Finalmente… Madrid
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PRIMA DI PARTIRE
Per chi vuole davvero sfruttare al meglio il tempo a disposizione in questa bellissima città, consiglio di organizzarsi prima di partire, prendendo nota degli orari e dei giorni di chiusura delle attrazioni che interessano, in modo da non trovare spiacevoli sorprese una volta sul posto. Prima della partenza, ho prenotato da casa, oltre ai biglietti aerei e all’hotel, due carte che si sono rivelate davvero preziose e che quindi consiglio vivamente. La prima, indispensabile, è l’Abono Turistico o Tourist Ticket (abbonamento turistico di trasporto di Madrid), che è disponibile in diversi tagli (1/2/3/5/7 giorni rispettivamente a 6/10/13/19/25€). I prezzi indicati si riferiscono alla carta utilizzabile nella zona A, che comprende tutta la città e anche la tratta andata e ritorno da/per l’aeroporto Barajas; esiste anche la carta zona T che costa circa il doppio, ma per noi è stata più che sufficiente la zona A per visitare ciò che ci interessava. E’ valido su tutti i trasporti pubblici di Madrid (esclusi gli autobus turistici a 2 piani) e si può utilizzare illimitatamente nel periodo di validità della carta; vale dal giorno in cui viene utilizzato la prima volta fino alle ore 05.00 del giorno successivo alla scadenza. Con l’acquisto di questa carta, vengono fornite anche le istruzioni d’uso (ma solo in spagnolo e in inglese), la mappa con tutti i percorsi dei mezzi pubblici (metro, autobus e treni) ed è inserita in una comoda busta trasparente rinforzata dove tenerla senza che si consumi in tasca. Questa carta può essere acquistata o su Expedia nella sezione “attrazioni” inserendo la città e la data del soggiorno, oppure su www.neoturismo.com. L’altra carta che consiglio, nel caso in cui vogliate visitare diverse attrazioni, è la Madrid Card (io non so come avrei fatto senza di essa!): esiste in diversi tagli (24/48/72/120 ore rispettivamente a 37,05/46,55/56,05/65,55€) e lo so, può sembrare un po’ cara, ma ci sono molte attrazioni non proprio economiche e inoltre, in quelle più famose e quindi più affollate, avrete l’accesso preferenziale e scavalcherete tutta la fila! Noi abbiamo fatto quella da 48 ore, utilizzandola lunedì e martedì, in quanto il sabato e la domenica abbiamo approfittato delle entrate gratuite nei musei. Anche questa carta è acquistabile su http://www.neoturismo.com/it/tarjetas/madridcard/madrid-card (pagando con una carta Mastercard avrete uno sconticino); consiglio in ogni caso di acquistarla su Neoturismo in quanto vi fanno comunque lo sconto (i prezzi che ho citato sono quelli scontati di questo sito). Alla consegna della carta vi daranno una guida (questa volta anche in italiano) dove, nelle prime pagine troverete le mappe con i luoghi di interesse e, nelle pagine seguenti, l’elenco di tutti i musei e le attrazioni compresi nella carta con relativi orari e giorni di chiusura, e la lista di negozi e locali dove avrete uno sconto presentandola. La guida che ho utilizzato nel mio viaggio è la Lonely Planet: mi sono trovata bene in tutto, a parte qualche piccola imprecisione nell’indicare le vie degli itinerari a piedi.
