Finalmente Perù

Perù Pre Inca
Scritto da: Ama
finalmente perù

Preparazione viaggio

Viaggio programmato e pronto inizialmente per aprile 2020 che la pandemia ci ha costretto a cancellare/rinviare. Ci siamo affidati a un tour operator locale, Perù Paradise Travel di Michele e Nancy, che ha organizzato tutto molto bene

Diario di viaggio

30.04.2022

Voucher Air France da utilizzare e così alle 3.00 siamo in aeroporto a Linate per la partenza. Due mesi prima Air France ci comunica che il volo di andata programmato da Malpensa è stato spostato a Linate, il ritorno però è rimasto su Malpensa. Riprogrammare anche il ritorno avrebbe equivalso a rifare tutta la prenotazione e quindi grazie a parenti e amici ci siamo organizzati per la trasferta da e per aeroporto.

Volo e coincidenze in orario, settore premium economy comodo, arrivo a Lima e procedure di controllo soprattutto del Covid Pass e della dichiarazione di buona salute. Ritiro bagagli e il nostro contatto Roberta ci aspetta per portarci al primo albergo, San Augustin Exclusive, dove ci aspetta una camera standard accogliente e comoda. Riusciamo a cambiare della valuta (il sabato le Case di cambio chiudono presto e in aeroporto ci hanno fatto uscire velocemente). Troviamo un ristorante carino dove consumare la nostra prima e buona cena in Perù, passeggiata e rientro in albergo. Avremmo voluto partecipare allo spettacolo delle acque, ma dopo aver girovagato per trovare una casa di cambio la stanchezza del viaggio si fa sentire.

01.05.2022

Ore 6.30, l’autista ci aspetta fuori dall’albergo per la trasferta verso Nazca durante la quale ci fermiamo in un negozio per acquistare snack e acqua. Dopo 6 ore di viaggio siamo all’aeroporto di Nasca per il volo sopra le famose linee. Ho deciso di accompagnare mio marito ma non ero convinta di voler effettuare il volo (acrobatico) e in effetti dopo aver visto il primo disegno il mio stomaco si è ribellato e ho passato il resto del volo con la testa nel sacchetto. Meno male che Claudio ha seguito tutte le indicazioni del pilota ed è riuscito a fotografare tutto il resto. Arrivati a terra ci ho messo quasi un’ora a riprendermi prima di poter viaggiare verso l’Oasi di Huacachina dove avremmo dovuto fare un’escursione in doom buggy e una scivolata con il surf sulla sabbia. Il mio malessere me lo ha impedito e abbiamo optato per una passeggiata serale e una cena leggera. Pernottamento nella simpatica Hostatia Suiza con camere sulla piscina.

02.05.2022

Come per Lima, nessuna colazione e nessuna box, quindi rifornimento lungo il tragitto verso il porto di Paracas per l’imbarco alle Isole Ballestas. Gita prevista per le 8.00 ma la capitaneria concede il permesso di navigazione solo per le 10.00. Rapido calcolo (dobbiamo tornare a Lima per il volo verso Arequipa) e ci concediamo la visita prima al famoso candelabro, un gigantesco geoglifo inciso sul fianco di una collina che, secondo gli esperti, risalirebbe al 200 a.C. o addirittura a qualche anno prima. Ma nessuno, fino ad oggi, sa perché sia stato fatto e che cosa significhi. Proseguendo alla volta delle Isole, visitiamo un importante santuario per la fauna marina, come ad esempio la sula piediazzurri, i pinguini di Humboldt, leoni marini e centro di raccolta del guano per la fertilizzazione in agricoltura.

Rientro verso 12.00, acquisto di panini e di nuovo in viaggio verso aeroporto di Lima, controllo vaccinazione prima di entrare nello stabile, check in, spuntino/cena e imbarco per arrivare a Arequipa dove ci attende l’hotel Casa Andina select, posizionato proprio sulla Plaza de Armas nel centro della città.

