Finalmente….cuba!!! 6
Pertanto il 14 giugno si parte da Genova io, Roberta e i miei due figli, Marco e Giulia, via Parigi CDG con volo Air France arriviamo all’ Havana alle 23.35 (17,35 ora locale).
Primo consiglio: prenotate con largo anticipo, i biglietti li ho pagati 830 € che non è molto considerata la stagione, prenotando poco prima della partenza i prezzi possono raddoppiare.
Prima di fornirvi un dettagliato itinerario del tour vi fornisco alcuni (spero) utili consigli e impressioni di viaggio.
Se avete idea di effettuare un tour de force come quello che ho fatto io (4700 KM in 16 giorni, i primi giorni ho girato l’Havana senza auto) prenotate tassativamente un fuoristrada perché le strade (ad eccezione di qualcuna principale) sono veramente pessime e con un’auto normale come hanno dato a me (avevo chiesto un fuoristrada ma non ce n’ erano) viaggiate con la paura di bucare o di rompere qualche pezzo.
Diffidate di chi per la strada vi ferma e vi dice che state sbagliando strada, in un’occasione si sono offerti di aiutarmi, ho caricato la persona che dopo avermi fatto fare un lungo giro mi ha lasciato vicino al punto dove lo avevo preso; ma questo l’ ho scoperto solo dopo che, frettolosamente, è uscito dall’ auto non senza aver chiesto (e intascato) un paio di CUC per i suoi “servizi”.
Fortunatamente episodi di questo tipo o comunque di persone che vogliono vendere qualcosa, compresi i loro servizi, assillandovi, si verificano solamente nelle grandi città o a Trinidad dove c’ è molto turismo e quindi tutti se ne approfittano.
Ciò non intacca l’animo della maggioranza della popolazione che è invece molto disponibile e pronta a fare amicizia.
Altro suggerimento, sulle case particolar; è un’esperienza da fare perché consente di entrare nelle case della gente e di vivere con loro però il risparmio non è poi molto rispetto alle sistemazioni alberghiere, a metà del viaggio abbiamo scoperto la catena Islazul, si tratta di una catena cubana che offre sistemazioni non di lusso ma accettabili a prezzi inferiori a quelli delle case particular (ad es. Camera per due in casa particular 25 CUC + 2 colazioni 8 CUC, camera in hotel Islazul sui 20-30 CUC però comprensivi delle 2 prime colazioni, con livello delle camere quasi sempre migliore.
Un ultimo giudizio sul viaggio: tutto bello, il mare, la gente, i paesaggi, però la stagione migliore è aprile-maggio perché si spende meno, ci sono molto meno zanzare (anche se in realtà ci sono state soltanto 3-4 occasioni in cui sono state insopportabili) e il tempo è migliore perché piove meno (ma noi non ci possiamo lamentare, abbiamo preso solo un paio di acquazzoni in tutti i 21 giorni, uno dei quali, molto violento, non ci ha ostacolato più di tanto perché eravamo in viaggio).
Ci ha disturbato parecchio sia lo stato delle strade (momenti di tensione ce ne sono stati, con ponti crollati, guadi da attraversare, pezzi di strada franati, ecc.) e la mancanza assoluta di indicazioni stradali, si deve continuamente chiedere informazioni, ma non sempre si trovano le persone che sanno, pertanto occorre molta pazienza.
Forse quando le aspettative di un viaggio sono alle stelle, alla fine ci si aspetta ancora di più, comunque merita andarci, non fosse altro per il mare, i paesaggi, la storia della rivoluzione, i cocktail, la musica, le persone, i sigari, i rum e, perché no, anche la cucina, aragoste in testa.
Il mio viaggio a Cuba, tra i viaggi in America Latina che ho fatto, lo metterei subito dopo il Messico, il Guatemala e il Perù.
Ma adesso passiamo al resoconto del viaggio, credo che per il suo dettaglio possa essere utile..
14/06 Domenica Arrivo Havana ore 23.35 (17.35 ora locale) 15/06 Lunedì HAVANA Visita città vecchia: plaza de la catedral, plaza Vieja, plaza de Armas, Plaza S. Francisco, Bodeguita del Medio, Hotel Ambos Mundos + Museo dell’Havana Club Partenza da Plaza S. Francisco de Asis (visitate chiesa e chiostro e giardino con piccola chiesa ortodossa – vicino c’ è una cadeca col cambio migliore e il museo dell’Habana Club), poi Plaza de las Armas, la piazza più antica della città, da visitare El Templete facendo il rituale intorno ad un albero considerato sacro vicino al quale è stata fondata l’Havana: il rituale consiste nel fare 3 giri intorno all’albero ed esprimere 3 desideri.
