Ferragosto di e non solo a Nizza

In Costa Azzurra fra bagni di mare, di sudore e di cultura
Scritto da: BarbaraCera
ferragosto di e non solo a nizza
Partenza il: 13/08/2015
Ritorno il: 17/08/2015
Viaggiatori: 5
Spesa: 500 €
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Partecipanti:

– La sottoscritta BARBARA, 49 anni

– La mia carissima amica MIRYAM, 49 anni

– Le nostre figlie ANNA e MIRIAM, 16 anni ciascuna

– ALICE , amica di Anna, 15 anni

1° giorno – Giovedì 13 agosto

Mia figlia ed io pochi giorni prima avevamo deciso per un break estivo a Nizza, cui poi si sono unite un’altra coppia madre/figlia (con la quale siamo solite viaggiare) ed un’altra giovane amica. Le altre tre compagne del nostro viaggio già conoscono Nizza ed in effetti era stato proprio da loro che mia figlia ed io avevamo preso l’idea di un mini-viaggio. Siamo entusiaste ancor prima di partire e vi anticipo già che stiamo meditando di tornarci nuovamente l’anno prossimo ! 🙂

Le nostre tre amiche passano a prenderci in auto nel cuore della notte e – dopo un viaggio tranquillo – al mattino presto siamo a Nizza. L’ostello dove siamo alloggiate è centralissimo, vicino al mare ed al cuore della vita notturna nizzarda. Si chiama VILLA SAINT EXUPERY BEACH HOSTEL, sito in Via Sacha Guitry 6 (praticamente, alle spalle delle Galeries Lafayette). E’ piuttosto caro e ci sentiamo di consigliarlo solo per l’ottima posizione centrale. Nonostante il prezzo, infatti, la colazione è da pagarsi a parte, non c’è frigorifero a disposizione degli ospiti e non si può cucinare nella fascia oraria dalle 19 alle 22 (in quanto la stessa cucina è a disposizione del bar dell’ostello). In generale però l’ostello è piuttosto pulito e l’aria condizionata funziona perfettamente (anche troppo, per i nostri gusti). Dopo aver parcheggiato in zona a parcheggio libero, lontano dal centro, ci gustiamo una splendida passeggiata nel centro storico: Nizza è davvero bella, molto elegante seppur colorata, molto classica nonostante la presenza di edifici moderni, molto ordinata nonostante la massiccia presenza di turisti. Mangiamo velocemente in ostello e poi ci dedichiamo qualche ora di mare : la spiaggia di ciottoli si staglia bianchissima contro l’azzurro del mare … Insomma, la Costa Azzurra è davvero azzurra come dice il suo nome ! 🙂

2° giorno – Venerdì 14 agosto Oggi è nuvoloso ed io intraprendo la mia prima gita culturale in solitaria. Vedrò due musei, dedicati a due artisti conosciutissimi: Chagall e Matisse. NON PERDETEVELI SE PASSATE DA NIZZA, meritano davvero una visita approfondita! Per entrambi, è necessario spendere almeno un’ora e trenta di visita, che nel mio caso – appassionata come sono di tornare a gustarmi almeno una seconda volta almeno le opere che mi hanno maggiormente colpita – diventa quasi il doppio. Una piacevole curiosità : le didascalie di questi musei sono anche in lingua italiana.