03.05.2022

Colazione in terrazza con vista sulla maestosa piazza, ritrovo con la guida e visita di Arequipa, la città bianca, di epoca coloniale. Circondata da tre vulcani, è caratterizzata dalla presenza di numerosi edifici barocchi costruiti in sillar, una pietra vulcanica bianca. Dapprima ci rechiamo al belvedere di Yanahuara per poter apprezzare le tre imponenti cime dei vulcani Misti, Pichu Pichu e Chachani con vista su verdissimi terrazzamenti agricoli. Poi ci spostiamo in centro per una visita a piedi delle strade e delle, chiese con tappa finale al Monastero di Santa Catalina (Caterina da Siena) il più grande monastero di clausura al mondo, quasi una città nella città. Pomeriggio a disposizione per una visita al mercato di San Pedro, chiesa di San Francesco e gironzolare per le strade di Arequipa. Su indicazione della guida la cattedrale (patrimonio UNESCO) alle 17.30 è aperta al pubblico e quindi riusciamo anche a visitarne l’interno. Il cielo si tinge di oro e ci spostiamo sul terrazzo superiore del nostro hotel per ammirare le fasi del sole che scende all’orizzonte: una meraviglia.

04.05.2022

Colazione sempre in terrazza per un ultimo saluto a questa splendida città e ritroviamo l’autista che ci porterà a Puno con diverse soste sul percorso. Percorriamo questo magnifico altipiano arrivando a Crucero Alto a 4528 m s.l.m. Temevano il mal di altitudine, invece per tutto il soggiorno sulle Ande siamo stati bene, naturalmente comportandoci nel modo corretto per evitare questo fastidioso malessere. Panorami fantastici e l’incontro con gruppi di alpaca, lama e vigogne. Proseguiamo il viaggio sempre con soste fonografiche per la bellezza del paesaggio che incontriamo come al Mirador Lagunillas a 4444 m s.l.m (Vista sulla laguna sottostante) per arrivare al sito archeologico di Sillustani formato da maestose tombe a forma di torri, le cosiddette Chullpas, che devono la loro origine alla cultura Colla.

La popolazione dei Colla, che a quel tempo dominava la regione del lago Titicaca, era una tribù guerriera di lingua aymara che resistette molto agli Incas prima di venire annessa all’impero. In seguito gli Inca mantennero la tradizione fino all’arrivo della colonizzazione spagnola, ma costruirono Chullpas più poderose e destinate solo a personaggi di alto rango. Arriviamo a Puno e all’hotel Royal Inn (situato vicino alla piazza principale della città). Ottima cena leggera (su consiglio della guida), passeggiata fra i negozietti e ci prepariamo per la gita del giorno seguente

05.05.2022

Colazione (hotel offre la colazione dalle 5.30) e alle 7.00 siamo pronti per la nostra escursione sul lago Titicaca, il lago navigabile più alto al mondo (3800 m slm). Giornata soleggiata con un cielo blu intenso che ci permette di navigare ed ammirare la bellezza del luogo. Prima tappa: le isole galleggianti degli Uros che sono un agglomerato di isolotti artificiali costruiti con la totora, una pianta acquatica che cresce spontaneamente sulle rive del lago. I loro abitanti, gli Uros, un’etnia anteriore a quella Inca, sono originari del Lago Uro-Uro in Bolivia. Per scappare dalle invasioni degli Inca e del popolo Colla, si rifugiarono sul Lago Titicaca, dove ancora oggi risiedono. Adesso vivono di turismo con la vendita dei loro manufatti. Queste isole mi ricordano gli orti galleggianti del lago Inle in Myanmar.

Proseguiamo la navigazione fino all’Isola de Taquile, una delle isole più belle del Lago Titicaca, abitata da circa 2000 persone. Lo scenario è semplicemente da mozzafiato ed è famosa per la sua posizione e i suoi panorami, ma anche per le sue incredibili tradizioni, come l’abilità degli uomini di sferruzzare, e per la possibilità di essere ospitati dalle famiglie del posto. L’isola di Taquile non è piatta e la sua altitudine varia notevolmente a seconda della posizione. Il porto si trova a 3810 m s.l.m., la piazza principale a 3950 metri, mentre il punto più alto è a 4050 m s.l.m. Ottimo pranzo in loco e ritorno a Puno, dove arriviamo nel tardo pomeriggio.

