Fiandre, amore a prima vista
Primo giorno:Ore 6.00 di domenica mattina finalmente si parte…purtroppo l’inizio non è stato dei migliori da Monaco di Baviera in poi le autostrade tedesche si sono rivelate un’odissea di lavori in corso e siamo arrivati a Treviri in Germania (che doveva essere la tappa per spezzare il viaggio) solo alle 21.30, ristoranti come d’abitudine nei paesi teutonici di sera chiusi prestissimo e ci siamo consolati con cenetta da Mc Donald’s e poi sfiniti siamo andati a letto.
Secondo giorno:La mattina sveglia di buon’ora ottima colazione all’Hotel Romerbrucke (prenotato come tutti gli altri hotel su booking.com) e visita veloce (che non siamo riusciti a fare il giorno prima) a questa graziosa cittadina di origini romane con la famosa Porta Nigra , le terme e gli scavi archeologici poi si parte verso il Belgio e qui comincia la vera vacanza. Lungo il viaggio verso Bruges ci fermiamo a visitare la famosa Abbaye Notre Dame d’Orval dove dai monaci trappisti viene prodotta l’omonima birra (5,5 Euro l’ingresso con visita alle rovine) di cui acquistiamo una cassa allo shop per portare a casa i primi souvenir di viaggio. Nel tardo pomeriggio arriviamo a destinazione prendiamo possesso della nostra stanza presso l’Hotel Lace e per un loro errore di prenotazione per tre giorni soggiorniamo nella suite per lo stesso prezzo della camera da noi prenotata: dopo tanti km decisamente ci meritiamo questo premio!!!! Vista l’orario decidiamo di bere qualcosa in uno tanti locali sotto il nostro albergo e poi preparaci per la cena. Andiamo a mangiare al ‘T vagevuur che si rivela un’ottima scelta con 50 Euro mega pentola di Moules (cozze uno dei piatti tipici belgi) con porzione abbondante di patate fritte (che saranno una constante durante il nostro soggiorno a Bruges) e ottima birra trappista di accompagnamento, giretto in centro e poi a nanna.
Terzo giorno:colazione abbondante e poi si comincia con la visita alla città, partiamo con la visita del Minnewater tranquillo parco cittadino con laghetto popolato da anatre e cigni, poi Begijnhof (complesso che un tempo ospitava le beghine nel quale oggi vivono le suore Benedettine) poi dopo tutta questa pace e silenzio decidiamo di fare la visita al birrificio De Halve Maan l’unico rimasto ancora in attività in città (Euro 6,5 l’ingresso con tour guidato di 45 minuti solo in inglese, tedesco o francese e degustazione finale della loro birra BrugeZot che poi vale la pena acquistare direttamente presso il loro shop con prezzi decisamente piu’ bassi rispetto ai vari negozi specializzati in birra sparsi un po’ ovunque per la città) per pranzo altra specialità tipica, waffel con cioccolato e poi di nuovo in cammino verso il Museum voor Volkskunde (Euro 2 l’ingresso) uno dei migliori musei folkloristici delle Fiandre, che in ogni casetta ospita aspetti diversi della vita tradizionale di un tempo … merita senz’altro una sosta la locanda (Zwarte Kat – gatto nero) all’interno del museo che ha mantenuto oltre gli arredi anche i prezzi delle consumazioni quelli di un tempo. A questo punto per riposare un po’ le gambe affaticate dai tanti km fatti con Euro 7,40 facciamo un bel giro di 30 minuti in battello per i canali della città. Cambio d’abito e si esce per cena questa volta la nostra scelta è la Bierbrasserie Cambrinus che con un ottimo piatto di gamberi grigi, le immancabili frites (patatine fritte) e le sue 400 etichette di birra (ovviamente impossibile assaggiarle tutte) ci ha veramente entusiasmato
Quarto giorno: oggi decidiamo per una giornata particolare certo Bruges avrebbe ancora molto da offrire con i suoi musei, il Mark, il Burg e la famosa torre il Belfort ma per la prima volta volevamo vedere il mare del Nord e vista la meravigliosa giornata cosa c’era di meglio di scoprirlo in bicicletta (per altro mezzo molto amato dai belgi), alle 10 ci presentiamo presso un rent a bike vicino al nostro hotel e con 12 euro un comoda city bike è nostra per tutto il giorno. Arriviamo in un’oretta e mezza di pedalata a Zeebrugge “luchettati” i nostri mezzi passeggiamo per un po’ nella spiaggia e in acqua (un po’ freddina rispetto a quella a cui siamo abituati) ma molto bello con bancarelle e mercatini sparsi lungo tutto il paese. Verso le 14 decidiamo per il rientro e capendo finalmente come funzionano le piste ciclabili ben segnalate e con tantissime varianti ritorniamo verso la città, che bella sensazione poi raggiungere il centro pedalando è veramente tutta un’altra dimensione. Un po’ indolenziti (soprattutto io che non sono proprio una grande sportiva) ci prepariamo per cena, andiamo al ristorante The Hobbit dove per una sera abbandoniamo il pesce e ci diamo alla grigliata mista senza patate per una volta… grazioso l’ambiente, pronti per andare a dormire e poi partire verso una nuova meta.