Poi si va nell’adiacente Parque Cespedes che ospita un bel mercatino di libri usati.
Dalla piazza si prende Calle Oficios, una delle vie più caratteristiche dell’ Havana Vieja, si incontrano la Casa de los Arabes e il Museo delle auto antiche.
Dopo aver camminato per Calle Obra Pia si arriva a Plaza Vieja, una vera espressione dell’Havana coloniale, al centro si trova una bella fontana del ‘700 e da non perdere è la visita all’ Edificio Gomez Vila che ospita la famosa Camera Oscura. A 35mt d’altezza fornisce una panoramica immagine in movimento della città e della baia a 360 gradi (prezzo 2 Cuc).
In questa piazza si trova il curioso museo delle carte dove si possono vedere tantissimi tipi di carte da gioco provenienti da tutto il mondo (ingresso gratuito).
Successivamente si prende Calle Obispo, famosa perché qui c’ è l’Hotel Ambos Mundos, che ha ospitato Ernest Hemingway; al suo interno si possono vedere numerose fotografie dello scrittore e, pagando, si può anche visitare la sua camera (la n.Ro 511 al 5.To piano).
Proseguendo per questa via si incontrano diversi locali con musica cubana! Da non perdere El Floridita (locale preferito da Hemingway per il suo Daiquiri), c’è una sua statua appoggiata al bancone del bar, l’ambiente è molto bello ed accogliente e c’è musica dal vivo.
Merita veramente molto il suo daiquiri (noi ce ne siamo bevuti due a testa, anche i ragazzi!!), inoltre si possono comprare per 10 CUC delle magliette carine con la ricetta del daiquiri.
Poi si va in Calle Empedrado una via non molto bella ma famosa per ospitare la Bodeguita Del Medio (locale caratteristico e famoso per il suo Mojito che però è uno dei peggiori bevuti pertanto entrate a vedere il locale ma evitate di bere) – in fondo alla via si incontra la bella cattedrale della città.
Vicino c’ è un bellissimo mercatino artigianale dove comprare tanti souvenirs a buoni prezzi (ad es. Humidor, collane, oggetti di legno, ecc., la parola d’ordine è contrattare, i prezzi dimezzano).
Dal giovedì al sabato nei pressi della Feria de la Artesania si tiene anche un mercato dove è possibile trovare souvenir di artigianato locale a ottimi prezzi 16/06 martedì HAVANA Visita città nuova (Museo de la revolucion, Granma, Museo del rum, Capitolio, Paseo del Prado) + castello della Real Fuerza Anzitutto abbiamo visitato il Capitolio, riproduzione ridotta ma imponente del Campidoglio, poi la fabbrica di sigari Partagas (molto interessante la visita, i biglietti si comprano in un hotel lì vicino).
Poi si passa davanti all’Opera, uno dei più grandi teatri lirici del mondo, e allo storico hotel Angleterra.
Poi, passando per il Paseo del Prado, una via molto grande e alberata con tantissimi edifici coloniali, si arriva al Museo de la Revolucion, ricco di dettagli e fotografie della storia cubana. In realtà è l’ex palazzo presidenziale, con ancora le tracce della sparatoria del fallito colpo di stato ad opera degli studenti contro Batista, io l’ho trovato molto interessante, c’ è un pezzo di storia.
Con lo stesso biglietto si accede al museo all’aperto dove, custodita da vetri, si trova la storica imbarcazione Granma con la quale Fidel raggiunse Cuba dal Messico dando inizio alla rivoluzione.
17/06 mercoledì HAVANA e dintorni Alla mattina visita del cimitero e Plaza de la Revolucion e visita al Museo Josè Martì con salita alla torre panoramica da cui si domina l’intera città (caratteristici gli avvoltoi che veleggiano intorno alla torre).
Poi partenza per visitare i dintorni in particolare molto interessante la visita alla Finca Vija che si trova a S. Francisco de Paula (era la residenza di Hemingway, ora trasformata in Museo, è molto interessante, è rimasta come l’ aveva lasciata lo scrittore) e poi tappa a Cojimar dove lo scrittore teneva la sua barca, Pilar, che Hemingway aveva chiamato come una delle protagoniste di uno dei suoi romanzi più celebri, “Per chi suona la campana”.
A Cojimar viveva sino a 10 anni fa, quasi centenario, il pescatore che accompagnava lo scrittore nei suoi viaggi in mare e che ha ispirato Hemingway per il suo romanzo “Il vecchio e il mare”.