Inizio da MARC CHAGALL, il cui museo – situato in Avenue Docteur Ménard (Angolo Bd. de Cimiez) – raggiungo a piedi, in mezz’oretta di strada dal centro. Il biglietto di entrata costa 9 euro e comprende un’utilissima audio-guida (per ulteriori informazioni, è molto dettagliato il sito ufficiale: http://www.musee-chagall.fr). Questo museo è bellissimo anche all’esterno: sia lo stabile (minimalista, armonicamente inserito nella vegetazione) che il giardino (una perfetta composizione di macchia mediterranea) sono stati costruiti su istruzioni dello stesso Chagall, che ha voluto così celebrare la vegetazione mediterranea da lui tanto amata. Iniziato nel 1969 ed inaugurato nel 1973, è il primo museo francese ad essere dedicato ad un artista ancora vivente : l’idea di questo luogo nasce infatti dalla volontà di Chagall di raggruppare in un unico sito le diciassette enormi tele del suo MESSAGGIO BIBLICO. Notevolissime secondo me in particolare le tele dedicate agli artisti circensi ed uno stupendo mosaico (il profeta Elia sul carro di fuoco, nel cerchio stilizzato dei segni zodiacali) che si affaccia su una piscina esterna. E’ in corso anche una mostra temporanea sul legame di Chagall con Nizza, che completa la visione globale dell’artista. Prima di procedere nel mio cammino, mi rilasso alla buvette del museo, un luogo incantevole inserito nella natura. Un altro quarto d’ora a piedi mi porta al museo dedicato ad HENRI MATISSE, immerso in un bel parco (164, avenue des Arènes de Cimiez – ulteriori informazioni sul sito www.musee-matisse-nice.org). Il biglietto di entrata costa 10 euro e non c’è audio-guida, ma conosco molto bene l’artista e mi muovo con facilità all’interno del museo stesso, che celebra la sua completezza artistica : pittore, scultore e creatore di collage. In particolare sono due le opere che ammiro maggiormente, nonostante l’alto livello di tutte: un collage del 1952 (“Baigneuse dans les roseaux”) che schizza con poche curve azzurre l’idea della bagnante in riva al mare e la celeberrima PISCINE (donazione della nipote nel 2011: si tratta delle pareti in ceramica, realizzate come un collage, della piscina ideata dall’artista come oggetto personale ed opera d’arte insieme). Anche in questo museo è presente una mostra temporanea sul legame dell’artista con la Costa Azzurra, con quadri davvero molto piacevoli. Scendo in centro con l’autobus e per un paio d’ore mi rilasso – insieme a mia figlia ed alle nostre amiche – in riva al mare. La sera visitiamo tutte insieme la zona, molto pittoresca, della Città Vecchia, cenando con un ottimo kebab in una delle viuzze del labirinto del centro.

3° giorno – Sabato 15 agosto

Stamattina partecipo ad un walking tour di due ore organizzato dall’ostello, che parte da PLACE MASSENA e si conclude al CASTELLO. Emma è la nostra guida inglese: ci racconta tante particolarità, ma purtroppo per lei il suo stile narrativo non è molto coinvolgente. Con Emma però scopro delle curiosità che non avrei mai conosciute, come ad esempio che PLACE MASSENA (dedicata ad un militare nizzardo) inizialmente era soltanto un ponte e che ora la pavimentazione della piazza copre un fiume sottostante. Le sette sculture moderne che la decorano sono opera dell’artista catalano Jaume Plensa: belle di giorno, sono bellissime la notte, quando vengono illuminate di colori diversi. Dopo una breve sosta di fronte alla bella facciata dell’OPERA nizzarda, Emma ci porta anche nel cuore della Città Vecchia, dove si consumò la “rapina del secolo” ad opera del francese di origini italiane ALBERT SPAGGIARI, nel 1976. Emma ci informa che – oltre al romanzo di Ken Follett – sull’argomento sono stati girati parecchi film … Sicuramente quest’inverno mi darò da fare per vederne almeno uno!

Le viuzze della Città Vecchia sono davvero molto “italiane” nello stile elegante ed anche nello studio dei colori delle facciate. Una particolarità è che solo le strade di questa zona riportano la loro denominazione in due lingue diverse: il francese ed il dialetto nizzardo, oramai in disuso. Sempre nel cuore della Città Vecchia, Emma ci porta al principale luogo di culto cattolico di Nizza: è la cattedrale in stile barocco dedicata a Santa Reparata, patrona della città. A poca distanza dalla cattedrale, un’irta scalinata ci porterà in cima alla collina del castello, di cui restano solo i ruderi. Bellissima però la cascata (che si vede anche dalla Promenade des Anglais) e mozzafiato i panorami che si godono dalla cima. Scendendo di nuovo verso la Città Vecchia, mi fermo a mangiare con il mio gruppo in un ristorantino SOCCA (sito in Rue Mirhaleti) che propone delle ottime focacce a prezzi accessibili. Purtroppo però in questo periodo dell’anno c’è sempre molta coda e noi ci ritroviamo a mangiare su una delle scalinate dei dintorni.

Il pomeriggio tardi ritorniamo sul bellissimo lungomare e sulla sua Promenade des Anglais, mentre la sera proprio sulla Promenade godremo della vista di splendidi fuochi d’artificio ferragostani. Anche la mia amica ed io andiamo a letto tardi stasera : sono quasi le due quando le nostre figliole rientrano in camera e noi – ancora eccitate dalla bellezza dei fuochi – stiamo ancora chiacchierando, nell’attesa del loro rientro.

