e camminando lungo il Ponte Carlo arriviamo, subito dopo pranzo, alla Chiesa della Vergine Maria davanti a Tyn per ammirarne le guglie ed i suoi interni. Visitiamo anche la vicina Chiesa di San Giacomo, dove siamo attratti da un sinistro cimelio: al soffitto, tra gli stucchi, pende, da circa 600 anni, un braccio umano che, secondo la leggenda, apparterebbe ad un ladro bloccato dalla statua della Vergine Maria. Dopo una breve sosta in hotel, siamo di nuovo in giro a scoprire le bellezze della città. L’isola di Kampa con i suoi antichi mulini e l’Isola dei Tiratori sono due piccole chicche del quartiere di Mala Strana. Ricche di verde, sono il posto ideale per staccarsi dal resto del mondo facendo del jogging o leggendo un buon libro o, magari, semplicemente ammirando le sponde del fiume Moldava. Così cala la sera e con essa anche il freddo e decidiamo quindi di “rifugiarci” in un tipico locale dove assaggiamo piatti cechi a base di carne di maiale, gnocchi di pane e crauti, accompagnati dall’immancabile boccale di Pilsner. Il tutto per la modica cifra di circa 10 € a persona. Questo è uno degli aspetti interessanti di Praga: si può mangiar bene senza spendere una fortuna, basta saper scegliere. La serata si conclude con una passeggiata per scoprire Praga di notte. Anche al calar del sole la capitale ceca, conserva il suo fascino. L’atmosfera fiabesca del giorno lascia spazio ad un’aria quasi spettrale, soprattutto se ci si trova ad attraversare il Ponte Carlo con lo sfondo del Castello illuminato. La domenica mattina è dedicata alla visita del quartiere ebraico. Ricordiamo, se mai ce ne fosse bisogno, che il sabato, giorno di festa per il popolo ebraico, il sito non è aperto al pubblico. La visita del ghetto ha inizio con il Vecchio Cimitero, il più antico d’Europa: qui, tra le antiche tombe, abbiamo la fortuna di poter assistere alle preghiere di un gruppo di fedeli ebraici presso una delle tombe più visitate, quella del leggendario Rabbi Loew. Per la prima volta nella nostra vita visitiamo le Sinagoghe, dalla più antica, la Sinagoga Vecchio-Nuova, alla più sfarzosa, ovvero quella Spagnola. Ma senza dubbio è la Sinagoga Pinkas a restarci maggiormente impressa: nell’edificio è, infatti, conservata una raccolta di disegni dei bambini deportati nel campo di concentramento di Terezin durante la seconda guerra mondiale. Dopo questa toccante esperienza, facciamo un salto al Museo Kafka; la mostra ci colpisce non tanto per quanto esposto ma perché ci proietta abilmente nella cupa atmosfera dei racconti Kafkiani: da non perdere per gli appassionati. Approfittiamo di un festival di Folklore internazionale allestito in una delle tante piazzette di Stare Mesto e assaggiamo delle particolarità della cucina praghese, non sappiamo quanto genuine, ma di certo molto gustose. Con lo stomaco colmo di frittelle di patate e di birra alla spina, camminiamo costeggiando la Moldava attraverso viali dai caratteristici edifici art nouveau, fino ad arrivare alla famosa, e stravagante, Casa Danzante. Continuando lungo le vie di Nove Mesto, giungiamo fino a “U Fleku”: la più antica e famosa birreria di Praga. Anche se sono le 17:30 non possiamo perdere l’occasione di assaggiare un’ottima birra scura, rigorosamente artigianale, accompagnata da salsicce e patate e dalla musica di artisti che, in nostro omaggio, accennano canzoni tipiche italiane. Le lunghe tavolate attorno alle quali ci si siede, accanto ad illustri sconosciuti, fanno da sfondo all’atmosfera allegra che contraddistingue le birrerie della città. E così “allegri”anche noi, non solo per la birra, decidiamo di dedicare un paio di ore a qualche acquisto in ricordo di questo viaggio. E giungiamo così ad ora di cena. Cerchiamo posto all’interno di un locale che la nostra guida ci indica come uno dei più tipici di Praga.: U Zlatého Tygra. In questo locale, per intenderci, è stato invitato a cena anche l’allora Presidente USA Bill Clinton. Purtroppo però non troviamo posto e ci “accontentiamo” di un ristorantino proprio di fronte, situato in un tipico seminterrato di mattoni rossi. Qui ceniamo in un’atmosfera medievale assaggiando zuppe di patate e stinco di maiale. Il tutto accompagnato da un’altra birra. Tanto di sera non era previsto mettersi alla guida. E così la nostra vacanza volge al termine. Ci concediamo un altro giro nella piazza della Città Vecchia per ammirare ancora una volta le guglie illuminate della Chiesa di Tyn, passiamo per il Ponte Carlo e da Piazza Venceslao, prima di ritirarci in hotel a preparare le valigie per la partenza dell’indomani mattina. Che dire di Praga: fiabesca di giorno e quasi spettrale di notte, la capitale ceca ci ha colpito per le sue bellezze medievali, per le sue strade pittoresche e, qualora non si fosse ancora capito, per l’atmosfera che si respira! E perché no, anche un po’per la sua birra!!!! Sandra&Ricky