A pomeriggio inoltrato ritorniamo all’Habana, per visitare la fortezza della Cabana (in questa fortezza ogni sera alle 20.45 precise è fatta esplodere una salva di cannone nella tradizionale cerimonia che prende il nome di Canonazo): è la fortezza più imponente che abbia mai visto, al suo interno c’ è un edificio che ospitò il quartier generale del Che quando entrò in città dopo la fuga di Batista, interessante il piccolo museo allestito al suo interno, con oggetti appartenuti al Che.
Più raccolto il castello del Morro, una fortificazione più vecchia a difesa della baia con un meraviglioso e romantico tramonto (Cuba ce ne regalerà molti). 18/06 giovedì HAVANA- PLAYA GIRON (341 Km.) – HAVANA circa 3 ore Ritiro auto all’hotel Habana Libre, al Vedado, Fidel lo scelse come suo quartier generale subito dopo la rivoluzione – la vista è mozzafiato, così come il tramonto sul mare (25esimo piano – Club Turquinio, panorama dalle vetrate).
Per l’autopista si deve fare il tunnel sotto la baia, attenzione trovare l’autopista non è facile.
Diffidate però anche di chi vi ferma e vi dice che avete sbagliato strada, è un trucco.
Poi si esce dall’autopista all’altezza di Jaguey Grande per vedere la peninsula de Zapata, in particolare: il Museo de la Comandancia dove Fidel stabilì la base nei giorni dello sbarco alla baia dei porci (de los cochinos), poi Boca de Guamà (dove c’ è la KokoFarm o Criadero de Cocodrilos ingresso 5 CUC) e da lì, 8 KM a est, tramite il Canal de la Laguna si arriva alla Laguna del Tesoro – il lago naturale più grande di Cuba – per vedere la riproduzione di villaggio pre-colombiano Aldea Taino (motoscafo 10$ a persona A/R).
Si prosegue arrivando a Playa Larga, si continua per il cenote dei pesci (21 Km più a sud), e finalmente si arriva a Playa Giron (bagno meraviglioso, acqua caldissima e palme) dove c’ è il museo dello sbarco e Playa Los Cocos (x snorkeling). 8 km dopo Playa Giron c’ è Caleta Buena ottima per lo snorkeling e 10 km prima di Playa Giron c’è punta Perdiz.
19/06 venerdì HAVANA – SOROA – PINAR DEL RIO – VINALES (189 Km 3 h. Circa di cui 27 Km da Pinar del Rio a Vinales).
Peccato lasciare la Habana, avremmo voluto vedere altri posti, ad es. Il Vedado e la parte nuova ancora più ad ovest, oppure passeggiare sul Malecon al tramonto (è il luogo di incontro degli habaneros), ma il tempo è tiranno, tre settimane sembrano tante, ma volendo girare tutta l’isola non sono poi molte!! Prima tappa a Soroa (89 Km da Vinales e 95 dall’Avana): visita dell’orchideario (l’estate non è il periodo migliore per la fioritura), poi entrata al parco per vedere la cascata “Salto del Arco Iris” (ingresso 3 CUC, poi i Banos Romanos e il Mirador (è un pò faticoso, un’ora almeno tra andata e ritorno, lo consiglio solo agli escursionisti) e poi il Castello de las Nubes.
Poi breve visita a Pinar del Rio (visita della fabbrica del liquore tipico Gujabita del Pinar – a me è piaciuto ne ho preso due versioni quella secca e quello dolce – e spuntino da “El Rapido”) ma la città è abbastanza deludente, pertanto si prosegue subito per Vinales dove siamo stati tre notti.
Poiché è ancora presto ci facciamo un primo giro tra i Mogotes, andiamo a vedere il Mural de la preistoria (dipinto sulla parete di un mogote lungo 120 m che ritrae la teoria dell’evoluzione: momenti migliori mattina o primo pomeriggio, per la luce).
La sera tutti a sentire musica in un localino caratteristico nella via centrale di Vinales, fumando un buon sigaro e con la mitica Bucanero, birra che ci accompagnerà, assieme al rum e ai sigari, per tutto il nostro viaggio (beh, anche il mojito ha fatto la sua parte!!).
20/06 sabatoVINALES – PLAYA MARIA LA GORDA – VINALES (27 km + 94 km da Pinar del Rio a La Fe e poi ancora 30 Km circa, per un totale di 151 Km).