06.05.2022

Colazione e partenza in auto per Cusco, capitale dell’impero Inca. Qualche sosta sul percorso, ottimo pranzo a buffet prima di arrivare a Raqui, un sito archeologico inca conosciuto come Tempio del dio Viracocha. Si trova a 3480 metri s.l.m. e a 110 chilometri dalla città di Cuzco.

Tappa successiva la chiesa coloniale di Andahuaylillas, considerata la Cappella Sistina delle Americhe, per la qualità delle opere d’arte che si trovano all’interno. Questa chiesa fu costruita su un’importante costruzione Inca, forse un Waka, poiché le basi della chiesa sono realizzate con andesiti scolpiti, tipici dell’architettura religiosa chechua. Peccato non si possa fotografare l’interno per questioni di conservazione, come in quasi in tutte le chiese che abbiamo visitato.

Arriviamo a Cusco in serata all’hotel San Augustin Plaza, dove troviamo Michele e Nancy ad attenderci per un saluto e informazioni (ormai ci scrivevamo da 3 anni). È stato un vero piacere finalmente vederci di persona. L’hotel offre ampie camere comode e funzionali e soprattutto la colazione a buffet a partire dalle 4.00 e per chi si alza presto.

07.05.2022

Colazione alle 8.00 e, accompagnati dalla guida e da Fabio, figlio di Michele, si parte alla volta delle Saline di Maras che si trovano a una trentina di chilometri da Cusco. Il paesaggio è assolutamente lunare, 3000 piccole vasche dove viene conservata l’acqua salata proveniente dalla montagna Qaqawiñay. Si prosegue per il sito archeologico di Moray, un complesso di terrazzamenti circolari e concentrici costruiti sfruttando le discese naturali dei “crateri” e l’azione dell’acqua sulla roccia calcarea che si trova nel sottosuolo (alcuni credono che questi crateri siano stati creati da impatti di meteoriti).

I terrazzamenti incaici agricoli di Moray avevano la peculiarità di formare dei micro-climi che permettevano l’adattamento e la coltivazione di specie vegetali in base alla loro posizione: in alto, a mezza costa o in fondo al cratere. Di nuovo in viaggio per arriva a Chinchero, una cittadina tranquilla situata nell’incantevole scenario delle montagne intorno alla Valle di Urubamba, che vanta monumenti di origine inca e una graziosa chiesa coloniale. Secondo una leggenda inca, Chinchero sarebbe il posto dove nasce l’arcobaleno.

Rientro a Cusco nel pomeriggio e abbiamo ancora il tempo per un giro autonomo attraverso le meraviglie di questa città, la Plaza de Armas i cui edifici intorno cambiano colore a dipendenza dello spostamento delle nuvole; il mercato di San Pedro; la Piedra de los 12 angulos, considerata Patrimonio Culturale Nazionale del Perù. Questa enorme pietra, che si stimi pesare 600 tonnellate, è la dimostrazione di come fosse precisa e perfetta l’architettura Inca; il quartire di San Blas. La visita guidata l’avremo l’ultimo giorno di permanenza a Cusco.

08.05.2022

Ore 6.30, pronti per l’escursione a Palcoyo, la Montagna dei Sette Colori che si trova a sud di Cusco a 4900 m s.l.m. e a poca distanza dalle nevi perenni di Ausangate, sulla Cordigliera delle Ande. L’altitudine si fa sentire ma con calma e respirando a fondo arriviamo in cima per ammirare il meraviglioso paesaggio grazie anche all’effetto ottico generato dalle tre montagne arcobaleno che scivolano dolcemente l’una nell’altra intrecciandosi nelle forme e nei colori. Più in alto si trova il bosco di pietra che fotografiamo solo dal basso. Ci sediamo ad osservare il paesaggio costituito da questi minerali emersi dalle nevi e poi scendiamo verso Cusco, contemplando il paesaggio che ci circonda con valli verdi e gruppi di alpaca.

09.05.2022

Ore 7.00, partenza per la Valle Sacra e successivamente per Machu Picchu. Lasciamo i bagagli in deposito in albergo, abbiamo preparato due zaini con lo stretto necessario per la notte che passeremo a Aguas Calientes. La Valle Sacra degli Inca si trova a soli 56 chilometri da Cusco e molti studiosi ritengono che questa zona fosse il cuore dell’Impero Inca. La valle comprende il territorio che va da Calca e Lamay, Pisac e Ollantaytambo e si è formata nel corso dei secoli grazie all’azione del fiume Urubamba, che in lingua quechua significa Fiume Sacro.

