Finalmente Cuba! 2

Itinerario a L'Avana, Cienfuegos, Trinidad
Scritto da: turistapersempre
finalmente cuba! 2
Partenza il: 09/04/2011
Ritorno il: 17/04/2011
Viaggiatori: 4
Spesa: 2000 €
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Cuba: era tanto che ci volevamo andare e finalmente il 9 aprile siamo partiti! Periodo ottimale, alla fine della stagione secca, caldo ma non troppo, ventilato, bellissime giornate di sole! Non avevamo molto tempo a disposizione (1 settimana), ma lo abbiamo sfruttato bene facendo un tour di 4 notti e 3 di relax al cayo.

La nostra prima tappa è stata La Habana: affascinante, decadente, romantica, non si può non innamorarsene! Ci sono quartieri fatiscenti,come il Centro Habana, ma anche quartieri restaurati, con piazze e palazzi colorati, soprattutto in Habana Vieja! A Plaza de la Catedral sembra di vivere in epoca coloniale, la Chiesa, il ristorante il Patio con la sua orchestra e la sua chiromante vestita di blu che fuma il sigaro…scene di vita d’altri tempi e d’altri mondi, al tramonto: un vero spettacolo! La prima sera abbiamo cenato proprio qui, in una terrazza di fronte al Malecon abbiamo mangiato ottime aragoste e gamberi e il più buon Daiquiri di Cuba! Tutte le piazze di Habana Vieja sono affascinanti, potrei parlarne ancora ma forse mi dilungherei troppo!

La nostra seconda tappa è stata Cienfuegos: abbiamo noleggiato una macchina e dormito in una casa particular bellissima, alla fine di Punta Gorda (lungomare di Ciefuegos),in riva al mare, con amache e sedie a dondolo in terrazza, mojito di benvenuto e piatto di frutta fresca: Villa Lagarto, una meraviglia! Cenato benissimo in riva al mare, le aragoste sono di casa, insieme al flan al cocco e al sigaro! Cienfuegos ha origini francesi, è molto carina, e il suo lungomare più bello di quello dell’Havana!

La terza tappa: Trinidad, patrimonio dell’umanità! Anche qui abbiamo scelto una casa particular, quella di Yuda: bellissima, colorata, pulita …Yuda ci ha fatto sentire a casa e ci ha accolti con baci e abbracci come cari amici venuti da lontano! Yuda ci ha raccontato di come anche a Cuba gli adolescenti litigano con i genitori e scopriamo che tutto il mondo è paese e che il popolo e la “jente cubana” ci piace! Trinidad è coloratissima, è coloniale, mi sembrava di essere in Sudamerica, strade acciottolate, salite e discese, bambini con la divisa di scuola, bici elettrica di fianco ad un carretto trainato da un cavallo: anche qui le epoche si confondono, tradizione e modernità. Il mercatino di artigianato è molto bello e la gente pure: non insistente, ma pronta a contrattare e a “scambiare”: qui qualcuno chiede saponette, vestiti usati, o qualsiasi altra cosa si può regalare. Noi abbiamo lasciato quanto potevamo nelle case particular in segno di riconoscenza per la calorosa accoglienza e ospitalità.

Dopo Trinidad siamo tornati all’Habana e trascorso là un altro giorno prima del mare: un giro a cavallo con Julio e Leonardo è stato molto carino, gli abbiamo fatto tantissime domande su Cuba, su Fidel, su come vive la gente e su come vedono il futuro di Cuba. La cosa che mi è piaciuta di questo viaggio è stato proprio questo: interagire e conoscere la gente, conoscere Cuba!

Ultimi giorni a Cayo Levisa: è ancora fuori dal turismo di massa, piccola isoletta di 3 km, a Pinar del Rio, un paradiso di relax e nient’altro! Ci sono solo 30 bungalow circa, villaggio carino, spartano, ma un mare meraviglioso, limpido, con stelle marine e razze, sabbia come borotalco, insomma uno spettacolo della natura!

E ora che siamo tornati ho nostalgia di Cuba, della musica (che c’era ad ogni angolo e che ascolto ancora tutte le mattine in macchina), della gente, del clima, della cucina, dei cocktail, dei sigari e del ron!

Consigli pratici: per motivi economici abbiamo scelto un tour fai date, ma assolutamente lo consigliamo perché è il modo migliore per vivere Cuba e la sua gente! E consiglio le case particular, sono sicure, pulite, si mangia benissimo e sono economiche, i padroni di casa sempre socievoli e calorosi! A La Habana consiglio il Palacio o’farril.

Meglio mangiare nelle case particular, sempre benissimo, non nei ristoranti statali. Non accettate i sigari da chi ve li offre per strada o in albergo (nemmeno se è un poliziotto), o chi dice di avere un amico che lavora alla fabbrica… rischiate di comprare foglie di banana, a meno che non siate intenditori.

Non fidatevi dei cosiddetti “JINTEROS”, provano a fregare i turisti dando indicazioni stradali sbagliate, per portarvi alla loro casa particular, o derubarvi, o vendervi qualcosa: a noi è successo che per strada ci hanno accostato per darci informazioni e in realtà volevano salire con noi, MAI dare un passaggio ai tanti autostoppisti nell’autopista, e mai dare ascolto a quelli che dicono che la casa particular dove siete diretti è occupata o altro, non è vero. Attenzione: guidare a Cuba è semplice, e i cubani sono civili, ma le indicazioni stradali sono quasi nulla e uscire dall’Habana è un’impresa!

A parte questo, girare all’Havana è più sicuro che girare in una qualsiasi città italiana, è pieno di polizia ovunque, e non ci si sente minacciati per niente, nemmeno la sera. Ovviamente, meglio evitare alcune zone ed avere un abbigliamento adeguato (come in qualsiasi altro posto al mondo).

A questo punto, a quanti sono pronti per partire auguro Buon Viaggio e Buona Cuba e…beati voi! Salutatemi l’Havana!

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Plaza de la catedral

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il coco taxi

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Carretto con cavallo e bici elettrica



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