Prima di arrivare alla spiaggia facciamo, con una guida, il sentiero ecologico nel parco (dura 1 h, si paga 5 CUC) sarebbe bello se non fosse per le zanzare (da giugno in poi imperversano, specie dove ci sono le mangrovie) che lo rendono poco piacevole, nonostante l’Autan che ci eravamo spalmati.
Poi si va alla vicina playa, è la spiaggia più bella tra quelle visitate, pesci meravigliosi in mezzo metro d’acqua, un vero paradiso per i sub, forse il migliore del mondo con i suoi 32 punti di immersione e il secondo banco di corallo nero nel mondo.
L’ unica fregatura è che per accedere alla spiaggia si pagano 10 CUC a testa, però nell’ingresso è compresa anche una bevanda a piacere ed un buon panino (ottimo quello al tonno) oltre al lettino.
Inoltre c’ era un cubano che raccoglieva le noci di cocco, le tagliava e le vendeva ad un CUC cannuccia compresa.
Sorseggiarla sulla sdraio era una vera pacchia, poi, quando avevi finito di bere il latte, te la spaccava col machete e potevi mangiarti anche la polpa che aveva un gusto molto migliore di quella che si compra in Italia, che è molto più secca.
Alle 17 si rientra e dopo 3 ore siamo nuovamente a Vinales, buona cena con pesce e poi serata ancora nel solito baretto con musica e bevande per soli 9-10 CUC in 4.
21/06 domenica VINALES – CAJO JUTIAS (50 KM circa 1 h) – VINALES Alla mattina bella escursione a cavallo tra i Mogotes (10 CUC per 2 ore con visita ad un secadero, dove vi offrono di comprare sigari, io l’ ho fatto, erano i primi che acquistavo, però non lo fate lì perché la qualità è pessima e il costo è alto – 1 CUC l’ uno).
Ci resta ancora del tempo per la visita della Cueva dell’indios (si fa in barca sul fiume sotterraneo – ingresso 5 CUC) nella parte più bella della valle.
C’ è anche la cueva di San Miguel (meno turistica e più bella) col ristorante El Palenque de los Cimarrones e la Cueva del silenzio con piscina naturale); prima di Vinales, vicino alla casa del Veguero, c’ è un secadero dove si possono acquistare sigari sciolti, forse migliori.
Verso le 13 partiamo per Cajo Jutias, c’è una strada sull’acqua (entrata 5 CUC), che collega l’isola alla terraferma, la spiaggia è bella anche qui, acqua azzurrissima con la sabbia bianca, e un bel bar dove si può anche pranzare: verso sera però iniziano ad imperversare le zanzare, ma noi poco dopo le 17 siamo già sulla via del ritorno.
Volendo alla sera si può ballare al Palenque (nel Mogote) ma noi preferiamo, dopo una cena a base di pesce nella casa particular, goderci il tramonto sulla valle e poi ritorniamo al nostro solito bar.
22/06 lunedì VINALES – HABANA – CIENFUEGOS – TRINIDAD.
Il viaggio si fa tutto in autostrada peccato che all’Havana l’autostrada finisca e per trovare l’altra autopista per Cienfuegos si perdano quasi due ore.
Al primo pomeriggio visita di Cienfuegos, città carina e pulita: c’è un bel centro con strada pedonale e qualche discreto negozietto (vendono soprattutto rum e sigari); ci sono un paio di bei palazzi da vedere soprattutto quello moresco: il Palacio de Valle, meraviglioso e poi al bar sulla piazza Josè Martì fanno un ottimo mojito.
Tuffo nel passato davanti alle vetrine del barbiere di avenida 54, visita al cemeterio abbandonato dove riposano i soldati spagnoli morti nella guerra d’ indipendenza.
Proseguendo per Trinidad (1 h circa) c’ è un acquario dove si può fare il bagno con i delfini, ci sarebbe piaciuto, ma preferiamo arrivare a Trinidad ad un’ora decente.
Trinidad è bellissima, da non perdere, ci sistemiamo nella casa particular (dormiremo tre notti in una casa coloniale del 1700), ceniamo lì nel patio della casa e poi a sentire musica e a bere la bevanda tipica cioè la CANCHANCHARA (rum lime acqua miele) nella piazza vicino alla chiesa.
23/06 martedì TRINIDAD Alla mattina ci gustiamo la città coloniale, dichiarata patrimonio dell’umanità: da non perdere Plaza Major, la chiesa della Santissima Trinidad, il Museo Romantico (2 CUC) dove si ha un’idea del lusso delle abitazioni dell’epoca e il Palacio Cantero (altri 2 CUC).