GIORNO 1: VENERDI’ 29 LUGLIO 2011
Dieci giorni prima di partire ho prenotato sul sito della Ryanair i voli a/r da Verona Catullo a Madrid Barajas (T1) per circa 200€ totali, compreso un bagaglio d’imbarco da 15kg. Si può spendere anche meno, ma abbiamo deciso all’ultimo di partire e quindi ci siamo accontentati. Arrivati per la prima volta in aeroporto a Verona due ore prima della partenza, entriamo dalla porta principale, ma non c’è ombra di Ryanair; giriamo un po’ poi chiediamo informazioni e ci dicono che c’è un terminal apposta per i voli “low-cost”. Giunti al terminal giusto, imbarchiamo il nostro bagaglio e ci dirigiamo al gate; misuravano e pesavano ad uno ad uno tutti i bagagli a mano (esclusivamente uno per persona comprese borse e porta computer, nelle dimensioni che indicano loro e non più pesante di 10 kg). Il nostro aereo doveva partire alle 19.25, ma di 10 minuti in 10 minuti ritardava sempre di più. Eravamo tutti al gate, c’era tanta gente e il caldo si faceva sentire, ma l’entusiasmo del viaggio contava più di tutto. Finalmente, alle 21.30, ci fanno mettere in coda per salire sull’aereo. Alle 23.30 siamo in terra spagnola, non potevo crederci! Dovevamo ritirare nell’ufficio in aeroporto le nostre carte prenotate, ma chiudeva alle 22.00. Vista l’ora, abbiamo preferito prendere un taxi per andare all’hotel (per la tratta aeroporto-hotel abbiamo speso circa € 30). Era quasi l’una di notte ma c’era talmente tanta gente per strada che sembravano le 21 in Italia. Ho prenotato l’hotel su Booking, si chiama Hotel El Coloso, è un 4 stelle in ottima posizione (in una traversa di Plaza de Espana, centrale ma tranquilla) e per 5 notti abbiamo speso 265,50 totali (solo pernottamento). Siamo rimasti piacevolmente colpiti quando ci hanno consegnato la stanza: all’entrata ci ha accolti una specie di salotto con un divano e il frigo bar, proseguendo si arrivava al bagno, pulito e abbastanza ampio e infine alla camera da letto vera e propria con armadio; sicuramento lo consiglio. Dopo poco andiamo a letto, domani ci aspetta una giornata piena.
GIORNO 2: SABATO 30 LUGLIO 2011
Ci svegliamo verso le 9 (non c’è niente di aperto prima delle 10!) e, secondo i miei piani, avremmo già dovuto avere l’abbonamento trasporti dalla sera prima; ma non tutto può andare secondo i piani e quindi abbiamo acquistato una corsa singola per andare a Plaza de la Puerta del Sol per far colazione alla Mallorquina (molti TPC la consigliavano!). Purtroppo, la Mallorquina era cerrada por vacaciones (chiusa per ferie!), quindi abbiamo dovuto trovare un’alternativa: ci siamo fermati a Cafè & Tè, una catena di bar, e abbiamo preso due paste e un the freddo da mezzo litro (lì ce l’hanno solo in vetro) in quanto faceva veramente molto caldo; le paste costavano 1,90€ cadauna, mentre il the 2,75€. Poi, a piedi, ci dirigiamo all’ufficio del turismo in Plaza Mayor (si riconosce dalle bandiere che sporgono dai lunghi portici) e ritiriamo le nostre carte: sono molto disponibili e il ragazzo alla consegna delle carte parlava perfettamente l’italiano. Cominceremo ad utilizzare la Madrid Card lunedì, quindi oggi e domani solo attrazioni gratuite (o quasi): la mattina seguiamo un itinerario della guida (ben 4 km), visitando Plaza de Olavide, Calle de Fuencarral, Parque del Oeste e giungiamo alla nostra meta finale, il Templo de Debod, un tempio egizio nel cuore di Madrid. Il sabato e la domenica è aperto dalle 10 alle 14 e l’ingresso è gratuito. Ci fermiamo a mangiare in un piccolo ristorante sul parco, “El palacete de Rosales” e per un piatto di crocchette di jamon (prosciutto crudo iberico), un toast al prosciutto e una bottiglietta in vetro di Coca-cola…€17,50. Secondo me un po’ caro. Dopo mangiato ci concediamo una pausa relax sul Teleferico per ammirare il panorama, che sarebbe compreso nella MC, ma non vogliamo attivarla e paghiamo 10€ in due a/r; il