Quinto giorno: visto i pochi km da fare arriviamo a Bruxelles in tarda mattinata e dopo aver scaricato i bagagli presso l’Argus Hotel (comoda la zona, albergo niente di eccezionale) cominciamo la vista alla capitale in maniera diversa. Partiamo dai quartieri periferici con L’Atomium simbolo della città costruito per l’Expo del 1958 ma che vista la lunga fila e il poco tempo ha nostra disposizione decidiamo di vedere solo da fuori, passeggiata per il Quartiere del Parlamento Europeo con suoi imponenti palazzi moderni e poi dritti al centro informazioni turistiche per acquistare la cartina dei Comics. Bruxelles è la capitale della nona arte (il fumetto) e oltre al museo ed i vari negozi specializzati sparsi per tutta la città negli angoli delle case ci sono dei meravigliosi murales che rappresentato i protagonisti della nostra infanzia (I Puffi, Lucky Luke, TinTin…).Riusciamo a vederne la metà, ormai si è fatto tardi, in albergo e poi pronti per cena. Approfittiamo dei negozi aperti fino a tardi per acquistare qualche scatola di cioccolatini per souvenir, visitiamo la Grand Place con l’esposizione biennale di fiori (siamo capitati nell’anno giusto) e poi da veri turisti ci tuffiamo nel Delirium Village che nel suo pub centrale puo’ vantare di essere nel Guinnes dei primati per le oltre 2000 etichette di birra disponibili a prezzi comunque ragionevolissimi contando la fama e il luogo dove di trova il locale.
Sesto giorno: finiamo la visita ai comics mancanti (uno più bello dell’altro), qualche foto di rito al Manneken Pis (piccola statua di un ragazzino ritratto mentre fa la pipì dentro una fontana altro simbolo della città), Museo di Magritte (surrealista pittore belga) e poi prima di andare in albergo decidiamo di acquistare qualche birra per amici e parenti al Delhaize (catena di supermercati) a prezzi di molto inferiori rispetto ai Beers Paradise sparsi ovunque. Prima di tornare in albergo facciamo un tuffo nell’art Nouveau con il Museo Horta e l’Avenue Louise dove si trovano alcuni dei suoi tesori architettonici e dei negozi di abbiglimento molto carini. Per cena avevamo deciso di concludere la vacanza con un altro menù belga in centro città ma visti i prezzi da uno scontrino lasciato sul tavolo dai clienti precedenti (in alcuni locali l’iva e il servizio non sono mai compresi nei prezzi esposti sul menù) optiamo per Pizza Hut con un menù completo con insalata e mega dolce a 12 euro.
Settimo giorno: lasciamo il Belgio per tornare verso casa ma siccome la strada che ci separa è molto lunga avevamo già previsto una notte a Heidelberg in Germania. Anche qui arriviamo abbastanza presto e dopo il check-in al Denner Hotel (veramente bello e davanti alla stazione dei tram) ci dirigiamo a visitare il suo famoso castello da dove dopo una passeggiata nel bosco arriviamo nel centro storico e tutto pedonale della cittadina. Per cena capitiamo per caso (e per fortuna!!!) davanti alla storica Birreria Vetter dove con wurstel e crauti salutiamo le nostre vacanze.
Ottavo giorno: è quasi ora di tornare al lavoro e presto (per evitare il traffico dell’andata) ripartiamo verso l’Italia. Questa volta però la strada ci assiste e visto l’anticipo sulla tabella di marcia decidiamo di cambiare percorso e di passare il confine attraverso il Passo Rombo (Euro 14 il pedaggio) ex strada di contrabbandieri diventato oggi un museo a cielo aperto… la sua percorrenza vi lascerà assolutamente senza fiato.
Abbiamo percorso 2700 Kilometri in 8 giorni, certo forse un volo aereo (con tutte le compagnie low cost presenti) sarebbe stato più comodo ma non ci avrebbe permesso di assaporare il viaggio nella sua complessità, con il cambiamento di paesaggi, colori e persone, il Belgio che forse per tanti è una meta non gettonata ci ha lasciato tanto.
Forse Bruxelles un po’ meno, troppo grande, caotica, d’altronde capitale Europea, ma Bruges, il mare del Nord ci hanno veramente stregato. Una vacanza che sicuramente consiglieremo e magari nel futuro rifaremo le Fiandre offrono tante altre piccole realtà sicuramente altrettanto belle che però hanno bisogno di tempo per essere vissute e capite.
Dove dormire:
Treviri: Hotel Romerbrucke Aacherner Strasse 5 tel. 0049 0 651 82 66 0 (Euro 87,00 la doppia con colazione e parcheggio gratuito)
Bruges: Lace Hotel ‘T Zand 5 tel 0032 50 348 334 (Euro 252 per 3 notti con colazione, splendida colazione, ottima posizione, parcheggio pubblico disponibile in loco a 8,7 al giorno)
Bruxelles: Argus Hotel Rue Capitaine Crespel 6 tel 0032 2514 0770 (Euro 153 per due notti con colazione parcheggio pubblico o garage disponibile per 15 Euro al giorno. Posizione comoda, personale gentile, albergo niente di eccezionale)
Heidelberg: Denner Hotel Bergheimer strasse 8 tel 0049 0 6221604510 (Euro 90 a notte con colazione, garage disponibile in loco a 0,60 cent. l’ora buona la posizione, camere belle e pulite, abbondante colazione, non ha l’ascensore)
Dove mangiare:
Bruges:
‘T Vagevuur Sint-Amandsstraat 23 (cucina tipica belga con moules e frites e birra trappista a 50 euro in due)
BierBrasserie Cambrinus Philipstockstraat 19 (birreria con cucina con 400 etichette di birra con cucina a prezzi buoni)
Heidelberg:
Brauhaus Vetter Steingasse 9 (storica birreria con specialità tipiche, cena 40 euro per due persone)