Nella visita le donne (moglie e figlia) si perdono negli acquisti (collane, pizzi, tovaglie ricamate a mano, borse intrecciate a mano, ecc, ecc, il tutto a prezzi abbordabilissimi – pochi CUC).
Io però mi prendo subito la rivincita (tantissimi CUC), il figlio dei proprietari della casa particular mi porta a comprare i miei primi sigari, in una casa dove troviamo un tizio che ci porta in una stanza con l’aria condizionata piena di scatole di sigari di tutti i tipi, il sogno del fumatore di Havana; compro soprattutto Cohiba, in tutto 3 scatole da 25, tra cui i Cohiba Esplendidos che sono tra i top ten del mondo, il tutto dopo aver un pò contrattato sul prezzo, alla fine ottengo in regalo una scatola di Montecristo n.Ro 4 da 5 sigari e una da 5 di Partagas Aristocrats.
Al pomeriggio si va a Playa Ancon (è a 15 Km da Trinidad, è lunga 5 Km però con gente e alberghi che rovinano il panorama), prima ancora c’ è (a 20 min) Playa Maria Aguilar dove non c’ è nessuno.
Sulla strada del rientro ci fermiamo in un baretto che fa il mojito più buono di Cuba (bellissimo tramonto), il giorno dopo ci torneremo per una cena romantica (ma con i figli) a base di aragosta, decisamente buona e cucinata semplicemente ma splendidamente! 24/06 mercoledì visita dei dintorni di TRINIDAD Alla mattina si va alla sierra di Topes de Collantes, 20 Km di strada in salita, oltre i mille metri.
Una volta arrivati (il punto di partenza è alla casa del caffè) si fa una bella camminata nella foresta (circa 2 ore A/R) e ci si sente tanto Indiana Jones, con la passerella sul rio: si arriva ad un punto suggestivo dove l’acqua sgorga da una grotta, poi sulla strada del ritorno, appena fuori Topes del Collantes troviamo, sulla sinistra un piazzale con un baretto dove si paga in pesos cubani.
Beviamo un sacco di refrescos (una limonata buonissima) e mangiamo hot dog (loro li chiamano perro caldo): praticamente gli svuotiamo il bar, noi spendiamo una settantina di pesos nazionali (circa 3 CUC) e il vecchietto è felicissimo.
Ci sarebbe anche da vedere, 5 Km prima di Trinidad, la Cascada El Cubano (sentiero di 45 min – ingresso 6 CUC) ma ormai siamo stanchi e rientriamo a Trinidad alla casa particular per rinfrescarci e farci un panino da El Rapido (è una catena di fast food abbastanza economici dove si mangia in poco tempo).
Al pomeriggio si va alla valle de Los Ingenios (dove si sale sulla Torre Iznaga un tempo utilizzata x sorvegliare gli schiavi, ora, fortunatamente, si sale solo per vedere il panorama della valle a 360 gradi).
25/06 giovedì TRINIDAD – SANCTI SPIRITUS (67 KM) – CIEGO DE AVILA (76 KM) – CAMAGUEY (108 KM) – BAYAMO (273) E’ stata una delle tappe più faticose e lunghe, si parte alle 8, breve visita di Sancti Spiritus, col ponte spagnolo (ottima colazione ad un banchetto, si paga in pesos cubani, spendendo meno di 2 CUC in 4) e poi si prosegue per Camaguey dove andiamo a vedere la plaza San Juan de Dios e poco più perché la strada è ancora lunga).
Verso le 16 arriviamo a Bayamo, è la seconda città più antica di Cuba, fondata nel 1513 dal capo dei conquistadores Diego Velazquez de Cuellar, facciamo una visita a piedi, la città merita, è una fra le più ben tenute di Cuba.
26/06 venerdì Parco della SIERRA MAESTRA Alla mattina presto si parte per Villa Santo Domingo via Yara-Bartolomè Masò dove arriviamo dopo circa 1 ora e mezza a causa della strada veramente pessima.
Ma il “bello” deve ancora venire!! A Bartolomè Masò paghiamo l’ingresso al parco, tassativamente con guida (20 CUC) e poi facciamo i 5 Km che ci separano da Alto del Naranjo, vicino a dove Castro aveva la sua base.
Negli ultimi 4 Km facciamo 800 metri di dislivello (da 200 a 1000 mt.).
I tornanti dello Stelvio sembrano una passeggiata, l’ultimo pezzo credevo quasi che fosse un muro e non la continuazione della strada, faccio scendere tutti, prendo la rincorsa e accelerando al massimo, in prima, riesco ad arrivare in cima prima che il motore mi muoia.