panorama è periferico, carino ma per me ci sono altre cose che meritano di più. Nel pomeriggio ci dirigiamo, con la metro, verso il Parque del Buen Retiro, dove visitiamo il laghetto nel quale molti turisti si lasciano dondolare a bordo delle barchette a noleggio; poi entriamo nel Palacio de Cristal, che solitamente ospita mostre temporanee, ma durante la nostra visita era vuoto; è comunque molto particolare, da vedere. Dopo esserci riposati un po’ nel verde, partiamo per un altro itinerario della guida (altri 4 km) e passiamo da Plaza de Cibeles (a mio parere la più bella di Madrid), Museo del Prado (ma non entriamo), Real Jardin Botanico (1,25€ con l’ingresso ridotto per studenti, compreso comunque nella MC), Caixa Forum e il suo giardino verticale (che visitiamo velocemente, ingresso gratuito); ed eccoci giunti alla meta finale, il Centro de Arte Reina Sofia. Entriamo, il sabato pomeriggio l’ingresso è gratuito. Qui si trova il più celebre capolavoro di Pablo Picasso, Guernica, che merita da solo una visita al museo; mi ha colpito molto, anche per le sue dimensioni; ci sono comunque tante altre bellissime opere da vedere. In seguito, come ultima tappa della giornata, visitiamo la stazione di Atocha, colpita dall’attentato terroristico nel 2004; all’interno c’è un giardino esotico con delle tartarughe… decisamente insolito per una stazione dei treni! Attraversiamo la strada, mangiamo da Mc Donald e con la metro torniamo in albergo a dormire. Giornata intensa ma piena di piacevoli scoperte.
GIORNO 3: DOMENICA 31 LUGLIO
Questa mattina la sveglia è sempre alle 9. La prima tappa di oggi è El Rastro, il mercato domenicale che si tiene al quartiere La Latina. Giungiamo qui con la metro e cerchiamo subito un locale dove far colazione; la scelta ricade su Cafè & Tè, dato che ieri ci era piaciuto, e per due paste e un the freddo in bottiglia spendiamo € 6,45. Cerchiamo poi di immergerci nella folla del mercato, ma ci è praticamente impossibile; quindi decidiamo di passeggiare per il quartiere. Partiamo da Calle de la Cava Baja, e passiamo per la bellissima Basilica de San Francisco El Grande (purtroppo è chiusa e non riusciamo a visitarla, ma possiamo vedere il bel giardino fiorito che vi è a fianco); proseguendo il cammino incontriamo una via piena di ristoranti carini con i tavoli all’aperto, tutti attaccati e tutti simili tra loro, che mostrano menù con foto di paella in tutte le varianti. Ad un certo punto un cameriere ci ferma e, in italiano, ci spiega tutti gli ingredienti dei vari tipi di paella; ci dice anche che le porzioni sono molto abbondanti e una basta per tutti e due. Ci ha convinti, così ci accomodiamo e ordiniamo una bella paella mista (verdure, pollo e pesce), il piatto è abbondante e molto buono. Per la paella, una Coca-cola (sempre in vetro) e una bottiglia d’acqua abbiamo speso 18€. Ci alziamo sazi e ci dirigiamo, con la metro, verso il Museo del Prado: la domenica dalle 17.00 è gratuito. Il mio consiglio è di andare al museo almeno un ora prima, ovvero alle 16.00, in modo da riuscire ad entrare fra i primi (quando siamo arrivati noi, c’era comunque già della gente); mi sono voltata per vedere quante persone erano arrivate dopo di noi, la fila era davvero spaventosa. Secondo me un paio d’ore abbondanti sono sufficienti per visitare questo museo. Sempre con la metro, ci dirigiamo poi a Plaza de la Puerta del Sol e facciamo qualche foto con l’orsa simbolo di Madrid e con il chilometro zero. La nostra intenzione era di cenare al Mercado de San Miguel, vicino a Plaza Mayor, siamo entrati a fare un giro ma la gente era davvero tanta e i prezzi alti, perciò abbiamo cambiato idea e all’uscita abbiamo trovato una pizzeria, “Sobrecero”. Abbiamo preso 4 tranci farciti e 2 bibite in lattina (spesa 13€) e siamo andati a mangiare su una panchina in Plaza Mayor. Stanchi ma soddisfatti siamo tornati in hotel.