Visitiamo il sito di Pisac, cittadella inca che domina il villaggio dalla cima di un’altura delimitata da ciascun lato da gole profonde. Il sito è costituito dai terrazzamenti con ampie curve. Questo sito maestoso domina non solo la sottostante Valle dell’Urubamba, ma anche un passo che conduce nella giungla. In cima alle terrazze si trova il centro cerimoniale. Dopo un giro nella città di Pisac, in basso, partiamo per Ollantaytambo, un sito archeologico costruito ad un’altitudine di 2.800 metri e che ancora oggi ci si chiede come gli Inca siano riusciti a trasportare massi di 50 tonnellate fin quassù.

Come in tutta la Valle Sacra, già visitata in precedenza, il paesaggio è incredibile da mozzare il fiato. Marina ci spiega come raggiungere la stazione di Ollantfaytambo per prendere il treno per Aguas Calientes e dopo un giro nella cittadina con pranzo, puntuali raggiungiamo la stazione dove alle 15.30 ci aspetta la trasferta in treno verso Machu Picchu. Un’ora e mezzo di tragitto e al nostro arrivo troviamo l’addetto dell’hotel El Mapi che ci accompagna in albergo. Cena e accordo con la guida per il giorno successivo.

10.05.2022

Ore 7.30 ritrovo con Walter, la guida, trasferta in bus e poi ci incamminiamo nel famoso sito patrimonio culturale e naturale UNESCO. Dopo la pandemia, il ministero della cultura peruviano ha deciso di imporre un massimo di 3000 persone al giorno con un percorso “fisso e delimitato” che non si può fare a ritroso. In ogni caso lo spettacolo è grandioso.

Machu Picchu è una fortezza Inca a 2400 m slm, sopra la valle del fiume Urubamba. Costruita nel XV secolo e successivamente abbandonata, è famosa per le sofisticate mura a secco formate da enormi blocchi di pietra tenuti insieme senza l’uso della malta, oltre che per gli edifici disposti secondo gli allineamenti astronomici e le viste panoramiche. L’utilizzo originario di questa fortezza rimane tutt’oggi un mistero, l’unico sito non conquistato dagli spagnoli, infatti non si sono trovate croci ad indicarne la conquista. Ad ogni modo, Machu Picchu è uno dei maggiori simboli dell’impressionante architettura e ingegneria dell’Impero Inca.

Nonostante la sua origine sia ancora oggetto di studio, il valore così come il suo imponente disegno, gli sono valsi il titolo di meraviglia del mondo moderno. La nostra visita passa dalle nuvole al sole e alla pioggia, regalandoci le diverse “facce” del sito. Rientro a Aguas Calientes per il pranzo, un giro al mercato dell’artigianato e ritroviamo il treno di ritorno che purtroppo si ferma a metà percorso per problemi al locomotore. Con pazienza attendiamo il locomotore sostitutivo da Ollantaytambo che raggiungiamo con un ritardo di 2 ore. Il nostro fedele autista ci sta comunque aspettando per riportarci all’Hotel San Augustin Plaza di Cusco.

11.05.2022

Oggi ci aspetta l’escursione a Chonta, al Mirador del Condor, una camminata nella natura fra il verde dei pascoli, mucche, valli e montagne. Purtroppo il condor ha deciso di non farsi vedere o forse ce lo siamo persi, in ogni caso Marina ci ha spiegato in seguito che i contadini preferiscono non vedere il condor perché sembra porti sfortuna (ci racconta diversi episodi). Pazienza, la gita è stato comunque bella e al ritorno ci fermiamo al sito archeologico di Killarumiloq, dove si trova il tempio della Luna. Questa zona archeologica viene considerata una zona con forti energie positive dove si eseguono cerimonie di ringraziamento alla Pachamama.