Da lì proseguiamo a piedi per visitare La Plata, la base operativa sulla Sierra Maestra dove Castro aveva eletto la sua base operativa per iniziare e condurre la Revolucion.
Dopo circa 1 ora e mezza nella giungla, arriviamo alla Comandancia della Plata, lungo il percorso riusciamo ad intravedere, indicato dalla guida, il Pico Turquino, la punta più alta dell’isola – 1970 mt., che bello sarebbe stato farci un’escursione, ma tutto non si può fare.
La visita della Comandancia è un pezzo di storia, la guida poi ci spiega un sacco di cose interessanti, peccato che per tutto il tragitto pioveva, però avevamo le nostre mantelle da trekking.
L’ unico problema è il fango, si scivola maledettamente, mia figlia Giulia sulla strada del ritorno scivola e praticamente diventa una figura di fango, anche gli altri cadono, solo io resisto sino in fondo nonostante le preghiere degli altri cui dava fastidio che fossi l’unico “pulito”.
Nel pomeriggio si torna a Yara, peccato che ci sia venuto tardi e quindi non si va a Manzanillo dove avrei voluto incontrare, a San Antonio, il mitico capitan Descalzo che ha fatto la revolution assieme al Che.
Proseguiamo quindi per Playa Las Coloradas (altro luogo storico, è il punto dove sbarcò Castro con 80 persone per iniziare la revolution).
Sulla strada visitiamo la Demajagua (ingresso 1 CUC), la residenza dove De Cespedes liberò i suoi schiavi e poi diede inizio alla guerra d’indipendenza contro gli spagnoli.
Ci fermiamo a dormire a Niquerdo, piccola cittadina sul mare; per la prima volta decidiamo di tradire le case particular per un albergo della catena Islazul.
Sono alberghi statali, senza pretese ma puliti dove spesso si mangia bene, scopriamo che costano meno delle case particular e da quel momento, complice mia figlia che preferisce gli hotel, andremo quasi sempre, nelle varie città, a pernottare negli alberghi di questa catena.
27/06 sabato NIQUERDO – SANTIAGO.
Alla mattina alle 8 partenza per Playa Coloradas dove andiamo a vedere (ingresso 2 CUC) il punto dove Castro sbarcò col suo battello Granma (è interessante percorrere il sentiero rialzato circondato dalle mangrovie, Castro invece si fece strada nell’acqua e fra queste piante impiegando quasi 5 ore per fare poco più di 1 Km); visitiamo anche il piccolo museo, compreso nel prezzo.
Proseguiamo poi per il parco del Granma dove facciamo il Sendero Arqueologico El Guafe, con alcune vestigia degli antichi abitanti di Cuba: interessante, in una caverna, nell’acqua, un idolo scolpito nella pietra (anche qui parecchie zanzare) e un enorme cactus di almeno 500 anni.
Da lì ritorniamo indietro sino a Niquerdo e poi andiamo verso Pilon.
A Marea del Portillo facciamo benzina perché poi sino a Santiago non ci sono altri distributori.
Da Marea del Portillo a Santiago (168 Km) il paesaggio è splendido ma la strada (se così si vuole chiamare) è pessima: dopo il secondo ponte andato giù (e quindi il secondo guado) la tentazione di tornare indietro è fortissima, a circa metà strada incrocio dei turisti polacchi (gli unici) cui chiedo com’ è il pezzo di strada che hanno fatto, mi dicono che è pessimo, però penso che se ce l’ hanno fatta loro, posso farcela anch’io, pertanto proseguo.
Arrivo a Santiago che è quasi buio (per fare 168 Km ci ho messo circa 5 ore!!!!!).
28/06 domenica SANTIAGO Alla mattina visitiamo la città, anzitutto la caserma Moncada, (dove c’ è stato uno dei primi tentativi di colpo di stato di Fidel che poi per questo finì in carcere), poi la casa di Diego Velasquez (è la più antica di Cuba, risale al 1513), la cattedrale, Plaza de dolores.
Poi si va a vedere il castello di San Pedro del Morro, forse anche più bello di quello dell’Havana, con la sua vista sulla baia.
Poi si va al Santuario de la Virgen de la Caridad del Cobre, a 20 Km da Santiago, dove è stato anche il papa e infine si fa un’escursione alla gran Piedra, dalla parte opposta, un enorme monolito alto 22 metri, però non ne vale la pena, la strada pessima non giustifica la deviazione.