GIORNO 4: LUNEDI’ 1 AGOSTO 2011
Oggi sveglia prima del solito, per Matteo è un grande giorno: visita allo stadio Santiago Bernabeu, la casa del Real Madrid. Abbiamo preso la metro blu e da Plaza de Espana siamo arrivati direttamente alla fermata “Santiago Bernabeu”; uscendo dalla stazione della metro ci si trova lo stadio proprio davanti. E’ presto, il Bernabeu è ancora chiuso, così andiamo a far colazione poco più avanti in un’altra catena di bar, Rodilla, e per la nostra solita colazione (paste e the) abbiamo speso 4,80€. Finalmente è il grande momento, all’entrata principale del tour c’è molta fila, ma grazie alla nostra Madrid Card entriamo all’istante (senza carta costa €16); strisciano le nostre carte, ci consegnano una brochure con il percorso da seguire e cominciamo a salire, salire e salire (tranquilli, ci sono le scale mobili!), fino a raggiungere l’ultimo anello; lo stadio visto da lassù è davvero mozzafiato. Da qui inizia il tour del grande stadio. Entriamo nel museo del Real Madrid dove vengono esposti tutti i cimeli della squadra (sia di calcio che di basket), dalle origini ad oggi. Poi si passa alla sala dei trofei, veramente tanti, tra i quali ben 9 tra coppe dei Campioni e Champions League. Dopo aver ammirato lo splendore di queste coppe, scendiamo a bordo campo, attraversando la tribuna e immaginando di assistere, proprio da quei seggiolini, ad una partita del Real. Il prato è perfetto, molte persone ci stanno lavorando, e possiamo scattare le foto seduti sulle panchine della squadra, comode come poltrone. Anche se la brochure prevede la visita agli spogliatoi, durante il nostro tour non ci danno la possibilità di entrare. Un giro veloce nella tribuna vip e, per finire, la sala delle conferenze stampa dove, sedendosi dietro il banco, ci si sente un po’ Mourinho… davvero una bella esperienza sia per appassionati di calcio che non. Durante il tour ci sono diversi photopoints: nel primo puoi scegliere con chi scattare la foto tra i vari campioni e allenatori (tantissimi interisti sceglievano Mou), è un fotomontaggio ma fatto veramente bene! Nel successivo, c’è una riproduzione del trofeo della Champions League, talmente reale che sembra vera, e il bello è che la puoi toccare con mano! Tutte le foto possono essere viste in un monitor nel negozio ufficiale al termine del tour e, se vi piacciono, acquistate per 12 o 18 €, a seconda delle dimensioni (un po’ care, ma un bel ricordo!). Siamo rimasti un po’ di tempo alla Tienda Bernabeu, con i suoi 3 piani di prodotti ufficiali, e poi siamo tornati nel locale della colazione per mangiare qualche tramezzino. Nel pomeriggio decido di portare Matteo al Museo de Cera, compreso nella Madrid Card (altrimenti 16€), perché ho visitato in passato quello di Londra e mi è piaciuto moltissimo. Beh, è stato una delusione, niente a che vedere con quello londinese e le statue di cera non sembravano realistiche: sconsigliato, a meno che non si abbiano dei bimbi. Usciti dal museo delle cere, ci dirigiamo verso l’Hard Rock Cafè, che si trova di fronte. Io colleziono le magliette quindi per me è una tappa fissa, e decidiamo di utilizzare il buono sconto che ci hanno dato con la MC e di cenare lì (piatto unico + bibita + dolce + omaggio = 16€). Ci hanno portato un menù con circa 10 piatti tra cui scegliere, il cameriere parlava in italiano e ci ha spiegato bene come funzionava il buono. I piatti erano entrambi abbondanti ed eravamo talmente sazi che il dolce lo abbiamo appena assaggiato; come omaggio ci hanno dato una targhetta da attaccare alla valigia dell’Hard Rock. Prendiamo la metro e torniamo in hotel.