4° giorno – Domenica 16 agosto Oggi il meteo è nuovamente splendido e la mattina mi dedico alla visita in solitaria dell’ultimo dei tre musei che mi ero proposta di vedere: è il MAMAC Museo di Arte Moderna e di Arte Contemporanea. Una rivelazione! Il biglietto costa 10 euro ma segnalo che c’è la possibilità di pagarne 20 per una tessera “cumulativa” che collega molti dei musei della città. Ulteriori informazioni si trovano sul sito ufficiale del museo www.mamac-nice.org. Inaugurato nel 1990, su Place Yves Klein, la struttura stessa è di per sé un capolavoro: a pianta ottagonale, con una sorta di piazza al centro, è stato realizzato in soli cinque anni. La piazza laterale che lo collega al Teatro Nazionale ospita delle installazioni esterne piuttosto potenti, di grandi dimensioni. Il museo consta di cinque piani, dal piano terra al quarto (le terrazze) ed è visitabile in un paio d’ore. Ogni singolo piano mette a disposizione del visitatore alcune schede tematiche (purtroppo solo in francese ed in inglese), per la presentazione degli artisti esposti. Il piano terra è occupato dal bel book shop, mentre il quarto piano è uno splendido punto di vista panoramico sulla città. Il primo piano è sempre dedicato a mostre temporanee, mentre il secondo ed il terzo ospitano la collezione permanente del museo. Attualmente il primo piano ospita le opere di un artista americano, KEITH SONNIER, che lavora sugli effetti della luce e dell’elettricità. La collezione permanente invece è incentrata su un artista nizzardo – YVES KLEIN (morto nel 1962 a soli 34 anni) e su un’artista francese morta a 72 anni nel 2002 a San Diego in California – NIKI DE SAINT PHALLE – famosissima per la realizzazione del “Giardino dei Tarocchi” a Capalbio (GR). Ci sono molte opere di altri artisti famosissimi fra i quali Andy Warhol, César, Christo, Roy Lichtenstein e Tom Wesselmann. Il museo è davvero piacevole e ci resto circa tre ore, gustandomi in particolare anche il panorama dalle terrazze. Il retro del museo è un giardino chiuso al pubblico ed accessibile soltanto se si è diretti alla Bibliothèque Louis Nucera, uno spazio di 10mila metri quadri sormontato da un enorme testone quadrato, opera che si staglia nettamente sulla linea dell’orizzonte. Paragonerei il MAMAC nizzardo al MART di Rovereto : entrambi sono musei “secondari” … ma solo perché poco conosciuti, perché come struttura esterna e come importanza delle opere esposte sono comunque all’altezza di musei più famosi e di fama internazionale. Rientro in ostello e per strada mangio un panino al volo. Il pomeriggio, ci rechiamo tutte e cinque al mare, che anche oggi è splendido. La serata si chiude con una cena fredda (pane, frutta e verdura) in ostello.

5° giorno – Lunedì 17 agosto

E’ già arrivato il nostro ultimo giorno di permanenza : la nostra vacanza è volata !!! Stamattina andiamo al mercatino delle pulci, che il lunedì prende il posto del tradizionale mercato dei fiori, che si tiene giornalmente nel cuore della Città Vecchia. Prima di ripartire, ci prendiamo qualcosa da mangiare in un supermercato della catena Lidl che – in Francia – vende anche piatti tipici locali : riesco a portarne qualcuno a casa, in una borsa termica, per farlo assaggiare a mio marito e a mio figlio. Anche il viaggio di ritorno si svolge senza intoppi e … siamo nuovamente a casa, con in mente l’idea di tornare a Nizza la prossima estate ! 🙂

LE NOSTRE CONSIDERAZIONI

Nizza è davvero bella ed offre molti spunti culturali. Sia mia figlia che io ci eravamo già state, ma solo di passaggio. E’ una città ideale anche per una vita di mare e di relax. Ecco il programma che personalmente mi sono prefissata per la prossima visita nizzarda:

– Visitare il museo archeologico gallo-romano;

– Entrare nella Biblioteca Louis Nucera (anche se sicuramente la sua particolarità è tutta all’esterno);

– Completare il giro del parco del castello e visitarne i pochi resti;

– Percorrere in bicicletta il Parco Phoenix che in questa occasione abbiamo solo costeggiato dall’esterno;

– Entrare nell’Acropolis, il super-moderno centro congressi, che si trova alle spalle del Mamac e della biblioteca. Inoltre, c’è un delizioso ristorante cambogiano “ANGKOR” che volevamo provare l’ultimo giorno della nostra permanenza, ma il suo turno di chiusura settimanale è proprio il lunedì ! Insomma, Nizza… ritorniamo!



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