29/06 lunedì SANTIAGO – San Luis – Mella – GUARDALAVACA (250 KM) Si parte alle 8, alle 13 arriviamo alla deviazione per Guardalavaca, però proseguiamo verso Banes perché volevamo vedere il Museo Corro de Maita costruito in una zona dove sono stati fatti scavi che hanno portato alla luce una necropoli precolombiana.
Poi alle 14 siamo a Guardalavaca, dove ci concediamo una giornata intera di mare in un lussuoso albergo per turisti, facendo la felicità di mia figlia (in realtà un pò di riposo nel lusso faceva piacere a tutti, e poi la formula all inclusive comprendeva meravigliosi cocktail e Bucanero a volontà: qui si registra la prima “quasi” sbronza di mio figlio che va a letto già alle 9 mentre il “vecchietto”, come mi chiama lui, resiste e si guarda uno spettacolo cubano bevendosi due rum e facendosi un bel sigaro.
30/07 martedì GUARDALAVACA – HOLGUIN (54 Km) – LAS TUNAS (81) –CAMAGUEY (122) CIEGO DE AVILA (109) –MORON (38).
Al primo pomeriggio si passa per Cayo Bariay dove approdò Colombo – monumento al 27 ottobre 1492, poi si prosegue, arriviamo a Moron all’imbrunire, per fortuna all’ingresso del paese troviamo subito un altro hotel Islazul, andiamo a cenare in un posto nella via centrale dove si paga in pesos e ci sono solo cubani, paghiamo in tutto l’equivalente di 8 CUC, vino compreso.
01/07 mercoledì MORON – CAYO GUILLERMO (100 KM)– MORON (100) – REMEDIOS (114) – SANTA CLARA (49) Stiamo tutto il giorno all’estremità più a nord di Cayo Guillermo, a Playa Pilar, un posto bellissimo, con un mare turchese e molti pesci, e con un bel baretto dove a pranzo ci facciamo cucinare aragoste.
Verso le 16 partiamo alla volta di Remedios dove contiamo di dormire per essere vicino a Cayo Santa Maria, purtroppo né lì (l’unico albergo era chiuso) né a Caibaren troviamo posto (ci sono due alberghi, ma entrambi al completo), allora decidiamo di proseguire sino a Santa Clara dove arriviamo col buio.
E’ l’unica volta che viaggiamo di notte (ma solo per 49 Km) ed è un’esperienza sconsigliata sia per le buche che non si vedono, che per il fatto che si trova di tutto (carretti e ciclisti senza luci, ad esempio).
Per fortuna troviamo l’albergo Santa Clara Libre dove ci fanno ancora cenare, telefonando al ristorante interno (vista splendida, all’ultimo piano) per dirgli di aspettarci (cucina ottima, menù anche in italiano – il ristorante fa cucina italiana e cubana – ci abbuffiamo con 10 CUC a testa.
02/07 giovedì SANTA CLARA – REMEDIOS (49 Km) –CAYO S. MARIA (48 KM) –SANTA CLARA.
Altro giorno di mare, subito dopo Caibaren c’è una scenografica strada rialzata sopra il mare che collega un insieme di isolette piene di mangrovie (pedaggio A/R 4 CUC).
Purtroppo per arrivare alla spiaggia dove volevo andare, Perla Blanca, c’ è una strada sterrata molto difficile, faccio un paio di chilometri, ma arrivati ad un guado desisto, mi è andata bene sinora, manca un giorno e non voglio rischiare di bucare (o peggio ancora), peccato perché dicono che fosse bianchissima e meravigliosa!! Ripieghiamo su una spiaggetta dove non c’ è niente, meno male che avevamo qualcosa da bere: la spiaggia è bella e tutta per noi ma purtroppo non c’ è ombra! Alle 17 rientriamo a Santa Clara dove andiamo a vedere (è sulla strada verso il centro) il monumento al treno blindato dove c’ è anche, su un piedistallo, il Caterpillar che usò il Che per divellere i binari in modo da far deragliare il treno blindato che portava rinforzi agli uomini di Batista.
A cena, tant’ è, ritorniamo al ristorante panoramico dell’albergo dove ripetiamo l’abbuffata del giorno prima, tra l’altro ci concediamo un ottimo vino spagnolo a prezzi più che modesti.
03/07 venerdì SANTA CLARA – HABANA (276 KM 4 ore) Visitiamo il Museo e il Memoriale del CHE (38 nicchie in pietra dei guerriglieri ammazzati in Bolivia), poi si parte per l’Havana dove arriviamo alle 13.