GIORNO 5: MARTEDI’ 2 AGOSTO 2011
Sveglia alle 9, direzione Plaza de Toros. Colazione da dimenticare, in un locale vicino all’arena. Abbiamo visto l’arena dall’esterno ed è veramente bella e imponente. Poi ci siamo diretti verso il Palacio Real (con la metro) e siamo entrati dall’ingresso riservato ai possessori di Madrid Card, scavalcando tutta l’immensa fila fuori! L’ingresso senza carta costa 8€. Si possono visitare solo alcune sale, ma la visita è interessante. Di fronte si trova la Cattedrale de Nuestra Senora de la Almudena, l’entrata è a offerta libera. Poi siamo andati al Museo de Jamon (4€ per due panini e due bibite in lattina) e abbiamo mangiato in Plaza de la Puerta del Sol. La guida consigliava di fermarsi a prendere un chocolate con churros alla Chocolateria San Gines, ma noi non li abbiamo trovati così eccezionali. Nel pomeriggio abbiamo deciso di passeggiare un po’ per i negozi della Gran Via e poi ci siamo diretti all’altro stadio di Madrid, il Vicente Calderon, casa dell’Atletico de Madrid. Anche qui la visita è compresa nella Madrid Card, ma è un po’ scomodo arrivarci, in quando dalla fermata della metro c’è molto da camminare in strade un po’ periferiche. In questo stadio le visite sono guidate, ma la guida non parla in italiano; anche qui c’è la visita del museo, del bordo campo, delle tribune, delle panchine, degli spogliatoi e della sala conferenze; la cosa strana è stata che, al termine del tour, ci hanno dato un pezzo di campo da portare a casa (fango, erba e tutto!). Ovviamente non poteva mancare il negozio ufficiale dell’Atletico. Dopo il tour torniamo sulla Gran Via e, per far riposare le nostre gambe, acquistiamo i biglietti dell’autobus turistico per € 17,50 cadauno. Facciamo entrambi i tour disponibili e ascoltiamo interessati le spiegazioni in italiano che provengono dalle nostre cuffie rosse. Prima che il secondo tour fosse finito, ci fanno scendere perché, a seguito di una manifestazione, hanno dovuto chiudere le strade. Con la metro torniamo in Plaza de Espana, ceniamo al Mc Donald e andiamo in hotel.
GIORNO 6: MERCOLEDI’ 3 AGOSTO 2011
È il giorno della partenza: facciamo colazione sulla Gran Via e passeggiando qua e là acquistiamo qualche souvenir. Alle 13.00 ritiriamo i bagagli in hotel e ci dirigiamo verso l’aeroporto. La fatica non è tanto arrivare dalla piazza all’aeroporto… quanto dalla fermata metro dell’aeroporto al nostro terminal… quanto camminare con le valige al seguito che abbiamo fatto! Quindi partite con largo anticipo! Arrivati al terminal giusto, riusciamo a imbarcare la valigia, mangiamo qualcosa lì e questa volta l’aereo è puntuale e alle 16.30 ci fanno salire. Siamo a Verona alle 18.30.
Grazie per aver letto il mio racconto, spero di esservi stata utile.
Auguro buon viaggio a tutti quelli che decideranno di visitare questa città fantastica.
Nicole