Un sito considerato femminile, perché le pietre sono di colore argento come la Luna e anche perché qui troviamo una spaccatura in una roccia che rappresenta, per la cultura Inca, l’Utero della Pachamama o Madre Terra. Assistiamo a un bellissimo tramonto sulle rovine. Rientro a Cusco

12.05.2022

Colazione e ritrovo con Marina, la nostra guida che ci accompagna per una visita della città di Cusco e dei suoi 4 siti archeologici. Dapprima ci rechiamo a Sacsayhuamán, nome che significa letteralmente “falco soddisfatto”. Non si conosce ancora qual era lo scopo di questo immenso sito, se utilizzato come una fortezza, o come centro cerimoniale. La domanda più grande, a cui ancora oggi non c’è risposta, è come il popolo Inca abbia potuto costruire queste immense mura, formate da rocce con un peso che varia dalle 100 alle 300 tonnellate, incastrate tra loro con una precisione millimetrica, in una superficie di circa 3.093 ettari. Ogni anno in questo luogo, durante il Solstizio d’inverno (per noi estate), si festeggia l’Inti Raimi, la festa del Dio Sole e, per l’occasione, si tengono anche dei rituali risalenti all’epoca Inca.

Ci spostiamo verso Puka Pukara, un sito di rovine militari e poi a Tambomachay, altro sito archeologico associato all’Impero Inca, costituito da una serie di acquedotti, canali e cascate che attraversano le rocce terrazzate.

Quarto sito Qenqo, considerato quello più enigmatico e ricco di simboli Inca. Scendiamo verso il centro città e ci fermiamo sulla Plaza de Armas per visitare la cattedrale di Cusco o basilica cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, la Chiesa principale della città. Fu costruita sulle fondamenta del tempio Inca Kiswarkancha, il palazzo di Viracocha, l’Imperatore che regnò sugli Inca un secolo prima dell’arrivo degli spagnoli. Nel 1928 venne riconosciuta come Basilica Minore della Chiesa Cattolica e nel 1983 fu proclamata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Altre due chiese sono “attaccate” alla Cattedrale.

A piedi, percorriamo la via che ci porta al Coricancha, in lingua quechua Qurikancha conosciuto anche come Tempio del Sole e tempio più importante dell’Impero Inca, dedicato a Inti, il Dio Sole. Gli spagnoli lo distrussero per costruire sopra il basamento la Chiesa di Santo Domingo, integrando alla struttura coloniale l’architettura inca. Nel corso degli anni, la Chiesa fu danneggiata in modo grave a causa dei diversi terremoti, mentre il basamento rimase sempre solido e integro. Siamo arrivati al termine del nostro giro guidato di Cusco, salutiamo Marina e dopo un pranzo leggero torniamo a “vagabondare” per la città per un ultimo sguardo, domani si torna a casa. D’accordo con Michele e Nancy passiamo la serata in loro compagnia per un’ottima cena a base di pollo alla brace.

13.05.2022

Ritrovo ore 5.30 per l’aeroporto di Cusco. Controllo dei pass/documenti prima di entrare, emissione della carta d’imbarco tramite una macchinetta e dobbiamo aprire le valige per un controllo doganale. Non ho ben capito cosa stessero cercando. Consegna bagagli ed in seguito imbarco per il volo che ci riporta a Lima. Ci aspetta un giro della città con Lorena che ci conferma quanto sia stato duro durante i due anni di pandemia (ha dovuto inventarsi un altro lavoro per sopravvivere). L’autista ci lascia vicino a Plaza de Armas.

Conosciuta anche come Plaza Mayor, la piazza dove ci sono più importanti edifici della città: la Cattedrale, il Palazzo del Governo, il Palazzo Arzobispal e il Palazzo Municipal e al cui centro si può trovare una grande fontana di bronzo. Essa è considerata la culla di Lima dato che proprio da qui il conquistador Francisco Pizarro fondò la città. Ci dirigiamo verso la Basilica Convento di San Francisco eretto dall’allora sindaco della città Francisco Pizarro. La sua particolarità è che all’interno è possibile trovare delle catacombe e ossa. Giriamo nelle diverse vie e strade e torniamo verso Plaza Mayor, che superiamo per ritrovarci con l’autista che ci riporta in aeroporto per il volo di rientro, dapprima a Parigi e poi Malpensa. Ciao o forse arrivederci Perù, sono tanti i luoghi che si possono ancora visitare.

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