Ferragosto in Salento

Sole, relax e cibo nel cuore della penisola salentina
Scritto da: bleumorgana
ferragosto in salento
Partenza il: 12/08/2013
Ritorno il: 20/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
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Agosto 2013. Come sempre all’ultimo minuto, io e il mio compagno decidiamo la destinazione delle nostre tanto agognate ferie estive. Amiamo entrambi il mare e il relax in spiaggia quindi quest’anno la scelta cade sul gettonatissimo Salento, per essere precisi Gagliano del Capo, frazione di S. Maria di Leuca. Troviamo alloggio al Tabacchificio e all’alba di lunedì 12 agosto partiamo dal Veneto per raggiungere il punto estremo della nostra penisola. Il viaggio è lungo, inutile negarlo, ma tutto scorre tranquillo fino al confine tra Molise e Puglia quando la macchina aziendale del mio compagno inizia a dare qualche problema alla frizione. Da Foggia in avanti la situazione diventa davvero complessa, tanto che non faremo nessuna sosta per paura di non riuscire a ripartire. Nel frattempo attiviamo l’assistenza stradale della società di noleggio che si rivela ben poco collaborativa. Verso le ore 13 arriviamo, con una discreta dose di ansia, davanti al nostro hotel e qui la macchina muore definitivamente. Per fortuna siamo arrivati alla meta: l’albergo è curato e il personale gentile. In pochi minuti siamo già in piscina per un pranzo veloce e per riposarci al sole dopo il viaggio rocambolesco appena fatto. Nel tardo pomeriggio, il carro attrezzi ritira la nostra auto e ci informa che l’indomani avremmo potuto ritirare a Lecce l’auto sostitutiva. Poco male, ne approfittiamo per rimanere a cena in hotel, dove si mangia deliziosamente, e per fare 4 passi nel paesino di Gagliano. Qui il tempo sembra essersi fermato: è in corso (come succederà per parecchie sere) una festa paesana quindi le viuzze sono popolate di gente, venditori ambulanti, bancarelle di dolci. In un attimo si è catapultati nella magica atmosfera del sud Italia, fatto di profumi, colori e cordialità. Per quanto non si possa definire bello, questo paesino mi rimarrà sicuramente nel cuore.

Il giorno successivo, ancora appiedati, ne approfittiamo per un’escursione al Ciolo, famoso scoglio da cui intrepidi tuffatori si lanciano direttamente dalla strada. Dopo 45 minuti di passeggiata tra gli ulivi e le rocce, sotto un sole cocente, si arriva all’insenatura del Ciolo e il panorama ripaga di ogni fatica: splendido! Le piccole spiaggette sono invase di gente, quindi dopo una sosta per rifocillarci torniamo in paese a rilassarci in piscina. Nel tardo pomeriggio ci rechiamo in taxi a Lecce e ne approfittiamo per rimanere per cena. La città è veramente splendida e meriterebbe anche una visita più approfondita. Si cammina in mezzo al suntuoso barocco leccese e sembra di tornare indietro nel tempo. Obbligatorio entrare al duomo e godersi la vista dall’esterno con la luce del tramonto. Dopo una squisita pizza in un forno sulla via principale torniamo verso casa.

La mattina dopo, finalmente muniti di auto, ci muoviamo verso Pescoluse dove a ridosso della spiaggia troviamo un bel po’ di traffico. Oltrepassiamo le famose Maldive del Salento per arrivare al Lido Tropical, assolutamente consigliato. Il mare è trasparente, la sabbia chiarissima e fine, un vero paradiso. Il chiosco dove si pranza è curato e il cuoco molto simpatico. Se non fosse per la ressa di gente sarebbe un posto perfetto ma d’altro canto siamo ad agosto e qui intorno è strapieno ovunque. La sera ceniamo a S. Maria di Leuca, al ristorante Da Fedele: onesta trattoria, porzioni buone con cibo e prezzo nella media.

Giovedì, giorno di ferragosto decidiamo di evitare la folla: passeggiata lungo gli oliveti di Gagliano e relax in piscina. A metà pomeriggio partiamo per Otranto che dista un’oretta ma che non possiamo mancare di vedere. Ceniamo al ristorante Cala dei Normanni, in riva al mare: buon rapporto qualità prezzo e ottimo servizio. Anche qui si fa festa con musica, bancarelle, intrattenimenti vari: c’è una quantità assurda di gente e a tratti è difficile anche camminare. Ma vale la pena salire sulla sommità del paese, per le viuzze da cui improvvisamente si vede il mare. Otranto è veramente splendida ed è con un po’ di tristezza che la salutiamo per tornare verso l’hotel.

L’indomani scegliamo come spiaggia Punta della Suina, famosa zona vicino a Gallipoli. La scelta però non si rivela azzeccata: c’è un forte vento che spazza la spiaggia. Non mi piace l’idea di noleggiare un (costosissimo) lettino per stare sugli scogli quindi troviamo un posto in mezzo alle dune, invase però da api, insetti che io detesto. Il mare purtroppo è agitato ma il paesaggio bellissimo comunque. Per i miei gusti un po’ troppo caro per il livello dei servizi offerti. Visitiamo velocemente Gallipoli, che io avevo già visto e che non mi aveva impressionato particolarmente, e dopo una passeggiata nel centro storico decidiamo di concederci un aperitivo al Ciolo, prima di tornare (e rimanere) in albergo.

Il sabato si va a Torre Pali, in zona Pescoluse: anche qui acqua cristallina e per fortuna un po’ meno gente degli altri giorni. La giornata passa pigramente tra un pisolino al sole e una passeggiata lungo la meravigliosa spiaggia. In serata facciamo quattro passi in centro a S. Maria di Leuca, veramente graziosa, dove riusciamo anche a prendere una multa per divieto di sosta. Il lungomare di sera è un vero spettacolo e si cammina piacevolmente tra negozi e locali tipici. E’ proprio percepibile la sensazione di confine: all’orizzonte si vede solo il mare sconfinato.

Anche la domenica torniamo a Torre Pali: sono gli ultimi giorni di vacanza e vogliamo passarli in totale relax.

E purtroppo arriva anche l’ultimo giorno: le spiagge sono decisamente meno popolate e riusciamo a trovare due lettini in prima fila al Tropical Gold a Pescoluse. Giornata perfetta, che cerchiamo di prolungare il più possibile, terminandola con una birra al tramonto seduti al chiosco del Tropical. Indimenticabile. Per finire in bellezza, la sera andiamo ad ascoltare il concerto gratuito di Max Gazzè a Presicce.

Martedì 20 si parte per tornare a casa, lasciando il Salento con un po’ di malinconia. Tra i ricordi più belli le spiagge che nulla hanno da invidiare ai Caraibi, il cibo e l’ospitalità. Uniche note negative la folla di gente e la disorganizzazione nei servizi. Tornando verso il nord, ci concediamo un’ultima sosta a Ostuni, la città bianca: affascinante e intima allo stesso tempo, dalle sue alture si gode una splendida vista sui campi e sul mare. Quando ripartiamo, lasciando il sole della Puglia, incontriamo un fastidioso temporale e diversi acquazzoni che ci accompagneranno fino a casa.



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