C’ è tempo per un ultimo giro della città, prima per acquistare gli ultimi souvenirs dalle bancarelle vicino al Castillo della Real Fuerza, e poi per comprare altri sigari (tra cui i mitici Lusitania) e le ultime bottiglie di rum, in un negozio vicino al Floridita.
Il Floridita, appunto, potevamo non farci ancora un ultimo Daiquiri? Certo che no, e allora tutti dentro, anche se non sono neanche le 4 del pomeriggio, per brindare alla riuscita del nostro viaggio (ahimè ricordando il primo brindisi che avevamo fatto nello stesso posto 20 giorni prima! – è triste ripartire!).
Poi si parte per l’aeroporto dove consegniamo l’auto e ci imbarchiamo per il viaggio di ritorno, felici del viaggio certo, ma con la tristezza della fine della vacanza! Per chi volesse contattarmi per altre info fornisco il mio indirizzo E-mail francesco.Gigante@elsagdatamat.Com Di seguito alcuni indirizzi di case particular e hotel dove abbiamo pernottato.
HABANA CENTRO Sergio y Miriam (consigliato vivamente, ci siamo sentiti proprio come in famiglia) mirita@enet.Cu oppure mirysergio@yahoo.Es VINALES Casa Elio Suarez (El Relojero) Calle Orlando Nodarse 7 Tel (048) 695429 eliosuarez1960@yahoo.Es Lui cucina molto bene il pesce, la moglie però è “una donna in carriera”, cerca di far soldi in tutti i modi, ci ha fatto prendere una bottiglia di vino, ce l’ha messa più del doppio rispetto a tutti gli altri posti!! Casa Ines e Ramon Calle Orlando Nodarse 22 Tel 695577 La prima notte siamo stati lì, la casa è meno bella della precedente, ma la spontaneità di questa famiglia è di gran lungo superiore alla precedente, la mattina ci hanno preparato il caffè e non hanno voluto niente! TRINIDAD: Elda Y Roberto Jesus Menendez 166 e/ Fernando H Echerri y Ernesto Munoz Tel (041) 993283 E’ vicino alla Casa della Trova, è una vera casa coloniale, si cena in un patio, le persone sono tutte molto care, lei è un medico, i genitori sono due simpatici vecchietti, il figlio è stato molto disponibile, mi ha accompagnato a prendere i sigari.
BAYAMO Casa Buena Vista di Valia Lopez Sanchez Ave. Francisco Vicente Aguilera N.Ro 106 Valiavista 2002@yahoo.Es la casa è accogliente ci siamo trovati veramente bene anche qui.
NIQUERDO Hotel della catena Islazul ci siamo trovati bene, camere molto spaziose e cucina valida SANTIAGO Hotel della catena Islazul, ce ne sono due vicini, noi abbiamo scelto il migliore, sulla piazza. GUARDALAVACA Hotel (da turisti, ma ogni tanto ci vuole) sul lato più a destra della spiaggia, comunque merita MORON Hotel della catena Islazul SANTA CLARA Hotel Santa Clara Libre Altre indicazioni utili a) città più belle: Trinidad, Habana, Vinales (la valle), Santiago, Bayamo; b) spiagge più belle: Santa Maria La Gorda, Cayo Jutias, Playa Pilar (Cayo Guillermo) e Playa Perla Blanca (Cayo Santa Maria); c) shopping: borse di cuoio cucite a mano, orecchini di madre perla, strumenti musicali, bamboline varie, sigari, rum, collanine colorate, magnetini, pesci di carta ecc. d) cicloni: la zona pericolosa può essere la parte occidentale dell’isola, (per intenderci quella di Santiago) nella parte dell’Habana, quella della baia delle Bahamas i cicloni che si formano per via del calore del mar dei Caraibi non ci possono arrivare; e) medicinali: fermenti lattici (immodium o enterolactis 24 miliardi), creme solari molto protettive, repellente x zanzare; f) rientro: è consigliabile andare in aeroporto con largo anticipo perchè le file da fare sono molte e sono lunghe per via dei vari controlli, conviene con 4 ore di anticipo; All’aeroporto è prevista una tassa di uscita dal paese di 25 cuc cioè 20 euro.
g) cosa portare ai cubani: caramelle, cancelleria, magliette, capellini, saponi e bagno schiuma; h) multe: attenti ai punti di controllo della polizia, dovete rallentare, nella loro prossimità è consentita come velocità massima 40 km/h; Per le multe, non pagarle in contante al poliziotto ma fatele segnare sul contratto dell’affitto e poi le pagherete in agenzia alla consegna dell’auto.